Data:
13-07-2024 21:00 - 22:30

Descrizione

In occasione dell'incontro "Due fratelli, due patrie. Carlo e Filippo Pisacane", che si terrà il 13 luglio alle ore 21 a Forma di Suio (Castelforte) in provincia di Latina, sarà proiettato il film proveniente dall'archivio della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari "Quanto e bello lu murire acciso".
Il restauro e la digitalizzazione del film sono stati curati dal laboratorio di restauro della Cineteca Sarda.

Programma della serata

Interventi:

• Prof. Marco De Nicolò
Presidente Società italiana per lo studio della Storia Contemporanea (Sissco), docente di Storia contemporanea, Storia dei partiti politici e Metodologia della ricerca storica presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale;

 Prof. Giuseppe Monsagrati
già docente di Storia del Risorgimento e di Storia contemporanea presso l'Università "La Sapienza" di Roma, Segretario Commissione per l'Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini;

• don Rino Piccolo
Presidente della Fondazione Latina Film Commission

a seguire, proveniente dagli archivi della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari, sarà proiettato il film
"QUANTO È BELLO LU MURIRE ACCISO"
di Ennio Lorenzini (Italia, 1975)

Trama: Carlo Pisacane, amico di Mazzini, nel 1857 parte con 24 compagni da Genova per alimentare una rivoluzione in meridione. Nel tragitto si ferma prima a Ponza, dove libera 323 galeotti, e poi sbarca a Sapri. Ma senza armi Pisacane, con i suoi 300 uomini, viene sconfitto a Padula.

Critica: "Utilizzando con lucido gioco dialettico questi tre elementi del racconto (Pisacane, De Liguoro, i braccianti), Lorenzini ci propone una rigorosa lezione di storia in cui il recupero dei fatti del passato vale solo in quanto serve a capire, spiegare e cambiare il presente. Sul piano dello stile tale impostazione del discorso porta il regista a un drastico rifiuto del naturalismo e del lirismo, per privilegiare l'epica e la didascalicità, ma con uno sviluppo del racconto a blocchi ellittici, secondo ritmi popolareschi." (S. Rezoagli, 'Rivista del Cinematografo', 7/8, 1976)

[cinematografo.it]