"I morti di Alos" e "Inferru" di Daniele Atzeni

18 maggio 2022 | ore 19 | Cineteca Sarda > viale Trieste, 126, Cagliari

La rassegna “LO SGUARDO E LA MEMORIA” si conclude mercoledì 18 maggio con una doppia proiezione:

“I MORTI DI ALOS” di Daniele Atzeni (2011, 31’) 

“INFERRU” di Daniele Atzeni (2019, 38’)

I MORTI DI ALOS

regia e montaggio: Daniele Atzeni
fotografia e riprese: Paolo Carboni
musica e sound design: Stefano Guzzetti
voce narrante (italiano): Alessandro Valentini
voce narrante (sardo): Giovanni Carroni
effetti visivi: Andrea Iannelli
testo: Daniele Atzeni
traduzione in sardo: Tore Cubeddu
con la collaborazione di Giovanni Carroni
traduzione in inglese: Jennifer Martin
con la collaborazione di Sara Maltoni
una produzione: Araj Film / Areavisuale
con la partecipazione della Società Umanitaria - Cineteca Sarda e dell’Associazione Culturale Babel

SINOSSI
Antonio Gairo è l’unico sopravvissuto a una terribile sciagura che nel 1964 colpì Alos, un paese del centro Sardegna ora divenuto un tetro villaggio fantasma. Ritrovata all’improvviso la memoria perduta da tempo, l’uomo racconta la vita del paese prima del fatidico avvenimento e ricostruisce con incredibile lucidità le circostanze che condussero alla tragedia.
Ibrido fra finzione e documentario, cinema e letteratura, il film narra, attraverso un ampio uso di filmati di repertorio, il fatale passo verso la "modernità" compiuto da una piccola comunità di pastori degli anni ‘50, mescolando la classica iconografia della Sardegna arcaica con le atmosfere e le suggestioni tipiche del genere gotico.

INFERRU

Regia: Daniele Atzeni
Anno di produzione: 2019
Durata: 38'
Tipologia: documentario
Generi: ambiente/sociale
Paese: Italia
Produzione: Araj Film
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore e bianco/nero
Titolo originale: Inferru

SINOSSI

Inferru, ex zona mineraria del Sulcis-Iglesiente in Sardegna. Seconda metà del Novecento.
Un anziano minatore, stanco e malato, viene travolto da una frana mentre sta minando una galleria. Sospeso in un vuoto temporale tra la vita e la morte imminente, l’uomo racconta il mondo di Inferru attraverso un immaginifico monologo esistenziale, mescolando passato, presente e oscure premonizioni sul futuro. Per mezzo dell’utilizzo di materiali d’archivio, il film rappresenta un ipnotico viaggio tra gli ultimi disperati, folli e al contempo lucidissimi pensieri del protagonista, il quale cerca di chiudere definitivamente i conti con la società e con la propria coscienza.


L'ingresso è libero e gratuito. Sarà necessario indossare la mascherina FFP2 come previsto dalle norme sanitarie.