1903
Dopo una lunga ricognizione in Europa condotta da Alessandro Mazzucotelli, Eugenio Quarti e Guido Costante Sullam per analizzare analoghi istituti, si istituiscono le prime Scuole: la Scuola di Elettrotecnica per operai, ideata insieme alla Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri (SIAM) e al Regio Istituto Tecnico Superiore (l’odierno Politecnico), situata in piazza Cavour; le Scuole-Laboratorio d’Arte Applicata all’Industria (ebanisteria, ferro battuto, oreficeria) in via Sassetti, e la Scuola del Libro, ubicata in via Goldoni. Nel corso degli anni prendono vita altre scuole: sarti, orologiai, industrie chimiche, tappezzieri, disegno elementare, imbiancatori, infermieri.
Novembre 1903
Insieme all’Università Popolare e alla Camera del Lavoro, l’Umanitaria si fa promotrice della nascita del Consorzio delle Biblioteche popolari di Milano, seguendo il consiglio di Filippo Turati: “Il libro è coltura, è ginnastica, è luce, è redenzione”.
Anima del Consorzio (di Milano prima, e della provincia poi) è Ettore Fabietti.

Una vignetta dedicata agli emigranti, disegnata da Giuseppe Scalarini, caricaturista e disegnatore satirico.
23 settembre 1904
Nasce il Consorzio per la tutela dell’emigrazione temporanea in Europa, un organismo interregionale che l’Umanitaria decide di dedicare per la prima volta all’emigrazione continentale e non a quella transoceanica. Nel giro di pochi anni l’Umanitaria diventa la più importante istituzione laica in materia di emigrazione.

Inchiesta sulle Condizioni del Lavoro nelle risaie della Lomellina, del Vercellese e del Novarese, a cura del Dott. Giovanni Lorenzoni | Maggio 1904
2 gennaio 1905
Prende forma l’Ufficio Agrario, chiamato a “procurare, mediante istituzioni cooperative ed altri provvedimenti o riforme, il miglioramento delle condizioni materiali e morali dei lavoratori nei campi”. Tra le molte iniziative innovative l’Istituto di credito per le cooperative, gli uffici di collocamento per contadini e la Colonia agricola per disoccupati di Ferno, vicino a Varese.
10 febbraio 1905
Di fonte al problema delle case popolari, vengono stanziati due milioni di lire per la costruzione di due quartieri operai. Il progettista è l’architetto Giovanni Broglio: il primo quartiere (240 appartamenti), in via Solari, vede la luce nel marzo 1906. Insieme al secondo quartiere, alle Rottole, è considerato ancora oggi come il modello di riferimento per il social housing.

Rosa Genoni | 16 giu 1867 – 12 ago 1954
Stilista e attivista
Novembre 1905
Per sostenere l’emancipazione della donna, l’Umanitaria istituisce le Scuole professionali femminili, con i corsi di sartoria, biancheria, ricamo, modisteria, educazione domestica. Tra le insegnanti spicca la stilista Rosa Genoni, oggi riconosciuta come la pioniera del Made in Italy nella moda.
28 aprile – 11 novembre 1906
L’Umanitaria partecipa all’Esposizione internazionale di Milano, costruendo un proprio padiglione rappresentativo del lavoro svolto.
Durante l’Expo, promuove due importanti convegni: il Primo Congresso Internazionale dell’Educazione degli Adulti e il Primo Congresso Internazionale per la lotta contro la disoccupazione, in cui intervengono esponenti politici, intellettuali, professionisti e rappresentanti delle associazioni operaie di tutto il mondo.
Tra i riconoscimenti ricevuti, la Medaglia d’oro per le scuole professionali.
15 aprile 1906
Iniziano le lezioni della Scuola pratica di legislazione sociale per operai. I corsi, serali e di durata biennale, mirano ad approfondire le competenze dei lavoratori in materia di igiene del lavoro, prevenzione degli infortuni, legislazione degli infortuni, legislazione sul lavoro delle donne e dei fanciulli.
8 dicembre 1906
La rivista “L’Umanitaria” dà notizia dell’acquisto di un’area in Via S. Barnaba e del futuro trasferimento della sede ufficiale dal palazzo di Via Manzoni 9 (ex casa del Loria) nell’ex convento francescano di Via San Barnaba.
Nel giro di pochi anni, acquisendo terreni e ristrutturando edifici preesistenti, la sede dell’Umanitaria è identificata come “il quadrilatero della solidarietà e del lavoro”.
Tracce di Memoria
Alla ricerca di una sede sociale
1907
L’Umanitaria decide di estendere la sua azione fuori Milano.
La prima Sezione è quella di Cremona, seguita da quella di Piacenza e, nel 1908, dalle sezioni di Verona e Padova, alle quali presto si aggiungono quelle di Biella, Udine e Bergamo, e poi molte altre (circa una settantina), in Italia e all’estero, specialmente in Francia.
Estate 1907
Dopo un lungo lavoro d’indagine, sotto la direzione di Alessandrina Ravizza, si apre la Casa di Lavoro per Disoccupati per “togliere, o almeno lenire, le piaghe dell’accattonaggio e del vagabondaggio“. Nei primi sei anni di attività i disoccupati assistiti sono oltre 80.000.
Luglio 1907
Un gruppo di avvocati lungimiranti (tra cui Emilio Caldara ed Enrico Gonzales), con il sostegno dell’Umanitaria creano un Ufficio di Assistenza Legale per i poveri di Milano e delle limitrofe campagne per “proteggere gli indigenti da cavallocchi sfruttatori, consigliarli ed assisterli nelle vertenze che insorgono, salvarli in tempo dall’avventurarsi in liti disastrose”.
In otto anni di vita (dal 1907 al 1914) le cause seguite gratuitamente sono 4.446.

