"Per grazia non ricevuta" e "Con le nostre mani" al Super Cinema di Carbonia

Il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e il SuperCinema Carbonia organizza la proiezione di Per grazia non ricevuta di Davide Melis e Con le nostre mani di Emanuel Cossu.
L'appuntamento è in programma martedì 24 maggio alle ore 21.00 al SuperCinema, in via Satta
Interverranno gli interpreti del film di Melis, Joe Perrino e Giovanna Maria Boscani, e il regista Emanuel Cossu

Ingresso con biglietto unico € 5,00

PER GRAZIA NON RICEVUTA di Davide Melis
(Italia 2018, 52')
Il racconto di viaggio, picaresco, a tratti surreale, inesorabilmente lento di due artisti: Giovanna Maria Boscani e Joe Perrino che, insieme, attraverseranno la Sardegna a bordo di un’Ape-Car. Il viaggio toccherà le strutture carcerarie dell’isola dove i detenuti consegneranno agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di “ex-voto”: disegni, scritti, oggetti, concorreranno a decorare l’Ape-Car, che verrà trasformata da Giovanna Maria in una installazione artistica itinerante.
Il viaggio riporterà l’installazione all’interno dell’ex carcere di Buoncammino a Cagliari dove resterà esposta insieme ai lavori dei detenuti.
Per Grazia non Ricevuta non vuole essere un’indagine socio-antropologica, ma cassa di risonanza per storie, desideri, ambizioni, sogni, che altrimenti rimarrebbero rinchiusi fra le mura degli istituti di pena.
“Per grazia non ricevuta” si muove a partire dalle storie dei detenuti che si intersecano e definiscono la struttura della narrazione. Il film è strutturato come un viaggio in divenire: una ricerca in cui lo sguardo di Giovanna e Joe conduce lo spettatore attraverso la narrazione, nella ricerca e della scoperta di questo “mondo altro” rappresentato dai detenuti e dalle loro speranze riposte nelle mani di Zuanna e Joe nella forma di ex-voto.

CON LE NOSTRE MANI di Emanuel Cossu
(Italia 2020, 51')
La storia di Anna e Giovanni, una coppia di coniugi che vive in un paese nel sud della Sardegna. Sono sposati da ormai trentaquattro anni e durante la loro vita sono riusciti a togliersi qualche soddisfazione: hanno una casa tutta loro che via via adattano alle loro esigenze, un figlio che si è laureato anche grazie ai loro sacrifici, e una notevole autosufficienza guadagnata duramente durante il corso degli anni.
Quelli che ad altri possono sembrare traguardi normali per Anna e Giovanni, affetti da poliomielite sin dai primi mesi di vita e quindi costretti ad utilizzare stampelle e sedie a rotelle per potersi muovere, sono l’orgoglio di una vita vissuta a combattere per far valere i propri diritti e superare tutte le barriere - architettoniche, culturali e sociali - che hanno dovuto affrontare. Ora, con l’invalidità che peggiora a causa dell’età, si trovano ad affrontare dei nuovi problemi: la necessità, mai avuta prima, di un aiuto domestico e al contempo la solitudine dovuta al fatto di non potersi più muovere autonomamente come erano abituati. Il loro desiderio è poter ritornare al paese natale di Giovanni, la città costiera di Bosa, dove in passato hanno trascorso tanti momenti felici e dove vivono ancora dei parenti che non vedono più da tanto tempo.
Un’immersione nella vita quotidiana di Anna e Giovanni, una coppia di invalidi ormai anziani, col sogno di poter fare nuovamente qualcosa che prima gli era normale: salire in macchina e andare a riabbracciare i parenti.