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A tal fine le richieste di:
- accesso civico "semplice", ovvero concernenti dati, documenti e informazioni soggetti a pubblicazione obbligatoria;
- accesso civico "generalizzato", ovvero concernenti dati e documenti ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria e/o dati e documenti relativi alle attività di pubblico interesse, ulteriori rispetto a quelli oggetto di obbligo di pubblicazione;
La richiesta deve avere la forma scritta e consentire l’identificazione del richiedente che la sottoscrive (per esempio allegando un documento di riconoscimento).
Nella richiesta deve essere esattamente individuato l’oggetto dell’accesso indicando la base giuridica su cui esso si fonda e le finalità della richiesta. Ove la documentazione richiesta contenga dati personali la Società Umanitaria provvederà ad effettuare il bilanciamento degli interessi.
Per richieste che richiedono particolare impegno potrebbe essere richiesto il rimborso delle spese che sarà comunque preliminarmente quantificato.
Milano spesso vien descritta come la città dei giardini e delle bellezze nascoste e anche la Società Umanitaria non è da meno.
Un’oasi di pace nel pieno centro di Milano che accoglie il visitatore avvolgendolo nei suoi chiostri verdi in un’atmosfera di serenità carica di storia.
Statue, busti, cancelli e dipinti sono gli angoli dell’Umanitaria su cui desideriamo farvi soffermare e attraverso i quali vi racconteremo la storia dei suoi personaggi e di alcune delle iniziative che han reso grande questa Istituzione.
Ispirandoci ad un classico della letteratura orientale abbiamo scritto “Le mille e una Umanitaria”.
La nostra intenzione – mutuando lo stratagemma messo in piedi dalla astuta Shahrazàd, la promessa sposa del crudele sultano Shahriyàr – è quella di proporre una rilettura infinita (o quasi) di alcune vicende della storia del nostro Ente, facendo leva su quei valori di umanità, confronto, solidarietà che, oggi come ieri, devono contraddistinguere lo spirito della nostra comunità.
Non storie inventate ma brandelli di vita, storie di donne, uomini e bambini, storie di dolore e storie di vittorie, storie di riscatto e storie di sconfitte, comunque tasselli di quel grande mosaico che fu, è, sarà, la nostra istituzione, non appena la situazione si normalizzerà.
I racconti scritti
I video racconti
Il discorso si dipanerà cronologicamente, partendo dal fondatore P.M. Loria e arrivando fino ai giorni nostri, utilizzando documenti e immagini del nostro Archivio Storico, intrecciando storie di vita a resoconti programmatici, illustrando le vicende più rappresentative di un Ente che ha trasformato la classica beneficenza elemosiniera in una filantropia concreta, moderna, illuminata, fatta di previdenza e assistenza, inchieste e riforme: non caso la Società Umanitaria è considerata una dei più importanti “case history” del nostro Paese.
Il punto di partenza scelto per questo ciclo sarà sempre uno sguardo e attraverso quello sguardo, ogni puntata, faremo un salto nel tempo, nella Milano delle grandi banche (e delle grandi povertà), nell’Italia dilaniata dalle cicatrici della Gande Guerra e in quella della ricostruzione e del boom economico, incontrando alcuni dei personaggi più significativi che hanno resto questa istituzione un caposaldo del riformismo sociale del ‘900: da Augusto Osimo ad Alessandrina Ravizza, da Rosa Genoni a Luigi Majno, da Maria Montessori ad Alessandro Mazzucotelli, da Albe Steiner a Riccardo Bauer…
Davanti la macchina da presa, una sola voce narrante, il responsabile del nostro Archivio Storico, Claudio A. Colombo, pronto a mettere nel loro posto le tante tessere di un mosaico straordinario, dove la grande storia si intreccia con le piccole storie quotidiane, in cui possiamo immedesimarci, perché le sentiamo più vicine a noi.
