Linda Malnati

Linda Malnati e la difesa delle lavoratrici”
Arturo Colombo
 Italiano

La battaglia per assicurare a tutti (che significa anche alle donne) il diritto di voto ha una storia antica. Ne dà l’esempio un numero unico dal titolo “Pro Suffragio Universale”, uscito a Milano nel lontano 11 febbraio del 1906 da parte di Linda Malnati, che – insieme a Anna Maria Mozzoni – aveva fondato il Comitato milanese Pro Suffragio. La Malnati era nata nel capoluogo milanese nel 1855, aveva ottenuto il titolo di maestra elementare, ma soprattutto aveva cominciato subito un’intensa attività politica nelle file del socialismo milanese, insieme a Anna Kuliscioff e a Carlotta Clerici.
Infatti, fin dagli ultimi decenni dell’800 (come precisa anche Fiorenza Taricone nel Dizionario biografico delle donne lombarde, apparso nel 1995), la Malnati aveva assunto la presidenza della “Lega per la tutela degli interessi femminili” ed era entrata a far parte sia della Congregazione di Carità che del Consiglio direttivo della Società Umanitaria. Non solo: la Malnati era stata anche tra le esponenti dell’Associazione “Figlie del Lavoro”, all’interno della Camera del lavoro, nonché Direttrice dell’orfanotrofio Stelline dal 1914 al 1920 e fondatrice dell’istituzione “Casa e famiglia” per le orfane.
Così, far politica per la Malnati ha finito per identificarsi nella lotta, coerente e ininterrotta, per ottenere il “suffragio femminile”, sulla base di quel “Progetto Mirabelli”, che la vedrà appassionata sostenitrice anche attraverso una serie di articoli e di appositi numeri unici. Ma non basta: perché – insieme a Osvaldo Gnocchi Viani – cercherà di dare la sua intensa collaborazione a ogni tentativo di “ricomporre” l’unità del socialismo milanese, dove viceversa esistevano gruppi e correnti spesso in lotta fra loro.
Ma c’è un altro episodio, non meno importante, di cui la Malnati è stata protagonista: nell’aprile del 1908 partecipa al primo “Congresso Nazionale delle donne italiane”, dove la sua proposta in merito all’esigenza di rendere “aconfessionale” ogni tipo di scuola e di introdurre l’insegnamento “comparato delle religioni”, aveva suscitato l’immediata protesta delle donne cattoliche presenti nell’aula congressuale, non poche delle quali si erano addirittura allontanate, dando poi vita all’Unione delle donne cattoliche italiane.
Contraria all’intervento nella guerra 1915-’18, si prodigò allo scoppio della Prima guerra mondiale nell’assistenza ai profughi per conto dell'Ufficio III del Comune di Milano. Fu avversaria severa di Mussolini, continuando fino al 1921, anno della sua morte, a sostenere l’urgenza di garantire i diritti delle donne, scrivendone sul quotidiano “Avanti !”, e dando vita altresì – ancora una volta insieme alla Kuliscioff – al foglio “La Difesa delle Lavoratrici”.


Linda Malnati and the protection of women workers
Arturo Colombo
english

As testified by the monograph “For Universal Suffrage” edited by Linda Malnati and published in Milan on February 11, 1906, the fight to obtain voting rights for women in Italy has a long history. An elementary school teacher, Malnati founded the Milan Committee for Universal Suffrage with Anna Maria Mozzoni. Born in 1855, since an early age she had been involved in an intense political activity with the Socialist Party in Milan alongside Anna Kulischov and Carlotta Clerici.
Since the late nineteenth century, Malnati had chaired the “League for the protection of women’s interests” and had become a member of both the Congregation of Charity and the Società Umanitaria’s Board of Directors. In addition, she was a member of the Association “Daughters of Work” established within the Chamber of Labor, as well as the Director of the Stelline Orphanage between 1914 and 1920, and established the “House and Family” institution for orphan girls.
As a convinced supporter of the lay state, Malnati presented a motion in favor of “non-confessional” schools and the introduction of “comparative teaching” of religions at the first “National Congress of Italian Women” held in April 1908. The Catholic women at the congress immediately protested against the motion and later decided to establish the Union of Italian Catholic Women.
Even though she was a non-interventionist, Malnati did her best to assist war refugees as a representative of the City of Milan when Italy finally entered World War I. She was a fierce adversary of Mussolini and constantly supported women’s rights in her column for the “Avanti!” daily newspaper until her death, in 1921, as well as from the pages of the journal “The Defense of Women Workers” she had co-founded once again with Anna Kulischov.