La mostra Fotogrammi Dipinti è composta da più di venti opere di Angelo Liberati che prendono spunto dal cinema. Progettata all'interno del Carbonia Film Festival, l’esposizione riunisce opere realizzate con tecniche diverse (pittura, collage, riporti), spesso usate contemporaneamente.
Giocando tra scorci fotografici e frammenti grafici di locandine e manifesti, Liberati propone un affascinante percorso sospeso tra le suggestioni segniche dell'immagine pittorica e quelle narrative della sequenza cinematografica, arricchendo il dialogo tra cinema e pittura di una ineliminabile vocazione contaminatoria. La mostra entra nel vivo della progettualità di Umanitaria, costruendo intorno all’attività cinematografica una partecipazione culturale che riunisce esperienze diverse e supera i confini degli ambiti linguistici ed espressivi.
Angelo Liberati (Frascati, 1946)
Nei primi anni '60 frequenta la Scuola Comunale di Arti Ornamentali di Roma e successivamente lo studio dell'artista italo-argentino Silvio Benedetto. Decisivo per la sua formazione sarà soprattutto il rapporto con il pittore Renzo Vespignani. Nel 1970 si trasferisce in Sardegna, dove, a contatto con le neoavanguardie isolane, matura una poetica neofigurativa, sensibile alle esperienze della Pop Art. Nei primi anni ’70 inizia ad interessarsi alle contaminazione tra pittura, cinema e musica, e realizza il primo ciclo di opere ispirate al film di Bertolucci Ultimo Tango a Parigi. La riflessione sui temi legati al cinema prosegue negli anni Ottanta e Novanta in opere dedicate a Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni, mentre negli stessi anni sviluppa una serie di opere contenenti stralci di testi di Bob Dylan. Nel 2006 espone a Cagliari i dipinti su Luchino Visconti e nel 2012 realizza la mostra "Inquadrature” interamente dedicata all'opera di Antonioni. Nel 2015 è presente con tre opere alla mostra storica "La costante resistenziale" allestita presso il MAN di Nuoro e realizza un’antologica nello Spazio Temporary Storing Contemporary Art di Cagliari.