Uno sguardo. Una storia. Una vita. Tante emozioni
Le puntate di "Tracce di Memoria"
- Puntata n. 1 | Prospero Moisè Loria: un mattoide visionario
- Puntata n. 2 | La nascita di un’istituzione all’avanguardia
- Puntata n. 3 | Il sostegno ai viandanti della disperazione
- Puntata n. 4 | Una storia dimenticata: i piccoli profughi della Grande Guerra
- Puntata n. 5 | Augusto Osimo: etica del lavoro e riformismo sociale
- Puntata n. 6 | Alla ricerca di una sede sociale
- Puntata n. 7 | Arte e cultura a disposizione del popolo
- Puntata n. 8 | Scuola e lavoro, un binomio indissolubile
- Puntata n. 9 | Sotto il fascismo, un’eredità da salvaguardare
- Puntata n. 10 | Riccardo Bauer e la rinascita dell’Umanitaria
Milano
La Società Umanitaria, una delle più importanti istituzioni storiche di Milano, opera in via Daverio 7, alle spalle del Palazzo di Giustizia. La sede dell’istituzione è in un ex convento francescano del ‘400, suddiviso in quattro chiostri rinascimentali ed un ex refettorio (il Salone degli Affreschi), le cui pareti affrescate sono un’eredità senza prezzo. La sede milanese è il centro organizzativo e di coordinamento di tutte le attività (socio-culturali e formative) che si svolgono nella rete urbana, extra-urbana e nazionale.
Via Francesco Daverio 7 Milano | tel. 02 5796831 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dal 1996 la Società Umanitaria ha aperto una sua sede nel centro del Vomero, in piazza Vanvitelli 15. Nel palazzo che la ospita, l’Umanitaria promuove le attività di servizio socio-culturale di Humaniter, insieme a numerosi interventi dislocati in città, in partnership con analoghe associazioni ed enti partenopei. L’adesione e la partecipazione assidua dei volontari confermano un esteso radicamento di Humaniter sul territorio.
Piazza Vanvitelli 15 Napoli | tel . 081 5780153 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Roma
Dal 2007 è stata aperta una nuova sede operativa in via Ulisse Aldrovandi 16, nella Casa delle Regioni UNAR. L’Umanitaria ha qui un’ampia programmazione di iniziative culturali (presentazione di libri, rassegne espositive, cicli di poesia) e progetti di valenza sociale, tra cui spiccano i corsi Humaniter per il tempo libero.
Via Aldovrandi 16 Roma | tel. 06 3242156 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cagliari, Alghero e Carbonia
I Centri di Servizi Culturali di Cagliari, Alghero e Carbonia (CSC) sono stati costituiti in Sardegna negli anni ‘60 all’interno di un progetto congiunto tra l’Agenzia Europea della Produttività, la Regione Sardegna, la Cassa per il Mezzogiorno e l’Umanitaria. Dal 2010 esiste anche la Fondazione “Umanitaria Sardegna”, con sede legale a Cagliari, con il compito istituzionale di stabilire valide sinergie con la Regione Autonoma Sardegna e con gli altri enti pubblici territoriali. Molteplici e interdisciplinari le iniziative dei CSC: dalle attività per la formazione didattica, rivolte ad operatori culturali di settore, ad una intensa attività di educazione cooperativa e sindacale, all’aggiornamento degli insegnanti e dei bibliotecari. Valido ausilio alla programmazione sono la Cineteca sarda di Cagliari, il Centro audiovisivi di Carbonia e la Mediateca di Alghero.
Dal 2014, infine, è in vigore una convenzione con l’Università di Cagliari per la catalogazione di tutto il materiale d’archivio della Presidenza della Giunta regionale ed una convenzione con l’Università di Sassari, dove è attivo il Laboratorio di Antropologia Visuale, sede operativa decentrata della Cineteca Sarda, che si occupa di valorizzare l’audiovisivo in un’ottica etnoantropologica con finanziamento speciale regionale.
c/o Sa Manifattura - Viale Regina Margherita, 33 - 09125 Cagliari | tel 070 278630 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piazza Civica, 14 Alghero | tel. 079 974375 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piazza Usai Località ex miniera di Sebariu Carbonia | tel. 0781 671527 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vailate
Dal 2010 è aperta una sede a Vailate (CR), dove si svolgono sia attività di formazione e di aggiornamento professionale, sia iniziative sociali.
