di e con Nicolò Collivignarelli
Una storia riflessiva sulla condizione di vita dei "vecchi" giovani di oggi. Una messa in scena scarna, un dialogo col pubblico, un flusso di coscienza che non vuole essere unicamente uno spettacolo di teatro ma un sincero viaggio in cui l’attore si mette a nudo raccontando la sua visione del mondo. Uno spettacolo ironico e divertente. Un racconto dolce e toccante. Un viaggio che porta lo spettatore, oltre che l’attore, a chiedersi: a cosa serve la poesia in un mondo come questo?
Nicolo’ Collivignarelli, attore
Nicolò Pietro Maria Collivignarelli nasce a Milano nel 1987. Dopo la maturità classica, muove i primi passi al teatro fraschini di pavia studiando con angela malfitano e francesca mazza. Decide poi di trasferirsi a bologna, dove nel 2018 consegue il diploma all’Accademia di Teatro Alessandra Galante Garrone. Dal 2006 ad oggi, prende parte a diversi spot pubblicitari e nel 2013 viene preso per il film “L’intrepido” di Gianni Amelio con Antonio Albanese. Dal 2018 si cimenta in numerosi spettacoli, sia in teatro, sia in strada. Con il regista Mario Ggonzalez mette in scena una riscrittura dei cavalieri di Aristofane vincendo il bando Insuasa nel 2019. Lo stesso anno si trasferisce sul primo appenino bolognese dove fonda insieme ad altri amici e colleghi il collettivo artistico il casale “Dove l’arte trova rifugio. Nel corso degli anni, il collettivo, composto da artisti provenienti da tutta Italia, cresce sempre di più arrivando ad organizzare ormai la quarta edizione del festival “La tre giorni”, nel cuore dell’appennino tosco emiliano, che raccoglie alcune tra le maggiori realtà teatrali del panorama italiano. È vincitore del bando Radar per giovani realtà teatrali promosso da Ert Emilia Romagna Teatro con lo spettacolo “Le notti di Emilia . Dal 2023 lavora stabilmente con teatri di vita a Bologna dove, sotto la regia di Andrea Adriatico, prende parte alle produzioni: xyz dialoghi leggeri tra inutili generazioni, le amarezze, il piacere. A fine 2024 debutta a teatri di vita con il suo nuovo spettacolo: SBAM, “a cosa serve un poeta in un mondo come questo?”. Coltiva ormai da anni la passione per i tarocchi con i quali lavora cercando un proprio nuovo sviluppo artistico ama il rock, le nuvole e la libertà.
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