La ristrutturazione

Era il 1999 quando si decise di ristruttura e riportare allo splendore originario l’ex Convento di Santa Maria delle Grazie; dopo anni di lavori e sacrifici e con accordi con la Sovrintendenza per i Beni Archeologici e per il Paesaggio della Lombardia, con il comune di Vailate nel 2009 si sono i conclusi.

La proposta di restauro si basava sul recupero e sulla valorizzazione dell’insieme delle strutture che costituivano l’ex-complesso conventuale, nel rispetto della storia dell’edificio e delle tradizioni costruttive locali.

Complessivamente l’area di proprietà è di 8.716 mq, la superficie coperta è di 961 mq, mentre la superficie scoperta è di 7.755 mq.

La superficie lorda di pavimento è così distribuita:

  • al piano terra circa 1.200 mq
  • al piano primo circa 1.200 mq
  • al piano secondo circa 300 mq

Nel progetto, successivamente concretizzato, alcuni spazi furono pensati per un asilo nido e per terziario, pubblico e privato, e al primo e secondo piano, spazi per il terziario, pubblico e privato e residenze.

Nelle aree circostanti l’edificio, sempre all’interno della proprietà della Società Umanitaria, sono state realizzate aree di interesse per la collettività:

  • percorsi pedonali per mettere in comunicazione le aree di Vailate tra via Manzoni e via Circonvallazione;
  • sistemazione a verde e parcheggio delle aree all’interno della proprietà;
  • ripavimentazione con materiale pregiato e pietra naturale dei percorsi carrabili, dei cortili interni e dei percorsi pedonali.

Era d’obbligo l’utilizzo di materiali corretti: dalle soglie di porte, finestre e portefinestre in beola, in pietra grigia di Sarnico o pietra Serena alle pavimentazioni in cotto fiorentino e parquet di rovere per gli uffici pubblici e privati, dal rifacimento dei tetti ripristinati con manti di copertura in coppi ai rivestimenti esterni eseguiti con reti ed intonaci coibenti, fino alle pavimentazioni dei percorsi pedonali, dei porticati e dei chiostri eseguite con lastre di pietra naturale e lastre di beola grigia. Con la salvaguardia dell’area verde interna e il mantenimento del giardino.

Un forte investimento ha permesso di realizzare per l’ex Convento una struttura architettonica non solo bella e funzionale ma anche all’avanguardia, come da sempre è nello spirito della Società Umanitaria, nelle soluzioni tecniche innovative e rispettose dell’ambiente, con largo uso di materiali coibenti, vetri camera a taglio termico e la ricerca attenta di riduzione al minimo delle dispersioni.

Parallelamente è stato introdotto un innovativo impianto geotermico che recupera calore dalle falde sotterranee (circa cento metri) e permette di avere in superficie calore durante la stagione fredda e raffrescamento durante la stagione calda. L’ex Convento può essere quindi classificato un edificio in Classe A e ad impatto quasi zero per l’inquinamento ambientale.