L’Ufficio del Lavoro
Cesenatico, 28/11/1872 – Forlì, 17/05/1965
A cura di Ivano Granata

Alessandro Schiavi
Giornalista, scrittore e sociologo.
Il 3 giugno 1903 Alessandro Schiavi venne nominato dal Consiglio dell’Umanitaria, su indicazione di Giovanni Montemartini, che apprezzava la sua serietà e la sua capacità scientifica, direttore dell’Ufficio del Lavoro. Esponente di rilievo del socialismo, Schiavi rimase alla guida dell’Ufficio fino al novembre 1910, quando si dimise per assumere l’incarico di direttore dell’Istituto per le case popolari.
Sotto la guida di Schiavi, l’Ufficio del Lavoro ebbe un ruolo di grande rilievo nei settori di sua pertinenza e si caratterizzò per una serie di studi e inchieste che sarebbero diventati precisi riferimenti per una approfondita conoscenza del mondo del lavoro.
Nel 1904 pubblicò le inchieste sulle condizioni dei lavoratori delle risaie e dell’industria dei mobili in Brianza e studi riguardanti gli scioperi, le vertenze e le serrate a Milano, la disoccupazione e le condizioni dei lavoratori delle campagne nella provincia.
Egli inoltre favorì la creazione dell’Ufficio per la tutela degli emigranti temporanei in Europa ed elaborò i dati necessari per l’allestimento di un Ufficio di collocamento e di una Cassa di sussidi per i lavoratori disoccupati di Milano.
L’attività proseguì efficacemente nel 1905 con la pubblicazione di tre studi, il primo relativo alla disoccupazione, il secondo all’industria del bucato e il terzo ai regolamenti di fabbrica. L’Ufficio inoltre promosse l’apertura dell’Ufficio di collocamento del personale femminile e dell’Ufficio di collocamento degli operai e delle operaie delle industrie. Di particolare interesse, la sua attività rivolta alla Scuola pratica di legislazione sociale, nata per preparare i candidati ai posti di aiutanti ispettori del lavoro, la cui importanza venne sottolineata da Schiavi sul bollettino dell’Umanitaria, dove si rimarcava che anche la classe operaia aspirava a dotarsi “degli istrumenti e degli organismi atti a preparare e a foggiare i capitani dell’industria”.
Durante l’Esposizione del 1906, al I Congresso internazionale per la lotta contro la disoccupazione, Schiavi tenne anche una relazione sull’attività svolta in merito dall’Umanitaria, soffermandosi “sull’opportunità e sull’obbligo per gli Enti morali di integrare gli sforzi previdenti dei lavoratori organizzati per premunirsi contro i danni della disoccupazione”. Nel 1908 pubblicò il Saggio di un’inchiesta sul lavoro a domicilio in Milano,in cui sintetizzò i risultati di una ricerca svolta dall’Ufficio. Nel 1909 scrisse l’introduzione al volume Origini, vicende e conquiste delle organizzazioni operaie aderenti alla Camera del lavoro in Milano, basato sulla documentazione raccolta da Pietro Premoli, un ex panettiere autodidatta che era impiegato all’Ufficio di collocamento, e che lo stesso Schiavi aveva provveduto ad assemblare, saggio di indubbia validità anche ai giorni nostri.
Schiavi diede quindi all’Umanitaria un contributo di notevole importanza e sotto la sua direzione l’Ufficio del lavoro ottenne i risultati più significativi.