GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2021, ore 20.30, 19° appuntamento con SARDEGNA NELLO SCHERMO su Matex (canale 272 del digitale terrestre), a cura della CINETECA SARDA.
Cabras, Tharros e Oristano sono le protagoniste dei tre documentari in programma: GENTE DI CABRAS (1963) di Libero Bizzarri, ORISTANO E LA SUA SAGRA di Enrico Costa (1966) e GIOSTRA AD ORISTANO di Mario Carbone (1984).
Il film di Bizzarri getta luce sulle lotte degli anni ’60 dei pescatori di Cabras per lavorare nelle peschiere, controllate dal monopolio di una famiglia e da antiche regole di sfruttamento. Il filmato si apre con immagini delle vecchie capanne dei pescatori sulla spiaggia, dove erano costretti a dimorare per la pesca in mare aperto. Nell’estate del 1960 i pescatori protestano portando le barche in laguna, iniziando poi a pescare senza autorizzazione: alle azioni dimostrative seguirono gli arresti.
I due film di Costa e Carbone sembrano seguire lo stesso percorso narrativo. Costa, nel commento di Fernando Pilia, sottolinea l’importanza archeologica e storica di Tharros, poi si sposta sulle peschiere di Cabras e sul contesto economico, dedicando alcune scene alla produzione della bottarga e della vernaccia. Si chiude a Oristano, nel tempo della festa e - dopo alcune sequenze sulla produzione artigianale di mostaccioli - racconta la Sartiglia come evento caratterizzante del capoluogo campidanese.
Anche il film di Mario Carbone segue la stessa traccia Tharros-Cabras-Oristano, ma introduce il percorso muovendo dalla cultura pastorale dell’isola e sottolineando la creatività e il colore delle espressioni culturali dei sardi. Il carnevale sardo (diverse scene sono state girate in alcuni centri della Barbagia), nella sua ricchezza di forme e vivacità culturale, segna una trasformazione dell’immagine dell’isola, depositaria di un patrimonio di tradizioni e valori che il tempo della festa, al di là delle declinazioni folcloristiche, riesce a trasmettere all’esterno. La Sartiglia di Oristano, con la sua struttura simbolica e complessa sembra sintetizzare questa felice combinazione di storia, tradizione, cultura ed economia.