Proiezione de "Le cicogne di Chernobyl"


Carbonia WEBGiovedì 30 maggio 2024 ore 18:30, presso la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria e Cittadini del Mondo OdV presentano

LE CICOGNE DI CHERNOBYL di Karim Galici
Italia 2024, 69'

Introduzione a cura della Società Umanitaria
Saluti Amministrazione Comunale di Carbonia

Intervengono
Karim Galici, regista
Giuseppe Carboni, Presidente Cittadini del Mondo OdV
Parte del cast

IL FILM
Il documentario ripercorre le vicende legate al disastro nucleare di Chernobyl, seguendo poeticamente le tracce dei piccoli protagonisti, bambini reduci, a volte, da una storia dolorosa riscattata dall’amore, dall’accoglienza e dalla solidarietà di tante famiglie italiane che hanno aperto il cuore e la propria casa a migliaia di bambini provenienti dai territori contaminati. Tra passato, presente e futuro “Le cicogne di Chernobyl” è un insieme di racconti dove le esperienze vissute
dai protagonisti scorrono in un flusso di rimandi e flash back per ricongiungersi continuamente con il disastro nucleare da cui tutto è partito. Storie, non solo di distruzione, ma anche di ponti che si sono costruiti tra persone e popoli. In particolare, il racconto si sofferma sulle nuove vite degli “ex bambini di Chernobyl” dopo l’esperienza nel nostro paese, mettendo in luce la generosità delle famiglie, ma anche la forza dei ragazzi che hanno trovato con coraggio la determinazione di “rinascere”. Nel film si alternano percorsi e figure diverse: come i tre fratelli che dopo essere cresciuti separati in tre orfanotrofi si ritrovano uniti da una grande famiglia; la ragazza che attraverso la formazione trova lavoro e stabilità in Sardegna, ma decide di tornare in patria per amore o le due bambine diventate amiche per la pelle dopo esser state accolte da una nonnina di italiana a Castiadas con la quale continuano a rimanere in stretto contatto come due vere e proprie nipoti.
Un emozionante mosaico di storie che evidenzia come l’accoglienza dei bambini dei progetti Chernobyl non ha prodotto solo benefici diretti sulla salute di questi ultimi, ma anche evoluzioni sociali e culturali: le famiglie ospitanti imparano infatti a conoscere la cultura dei piccoli, come questi conoscono quella italiana e il suo modello familiare, paradigma positivo per la loro vita adulta, con effetti positivi per la società tutta. Inoltre, il legame affettivo che scaturisce da questo tipo di esperienze non investe solo gli individui coinvolti direttamente, ma l’intera comunità in nome di valori positivi e costruttivi. L’accoglienza quindi come relazione di aiuto, flessibile e paritaria in cui il “bisogno di aiuto “diventa una vera e propria risorsa per il bene comune e per il rispetto dei diritti dei minori.