In collaborazione con il Dutch Art Institute di Arnhem, la Cineteca Sarda di Cagliari organizza una serata dedicata al tema della conservazione, dell’archiviazione e del restauro del materiale cinematografico.
Martedì 25 giugno alle ore 20.30 verrà proiettato il filmato “Autonomia trentanni” di Guido Costa del 1978 - recentemente restaurato dalla Cineteca Sarda - insieme a un montaggio di filmati provenienti dall’archivio del cinema di famiglia della Sardegna.
Il documentario “Autonomia trentanni” riunisce filmati d’archivio e interviste ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico e sindacale degli anni Settanta, tra i quali Pietrino Soddu, Andrea Raggio, Efisio Corrias, Sebastiano Dessanay. Giannetto Lai e Villio Atzori.
Il film, realizzato in pellicola 35mm, appartiene al Fondo nominale Guido Costa, che aveva realizzato il documentario con la collaborazione, per quanto riguarda il testo di commento, di Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Silvano Reina.
Ingresso libero e gratuito.
NOTE SUL RESTAURO IN 4K:
La pellicola, un positivo 35mm fortemente virato in rosso e affetto da sindrome acetica, è stata depositata dagli eredi di Guido Costa presso la Cineteca Sarda, la quale si è occupata nei suoi laboratori di ogni singola fase del restauro.
Dopo una prima ispezione del supporto, si è passati al suo recupero fisico tramite lavatura a secco, resa possibile da un particolare macchinario sviluppato in collaborazione con la C.I.R. di Roma, e alla sua scansione in 4K. Successivamente la color correction ha permesso di recuperare il colore ormai completamente degradato e ha poi consentito il restauro digitale finale, tramite l’utilizzo del software di ultima generazione e leader nel settore, il Diamant-Film Restoration. In quest’ultima fase macchie, polvere e graffiature presenti nella pellicola sono state completamente rimosse, avendo sempre riguardo dell’aspetto filologico del film, trattandosi di un documentario composto da interviste inedite ma contemporanee alla realizzazione del film, risalente al 1978, e da vari filmati d’archivio in bianco e nero.
Il lavoro, che ha impegnato la Cineteca Sarda per quasi un anno, ha permesso il recupero totale del film, unica copia ormai esistente e di cui non si aveva alcuna notizia, almeno fino a oggi.