Giuliano Torrengo, referente Centro della Filosofia del Tempo, Università degli Studi di Milano
Federica Ceccherini, giornalista di Focus
“Che cosa è il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so”.
Il celebre passo de Le confessioni di Sant'Agostino ci porta al cuore del problema: è una domanda che ha affascinato filosofi e scienziati per secoli. Per Eraclito, il tempo è un flusso continuo, in cui tutto scorre. Kant lo vede come una forma a priori, una struttura necessaria per percepire il mondo. Nella fisica classica di Newton, è un'entità assoluta, che scorre uniformemente indipendentemente dagli eventi. Con Einstein il tempo diventa relativo, legato allo spazio e variabile in base alla velocità e alla gravità. Infine, la fisica quantistica sfida ulteriormente la nostra comprensione, suggerendo che a livelli microscopici il tempo potrebbe non avere una direzione definita o persino non esistere. Il tempo è dunque solo un’illusione? In questo primo incontro andremo alla "ricerca del tempo perduto” insieme al filosofo della scienza Giuliano Torrengo.
Nato a Torino nel 1975, Giuliano Torrengo è oggi Professore Associato presso il Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna Semiotica e Philosophical Analysis, ed è assegnista di ricerca presso l’Università Autonoma di Barcellona. Tra i suoi interessi principali rientrano la metafisica, la filosofia del linguaggio e la filosofia della mente. Nel 2013 fonda il Centre for Philosophy of Time e attualmente si dedica allo studio del rapporto tra l’esperienza temporale e la metafisica del tempo. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: I Viaggi nel Tempo. Una guida filosofica (Laterza, 2011), Fragmenting Reality: An Essay on Passage, Causality, and Time travel (con S. Iaquinto, Bloomsbury, 2022), e Temporal Experience: The atomist Dynamic model (Oxford University Press, 2024).
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