La sede si trova nell’ex convento di S. Maria delle Grazie, uno splendido esempio di tipologia a corte, da poco restaurato, che, insieme ad otto cascine agricole, fa parte dell’eredità che l’Umanitaria ha ricevuto nel 1952 dal consigliere Felice Ferri.
Via A. Manzoni 12 Vailate | tel. 0363 848069 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Associazione ha per finalità di mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da se medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione e più in generale di operare per migliorare sviluppo educativo, socio-culturale e giuridico in ogni settore della vita individuale e collettiva ed, in particolare, in quelli dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione e della formazione anche professionale, cosi come meglio indicati nello Statuto della Società Umanitaria Fondazione P.M. Loria di Milano e di fornire tutti i servizi previsti dalla stessa.
Sede operativa: Grande miniera di Serbariu - 09013 Carbonia | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’attuale Consiglio di Amministrazione risulta così composto:
- Alberto Jannuzzelli, Presidente
- Arturo Celentano, Consigliere
- Fabrizio Raccagni, Consigliere
- Moreno Pilloni, Consigliere
- Paolo Serra, Consigliere
L’Associazione ha per finalità di mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da se medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione e più in generale di operare per migliorare sviluppo educativo, socio-culturale e giuridico in ogni settore della vita individuale e collettiva ed, in particolare, in quelli dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione e della formazione anche professionale, cosi come meglio indicati nello Statuto della Società Umanitaria Fondazione P.M. Loria di Milano e di fornire tutti i servizi previsti dalla stessa.
Sede operativa: Viale Trieste, 118 - 09123 Cagliari | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’attuale Consiglio di Amministrazione risulta così composto:
- Alberto Jannuzzelli, Presidente
- Arturo Celentano, Consigliere
- Fabrizio Raccagni, Consigliere
- Paolo Serra, Consigliere
- Antonello Zanda, Consigliere
L’Associazione ha per finalità di mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da se medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione e più in generale di operare per migliorare sviluppo educativo, socio-culturale e giuridico in ogni settore della vita individuale e collettiva ed, in particolare, in quelli dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione e della formazione anche professionale, cosi come meglio indicati nello Statuto della Società Umanitaria Fondazione P.M. Loria di Milano e di fornire tutti i servizi previsti dalla stessa.
Sede operativa: Piazza Civica, 14 - 07041 Alghero | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’attuale Consiglio di Amministrazione risulta così composto:
- Alberto Jannuzzelli, Presidente
- Arturo Celentano, Consigliere
- Fabrizio Raccagni, Consigliere
- Alessandra Sento, Consigliere
- Paolo Serra, Consigliere
L'Associazione Telemaco fondata nel 2016 ha come scopo di combattere l’abbandono scolastico da parte dei bambini delle scuole primarie, dei preadolescenti delle secondarie di primo grado, quindi degli adolescenti delle scuole superiori, diffondendo in Italia l’uso dei criteri definiti dal cosiddetto “Metodo del Mentore” che si avvale di una “relazione d’amicizia” tra un fanciullo (telemaco) ed un adulto (mentore) in un rapporto “uno a uno” , ossia “un solo Mentore per un solo Telemaco”.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da:
- Giuseppe Calogero, Presidente
- Maria Helena Polidoro, Vice Presidente
- Fabrizio Raccagni, Tesoriere
- Claudio Bonvecchio, Consigliere
- Gaetano Galeone, Consigliere
La società è senza fini di lucro e si propone i seguenti scopi: promozione, diffusione e pratica di ogni attività sportiva culturale turistica, ricreativa e del tempo libero. L'esercizio e l'organizzazione di attività sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI ed in particolare delle Federazioni sportive nazionali.
