Primavera in sala


04/11/12/18 APRILE 2024 - 02/09 MAGGIO 2024
🕋 Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
Grande Miniera di Serbariu | piazza Sergio Usai | Carbonia
🕋 Cine-Teatro Centrale
Piazza Roma | Carbonia
INGRESSO GRATUITO

La rassegna è promossa dal CSC Carbonia della Società Umanitaria in collaborazione con l’associazione Amici della Miniera, la Sezione di Storia Locale, i circoli Arci “La Gabbianella Fortunata” di Carbonia e “Il Calderone” di Sant’Antioco, Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci e Ottovolante Sulcis e con il patrocinio del Comune di Carbonia.

🎥 Giovedì 04 aprile - ore 18.30
Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
🎬CARESEEKERS - IN CERCA DI CURA di Teresa Sala e Tiziana Francesca Vaccaro
(Italia 2023, 85’)
👉 Collegamento con la regista Teresa Sala

🎥 Giovedì 11 aprile - ore 18.30
Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
🎬 GIÙ DAL VIVO di Nazareno Manuel Nicoletti
(Italia 2019, 74’)
👉 Incontro con il regista Nazareno Manuel Nicoletti

🎥 Venerdì 12 aprile - ore 17.00
Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
🎬 IL POPOLO DELLE DONNE di Yuri Ancarani
(Italia 2023, 65’)
👉 Incontro con il regista Yuri Ancarani

🎥 Giovedì 18 aprile - ore 18.30
Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
IL CINEMA DI ALBERTO DIANA
🎬 FRARÌA di Alberto Diana
Italia 2023, 18’
🎬 FANGO ROSSO di Alberto Diana
Italia 2019, 55’
👉 Incontro con il regista Alberto Diana

🎥 Giovedì 02 maggio - ore 18.00
eccezionalmente al
👉 Cine-Teatro Centrale 👈
🎬 UOMINI IN MARCIA di Peter Marcias
(Italia 2023, 75’)
👉 Incontro con il regista Peter Marcias e con i protagonisti del film

🎥 Giovedì 09 maggio - ore 18.30
Sala Fabio Masala | Fabbrica del Cinema
🎬 DENTRO LA FESTA di Enza Negroni
(Italia 2022, 70’)
👉 Incontro con Giuliana Balboni e Claudio Rosa di Ottovolante Sulcis
👉 Durante la serata verrà presentato il libro fotografico Dentro la festa di Massimo Gennari


SINOSSI
🎬 CARESEEKERS - IN CERCA DI CURA di Teresa Sala e Tiziana Francesca Vaccaro
Vanni e Natalia sono due anziani che hanno fatto da caregiver alle loro madri e ora si interrogano sulla vecchiaia che avanza e su chi si prenderà cura di loro. Vasilica è una donna rumena di quarantacinque anni che fa la badante 24 su 24 a Miranda, signora ultranovantenne con demenza senile; è partita per l’Italia circa 15 anni fa, lasciando la sua vita e i figli ancora bambini, e adesso non sa più quale sia il suo posto nel mondo. Nella Casa di Riposo Villa Antonietta, la vita delle oss, quasi tutte ragazze giovani e straniere come Marienne, e quella delle residenti, signore delle Milano bene, si svolge tra faticose alzate e messe a letto, pappe e pannoloni, sorrisi e conflitti. In un piccolo paesino della Sardegna, Sandra e le sue amiche hanno deciso di provare a vivere insieme gli anni della vecchiaia in una forma comunitaria, col desiderio di trovare una strada di cura alternativa. Quattro storie, quattro racconti di cura che si incontrano in un surreale viaggio in macchina per la pianura padana. Ad ogni capitolo una delle protagoniste si aggiunge al variopinto gruppo alla ricerca di una risposta alla grande domanda che anima l’intero racconto: “quale cura ci (a)spetta?” Tra soste e autostop, bivi e vicoli ciechi, le strade si confondono e la meta rimane un miraggio. Non resta che proseguire il viaggio.

🎬 GIÙ DAL VIVO di Nazareno Manuel Nicoletti
C'è una vecchia strada che costeggia una ferrovia ammodernata negli anni ’70, nel cuore della desolata Napoli est. Ai margini del quartiere ci sono palazzoni rossi ingoiati da lotti di cemento armato, un reticolato di case popolari, ruderi di progetti pubblici mai attivati, centri diurni, strutture socio-psichiatriche. E tra queste maglie le vite segnate di un uomo con la sua voglia di andare altrove, di una ragazza e del suo rientro a casa, e di un pugile mascherato chiuso nella sua stanza che osserva gli altri personaggi attraverso la sua Tv. Sguardi e vite che si toccano, sogni che si incrociano con allucinazioni e si dissolvono, tornando al punto di partenza, o forse no.

