CINEMANIFESTI. Laboratori per le scuole
Descrizione
taumatròpio s. m. [comp. del gr. ϑαῦμα -ατος «prodigio» e tema di τρέπω «volgere»] Strumento della preistoria del cinema, inventato nel 1825, basato sul principio della persistenza delle immagini sulla retina dell’occhio: consiste in una specie di disco fornito di un cordoncino alle due estremità del diametro; sulle due facce sono rispettivamente disegnati due oggetti le cui immagini, ruotando rapidamente il disco attorno al proprio diametro, si fondono sovrapponendosi.
fenachistoscopio s. m. (dal gr. φενακιστής «ingannatore») Apparecchio con il quale J.-A.-F. Plateau realizzò per la prima volta la sintesi dei movimenti (1828-32). Consisteva in un disco, libero di ruotare intorno a un asse, sul quale erano disegnate fasi diverse di una figura in movimento. Il disco era posto in rapida rotazione e le figure, osservate attraverso una serie di fessure realizzate su un altro disco coassiale e solidale al primo, davano all’occhio dell’osservatore, per la persistenza delle immagini sulla retina, l’impressione del movimento.
[fonte: Treccani]