Per poter sintetizzare tutte le vicende di cui si è resa promotrice la Società Umanitaria nel corso del Novecento è stato utilizzato un criterio univoco, quello di partire dallo statuto originario del 1893, tuttora vigente: “aiutare i diseredati a rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, istruzione, lavoro”.
Tre parole-chiave – assistenza, istruzione, lavoro – diventano le tre le macro-aree individuate per suddividere un programma articolato di iniziative sociali, culturali, formative, che hanno di fatto sviluppato e trasformato la fisionomia della nostra città, e di tante altre località, in Italia e all’estero.
Le tre sezioni (corredate da immagini e documenti storici) presentano infatti un programma contraddistinto da una progettualità interdisciplinare e moderna, dove tutte le iniziative si compenetrano, si intrecciano, si uniscono in un piano organico e riformista, contraddistinto da un’operosità varia ed eterogenea.