Spazio Montessori è un progetto educativo sociale unico nel suo genere a livello italiano.
Nato nel 2012, è riconosciuto dall’Opera Nazionale Montessori, ente morale fondato da Maria Montessori, e accolto nella propria sede da Società Umanitaria che collaborò intensamente con Maria Montessori fin dagli inizi del ‘900, aprendo le prime Case dei Bambini a Milano nei quartieri operai di via Solari e viale Lombardia e organizzando i primi corsi di formazione per insegnanti sul Metodo messo a punto dalla grande pedagogista.
È un ambiente educativo ispirato al Metodo Montessori e progettato per includere la famiglia nel percorso di sviluppo del bambino nei suoi primi anni di vita (0-3), offrendo un supporto competente ai genitori che affrontano questo loro fondamentale ruolo di vita, con un particolare rilievo al sostegno emotivo attraverso la relazione.
L’adulto (che sia un genitore, un nonno, la tata o chi si prende cura del bambino e che è per lui persona di riferimento) diventa così l’osservatore del lavoro del bambino nell’interazione con le educatrici e con l’ambiente circostante, imparando una modalità di affiancamento che potrà ricreare nella vita di tutti i giorni, all’interno dell’ambiente domestico.
Si tratta di un supporto importante, tanto più in un contesto sociale in cui le reti familiari e le strutture di affiancamento, come ad esempio i consultori, si sono drasticamente ridimensionate, col risultato che i genitori si trovano spesso soli ad affrontare la straordinaria esperienza della genitorialità.
In aggiunta, si organizzano servizi ed attività quali Spazio Ascolto Genitori, incontri tematici sul metodo Montessori, gruppi di lavoro e laboratori creativi. Inoltre, dopo un decennio di sperimentazione delle modalità di inclusione genitoriale nel servizio educativo, Spazio Montessori ha strutturato corsi di formazione dedicati agli educatori, in collaborazione con Società Umanitaria e Opera Nazionale Montessori.
Telefono 350.5024430 | E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Web www.spaziomontessori.com
MARTIN KOT
Nation and city: Czech Republic - Prague
Conservatory: Pražská Konzervatoř
Instrument: Accordion
date of birth: 14/07/2002
Martin Kot was born on 14 July 2002. He lives in Napajedla, Czechia.
Martin began to play the accoridon at the age of 6.Currently he is attending the Prague Conservatory, specifically the class conducted by prof. Ladislav Horák. Martin has won more than 30 international competitions.In 2014 he became winner of the national round of Eurovision Young Musicians and reached the european final in Germany. He is laureate of accordion competitions – Prague, Pula, Trossingen, Vienna, Gyor, Klingenthal, Ostrava; Danubia Talents Budapest, The American Protégé International Music Talent Competition, VIVO Music Competition New York and Czech National Accordion Competition.
Martin was performing in numerous music festivals - International Music Festival Dvorákova Praha, International Music Festival Young Prague, International Accordion Festival Stockholm, The Prague Music Festival, Music Festival Znojmo.
In 2020 Martin obtained second prize on one of the most prestigious accordion competition in the world – CMA Trophée Mondiale.
Thanks to his competitive successes he had opportunities to perform with the Brno Philharmonic Orchestra and The Bohuslav Martinů Philharmonic Orchestra.
RADU RATOI
Nation and city: Denmark - Copenhagen
Conservatory: Det Kongelige Danske Musikkonservatorium
Instrument: Accordion
date of birth: 20/09/1998
Ratoi Radu (born 20 September 1998) is a Moldovian/Romanian accordion player. Winner of more than 30 national, international and mondial copetitions, such as Trophy and Coupe Mondiale, Castelfidardo, Klingenthal.
He started first school at 6 years old, and finished it at 15 years old in 2014 at School of Arts “Alexei Starcea”. First competition he won at 9 years old. After, he went to Centre of excellence in Artistic Education “Stefan Neaga”. In 2017 he won the prize for “Best student in Cultural activity of the year” from the Ministry of Culture of Republic of Moldova.
In 2018 he got the prize from President of Republic of Moldova “Diploma of Excellence from President of Republic of Moldova”. After winning “Trophy Mondiale” in 2017, he became an “Official Artist for Hohner Music’’ and “Hohner France”.
He won competitions like: Coupe Mondiale, Trophy Mondiale, Klingenthal Accordion Competition, Arrasate Competition, International Accordion Competition Moscow and many others. Nowadays, he is studying in Copenhagen, Denmark at Royal Danish Academy of Music with professor Geir Draugsvoll.
