Il cinema. Una passione nata con il Barcone

Il cinema. Una passione nata con il Barcone
Claudio A. Colombo
 Italiano

Fin dal 1913, con la preveggenza che lo contraddistingueva, il Segretario Generale Augusto Osimo si faceva promotore dell’uso del cinema nella scuola, utilizzando apposite “proiezioni luminose” come sussidio alle attività educative, “sebbene la pedagogia ufficiale ne menasse barcone 2scandalo”. Eppure, l’uso di tali dispositivi cominciava a imporsi ovunque, a dimostrazione che “la proiezione accresce la forza di attenzione degli uditori e accresce attrattiva all’insegnamento, in quanto la proiezione segna nell’insegnamento orale lo stesso progresso che la vignetta segnò nell’arte di istruire a mezzo libro”.
L’uso del cinema rimase da allora una costante delle attività dell’Umanitaria, tanto che nella rassegna del Teatro del Popolo organizzata all’Arena di Milano nel 1921 si parlò per settimane dello schermo più grande del mondo (allestito per la proiezione del film “Pia dei Tolomei”). E tre anni prima, nel pieno della prima guerra mondiale, l’Istituto Minerva (l’istituto Nazionale di proiezioni e cinematografie educative) aveva inviato ad Osimo una nota esplicativa per la fabbricazione della cinematografia “L’Umanitaria e la sua opera”, ovvero quella che oggi sarebbe un promo-pubblicitario di qualche minuto dedicato alle attività dell’ente (progetto mai realizzato, purtroppo).
Ma quella che sicuramente rappresentò una novità fu quella del "Barcone" (1920), esperimento di cinematografia natante per le popolazioni contadine sul Po, plausibilmente utilizzando proprio le proiezioni luminose, con notizie sulla vita del Paese (da cui il sottotitolo dell’iniziativa, “Il Giornale del Contadino”). Altre informazioni non ce ne sono, perché il 1920 fu un anno particolarmente agitato, con i disordini per il pane contro il governo Nitti, la comparsa dei primi squadristi e l’occupazione delle fabbriche. È probabile che in questo frangente le Autorità decidessero di annullare ogni attività sociale (e probabilmente lo stesso Barcone), per timore che vi si potesse celare propaganda sovversiva tra i lavoratori.
Quarant’anni dopo, nel 1963, con la presidenza di Riccardo Bauer (già propulsore del convegno internazionale “Il cinema come strumento di cultura popolare” – 1959) finalmente l’Umanitaria si fa promotrice di una vera e propria attività cinematografica, che si inaugura con Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick. Due anni dopo, in collaborazione con la Casa della Cultura, nasce un vero cineclub con proiezioni nel Salone degli Affreschi: e l’immagine scelta come logotipo è "Il Barcone", esplicito riferimento ad uno strumento da utilizzare per elevare culturalmente giovani (in orari scolastici ed extra scolastici) e meno giovani, con discussioni fino a tarda notte.
Il Cineclub proseguirà la sua programmazione fino alla fine degli anni ’70.

barcone 1


Il Barcone – a floating cinema
Claudio A. Colombo
english

With his proverbial foresight, Secretary General Augusto Osimo promoted the use of cinema in schools as early as 1913, with the so-called “light projections” as an aid to educational activities. In spite of traditional pedagogy’s “fierce opposition”, the use of the film medium was starting to propagate everywhere as a demonstration that “projections increase the listeners’ attention and make teaching more attractive as they bring to oral teaching the same progress that illustrations brought to books as educational tools”.
The use of cinema has been an integral part of the Umanitaria’s activities ever since. When the People’s Theatre organized a film cycle at the Arena in Milan in 1921, people talked for weeks about the largest screen in the world (mounted for the screening of the movie “Pia dei Tolomei”). What really represented an absolute novelty for the time, though, was "Il Barcone" (1920), a boat used as an experimental floating movie screen for the rural population that lived by the Po River. The “Barcone” screened news about life in Italy (hence the initiative’s subtitle, “Il Giornale del Contadino”, “The Farmer’s News”). For this reason, the authorities probably considered it as a vehicle for subversive propaganda among the workers and suspended its activity following turmoil in the city and its factories.
Forty years after, in 1963, under the leadership of Riccardo Bauer (who convened the international meeting “The cinema as a tool of popular culture” in 1959) the Umanitaria finally inaugurated a proper movie theatre activity with the screening of Stanley Kubrick’s Paths of Glory. Two years later, an actual film club would open in in the Salone degli Affreschi in cooperation with the House of Culture. Its logo was a boat in an explicit homage to"Il Barcone", that early experimentation of a medium that would be later used to improve both young generations (with screenings both during and after school) and the adult audience, with debates that went on until late at night.