Amministratore unico
- Fabrizio Raccagni
Sede legale: Piazza Vanvitelli, 15 80129 Napoli
Sede legale e amministrativa: Via F. Daverio, 7 20122 Milano
Istituita nel 2012 dalla Società Umanitaria con la finalità di compravendita di beni immobili. Può, inoltre, compire tutte le operazioni commerciali, industriali e finanziarie, mobiliari ed immobiliari ritenute necessarie od utili per il conseguimento delle finalità.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da:
- Fabrizio Raccagni, Presidente
- Alberto Jannuzzelli, Vice Presidente
- Claudio Bonvecchio, Consigliere
- Gaetano Galeone, Consigliere
Sede legale e amministrativa: Via F. Daverio, 7 20122 Milano
Inserire nel proprio testamento la Società Umanitaria vuol dire impegnarsi per il sociale, la cultura e la formazione. Tre concetti che da sempre sono insiti nel nostro DNA.
Scrivere un testamento è facile, ma si deve fare attenzione alla forma e al contenuto. La legge consente di individuare i soggetti ai quali destinare il proprio patrimonio dopo la morte ma obbliga a lasciare una parte di esso ai propri eredi diretti.
Esistono tre tipi di testamento:
- Testamento Olografo, art. 602 c.c.
E’ quello più semplice, i requisiti fondamentali sono: deve essere scritto a mano, datato e firmato. Andrà conservato in un luogo sicuro, consegnato ad una persona di fiducia o ad un notaio. - Testamento Pubblico, art. 603 c.c.
Viene redatto da un notaio che al termine è obbligato a darne lettura a chi fa il testamento e ai testimoni presenti. Viene firmato dal notaio, dal testatore e dai testimoni. Viene conservato dal notaio che ha anche il compito di attestare la capacità di intendere e volere del testatore. - Testamento Segreto, art. 604 c.c.
Il contenuto del testamento è segreto e il contenuto rimane tale anche per il notaio. Può essere scritto a computer, va riposto in una busta chiusa e sigillato direttamente dal notaio che lo riceve in presenza di due testimoni. E’ una forma ormai non tanto utilizzata.
Sarà sempre possibile modificare o integrare un precedente testamento redatto.
E’ possibile lasciare beni immobili (come appartamenti o terreni), mobili (denaro, buoni postali o gioielli) e polizze assicurative (comunicando alla sua assicurazione come beneficiario la Società Umanitaria).
Per maggiori informazioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sede legate e operativa: Via Daverio, 7 – 20122 Milano | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fondata nel 2007, è un’associazione senza fini di lucro si propone di promuovere attività ricreative, culturali e didattiche sul tema dell’agricoltura e per la formazione extrascolastica dei giovani, in particolar modo dei meno abbienti, dando la possibilità di utilizzare un pezzo di terreno per esperimenti-pilota di coltivazione agricola in località Cascina Fiumicella, nel Comune di Torlino Vimercati.
Lo scopo è la conduzione di fondi agricoli, gestioni di agriturismo, creazione e gestione di fattorie didattiche, allevamento di bestiame, ricostruzione di fabbricati rurali, ideazione e conduzione di corsi didattici sul tema dell’agricoltura, allevamento, industria casearia, ospitalità anche in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori, organizzazione degustazione di prodotti locali, attività specifiche quali pesca ed equitazione, (esemplificativa non esclusiva); nonché l’organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche, di pratiche sportive, escursionistiche e ippoturistiche, finalizzate ad una migliore fruizione del territorio ed una migliore conoscenza delle civiltà contadine.
L’attuale Consiglio di Amministrazione risulta così composto:
- Amedeo Rosignoli, Presidente
- Fabrizio Raccagni, Consigliere
- Sergio Tamagni, Consigliere
- Agostino Giambelli, Consigliere
- Rosario Lo Po’, Consigliere
Costituita nel 2008 con sede legale a Cagliari, con il compito istituzionale di stabilire valide sinergie con la Regione Autonoma Sardegna e con altri enti pubblici territoriali. Nel delineare i programmi operativi si è tenuto conto delle finalità e degli obiettivi dell’educazione degli adulti definiti prima dalla Conferenza Internazionale di Amburgo del luglio 1997 e dalla Conferenza unificata Stato-Regione-Enti Locali del 20 marzo 2000 (che ha ridefinito il nuovo sistema di educazione degli adulti), e infine dalla legge regionale sulla lingua e sulla cultura sarda e dall’esperienza maturata nell’azione svolta dalla stessa Società Umanitaria in tutte le sue sedi, ad Alghero, Cagliari e Carbonia-Iglesias. In tale contesto la Fondazione interviene nelle opportunità educative quali quelle della istruzione e della formazione professionale, della cultura, della educazione alla cittadinanza e alla comunicazione adattandole alla realtà specifica della Sardegna.