Milano, in quegli anni, era centro europeo di elaborazione artistica e culturale, coniugate alla politica, e a una forse irripetuta e irripetibile attenzione ai temi e ai bisogni della società. L'Umanitaria era un crogiolo di iniziative: formazione scolastica e professionale, sostegno ai più deboli, integrazione sociale, e grandi esperimenti culturali: tra gli altri, il Teatro del Popolo (con presenze illustri come Arturo Toscanini) e l'Università delle Arti Figurative alla Villa Reale di Monza.
Arte, in tutte le sue espressioni e manifestazioni, è linguaggio e comunicazione, in qualsiasi forma intenda presentarsi e proporsi. Non possiamo essere noi a definirne i confini: perché sappiamo che in qualsiasi forma si manifesti è rivoluzionaria, come una verità finalmente espressa. Per questo non esiste arte "maggiore" o "minore", ma solo arte autentica che nel momento in cui si propone si impone e chiede attenzione.
Per fare questo, ha bisogno di spazio. Affinché sia possibile riattivare una comunicazione aperta ("rivoluzionaria" l'ha definita Stefano Boeri) tra l'artista, la sua opera e la società alla quale appartiene e alla quale è inevitabilmente destinata.
Soprattutto l'arte dei giovani che, per definizione e aspettative, intende rompere gli schemi del già detto e proporre espressioni non convenzionali. E più difficilmente trova occasioni per presentarsi.
Ecco: è necessario intervenire lì: nel punto in cui l'arte cerca modi e occasioni per manifestarsi, non è ancora oggetto di mercato, e propone una diversa concezione del mondo e dell'arte stessa.
Apriamo spazi all'arte affinché l'arte ce li riveli nella loro unicità: anche noi ne usciremo inevitabilmente diversi. Scegliamo luoghi pubblici, che appartengono alla collettività, che siano finalmente liberi dalle ideologie e ancora liberi dalle catalogazioni.
Rendiamoci disponibili a questo dialogo, ad essere provocati e messi alla prova. E anche l'opera uscirà diversa da questo incontro: se sarà un incontro affrancato dalle ideologie; e anche se sarà uno scontro, necessario, dialettico, tra rappresentazione e realtà.
Tutto ciò accade, a prescindere dalla nostra presa di coscienza; accade a tutti, indipendentemente dalla formazione culturale, non solo alla piccola cerchia della critica d’arte. Aprirsi a questo dialogo è un gesto responsabile e democratico perché riporta l’individuo al centro della espressione artistica.
La frequentazione del web ci ha disabituati all'impatto con l'arte - che invece vogliamo recuperare e proporre come rinnovata modalità del conoscere. Rendersi disponibili all'incontro vuol dire accettare l'ipotesi di un turbamento al cospetto di un'opera. E guardare l'artista negli occhi e rivelargli questo turbamento, guardare le sue mani, e riconoscerlo come homo faber, artefice del nuovo mondo che ci sta manifestando e in cui abbiamo accettato di abitare, anche per il solo tempo di una mostra, di un concerto, di un incontro.
Abitare l'arte vuol dire abitare il tempo che ci è dato vivere con la consapevolezza delle radici che ci portiamo dentro e del futuro che sta preparando per noi. Vuol dire condividere la libertà del gesto e difendere quella libertà perché è da essa che dipende la libertà delle generazioni.
A 110 anni da quella prima Esposizione d'Arte Libera, riteniamo che la Milano metropolitana possa (debba?) riproporre e riproporsi quelle stesse ambizioni programmatiche: far tesoro delle esperienze, delle accademie, delle esposizioni tradizionali e aprire nuove opportunità per unire arte e lavoro, e far sì che questo dialogo tra immaginazione e creazione, tra rappresentazione e realtà, possa essere laboratorio per un futuro migliore, per tutti.
La Società Umanitaria inaugura Appunti d’arte, un nuovo format di interviste curate da Andrea Tinterri, critico e curatore della collezione d’arte della Società Umanitaria, in dialogo con artisti, curatori, critici, direttori di musei e di fondazioni d’arte.
Un interrogativo percorrerà le dodici conversazioni: che cosa può e deve oggi abitare l'arte? Un dibattito affrontato in modo polifonico e contraddittorio.
Una domanda che intercetta istanze complesse e urgenti: il rapporto tra opera e museo, tra arte e spazio pubblico, tra ricerca e rete.
Guarda gli appuntamenti
Fedele alla sua storia, Società Umanitaria, vuol proseguire la sua opera di promozione e divulgazione artistica, ponendo al centro della sua programmazione una rinnovata riflessione a tutto tondo sul mondo dell’arte.

L’emergenza sanitaria in corso non ferma le attività dei CSC sardi della Società Umanitaria. Sulla constatazione che oggi, l’unico strumento possibile per promuovere e valorizzare la cultura cinematografica nell’isola sia la diffusione in streaming, si fonda la decisione di inaugurare una propria piattaforma per proseguire l’attività istituzionale che questo ente porta avanti da oltre 50 anni.