🎬 IL POPOLO DELLE DONNE di Yuri Ancarani
Marina Valcarenghi tiene una lectio magistralis nel chiostro della Legnaia dell’Università degli Studi di Milano. La protagonista siede in cattedra, appare calma, la sua immagine è raccolta da tre angolazioni differenti e progressivamente l’obiettivo passa dal mezzo busto al suo sguardo. Gli unici elementi che entrano nella composizione sono fogli di carta con gli appunti, una bottiglia e un orologio da polso. In alcuni momenti, l’inquadratura si apre agli studenti che circondano la protagonista in un vero e proprio incontro generazionale. La voce di Marina Valcarenghi, con le pause del suo discorso, scandisce il ritmo del film. Le sue parole ripercorrono stralci di testimonianze di uomini violenti, raccolte nei tribunali, nel corso di colloqui in carcere o durante le sedute presso il suo studio. Riflessioni sulle dinamiche relazionali degli ultimi trent’anni della storia italiana si mescolano a ricordi legati al lavoro di analisi, facendo emergere le paure della società legate alla dicotomia tra donna e uomo e lo sfociare di violenze private, fisiche e verbali. Il titolo del film deriva proprio da alcuni passaggi del monologo e rappresenta un auspicio rivoluzionario: che un giorno “il popolo” femminile possa sentirsi parte di un’unica grande comunità, accomunata da istanze condivise e da battaglie da intraprendere in una dimensione collettiva.

🎬 FRARÌA di Alberto Diana
Angelo ha 15 anni e vive in un piccolo paese tra le montagne nel sud della Sardegna nel primo dopoguerra. È molto timido e viene preso in giro per l'invalidità del suo fratello maggiore, Agostino. Non riesce a difendersi, e vorrebbe mostrare più fiducia in sé stesso, come il suo migliore amico, il carismatico Bastiano. La vita scorre in un'apparente tranquillità campestre, ma la quiete del villaggio è messa in crisi dalla prepotenza delle Camicie Nere. Mentre tutto il paese festeggia in piazza davanti ad un gran falò, Angelo non potrà più esitare e dovrà decidere da che parte stare.
🎬 FANGO ROSSO di Alberto Diana
Il fango rosso è il residuo tossico provocato dall’estrazione mineraria. Ricopre le colline del Sulcis, in Sardegna, terra in cui la stupefacente bellezza del paesaggio si scontra con una storia di promesse mancate: il progresso come un miraggio, la politica come un inganno. Damiano e Mattia trascorrono i loro pomeriggi all’ombra delle rovine minerarie. Hanno poco più di trent’anni ma, quando vagano per i sentieri di campagna, quei capelli sollevati dal vento li fan sembrare due adolescenti. Si arrampicano su muri pericolanti, si nascondono negli anfratti bui, accendono le loro torce alla ricerca di non si sa quale tesoro. Liberi, come due avventurieri in una terra dormiente. All’ora del crepuscolo si siedono e accendono una sigaretta, mentre la notte scende sui fumaioli che svettano sulla riva del mare. Fango rosso è un viaggio intimo nella decadenza della colonizzazione industriale. Da un paesaggio desolato, tuttavia, sembra emergere una nuova e stravagante bellezza.

🎬 UOMINI IN MARCIA di Peter Marcias
Uno sguardo indietro, al recente passato, per marciare insieme a chi ha combattuto e difeso un diritto, vitale e fondamentale, oggi sempre più negato e svilito nel suo significato etico: quello al lavoro e alla sua dignità. Voci di lotta, interviste, riflessioni vibrano nel magma fluttuante delle immagini di repertorio, a ricordarci che la storia siamo noi. Un viaggio istruttivo, fra sacrifici e scioperi, solidarietà e battaglie, operai e sindacati, contro diseguaglianze e ingiustizie: parole e concetti da non disperdere soprattutto oggi, al tempo precario della gig economy.
Insieme alle testimonianze di Ken Loach e di Laurent Cantet e alle voci di Peppino La Rosa, Antonello Pirotto, Giampaolo Puddu, Bruno Saba, Antonello Cabras, Salvatore Cherchi, la voce narrante principale è di Gianni Loy, professore di diritto del lavoro all’Università di Cagliari dal 1975 al 2014, scrittore e poeta. I ricordi delle battaglie dei lavoratori del Sulcis-Iglesiente riportano la sua mente dai primi del '900 fino ai giorni nostri.

🎬 DENTRO LA FESTA di Enza Negroni
Il documentario realizzato a Sant’Antioco, con la regia di Enza Negroni, vuole rimandare ad un pubblico, lontano dalle tradizioni sarde, l’emozione che si prova nella cerimonia della vestizione dei “costumi”. Parte da un’esperienza vissuta negli anni Ottanta da una continentale e coglie lo stesso stupore in giovani d’oggi. Da un lato sono protagonisti i tessuti, i gioielli, i segreti degli abiti, dall’altra donne giovani e anziane parlano della loro esperienza con l’abito tradizionale nella vita quotidiana, nelle cerimonie e nelle sagre.
Su tutto spicca la presenza di cinque donne centenarie o quasi centenarie che hanno vestito per tutta la vita l’abito tradizionale. Il paese di Sant’Antioco, con scorci inediti, fa da sfondo alle tante interviste.