L’attuale Consiglio di Amministrazione è cosi composto:
- Alberto Jannuzzelli, Presidente
- Antonello Boatti, Consigliere
- Gianni Bombaci, Consigliere
- Marzia Oggiano, Consigliere
Fondata a Milano nel 1994, a Napoli nel 1997 a e Roma nel 2007 come centro culturale e aggregativo con lo scopo di organizzare corsi per il tempo libero, vero nucleo dell’attività, e acconto a questi si dispiega una fitta rete di appuntamenti culturali in sede e fuori. L’Humaniter risponde a più bisogni, da una parte la crescita personale, il desiderio di arricchimento intellettuale e di apprendimento, lo sviluppo della creatività, dall’altra il contrasto alla solitudine, l’inclusione sociale, lo scambio culturale e generazionale, l’appartenenza e la condivisione di interessi e obiettivi.
Interamente basata sul volontariato, tutti i docenti sono volontari che hanno passioni ed interessi, che magari nulla hanno a che vedere con lo svolgimento della propria attività quotidiana, ma che li vogliono trasmettere e condividere con altri, in un clima sereno e in amicizia.
La popolazione Humaniter è estremamente varia e va da professionisti a pensionati, da studenti a insegnanti, da casalinghe a lavoratori, italiani ma anche stranieri, sia di prima che di altre generazioni.
L’attuale Consiglio di Amministrazione è così composto:
- Alberto Jannuzzelli Presidente
- Andrea Del Re Consigliere
- Rosario Lo Po' Consigliere
- Jole Maria Celeste Milanesi Consigliere
- Maria Elena Polidoro Consigliere
- Gaspare Emmanuele Trizzino Consigliere
L’attuale Collegio dei Revisori è cosi composto:
- Arturo Celentano Presidente
- Antonino Crò
- Matteo Di Nunzio
La Fondazione Agraria Felice Ferri è stata istituita a metà degli anni ’60, sulla base di un testamento olografo del 1952, redatto dello stesso Ferri (consigliere della Società Umanitaria), con il proposito di creare una Fondazione in grado di prevedere e provvedere ai bisogni delle plebi rurali, come riportato nel testamento originario, attualmente in uso:
"Lascio alla Società Umanitaria di Milano tutti i poderi costituenti il Tenimento di Vailate e comuni limitrofi e gli stabili di Vailate. La Società Umanitaria dovrà creare una Fondazione agraria "Felice Ferri" per la conduzione diretta dei poderi stessi. Tale Fondazione avrà lo scopo di promuovere, con ogni mezzo il progresso agricolo ed il miglioramento della vita dei lavoratori rurali, anche con un centro di ricerche sperimentali agrarie e zootecniche, più particolarmente rivolte al fine di sottoporre ad esperienze continuate le colture, i processi di coltivazione, i metodi di allevamento, affinché possano costituire mezzi e strumenti di incremento produttivo della vita rurale. Fra gli argomenti di ricerca avranno la preminenza la sperimentazione cerealicola e foraggera, le colture irrigue, l'allevamento zootecnico e la produzione lattiera. Ricerche, prove etc. saranno rese di pubblica ragione".
Dato che una delle clausole del testamento di Felice Ferri è che la sua Fondazione Agraria avesse sede in quel di Vailate (città in cui visse e di cui fu sindaco per molti anni), lo stabile adibito a tale scopo è un magnifico complesso edilizio situato nel centro del paese e denominato “Convento”, in quanto fu monastero di Santa Maria delle Grazie (la sua origine risale al XVI secolo), di cui la Società Umanitaria ha portato avanti una lunga e accurata opera di risanamento, recupero e ristrutturazione edilizia.