Nasce così “Umanitaria Sardegna presenta…”, piattaforma realizzata insieme a Festival Scope e Shift72, leader per i servizi di video streaming, che vanta collaborazioni con importanti festival internazionali.
I film proposti saranno disponibili gratuitamente su tutto il territorio italiano per un intervallo di tempo e per un numero di visualizzazioni variabili, sempre indicati nella rispettive schede descrittive.
Per accedere alla sala virtuale sarà necessario essersi registrati, attraverso una semplice procedura, inserendo il proprio nome utente, indirizzo mail e password negli appositi spazi di di questo form.
Per maggiori informazioni può compilare il form o scriverci a onlinesardegna@umanitaria.it
Procedendo con l’invio dichiaro di aver letto l’informativa privacy con codice 018 (trattamento dei dati di persone fisiche - contatti tramite sito web) disponibile qui. I dati indicati con l'asterisco sono obbligatori.
L’Organismo di Mediazione della Società Umanitaria ha competenza in 38 città italiane.
- CAMPANIA
Napoli (NA) - EMILIA ROMAGNA
Bologna (BO)
Ferrara (FE)
Piacenza (PC) - FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste (TS) - LAZIO
Latina (LT)
Nettuno (RM)
Roma (RM) - LIGURIA
Chiavari (GE)
Genova (GE)
Savona (SV) - LOMBARDIA
Bergamo (BG)
Erbusco (BS)
Carimate (CO)
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Lecco (LC)
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Scopri tutti i nostri contenuti digitali prodotti in questi mesi. Rubriche, video, conversazioni,musica e tanto altro, sempre in attesa di rivederci a settembre.
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"Le conversazioni dell'Umanitaria”, un’agorà digitale con un palinsesto articolato in quattro macroaree: i dialoghi del benessere, i dialoghi con l’autore, i dialoghi in musica e i dialoghi del fantastico.
Giardini, chiostri, statue, busti, dipinti. Scopri la Società Umanitaria e i suoi protagonisti attraverso gli Angoli di Umanitaria. Giardini, chiostri, statue, busti, dipinti.
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Dal 12 giugno, l' “Estate nei Chiostri” trasforma i chiostri del Quattrocento, cuore pulsante della Società Umanitaria, in un vivace palcoscenico in cui si fondono arte, musica, teatro e libri. L’offerta culturale, eclettica, ricca e gratuita, è pensata per soddisfare un pubblico con molteplici interessi, proponendo un intrattenimento stimolante e dinamico che promuove un dialogo continuo tra sapere scientifico e cultura umanistica.
20 appuntamenti infrasettimanali suddivisi in piccoli cicli di più incontri, ciascuno con il proprio filo conduttore tematico.
Torna il ciclo “Tra Mente e Cervello”, format sviluppato insieme a Flavio Villani per mettere a confronto neuroscienza e cultura umanistica. Quest’anno esploreremo i meccanismi della mente dal punto di vista del libero arbitrio, della sindrome di Stendhal e rifletteremo sul significato della risata.
Sempre nell’ambito della divulgazione scientifica, e con la collaborazione di Focus, esamineremo la natura tanto ineluttabile quanto inafferrabile del tempo, indagando su come il cervello umano e quello dei nostri pet percepiscono il suo fluire e come esso sia una dimensione reale ed essenziale della vita, sebbene le scoperte della fisica moderna lo abbiano prima “declassato” da ordine fondamentale a principio relativo, fino a interrogarsi se non sia, in realtà, solo un’illusione.
Con gli appuntamenti di “Semaforo giallo” Luca Crovi ci guiderà in un percorso attraverso tutte le declinazioni possibili della suspence: il noir, il giallo umoristico, il thriller, il mistery storico, il procedural. In compagnia di 12 autori, compiremo un viaggio attraverso luoghi e regioni del nostro Paese in compagnia dei protagonisti dei romanzi presentati: non solo poliziotti, ma anche investigatori privati, anatomopatologi, giornalisti, badesse e novizie, truffatori e detective per caso.
Gli “Appunti d’Arte” a cura di Andrea Tinterri, si snodano in un percorso che dissolve i confini tra le diverse espressioni creative, dando vita a suggestioni e connessioni inedite e aprendo nuove prospettive sul significato e l’interazione tra le arti: una miscellanea di riflessioni per soffermarsi sui legami tra arte e femminismo, passando a considerazioni sul linguaggio fotografico, nella sua duplice natura di riproduzione oggettiva e manipolazione della realtà, giungendo a possibili sinergie tra registi teatrali e DJ, per reinventare in chiave moderna una forse ormai statica rappresentazione operistica. Ci sarà anche un altro connubio con il mondo dell’arte, quello con i giovani: Il 20 giugno si inaugura la mostra “Diversi Presenti”, esito del lavoro svolto dalle classi di Arte Pubblica di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che hanno progettato un allestimento sul tema del futuro come dimensione e prospettiva da interrogare ideando opere per creare un dialogo diretto con i chiostri e gli spazi verdi della Società Umanitaria.
