Marsiglia e le sedi in Francia Claudio A. Colombo |
Nel 1923, a dodici anni dalla sua costituzione, la sede più longeva dell’Umanitaria in terra francese, quella di Marsiglia, era stata messa in condizione di estendere la sua opera a tutto il suo importante dipartimento: il sud della Francia. Istituita nel 1911 come Segretariato dell’emigrazione autonomo (nell'estate del 1914, in soli quindici giorni dovette assistere oltre 11.000 rimpatriati), nel 1921 la sede venne riorganizzata e trasformata in una Sezione direttamente dipendente dall’ufficio centrale di Milano: la situazione economica seguita al primo conflitto bellico imponeva un nuovo impegno sul fronte dell’emigrazione e del lavoro e gli sforzi vennero specialmente concentrati in Francia, divenuta la principale destinazione dei nostri emigranti, almeno prima della contrazione del mercato seguita alla crisi mondiale e ai successivi provvedimenti limitanti i passaggi alle frontiere.
Accanto a Marsiglia, l’opera di assistenza venne allargata grazie a due nuove sedi: la riapertura dell'ufficio di Modane, sede già esistente ma chiusa durante la guerra, il più importante snodo di confine della frontiera italo-francese, in Alta Savoia (90.000 gli emigranti transitati e assistiti nel 1923), e la nascita della sede di Nancy (confinante con l'Alsazia-Lorena), aperta alla fine del 1918, presto divenuta indispensabile centro di assistenza e tutela per circa 50.000 connazionali in una regione che richiedeva manodopera specializzata nel settore metallurgico. Tutte e tre le sedi avevano perciò anche il difficile ruolo di organi locali di reclutamento di manodopera.
Dirette da personaggi qualificati e riconosciuti, Domenico Salsa (Nancy), membro del Comitato di arbitrato per il trattato di lavoro italo-francese, Domenico Zavattaro (Marsiglia), corrispondente ufficiale del Commissariato Generale dell'Emigrazione, e Carlo Biorci (Modane), nativo del luogo e in perfetta sinergia con le istituzioni governative (come l'Office Departemental de Placement della Savoia e il Syndicat des Patrons), l'azione delle tre sedi dell'Umanitaria raggiunse presto anche i Dipartimenti vicini, dove si crearono 11 Sotto-Uffici a Aix, Arles, Cassis, Fos, Gardanne, La Ciotat, Marignane, Martigres, Salon nelle Bocche del Radano; a La Grand Gombe nel Gard; a Cannes-la-Bocca nelle Alpi Marittime. A questi Sottouffici si garantiva una presenza a cadenza fissa per poter espletare ispezioni e sopralluoghi anche in località limitrofe, come Trots, Fuveau e Cadolive. L'azione di assistenza veniva ulteriormente rafforzata attraverso i numerosi corrispondenti attivi in tutta la Francia: da Tolone a S. Raphael, da Fréjus a Brigloles, da Dramont a Nimes, da Avignon a Montauban.
Diversificato e multiforme l'impegno delle tre sedi, in continuo contatto con l'ufficio centrale di Milano e con le più vicine sedi italiane dell'Umanitaria (in primis, Ventimiglia e Biella). La loro assistenza si presentava sotto svariate forme ed il lavoro si svolgeva e si rinnovava sempre, in base alle contingenze del periodo (migliaia le pratiche espletate ogni anno): collocamenti, richieste documenti, ricerche bagagli, sopralluoghi, infortuni, informazioni sui mercati di lavoro, partecipazione a commissioni arbitrali per assistenza legale sui contratti di lavoro, regolarizzazione di clandestini, e lotta agli sfruttatori, facendo spesso arrestare i pisteur che, col miraggio di un lavoro, truffavano i nostri emigranti. Così un resoconto del 1923: "è un vero piacere e una consolazione leggere negli occhi degli emigranti la loro contentezza ed udire dalle loro labbra parlanti i mille dialetti d'Italia le parole di ringraziamento. Per fortuna che esistono i nostri Uffici".
Marseille and the local offices in France Claudio A. Colombo |
Marseille was the very first office the Umanitaria opened in France. In 1923, twelve years after its establishment, it was effectively the center for its wide-ranging activity across the entire department of Southern France. Established in 1911 as a Secretariat for Migration, in 1921 the office was reorganized into a local branch directly reporting to the Milan headquarters. The economic situation in the aftermath of World War I required a renewed commitment to migration and labor. As a key destination for our migrants, France became the main target of such effort.
Besides Marseille, the assistance program was sustained by two more offices based in Modane (where the Umanitaria reactivated an office it had closed during the war) and Nancy. Modane was the main center on the Italian-French border in Haute-Savoie (90,000 transiting migrants assisted in 1923), while the office in Nancy (on the border with Alsace Lorraine) opened in late 1918 and soon became a key hub for the assistance and protection of about 50,000 Italians. The three offices also performed the difficult task of labor recruitment in the respective areas.
The action of the three local branches soon reached the neighboring Departments where eleven additional offices opened in Aix, Arles, Cassis, Fos, Gardanne, La Ciotat, Marignane, Martigres, Salon in the Bouches-du-Rhône department; La Grand Combe, Gard; Cannes-la-Bocca in the Maritime Alps. Representatives from the main offices visited these local branches on a regular basis, and extended their inspections and surveys to neighboring towns such as Trots, Fuveau e Cadolive.
This is an excerpt from a 1923 report: "it is a real pleasure and a consolation to detect joy in the migrants’ eyes and hear their thankful words in the countless dialects of Italy. Thank goodness for our Offices".