Sede: Via Manzoni, 12 – 26019 Vailate (CR) | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’attuale Consiglio di Amministrazione risulta così composto:
- Alberto Jannuzzelli, Presidente
- Gaetano Galeone, Vice Presidente
- Antonello Boatti, Consigliere
- Luigi Attilio Brianzi, Consigliere
- Pasquale Ferrari, Consigliere
- Alessandro Frillici, Consigliere
- Fabrizio Raccagni, Consigliere
- Francesca Romana Terzoni, Consigliere
- Bruno Sirigu, Consigliere
L’attuale Collegio dei Revisori risulta così composto:
- Francesco Santori, Presidente
- Antonino Crò, Revisore
- Matteo Di Nunzio, Revisore
Nel corso degli anni, l’azione della Società Umanitaria è andata sviluppandosi attraverso la creazione di una serie di enti, direttamente gestiti e controllati, che si sono specializzati in specifici ambiti di intervento, di concerto con la sua mission istituzionale.
I settori che sono stati attivati sono essenzialmente sei:
- formazione continua dell’adulto basata sulla forza del volontariato;
- la gestione del proprio patrimonio;
- la conduzione di fondi agricoli e la progettazione di interventi didattici e culturali, nonché di promozione del territorio e dei prodotti locali;
- la gestione dei rapporti con la Regione Autonoma della Sardegna per il potenziamento delle attività dei tre Centri di Servizi Sociali di Alghero, Cagliari e Carbonia;
- la formazione universitaria;
- interventi nel sociale.
Statuto approvato con D.M. del 24 settembre 1998.
Le modifiche successive sono state registrate presso la Prefettura di Milano il 3 luglio 2001, 5 aprile 2004, 21 dicembre 2005, 1° dicembre 2010, 2 febbraio 2012, 12 agosto 2014, 31 agosto 2017, 19 dicembre 2018 nel Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Milano al numero d’ordine 37 della pagina 163 del volume 1°.
La Società Umanitaria è una delle più importanti istituzioni di Milano. La sua nascita risale al 29 giugno 1893, quando venne riconosciuto giuridicamente lo statuto ed il lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, il mecenate milanese di origine mantovana, che aveva voluto la costituzione di una nuova istituzione, il cui scopo fosse quello di “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione da rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”.
Parlare di “diseredati, senza distinzione”, voleva dire che non ci si sarebbe limitati a dare transitoriamente una mano ai miserabili e agli emarginati bisognosi di carità, ma che si guardava a una platea più ampia, a tutto il Quarto Stato (milanese e non solo), verso il quale si doveva intervenire fattivamente, dandogli i mezzi per uscire dal suo stato, e di non ricadervi o di non cadervi mai, avendo ricevuto non solo un momentaneo “appoggio”, ma anche, e soprattutto, “lavoro ed istruzione”: due elementi destinati a rimanere associati e a costituire la principale chiave di volta dell’azione dell’Umanitaria per tutto il XX secolo.
Nonostante dopo l’atto costitutivo l’Umanitaria fosse rimasta come in stand-by (prima a causa di alcuni problemi giuridici con gli eredi del Loira che impugnarono il testamento, poi per la repressione imposta dal generale Bava Beccaris durante i moti milanesi del 1898), non per questo il gruppo dirigente rimase in letargo, in attesa di tempi migliori. Così, quando il 3 gennaio 1902 si insediò il primo Consiglio Direttivo (al cui interno c’erano uomini di varia estrazione ideologico e politica, accumunati da un idem sentire, un riformismo concreto e illuminato – da Luigi Della Torre a Luigi Majno, da Giovanni Montemartini a Umberto Pizzorno, da Angelo Omodeo, a Cesare Saldini, da Osvaldo Gnocchi Viani a Giovanni Battista Alessi, ad Augusto Osimo), l’Umanitaria aveva già le idee chiare su come mettersi all’opera, per adempiere le finalità del filantropo fondatore, aggiornandole con motivazioni, intenti e impegno adatti al mutamento dei tempi.
