L’uomo è una macchina?
Fabio Benfenati neurofisiologo, Istituto Italiano di Tecnologia, Genova
Elio Franzini filosofo – UniMi
INTRODUCE Flavio Villani neurologo
MODERA Paola Emilia Cicerone giornalista
La domanda del titolo, che sembra confutare radicalmente il dualismo mente-corpo cartesiano, oggi ritorna più attuale che mai quando assistiamo alla normale sostituzione di parti del nostro corpo malfunzionanti, come avviene per qualsiasi altro sistema meccanico. Anche il cervello è sostituibile e controllabile come una macchina? Oggi la tecnologia e le neuroscienze combinate rendono questa domanda lecita quando ci si propone di controllare le funzioni del cervello, attraverso impianti cellulari interfacciati a microchips o attraverso elettrodi stimolatori impiantati nel cervello. “Il terminale uomo”, ipotizzato da Micheal Crichton nel romanzo del 1972, è fantascienza o sta subentrando nella realtà di quest’epoca guidata da geniali tecnocrati, che ricordano l’aberrante dottor Moreau? Abbiamo superato il sogno per entrare nell’incubo?
Fabio Benfenati, Neurofisiologo, Istituto Italiano di Tecnologia di Genova
Fabio Benfenati è professore ordinario di Neurofisiologia presso l’Università di Genova e direttore di ricerca all’Istituto Italiano di Tecnologia, dove guida il Center for Synaptic Neuroscience and Technology. Laureato in Medicina e specializzato in Neurologia, ha svolto attività di ricerca in prestigiosi centri internazionali, tra cui il Karolinska Institutet a Stoccolma e la Rockefeller University di New York, dove oggi è anche Foreign Adjunct Professor. È esperto di trasmissione sinaptica e patologie neurologiche come epilessia e autismo. I suoi studi integrano neuroscienze e tecnologie innovative per la neuroprotesica. Autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ha presieduto la Società Italiana di Neuroscienze e oggi guida il Collegio dei professori ordinari di Fisiologia.
Elio Franzini, filosofo – Università degli Studi di Milano
Elio Franzini (Milano, 1956) è docente di Estetica all’Università degli studi di Milano. “Erede” della tradizione fenomenologica milanese, è stato allievo di Dino Formaggio e Giovanni Piana. Si è occupato sia del pensiero settecentesco sia della fenomenologia del simbolico. Tra le sue ultime pubblicazioni si ricordano: Moderno e postmoderno. Un bilancio (Cortina, Milano 2018); Filosofia per il presente. Simboli e dissidi della modernità (Morcelliana, Brescia 2022); Logica della verità. La metafisica e le cose (Cortina, Milano 2024).
Flavio Villani, neurologo
Flavio Villani (1962) ha studiato Medicina a Milano e dopo la specializzazione in Neurologia ha concluso la sua formazione negli Stati Uniti, dove ha svolto attività di ricercatore occupandosi dei meccanismi neurofisiologici della memoria e dell’epilessia. Attualmente dirige l’Unità di Monitoraggio delle Epilessie farmacoresistenti e complesse dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta”. Oltre a scrivere numerosi articoli scientifici, esordisce come scrittore nel 2013 con L’ordine di Babele (Laurana Editore), seguito dai polizieschi Il nome del padre (Neri Pozza, 2017) e Nel peggiore dei modi (Neri Pozza, 2018). Nel 2021 pubblica La banda degli uomini (Neri Pozza).
Paola Emilia Cicerone, giornalista
Paola Emilia Cicerone è una giornalista free lance e collabora con diversi quotidiani e periodici, occupandosi in particolare di ricerca scientifica e biomedica, alimentazione, ambiente e neuropsicologia. È coautrice, insieme a Sonia Minnitti e Johann Rossi Mason, del testo EcoLogica La vita a basso impatto ambientale alla portata di tutti (LOG Edizioni, 2013) e del saggio Oltre l’eccesso. Quando internet, shopping, sesso, sport, lavoro, gioco diventano dipendenza (Self help, 2011) con Alfio Lucchini e Franco Angeli. È conduttrice e coautrice di Ecoshow, Eventi on line per l’ecologia.
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