Immancabile, infine, la programmazione teatrale e quella musicale: monologhi di sapore intimistico si alterneranno a serate in omaggio a Shakespeare e a Monica Vitti. Mentre, sul versante della musica, grazie all’ormai consolidata sinergia con il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, si proporranno tre concerti di musica jazz, in cui i protagonisti saranno giovani e talentuosi musicisti.
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Ingresso Via San Barnaba, 48 | Consigliata la prenotazione
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I seminari si tengono sulla piattaforma Zoom e sono riservati ai soci della Società Umanitaria.
Telefono 02.5796831 | E-mail milano@umanitaria.it | WhatsApp 324.0204384
SedeMilano-concerti
Negli ultimi decenni, l'integrazione delle tecnologie digitali ed elettroniche ha aperto nuovi orizzonti, ampliando ulteriormente le possibilità espressive della musica classica e portandola verso territori inesplorati.
La stagione che celebriamo oggi è il frutto di questo costante dialogo tra passato e futuro, un laboratorio di sperimentazione continua che rende la musica classica sempre viva, capace di rinnovarsi pur mantenendo la sua essenza.
Se la Stagione Concertistica 2024/2025 rappresenta, sotto il profilo tematico, un'opportunità preziosa per esplorare nuove connessioni tra il patrimonio musicale classico e le ardite sfide dell'innovazione contemporanea, dal punto di vista istituzionale essa assume una valenza ancora più profonda. È infatti l'occasione per volgere lo sguardo al nostro passato, ripercorrendo l’appassionato cammino intrapreso esattamente quarant'anni fa, quando l'Ente decise di ridare vita alle sue attività musicali, infondendo nuova linfa a una tradizione che oggi si rinnova e si rafforza.
In un gioco di parole che ben si presta all'importanza della ricorrenza, l'acronimo "XL" non rappresenta solo la quarantesima edizione, ma diventa il simbolo del nostro orgoglio: il privilegio di aver accompagnato, fin dagli esordi, giovani musicisti che, esibendosi sul palco del nostro storico Salone degli Affreschi, sono oggi protagonisti del concertismo nazionale e internazionale.
Con consapevolezza e determinazione, continuiamo a seminare per il futuro, certi che i frutti del nostro lavoro fioriranno rigogliosamente.
È in questa prospettiva, tra passato e futuro, che si inscrive la nostra storia, fatta di dedizione, di passione e di un impegno che guarda lontano.
Massimiliano Baggio
Telefono 02.5796831 | WhatsApp 324.0204384 | E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SedeMilano-AttivitaPerLeScuole

Le proposte sono di vario indirizzo – alcune di carattere permanente, altre organizzate in base a importanti ricorrenze o forti temi d'attualità – e sono studiate per il coinvolgimento di tutte le fasce d’età scolare, con particolare riguardo per le scuole d'Istruzione secondaria di secondo grado.
Conferenze, cicli d’incontri e laboratori multidisciplinari che spaziano da iniziative di educazione civica sulla Costituzione italiana e sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, all’educazione cinematografica, con un occhio di riguardo alla storia del ‘900 ed ai problemi sociali e politici della nostra contemporaneità.
La finalità è quella di supportare il compito della scuola nel trasmettere agli studenti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita sociale sviluppando quelle competenze che sono necessarie ai cittadini per la propria realizzazione personale, per la cittadinanza attiva, per promuovere la coesione sociale.
Compila il form sottostante ed inviaci una mail per richiedere informazioni e iscriverti alla newsletter dedicata alle scuole, oppure contattaci allo 02.57968371
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La formazione dei giovani è al centro della Storia della Società Umanitaria, a partire dalle innovative scuole di ogni ordine e grado create agli albori del 1900, passando attraverso il sodalizio con Maria Montessori e la creazione dei primi corsi di formazione al suo Metodo d’insegnamento, fino all’esperimento, negli anni Cinquanta, della Scuola preparatoria di orientamento professionale, studiata per i ragazzi dai 10 ai 13 anni, che costituì un nuovo modello didattico ed educativo che fu adottato dalla riforma statale della Scuola Media Unica e che entrò in vigore a partire dall’anno scolastico 1963-64.
Da allora, L’Umanitaria non ha mai smesso di creare nuove scuole e di sperimentare innovativi metodi didattici, proseguendo sulla scia dei suoi 130 anni di attività.
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