Se molteplici e diversificati furono i settori di intervento che ne avrebbero guidato l’azione, coniugando assistenza e lavoro, impegno sociale ed istruzione, progresso e formazione, emancipazione e cultura, in sintesi si possono individuare quattro filoni:
Lavoro (lotta alla disoccupazione, uffici di collocamento, Casa di Lavoro, normative); Emigrazione (assistenza e preparazione degli emigranti, cooperazione in città e campagna, mutualità, edilizia popolare); Istruzione (scuole d’arti e mestieri, biblioteche popolari, orientamento e riqualificazione professionale, emancipazione della donna, Teatro del Popolo); Educazione degli Adulti (dal 1945, con i corsi residenziali organizzati in tutta Italia).
Un arco di iniziative e interventi davvero impressionante, che fece meritare ai dirigenti dell’Umanitaria nella prima metà del ‘900 l’appellativo di “pionieri di arditezze sociali”, nel solco di una tradizione ambrosiana che ha saputo ispirare sane e profonde riforme sociali, sempre “dal basso”: dalla Scuola del Libro ai quartieri popolari, dalla Casa degli Emigranti alle Scuole professionali di tirocinio operaio maschili e femminili, dalle Case dei bambini della Montessori agli istituti di complemento e di perfezionamento, dai corsi serali di perfezionamento e riqualificazione all’Università di Arti Decorative alla Villa Reale di Monza all’Ufficio di assistenza legale per i poveri, dall’Istituto di credito per le Cooperative popolari ai primi corsi per assistenti sociali, fino all’esperimento della Scuola Media Unica, a metà degli anni ‘50, e alla realizzazione, in coordinamento con la Cassa del Mezzogiorno, dei primi Centri di Servizi Culturali in Sardegna e in Puglia.
Data l’enorme mole di vicende, aneddoti, documenti e testimonianze, la storia della Società Umanitaria si può conoscere attraverso il documentario realizzato con MemoMi oppure sfogliare la brochure qui allegata, che riassume - da fine ‘800 ai giorni nostri - le vicende più significative di una “istituzione veramente insolita”.
La Società Umanitaria si regge attraverso i seguenti organi collegiali e non: la persona del Presidente è coadiuvata da un Consiglio Direttivo e da un Direttore Generale, che rispondono al Collegio dei Delegati, dei Revisori e dei Probiviri. Ad essi si aggiungono alcune commissioni di lavoro e l’assemblea di tutti i soci regolarmente iscritti.
Project management:
Maria Elena PolidoroContent management:
Christian Carta
Sede di Milano |
Sede di Napoli |
Claudio A. Colombo Francesca Di Cera Daniele Vola |
Marina Melogli Umberto Gaudiero |
Sede di Roma |
Sede di Cagliari |
Elena Cordaro | Antonello Zanda Natalino Virdis |
Sede di Carbonia |
Sede di Alghero |
Paolo Serra Raffaela Giulia Saba |
Alessandra Sento Nadia Rondello |
Anvisuals Sassari |
|
Alessandro Doneddu Simone Ligas Giuseppe Joseph Pintus |
Concept, progettazione e realizzazione:
Viale Marconi, 74 - 09131 (Cagliari)
La quota associativa annuale, come socio ordinario*, è di 10,00€ potrà versarla direttamente online o nelle sedi di Milano, Roma e Napoli; in questo modo avrà la possibilità di partecipare gratuitamente o con ingressi ridotti alle numerose manifestazioni organizzate o patrocinate da Società Umanitaria e di sostenere le nostre attività sul territorio. I soci in regola con il pagamento delle quote, due anni consecutivi al 31 dicembre di ogni anno, possono partecipare all’Assemblea dei Soci, possono votare alle elezioni dei Consiglieri e Delegati e sono eleggibili alle cariche sociali; secondo quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento Statuto.
Iscrizione on-line
* l'iscrizione come socio ordinario NON dà diritto alla frequenza dei corsi Humaniter per il tempo libero di Milano, Napoli e Roma
Iscrizione in sede
Per procedere con l'iscrizione può rivolgersi alla sede più comoda in base alla sua residenza o domicilio
- MILANO: se la residenza/domicilio è in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto;
- ROMA: se la residenza/domicilio è in Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio hanno come sede di riferimento quella di Roma;
- NAPOLI: se la residenza/domicilio è in Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
Per avere maggiori informazioni, può compilare il form sottostante ed inviaci una mail, o contattaci allo 02.5796831 (Milano), 081.5780153 (Napoli) o 06.3242156 (Roma).
