Giovedì 23 novembre alle ore 18 la rassegna "Essere donne" propone un bellissimo film di Margarethe von Trotta:
"Hannah Arendt" (Germania, 2012)
Presentazione a cura di Laura Stochino.
𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨.
Nel 1940, la filosofa ebreo-tedesca Hannah Arendt fugge con il marito e la madre dagli orrori della Germania nazista e, grazie all'aiuto del giornalista americano Varian Fry, si trasferisce negli Stati Uniti. Divenuta tutor universitario e attivista della comunità ebraica di New York, Hannah inizia a collaborare con alcune testate giornalistiche, tra cui il New Yorker che la invia in Israele per seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann. Da qui Hannah prenderà spunto per scrivere il libro "La banalità del male", un testo che susciterà molte controversie...
"Hannah Arendt non è dedicato alla filosofa e teologa tedesca, nata ad Hannover nel 1906, imprigionata per un breve periodo dalla Gestapo nel 1933, sposatasi in seconde nozze con Heinrich Blucher nel 1933 e emigrata con marito e madre nel 1941 negli Stati Uniti. Queste note biografiche emergono semmai in vari momenti del racconto principale: che coglie Hannah in età ormai matura quando a New York arriva la notizia dell'arresto di Adolf Eichmann e la decisione di Israele di processarlo in Patria. Ottenuto dal New Yorker l'incarico di inviata speciale, Hannah segue per tre anni il dibattimento. Quando torna a casa, scrive cinque articoli sul giornale e, subito dopo, pubblica il libro La banalità del male, che esce nel 1963 e scatena subito una marea di reazioni tra il sorpreso e l'indignato soprattutto nelle varie comunità ebraiche. [...]"
Massimo Giraldi, cinematografo.it
La rassegna è organizzata dal Greenwich D'essai in collaborazione con Cineteca Sarda - Società Umanitaria, Anderas - Festival del Libro, Fondazione Faustino Onnis, Coordinamento Donne di Sardegna.