Lo sguardo e la memoria
Data:
11-05-2022 19:00 - 21:30
Descrizione
Doppio appuntamento con la rassegna LO SGUARDO E LA MEMORIA!
MERCOLEDÌ 11 MAGGIO A PARTIRE DALLE ORE 19:
• “Sulle arie, sulle acque, sui luoghi” di Vittoria Soddu (Italia, 2021, 24’)
• “Arbatax!!” di Helena Falabino (Italia, 2021, 20’)
Si tratta di due opere nate dal percorso di formazione e residenza Re-framing home movies, organizzato nel corso del 2020.
L'ingresso è libero e gratuito. Sarà necessario indossare la mascherina FFP2 come previsto dalle norme sanitarie.
MERCOLEDÌ 11 MAGGIO A PARTIRE DALLE ORE 19:
• “Sulle arie, sulle acque, sui luoghi” di Vittoria Soddu (Italia, 2021, 24’)
• “Arbatax!!” di Helena Falabino (Italia, 2021, 20’)
Si tratta di due opere nate dal percorso di formazione e residenza Re-framing home movies, organizzato nel corso del 2020.
Il film di Vittoria Soddu si muove lungo un binario temporale fluido, delineando uno spazio narrativo ibrido tra storiografia e scienza. Si dirama a partire da un evento significativo nella storia della Sardegna: la campagna antimalarica promossa tra il 1946 e il 1951, per mano della Fondazione Rockefeller, conosciuta come “The Sardinian Project”. Di quell'episodio indaga le immagini di propaganda e le simbologie con cui il linguaggio tratta la malattia in chiave bellica, sulla scia dell’immediato dopoguerra. «Il mio interesse per l’argomento – sottolinea Vittoria Soddu – nasce da una mostra, organizzata a Nuoro dall’Isre due anni fa, che presentava le immagini del fotografo Wolfgang Suschitzky sulla campagna antimalarica. Scatti incredibili che mi hanno fatto capire la portata di quel progetto, anche in termini di occupazione del territorio. Ovviamente ha avuto risvolti positivi, è indubbio che la malaria si sia estinta, ma sono convinta che con la giusta distanza storica sia possibile guardare anche l’altra faccia della medaglia facendo un discorso sul rapporto tra uomo e ambiente. Il Sardinian Project andò infatti a inquinare ogni falda acquifera dell’isola e da qui parte la riflessione sulla responsabilità che abbiamo in termini di salvaguardia, la necessità di chiedersi come il territorio risponde alle nostre esigenze».
ARBATAX!! è una parola magica che affiora dal buio durante la visione dei film conservati in archivio. Evoca un luogo immaginario in cui le sequenze più impensabili dialogano in accostamenti sorprendenti, accompagnati da musiche ritrovate, dialoghi disturbati e silenzi. Ma come interagiscono i film in archivio mentre nessuno li guarda? Il film è un tentativo di rispondere a questa domanda. La corporeità è il principale veicolo espressivo di queste immagini, una corporeità che si muove all’interno dello spazio filmico, dando vita a una danza irregolare fatta di gesti, espressioni del viso e movimenti spontanei o calibrati, ma comunque rivelatori. ARBATAX!! è un moto imprevedibile che ha origine in una dimensione di infanzia e di mistero, e che evolve in una tensione al tempo stesso drammatica e rocambolesca. I toni più poetici vengono smorzati da sequenze ironiche e a tratti nonsense, le quali, a loro volta sprigionano la tenerezza contenuta nello sguardo del cineamatore per i suoi soggetti. L’intento espressivo di ARBATAX!! è quello di ricreare la sensazione di un sogno inspiegabile e sconvolgente.
L'ingresso è libero e gratuito. Sarà necessario indossare la mascherina FFP2 come previsto dalle norme sanitarie.