Cesare Pozzo, una vita per i lavoratori delle strade ferrate Federico De Palo e Stefano Maggi |
Figlio di un casellante delle ferrovie piemontesi, Cesare Pozzo nacque nel 1853 a Serravalle Scrivia. A 16 anni si trasferì a Genova per lavorare e, nel 1874, fu assunto dalla compagnia delle Strade ferrate Alta Italia al deposito di Pontedecimo come fuochista, venendo poi promosso macchinista. Dedicò l’intera vita alla causa del personale di macchina e dei ferrovieri, una categoria di lavoratori soggetta a durissime condizioni di lavoro e di vita.
A contatto con gli ambienti mazziniani di Genova, ne subì le influenze politiche e diede vita al primo foglio a matrice sindacale circolante tra i ferrovieri. Nel 1879, aderì alla Società di mutuo soccorso fra macchinisti e fuochisti della Ferrovia dell’Alta Italia, l’attuale mutua CesarePozzo fondata nel 1877, e cominciò a promuovere fra i colleghi l’associazionismo mutualistico.
Al pesante lavoro sulle linee e all’impegno mutualistico e in difesa della categoria, affiancò l’attività pubblicistica collaborando con vari giornali. I suoi scritti, articoli e opuscoli assunsero sempre più un carattere sindacale e si orientarono politicamente su posizioni socialiste.
Nel 1886 fu eletto presidente della Macchinisti e i Fuochisti e fu trasferito a Milano. La sua presidenza spinse il Sodalizio su posizioni più combattive, ponendo rivendicazioni di categoria. In seguito a un’agitazione dei ferrovieri, nel 1889 fu trasferito Moretta in provincia di Cuneo per “ragioni di ordine e disciplina”.
Lasciò la carica di presidente, ma venne nominato a capo della commissione di propaganda, assumendo di fatto la guida politica del Sodalizio, che dal 1890 si caratterizzò come società di “resistenza”: abbandonato il puro mutuo soccorso, la Mutua assunse cioè funzioni che saranno poi del sindacato. Uno dei progetti promossi da Cesare Pozzo fu quello di acquisto da parte delle organizzazioni dei ferrovieri di azioni delle compagnie ferroviarie, per inviare rappresentanti dei lavoratori alle assemblee.
Cesare Pozzo si adoperò poi per dar vita al primo vero sindacato dei ferrovieri, la Lega Ferrovieri Italiani nata nel 1894.
In quegli stessi anni abbracciò gli ideali socialisti diffondendoli fra i ferrovieri e, nel 1892, la Macchinisti e Fuochisti fu tra i fondatori del Partito dei Lavoratori, poi Partito Socialista. Il socialismo di Cesare Pozzo, fondato sull’organizzazione e la coscienza di classe fu fortemente classista, ma al contempo riformista e legalitario.
Il prezzo pagato per il suo attivismo fu molto alto: sempre controllato dalla Questura, traslocato di sede numerose volte, spesso per punizione, rifiutò la promozione a capo deposito per non tradire la categoria e trascurò la famiglia per le esigenze della lotta.
Gli intensi ritmi fisici e intellettuali, dovuti alle fatiche del macchinista e all’impegno profuso nelle conferenze e nella preparazione di numerosi scritti, lo portarono ad ammalarsi di una grave forma di esaurimento nervoso.
Quando nel maggio 1898 scoppiarono i moti popolari per il caropane e si scatenò la repressione del governo, Cesare Pozzo, in cura presso uno stabilimento idroterapico di Udine, ricevette la visita di della polizia. Temendo di essere arrestato e non resistendo alla pressione, si suicidò gettandosi sotto una locomotiva.
Il necrologio di Cesare Pozzo sull’Avanti! fu firmato da Osvaldo Gnocchi Viani, l’iscrizione sulla stele al Cimitero Monumentale di Milano fu scritta da Carlo Romussi.
Cesare Pozzo, a life dedicated to the railroad workers Federico De Palo e Stefano Maggi |
Cesare Pozzo was born in Serravalle Scrivia in 1853. At age 16, he moved to Genoa to work and, in 1874, he was engaged by the company of Alta Italia Railways as a fireman, later being promoted to machinist. He devoted his whole life to the cause of the machinists and the railwaymen, a category of workers subjected to harsh working conditions.
In contact with the Mazzinian disciples of Genoa, in 1879 he joined the Mutual society of machinists and firemen, the current CesarePozzo, founded in 1877, and began to promote mutual associations among his colleagues.
While doing the work of machinist, he began to write pamphlets and newspaper articles. His writings, articles and pamphlets increasingly took on a trade union character and politically oriented towards socialist positions.
In 1886 he was elected chairman of the Mutual society of machinists and firemen and was transferred to Milan. Following an agitation by the railwaymen, in 1889 Pozzo was moved in a small country, Moretta, for “reasons of order and discipline”.
Cesare Pozzo then worked to set up the first railway workers’ union, the Italian Railwaymen League, established in 1894.
In those same years he embraced the socialist ideals spreading them among the railwaymen. Pozzo’s socialism, based on class organization and conscience, was strongly classist, but at the same time reformist and legalistic.
The price paid for his activism was very high: always controlled by the Police Headquarters, relocated several times, often for punishment, he refused the career promotion and neglected the family for the needs of the struggle.
The intense physical and intellectual rhythms, due to the efforts of the machinist and the efforts made in the conferences and in the preparation of numerous writings, led him to fall ill with a serious form of nervous breakdown.
When in May 1898 the government’s repression broke out, Cesare Pozzo was hospitalized in an electrotherapeutic center in Udine. He received a visit from the police. Fearing to be arrested and not resisting the pressure, he committed suicide by throwing himself under a locomotive.
The obituary of Cesare Pozzo on “Avanti!” was signed by Osvaldo Gnocchi Viani, the inscription on the stele at the Monumental Cemetery of Milan was written by Carlo Romussi.