Monocromo 2: "The Elephant Man"
Descrizione
RASSEGNA ESTIVA "MONOCROMO 2. BLACK & WHITE, NEVER DIES!" AL PARCO DI MONTE CLARO
giovedì 30 giugno ore 21 circa: "The Elephant Man" di David Lynch (USA, 1980, 120').
Ingresso libero e gratuito.
Regia: David Lynch
Soggetto: Ashley Montagu - (libro), Sir Frederick Treves - (libro)
Sceneggiatura: David Lynch, Christopher De Vore, Eric Bergren
Fotografia: Freddie Francis
Musiche: John Morris
Montaggio: Anne V. Coates
Tratto da: libri "The Elephant Man: A Study in Human Dignity" di Ashley Montagu e "The Elephant Man and Other Reminisces" di Sir Frederick Treves
Produzione: BROOKSFILMS
Vietato ai minori di 14 anni.
Trama: Londra, seconda metà dell'Ottocento. A causa di una malattia molto rara, la neurofibromatosi, che gli ha dato sembianze mostruose, il giovane John Merrick viene esposto come "uomo elefante" nel baraccone di Bytes, un alcolizzato che campa sfruttando la sua mostruosità e lo tratta come una bestia. E' qui che Merrick viene scoperto dal dottor Frederick Treves, un chirurgo del London Hospital che convince Bytes a cederglielo per qualche tempo in modo da poterlo studiare e curare. Portato in ospedale e presentato a un congresso di scienziati, John si rivela ben presto agli occhi di Treves come un uomo di intelligenza superiore e di animo raffinato e sensibile. Mentre a lui si interessano sinceramente gli aristocratici londinesi, la principessa Alexandra e la famosa attrice di teatro Madge Kendal, il fuochista dell'ospedale tenta di sfruttare la sua presenza mostrandolo a pagamento a gente in cerca di emozioni. La notte stessa in cui John subisce un'incursione di avvinazzati e di donnine, condotti nella sua stanza dal fuochista, Bytes riesce a entrare non visto e a riprendersi "il suo tesoro", come egli chiama Merrick. Portato sul continente, il poveretto viene di nuovo esibito come una curiosità da baraccone, picchiato e rinchiuso nella gabbia delle scimmie finché, mossi a compassione, alcuni suoi compagni di "lavoro" lo liberano e John, con il volto coperto da un cappuccio, torna a Londra. Ma il destino ha ancora in serbo per lui gioie e dolori. [cinematografo.it]