L’(in)sostenibile bellezza del cosmo
16 giugno | 21.00
Con Filippo Bonaventura
Mondi alieni, eteree nebulose, eleganti galassie: le immagini che ogni giorno l’astronomia ci regala sono una fonte inesauribile di bellezza. Ma oltre a incantarci per le innumerevoli meraviglie che popolano il cosmo, le immagini astronomiche possono essere anche utili per l’intera umanità. Un esempio? Gli algoritmi per elaborare le foto del telescopio spaziale Hubble ci aiutano a individuare per tempo alcune forme di cancro, salvando vite umane.
Sin dal tempo delle prime missioni Apollo negli anni ’60, poi, le immagini del nostro pianeta dallo spazio mettono l’intera esperienza umana in una prospettiva radicalmente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati “da quaggiù”. La conquista della capacità di guardarci dall’alto ci ha insegnato quanto la nostra casa nel cosmo sia fragile e sospesa nel vuoto, restituendoci un senso di unità profonda con i nostri simili e con il cosmo.
Passando in rassegna alcune storiche immagini regalateci da varie sonde e missioni spaziali, che culminano con i Golden Record montati a bordo delle sonde Voyager che ora sono in viaggio nello spazio interstellare, rifletteremo su come la bellezza astronomica non è mai fine a sé stessa, ma lancia a tutti noi un chiaro e forte messaggio che troppo spesso attende ancora di essere ascoltato.
Filippo Bonaventura si è laureato in Astrofisica all’Università di Trieste con una tesi in cosmologia numerica e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle» e contributor per diverse testate cartacee e online. Vive a Milano, dove si occupa di divulgazione scientifica e di editoria scolastica.

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