CINEMANIFESTI. Proiezione del film "Padre Padrone"
Data:
22-02-2023 19:00 - 21:00

Descrizione
Ultimo appuntamento con la rassegna cinematografica che accompagna la mostra "Cinemanifesti"!
• mercoledì 22 febbraio alle ore 19
proiezione del film "Padre padrone" di Paolo e Vittorio Taviani (1977)

«Palma d’oro al Festival di Cannes del 1977, il film dei fratelli Taviani nacque nella sezione sperimentale della Rai – che allora produceva i film dei maggiori autori italiani – come film per la televisione, a basso costo (fu girato in 16mm e successivamente “gonfiato” per essere proiettato negli schermi) e senza prevedere l’uscita nelle sale. Furono appunto i Taviani a proporre il romanzo autobiografico di Gavino Ledda, fresco vincitore del premio Viareggio e divenuto, in breve tempo, un “best seller” e un possibile soggetto cinematografico, tanto che altri registi (tra cui Angelo Dorigo, già autore di un western sardo, La grande vallata, che dichiarò di avere opzionato Anthony Quinn per la parte del padre e Giancarlo Giannini per Gavino) si erano interessati alla trasposizione cinematografica. Le riprese furono effettuate in gran parte a Sassari, nel vecchio convento-scuola del Canopoleno – oggi divenuto un museo – adattando le aule sia per la casa della famiglia Ledda sia per la scuola, sia per gli altri interni: il tribunale, la casa di Sebastiano, la caserma di Pisa. Per gli esterni, oltre che presso la parte monumentale di Pisa, furono scelte le vicine campagne di Muros e Carceghe, e il paese – filmato in totale e poi nella via principale – è appunto Carceghe. Molte le professionalità sarde, tra cui l’aiuto regista Giampiero Cubeddu, già impegnato nel teatro sassarese e autore di numerosi lavori per la Rai regionale e diverse comparse reclutate appunto nei ranghi del teatro sardo. Fu visto, quasi casualmente, dai selezionatori del festival francese, che lo invitarono in concorso. Rossellini, presidente della giuria, si riconobbe in una sorta di poverismo tecnico (però di alto valore espressivo) che contrastava il dominio del cinema-spettacolo imponendo il cinema-discorso e il cinema-arte. Così, dopo la premiazione di Cannes, la pellicola fu approntata per gli schermi e ottenne un travolgente successo non solo in Italia, ma nella maggior parte dei paesi europei e persino negli Stati Uniti. Sul piano critico contende appunto a Banditi a Orgosolo il primato del film d’ambiente e tematiche sarde accolto meglio, ma a differenza della pellicola di De Seta, che rimase un fenomeno d’essai e fu visto da un pubblico minoritario, Padre padrone risulta a tutt’oggi il film più visto, assieme a Una questione d’onore e Il figlio di Bakunin [...]» [Gianni Olla, Dai Lumièere a Sonetàula, Cagliari, Cuec Editrice, 2008, p. 171]