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Ultimo aggiornamento 26 aprile 2022
L’articolo 5 della norma definisce l’ambito di responsabilità dell’Ente:
" 1. L'Ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso (Soggetti Apicali); da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a); (Sottoposti).
2. L'Ente non risponde se le persone indicate nel comma 1 hanno agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi."
Il successivo articolo 6 precisa:
"1. Se il reato è stato commesso dalle persone indicate nell'articolo 5, comma 1, lettera a) (Soggetti Apicali), l'Ente non risponde se prova che:l'organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell'Ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'organismo di cui alla lettera b)."
Riguardo, poi, i soggetti sottoposti il successivo articolo 7 stabilisce:
"1. nel caso previsto dall'articolo 5, comma 1, lettera b) (Sottoposti), l'ente è responsabile se la commissione del reato è stata resa possibile dall'inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza.
2. In ogni caso, è esclusa l'inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza se l'ente, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi.”
L’Ente, dunque, per non assumere la responsabilità prevista dalla norma, deve dotarsi di un sistema organizzativo che sia in grado di prevenire e ridurre al minimo la possibilità che siano commessi i reati previsti dalla norma da soggetti Apicali o da sottoposti.
La Società Umanitaria si è dotata di un Modello Organizzativo a far data dal 19/12/2017 e ha provveduto ad aggiornarlo in data 21/07/2020.
Di seguito si riportano i Principi cui la Società Umanitaria ispira la propria Governance che devono essere rispettati da tutti coloro che operano per suo conto.
La Società Umanitaria è una delle istituzioni storiche di Milano. Ente morale, è nata nel 1893 grazie al lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, mecenate mantovano, che con l’aggettivo “umanitaria” non intendeva una semplice assistenza sotto forma di beneficenza, ma un’assistenza operativa, che fosse in grado di “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”.
Da allora, l’Umanitaria si è fatta conoscere con oltre cento anni di battaglie sociali, sempre a fianco dei più deboli, coniugando assistenza e lavoro, impegno sociale ed istruzione, progresso e formazione, emancipazione e cultura: dall’edilizia popolare alle Scuole d’arti e mestieri maschili e femminili, dal Teatro del Popolo alla Scuola del Libro, dagli uffici di assistenza agli emigranti alle decine di studi e ricerche su ogni aspetto del lavoro (disoccupazione, condizioni sanitarie, cooperazione, emigrazione, malattie del lavoro, formazione professionale, etc.).
Oggi come allora, l’impronta Società Umanitaria rimane costante: “anticipare, sperimentare, risolvere”. L’ente prosegue la sua opera con una intensa attività sociale e culturale. Per intervenire sul territorio, tra Milano, Napoli, Roma e la Sardegna, si sta mettendo a frutto una progettualità diversificata su vari fronti di intervento – dal disagio scolastico alla formazione professionale, dall’avviamento al lavoro alla promozione dei giovani – grazie ad un’equipe di esperti attivi in vari settori ed ai tanti sostenitori che, idealmente e materialmente, fanno sentire la loro partecipazione e il loro appoggio.
Merito di un programma diversificato, che ogni anno viene riconosciuto anche da partner privati e pubblici. La Medaglia di Benemerenza Civica conferita nel dicembre 2008 dall’Amministrazione municipale, durante la cerimonia dell’Ambrogino d’oro, attesta ancora una volta l’azione di “chi a Milano ha a cuore il prossimo, la sua formazione educativa, la sua crescita sociale, il suo arricchimento interiore”.
A riprova che in questi anni anche l’Umanitaria ha saputo “rilevarsi da sé medesima” e ritrovare il suo ruolo nella società contemporanea: un impegno serio e duraturo verso gli altri, per una cultura della convivenza, della civiltà, della lotta all’emarginazione sociale.
