Giovedì 11 marzo alle ore 20.30, per la rassegna "Sardegna nello schermo" su MATEX (sul Canale 272 del Digitale Terrestre) la Cineteca Sarda ripropone due documentari di Antonio Cara:
• “Industria agricola”(1972)
• “La coltivazione del mare” (1972)
Antonio Cara ha realizzato per la Regione sarda numerosi documentari. La sua attività di regista iniziò nel 1958 per varie produzioni nazionali e Istituzioni pubbliche. Tra il 1971 e il 1972 girò 11 documentari didattici, riguardanti vari aspetti e problemi della Sardegna.
• Industria agricola (1972) punta la sua attenzione sulla connessione tra industria e agricoltura, prendendo come esempio di integrazioni riuscite le esperienze dei carciofeti del Campidano, la produzione di pesche a San Sperate e l’industria legata alla lavorazione dei pomodori (Casar).
• La coltivazione del mare (1972) guarda ai metodi di pesca tradizionali in Sardegna, e mentre scorrono le immagini delle peschiere di Cabras e di Santa Gilla - scrive Gianni Olla - il commento ci «spiega che il rapporto dei sardi con il mare è sempre stato difficile, a causa delle continue invasioni straniere. Per storia e tradizione, dunque, in Sardegna la pesca in mare aperto non ha mai fatto parte dell’economia della Sardegna». Marceddì, Cabras e Is Fassonis, la produzione di bottarga e soprattutto le scene finali della mattanza dei tonni a San Pietro costruiscono la trama del documentario, per concludere che la Regione sarda in quegli anni era impegnata a promuovere anche nel settore della pesca regole e ritmi intensivi da vera industria produttiva, che consentisse lo sfruttamento delle ricchissime risorse presenti nei mari isolani.