Data:
31-07-2018 19:00 - 20:00

Descrizione

Nouveau cinéma sarde : La réappropriation identitaire à travers l'écran
Éditions Alain Piazzola

Una terra esotica dai costumi arcaici, popolata da banditi e segnata dalla vendetta: questo è il modo in cui la Sardegna è stata rappresentata principalmente, per molti anni, da un cinema chiamato "sardo" ispirato ai classici della letteratura deleddiana e ad alcuni fatti, e più spesso realizzato da non sardi. L'immagine dell'isola e dei suoi abitanti è stata forgiata dall'uso di un gran numero di stereotipi, talvolta percepiti come oltraggiosi dagli spettatori sardi. Alla fine degli anni '80 compaiono i primi segni significativi di una "riappropriazione" del cinema sardo da parte dei sardi. A poco a poco, diversi cineasti propongono nuovi approcci alle rappresentazioni filmate della loro isola, fino alla costituzione, più o meno consapevole, di un movimento non ufficiale chiamato "nuovo cinema sardo": G. Cabiddu, G. Columbu, P. Sanna, S. Mereu ed E. Pau sono i rappresentanti.

Sergio Naitza dialoga con Fabien Landron

Fabien Landron, insegna lingua e cultura italiane all'Università di Corsica Pasquale Paoli, a Corte, dove svolge la sua attività di ricerca presso l'UMR CNRS 6240 LISA. Ha dedicato la sua tesi di dottorato al cosiddetto "nuovo cinema sardo", ora pubblicata dall'editore corso Alain Piazzola. Ha scritto diversi articoli in francese, italiano e inglese sul cinema italiano contemporaneo ed è l'autore di un'intervista bilingue italiano-francese a Luigi Lo Cascio, acteur engagé/attore impegnato.