Ludovico D'Aragona Paola Signorino |
All’indomani del 25 Aprile 1945, l’Umanitaria deve affrontare l’enorme sfida della ricostruzione: i bombardamenti su Milano hanno distrutto buona parte degli edifici, le attrezzature delle scuole (fiore all’occhiello dell’Ente) sono inutilizzabili, l’intera attività dell’istituzione milanese deve essere ripensata e ricostruita. Per affrontare un compito di tale portata, è necessario individuare al più presto una figura in grado di farsene carico: è così che Ludovico D’Aragona (1876-1961), l’anziano socialista ex segretario generale della Confederazione Generale del Lavoro, viene nominato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Greppi, Commissario Straordinario dell’Umanitaria con la finalità specifica di ripristinare al più presto tutte le attività dell’ente, secondo lo spirito statutario e con la certezza che “questa Istituzione onorerà sommamente la rinascente democrazia italiana".
E da subito D’Aragona si mette alacramente al lavoro, in contatto stretto con Riccardo Bauer (futuro presidente della Società), per ricostruire le scuole, istituire nuovi corsi da affiancare a quelli tradizionali: “bisognerebbe istituire nuovi corsi - pittori e imbiancatori, verniciatori, piastrellai, ecc - scegliendo quelli che costano meno per l'impianto e trovare gli insegnanti necessari", così come si valuta l’ipotesi di aprire scuole per contadini (come quella istituita a partire dal 1948 ad Ostiglia, località natia di Osvaldo Gnocchi Viani). In questo senso, è costante il suo impegno, negli anni dell’immediato dopoguerra, per tentare di ottenere non solo finanziamenti governativi che avrebbero messo l’Ente milanese nelle condizioni di adempiere compiutamente ai compiti statutari, ma anche di collocare l’opera dell’Umanitaria nel più generale contesto di ricostruzione e progresso della società italiana.
Del resto, nella sua lunga attività di impegno sociale e politico, D’Aragona conosceva a fondo i principi ispiratori della Società Umanitaria, dato che era stato tra i primi diplomati della Scuola di legislazione sociale, divenendo uno dei primi periti del lavoro del 1908. Sostenitore delle attività delle Camere del Lavoro, fu tra i fondatori della FIOM, ed entrò a far parte degli organismi dirigenti della Confederazione Generale del Lavoro di cui divenne segretario nel 1918, succedendo a Rinaldo Rigola. Mantenendosi fermo sulle posizioni del socialismo riformista, si trovò ad affrontare eventi quali l’occupazione delle fabbriche, l’ascesa del fascismo e, in seguito a ciò, lo scioglimento della CGL.
All’indomani della Liberazione, oltre ad assumere la carica di Commissario Straordinario della Società Umanitaria, venne eletto all’Assemblea Costituente e fu Ministro del Lavoro (1946-47), delle Poste (1947-48) e dei Trasporti (1950-51).
Ludovico D'Aragona Paola Signorino |
Soon after the Liberation (April 25, 1945), the Umanitaria had to confront the daunting challenge of reconstruction. With the best part of its buildings destroyed by wartime bombing and its schools’ equipment unusable, the Milan-based institution had to reconsider and rebuild its entire activity. Only a man with exceptional skills could shoulder a task of such magnitude. That man was Ludovico D’Aragona (1876-1961), an elderly socialist and the former secretary general of the General Confederation of Labor. Appointed as Extraordinary Commissioner for the Umanitaria by Milan’s City Council and its Mayor Greppi, he had a specific mission – restoring the institution’s activities as soon as possible as dictated by its statutory spirit and with the certainty that “this Institution will greatly honor the resurgent Italian democracy".
D’Aragona immediately got down to business, with Riccardo Bauer (the Society’s future chairman) at his side, in order to rebuild its schools, establish new courses to integrate the existing ones, develop a new program with schools for rural workers (like the one created in Ostiglia in 1948). In order to achieve these goals, he constantly strove to secure government funding so that the Umanitaria could perform its statutory missions fully and adequately. Given his long experience as a social and political activist, D’Aragona was well aware of the Umanitaria’s guiding principles. In 1908, he had graduated from the Social Legislation School thereby becoming one of the very first labor experts. As a trade union activist, he pursued this career first as an executive and later as the secretary of the General Confederation of Labor.
After the Liberation, besides covering the role of Extraordinary Commissioner for the Società Umanitaria, he was an elected member of the Constitutional Convention, as well as Minister of Labor (1946-47), of Post (1947-48) and of Transportation (1950-51).