La Sezione di Biella Claudio A. Colombo |
Nel febbraio 1923, a un anno di distanza dalla soppressione della sede, nel presentare la relazione morale del 1922, veniva sottolineato quanto la Sezione di Biella avesse svolto un’opera “intensa, multiforme, paziente e disinteressata, che ha soddisfatto una infinità di bisogni, lenito sofferenze, evitato soprusi e ingiustizie, consigliato ed assistito nelle più svariate contingenze le necessità della classe operaia di questa nostra industre regione”.
Erano passati quasi vent’anni da quando, nel 1904, per volontà della Federazione Nazionale Edile, della Camera del Lavoro e del Comune di Biella, il Consorzio dell’Emigrazione aveva fondato a Biella un suo Segretariato, funzionante a pieno regime fino al 1907 quando il Consorzio era stato sciolto. In realtà i primi contatti dell’Umanitaria con il territorio biellese risalivano al 1897, quando il Segretario dell’Ente, Osvaldo Gnocchi Viani, era stato interpellato dalla società cooperativa fra i cappellai del Biellese affinchè ne appoggiasse la costituzione e ne finanziasse il funzionamento (i moti milanesi del 1898 ed il commissariamento dell’istituzione milanese avevano frenato l’intesa).
Nel 1908 il Segretariato dell’Emigrazione veniva trasformato nella Sezione di Biella, direttamente dipendente dall’Umanitaria, i cui scopi venivano concordati con il preciso intendimento di ampliare gli orizzonti del lavoro da svolgersi in favore degli emigranti e delle classi operaie, espandendo ogni possibile intervento sociale: dalla consulenza medico-legale (nel 1918 l’ufficio fu riconosciuto dal Ministero per l'Industria Commercio e Lavoro) al collocamento, dall’istruzione popolare e professionale (con la diffusione del libro mediante l'Unione delle Biblioteche popolari e scolastiche) alle più idonee forme di mutualità e previdenza. Fu patrocinata l’assistenza agli operai infortunati sul lavoro e promosse sinergie con le organizzazioni operaie; fu dato impulso all’ufficio di collocamento e favorite le cooperative, curandone la regolarizzazione e l’iscrizione alla Cassa di Previdenza, insomma venne promossa ogni forma e servizio atto a migliorare intellettualmente ed economicamente il Quarto Stato.
L’azione della Sezione fu quindi a 360 gradi e presto consolidò il suo operato nel campo dell’emigrazione (assistenza in patria e all’estero), della cooperazione (pubblicando persino una propria rivista “La Previdenza”), dell’istruzione popolare e professionale, estendendo il suo intervento anche a molti Comuni della Provincia: a Cossato, Croce Mosso, Coggiola,·Sagliano Micca, vennero istituiti insieme alla Camera del Lavoro sportelli periferici per il collocamento; a Zimone, Tavigliano, Intra, Pallanza gli ispettori della Sezione si attivavano per conoscere le condizioni degli emigranti e dare le necessarie disposizioni (nel 1914 vennero portate a termine 294 pratiche per ricupero salari dall’estero, restituendo oltre cinquantamila lire ai rimpatriati); a Mongrando, Ponderano, Cavaglià e Salussola vennero istituite scuole invernali professionali, diurne e serali.
Nel primo dopoguerra, con la ripresa dei flussi migratori di operai biellesi (nella quasi totalità dell’industria edile) venne creata la Sottosezione di Santhià, che istituì subito un Ufficio intermandamentale di collocamento, una Società mutua d'assicurazione per il bestiame, un Istituto medico-legale per gli infortuni sul lavoro.
The Biella Office Claudio A. Colombo |
The moral report for the year 1922, presented in February 1923, placed a particular emphasis on the Biella Office and the “intense, multi-faceted, patient and selfless action” it developed in order to “meet countless needs, alleviate suffering, avoid abuses and injustice, provide counsel and assist the working class in our industrious region in a variety of circumstances”.
Almost twenty years had passed since 1904, when the Consortium for Migration had established a Secretariat in Biella and kept it in full operation until 1907, the year of its disbandment. In 1908, the Secretariat for Migration became the Umanitaria’s local office in Biella. Its mission was to provide migrants and workers with additional job opportunities and to expand every possible social program – from health and legal aid to job placement, from education to the most advanced forms of mutual aid and welfare. The Office assisted workers injured on the job, sought partnerships with workers and cooperative organizations, and boosted its placement service. In other words, it implemented all sorts of programs and services to improve the Fourth Estate’s intellectual and material conditions.
The Office’s comprehensive action in the fields of migration (assistance both domestically and abroad), cooperation, popular education and professional training further intensified when it expanded its programs to a number of towns in the surrounding district. In the aftermath of World War I, when the migration flows resumed, an additional local branch was created in Santhià. This office immediately established an inter-district Employment Office, a Mutual Insurance Society for cattle-breeders, a clinic with legal counsel for workers injured on the job.