La trentanovesima Stagione dei Concerti dell’Umanitaria presenta un programma variegato e pieno di spunti di interesse sia per le musiche proposte sia per gli esecutori. Come sempre questi ultimi sono giovani musicisti emergenti in diversi casi vincitori del Premio Nazionale delle Arti, manifestazione organizzata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, o di competizioni a livello nazionale ed internazionale.

Ad inaugurare ci sarà Josef Edoardo Mossali, pianista poco più che ventenne, che ha al suo attivo già una importante carriera concertistica. Si esibirà in un programma incentrato su pagine pianistiche del grande repertorio romantico tra Germania e Russia. Sempre con brani della stessa epoca e area geografiche, il percorso presentato, nel secondo appuntamento, dal duo violoncello e pianoforte composto da Gioele Pes e Simone Anelli. Luca Kaufman, vincitore della recente edizione del Premio del Conservatorio di Milano, ci regalerà con la sorella Valentina, un recital che partendo da Bach arriva fino ad Augusta Read Thomas, compositrice statunitense vivente, attraverso pagine di Brahms, Grieg, Kreisler e Saint-Saëns.
Il concerto natalizio vedrà sul palco del Salone degli Affreschi un galà di canto a cura di studenti del Conservatorio di Milano. Un modo gioioso e spumeggiante di farsi gli auguri per il Nuovo Anno.
Nuovo anno che si aprirà con un altro concerto dedicato al violoncello che, partendo dal mondo tedesco di Beethoven e Schumann, virerà verso l’America Latina per portarci nelle calde e vibranti atmosfere del Tango di Astor Piazzolla. Vincitori del Premio delle Arti, categoria Musica da camera, il duo violino e pianoforte di Letizia Gullino e Luca Guido Troncarelli che si cimenterà con musiche di Schubert, Brahms e Falla mentre, proseguendo tra i vincitori del Premio istituito dal MUR, avremo il pianista Daniele Martinelli, con musiche di Mozart, Chopin e Schumann, il corno di Daniele Maffei e l’arpa di Francesco Andorno. Questi ultimi due appuntamenti ci daranno l’occasione di presentare solisti e strumenti che, ingiustamente, appaiono di rado nelle stagioni concertistiche.
A completamento della programmazione, il 24 marzo, ci sarà il Quartetto Thumós, un giovane complesso d’archi che ci condurrà in un viaggio imperniato sulla musica del primo novecento con pagine di Prokof’ev e Ravel.

Una stagione, questa, che come sempre saprà affascinarci per la maestria e la bravura di questi giovanissimi interpreti che, ne siamo certi, in un prossimo futuro calcheranno palcoscenici importanti a livello internazionale.

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