Data:
04-12-2023 18:00 - 20:30

Descrizione

Lunedì 4 dicembre alle ore 18 la rassegna "Essere donne", organizzata dal Greenwich d'essai in collaborazione con Cineteca Sarda - Società Umanitaria, Anderas - Festival del Libro, Fondazione Faustino Onnis e Coordinamento Donne di Sardegna, propone un imperdibile capolavoro del cinema italiano:

"Deserto rosso" di Michelangelo Antonioni " (1964)

Presentazione a cura di Antioco Floris.

Ingresso libero e gratuito.

Trama: Un incidente d'auto provoca in Giuliana uno choc che, aggravato dall'ambiente particolare in cui la professione del marito, ingegnere elettronico, la costringe a vivere, si tramuta in uno stato di nevrosi depressiva. Corrado, un amico del marito, si sente attratto verso la donna e tenta di aiutarla ad uscire dalla sua solitudine piena di incubi, intrecciando con lei una fuggevole ed amara relazione. Tale esperienza non fa che aggravare lo stato depressivo della donna che si vede inconsapevolmente ingannata anche dal suo figlioletto, il quale finge d'essere colpito da una grave malattia. Fallito il tentativo di porre fine violentemente alla propria esistenza senza scopo, Giuliana continuerà la sua vita in precario equilibrio tra rassegnazione e pazzia.

"La storia è nata a colori, ecco perché dico che la decisione di fare il film a colori non l'ho mai presa, non era necessario prenderla. E poi, mi sembra che, riflettendoci adesso, cioè a posteriori, abbiano giocato anche altri motivi. Per esempio, il più importante dei quali è che nella vita moderna mi pare che il colore abbia preso un posto molto importante. Siamo circondati sempre più da oggetti colorati, la plastica che è un elemento molto moderno è a colori, (...) e che la gente si stia accorgendo che la realtà è a colori. Nel film ho cercato di usare il colore in funzione espressiva, nel senso che avendo questo mezzo nuovo in mano, ho fatto ogni sforzo perché questo mezzo mi aiutasse a dare allo spettatore quella suggestione che la scena richiedeva." Dichiarazioni di Michelangelo Antonioni durante la conferenza stampa tenuta al Palazzo del Cinema di Venezia, dopo la proiezione del film. [cinematografo.it]