Cristina Casero, docente di Storia della Fotografia e Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Parma
Iolanda Ratti, Conservatrice Museo del Novecento
Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte
A partire dagli ultimi decenni del Novecento le donne hanno trovato maggior spazio nel mondo dell’arte. Ma questo rapporto è veramente equilibrato e, soprattutto, come si è arrivati alla situazione attuale?
Cristina Casero, docente dell’Università degli Studi di Parma e direttrice del CSAC, e Iolanda Ratti, Conservatrice Museo del Novecento, affronteranno la questione proponendo alcuni casi studio e interrogando la storia delle arti visivi dagli anni Sessanta ad oggi.
a cura di Andrea Tinterri
Cristina Casero
Cristina Casero è docente di Storia della Fotografia e di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Parma. I suoi studi si sono concentrati sulle esperienze della cultura figurativa italiana del secondo dopoguerra e sulla scultura ottocentesca italiana, con particolare interesse per i suoi legami con le questioni politiche, sociali e civili dell’Italia del tempo. Nel 2021 ha curato il volume Fotografia e femminismo nell’Italia degli anni ‘70: indagine critica e testimonianza (PostmediaBooks, Milano) e pubblicato il volume Uno sguardo che riflette. Ricerche di fotografia concettuale in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta (Meltemi, Sesto San Giovanni). Dal 2022 dirige il CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Iolanda ratti
Iolanda Ratti ha conseguito la laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università degli studi di Milano, dove si è anche diplomata alla Scuola di Specializzazione con una tesi sulle questioni teoriche e pratiche relative alla conservazione delle installazioni video. Ha frequentato vari corsi di specializzazione sulla catalogazione, gestione e conservazione delle opere che prevedono l’utilizzo di immagini in movimento, suono e in generale sul tema dell’“immateriale”. Dal 2014 è conservatrice dei beni culturali presso il Museo del Novecento di Milano, dove è responsabile delle collezioni dagli anni Sessanta all’arte contemporanea. Nello stesso anno entra a far parte del comitato scientifico del Museo del Novecento e dal 2018 diventa membro del PAC-Padiglione di Arte Contemporanea di Milano.
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