POST FESTIVAL: PROIEZIONE DEL FILM "BOGRE" DI FREDO VALLA
Descrizione
A conclusione della settima edizione del Babel Film Festival un ultimo evento speciale!
• Mercoledì 13 dicembre alle ore 18 presso la Sala della Cineteca Sarda sarà proiettato il film: “Bogre. La grande eresia europea” (Italia, 2020).
In lingua d’oc bogre (si legge bugre) significa bulgaro, ma da secoli la parola ha assunto il significato di inetto, babbeo, di colui che maschera la verità. Dal XII secolo bogre divenne un insulto diretto ai Catari d'Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il catarismo occidentale derivava: questo rapporto è la testimonianza di un medioevo tutt’altro che buio e immobile, nel quale le idee viaggiavano da un capo all'altro dell'Europa. Girato attraverso Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco), il film ricostruisce le relazioni tra i due movimenti.
BOGRE è un viaggio nella storia, un viaggio nell’Europa del medioevo, un viaggio nel suo “farsi film”. Un viaggio-film-saggio. Un road-movie alla ricerca di tracce e narrazioni su Catari e Bogomili: Occitania, Italia, Bulgaria, Bosnia… montagne e pianure. Scorrono le immagini di un’Europa contemporanea che fatica a digerire un passato che solo al primo
sguardo appare lontano. La memoria vacilla, rimozioni su rimozioni, strumentalizzazioni, misteri, indifferenza. Massacri, persecuzioni, torture, condanne capitali. Roghi. Genocidi.
Le parole si aggiornano ma quando l’umanità si guarda alle spalle finisce sempre per guardarsi allo specchio. E’ questa la ragione del viaggio: dare un senso alle esistenze di uomini e donne condannati solo perché avevano scelto una fede diversa da quella dominante. Dare un senso alle loro sofferenze, ai dolori, alle morti. Ma anche scoprire la diffusione delle loro idee, dei loro principi, dei loro sogni. Idee di giustizia, uguaglianza,
tolleranza, convivenza: pensieri che ebbero una forma legittima solo molti secoli dopo, e che ancora oggi si vivono con fatica. Profonda fatica.
Il senso arriva dalle voci e dai volti di chi viene incontrato durante il viaggio, che nella profondità di analisi scientifiche e riflessioni personali danno una forma al passato, danno sostanza alla memoria. E’ il momento in cui il viaggio si ferma, la camera diventa fissa, e ascolta. Per poi ripartire. [fredovalla.it]