Data:
20-04-2022 19:00 - 21:30

Descrizione

La rassegna LO SGUARDO E LA MEMORIA prosegue mercoledì 20 aprile alle ore 19 con la proiezione dei film “Princesa” di Stefania Muresu (Italia, 2021, 49’) e “Umbras” (Italia, 2021, 16’) di Fabian Volti.


PRINCESA
Princesa è una giovane nigeriana arrivata in Sardegna, vittima della tratta di esseri umani. Nell'isola esiste il sincretismo tra le credenze di un animismo primitivo, i culti cristiani e quelli recenti della chiesa evangelica nigeriana.  Il volto di Princesa riflette un mondo interiore dominato dalla paura, il distacco dalla propria terra e il desiderio di riscattarsi. Un filmato realizzato durante un rito funebre nigeriano e la sequenza di un drama nollywoodiano, custodiscono le tracce biografiche della protagonista. Princesa ha fatto una scelta, ma non è ancora libera.
«Il desiderio del film nasce dall'incontro personale con Princesa e dalla volontà reciproca di lasciare una traccia, un segno della sua storia e della storia di molte altre donne nigeriane. L'ho conosciuta all'interno di una comunità di accoglienza per vittime di tratta a Cagliari, dopo essere fuggita dalla rete dei trafficanti che gestiscono in Italia il mercato della prostituzione e dello sfruttamento. Nei nostri incontri, Princesa appare fugace, imprendibile e assorta in una ricerca che ci vede entrambe coinvolte. La camera è un mezzo di dialogo, uno sguardo bidirezionale che raccoglie frammenti di vita tra la sua realtà e il mio immaginario». [Stefania Muresu]

Stefania Muresu (1979) è regista di documentari e sociologa visuale. Dopo gli studi all'Università di Urbino, si forma in fotografia ed etnografia visuale a Siviglia e frequenta la Scuola di Sociologia Filmica e Visuale dell'Università di Genova. I suoi film sono stati presentati in numerosi festival, istituzioni accademiche, organizzazioni culturali in Italia e all'estero. Nel 2014 dirige Luci a mare. Due anni dopo cura la direzione artistica di un progetto di cinema partecipativo che sperimenta i linguaggi del film-laboratorio, sostenuto dalla Regione Sardegna. Nel 2017 dirige Sulla stessa barca, lungometraggio presentato in concorso al Festival Visioni dal Mondo. Dopo tre anni di ricerca scrive, cura la fotografia e dirige Princesa.

[giornatedegliautori.com]


UMBRAS

Diretto da Fabian Volti, “Umbras” è un cortometraggio di 16 minuti che nasce da un incontro di materiali filmici di diverse epoche e da un desiderio di aprire importanti interrogativi sui cambiamenti della società pastorale in Sardegna. Il film, ancora in inedito, ha avuto la sua prima proiezione al 24° Festival Cinemambiente di Torino lunedì 4 ottobre al Cinema Massimo nella sezione fuori concorso Made in Italy, dedicata ai migliori film italiani su tematiche ambientali. Il successivo 12 ottobre la prima internazionale è a CorsicaDoc – Festival del Film Documentario che si svolge ad Ajaccio, in concorso ufficiale nella sezione Nouveaux Talents 2021, con una versione del film interamente in francese. Alle proiezioni sarà presente il regista. “Umbras” racconta di un padre e figlio che si prendono cura del loro gregge sul costone di una collina. Le immagini d’archivio irrompono nel quotidiano e si uniscono ai gesti e ai suoni ancestrali, in un paesaggio alternato nello spazio e nel tempo. I filmati dell’antropologo Felice Tiragallo e del cineamatore Salvatore Angius, custoditi presso la Cineteca Sarda di Cagliari, sono accompagnati dai versi originali in sardo/logudorese e dalla voce del poeta Luigi Angeli – che narra gli sguardi perduti di fronte alla fiamma del focolare e di mani che non hanno conosciuto svaghi. Tra i silenzi reciproci, due generazioni si interrogano sui luoghi della memoria e gli inganni del presente.

‘Questi raggi di soli novelli
sembrano inganni, lì ad osservare,
con stasi di autunni messe da parte
per tramare inverni, eterni.’
(Gigi Angeli,poeta lurese).

Prodotto da Roda Film con il contributo della Regione Sardegna, in collaborazione con l’associazione 4CaniperStrada e della Società Umanitaria – Cineteca Sarda per le ricerche in archivio, Umbras è un documentario diretto e fotografato da Fabian Volti, con il montaggio di Stefania Muresu, il missaggio e sound design di Federico Tummolo, la correzione colore di Roberto Achenza, le musiche originali tratte dall’album Seimé di Giancarlo Murranca, i testi poetici e la voce fuori campo del poeta Luigi Angeli. Il poster è di Daniele Cau. [tottusinpari.it]

L'ingresso è libero e gratuito. Sarà necessario esibire il greenpass rafforzato e indossare la mascherina FFP2 come previsto dalle norme sanitarie.