22 dicembre 1907
Alle spalle della vecchia stazione centrale di Milano, viene inaugurata la Casa degli Emigranti, innovativo padiglione di assistenza per le migliaia di lavoratori che periodicamente lasciavano l’Italia alla ricerca di lavoro. La Casa degli emigranti resta attiva per circa un ventennio, durante il quale vengono assistiti quasi un milione di uomini, donne e bambini.
Tracce di Memoria
Il sostegno ai viandanti della disperazione

La prima Casa dei Bambini della Lombardia, nel quartiere operaio di Via Solari
18 ottobre 1908
Sotto l’egida di Maria Montessori, nasce la prima Casa dei Bambini della Lombardia, nel quartiere operaio Solari. L’anno successivo, si inaugura quella nel quartiere Lombardia e, nel 1914, quella nella sede dell’Umanitaria. Il sodalizio con la Montessori prosegue negli anni sia per la fabbricazione dei materiali montessoriani, sia per la preparazione delle educatrici per l’infanzia.
Autunno 1909
A tre anni di distanza dal primo quartiere, in un’altra zona di estrema periferia, si inaugura costruisce un altro quartiere operaio, in zona Rottole, attuale Viale Lombardia: 214 alloggi, costruiti con la stessa concezione: dare alle famiglie case salubri e dignitose, con ogni confort (bagno, acqua calda, aereazione, spazi comuni).
Una vera città nella città.
16 ottobre 1910
Nasce la Casa del Popolo, dove trovano sede alcune delle più importanti organizzazioni operaie cittadine, tra cui la Lega Nazionale delle Cooperative, la Federazione delle Società di Mutuo Soccorso e la Camera del Lavoro.
Primavera 1911
Insieme a Umberto Boccioni, nell’ex padiglione Ricordi, adiacente all’Umanitaria, prende corpo un progetto ambizioso: una Esposizione d’Arte Libera, una specie di “prova generale” su come intendere l’arte, il lavoro, e il lavoro nell’arte.
Per la prima volta insieme, anche il gruppo dei Futuristi al completo: Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Luigi Russolo.

Una locandina del Teatro del Popolo
7 maggio 1911
Viene inaugurato il Teatro del Popolo, un progetto di educazione culturale per i lavoratori tra i più innovativi. Nel Salone di via Fanti (capace di contenere 2.000 persone) e nei teatri coinvolti nel progetto si esibiranno i musicisti e le compagnie teatrali più prestigiose dell’epoca: da Arturo Toscanini con l’Orchestra del Teatro alla Scala a Igor Stravinskij, da Emma Grammatica a Ermete Novelli, da Arthur Honegger a Gemma Bolognesi.
Tracce di Memoria
Arte e cultura a disposizione del popolo
1914
La Scuola del Libro partecipa alla Esposizione Internazionale del Libro d’arte Grafica di Lipsia del 1914.

Comunicazione Apertura della Scuola Magistrale per l’Applicazione del Metodo Montessori, presso la Sede di Via S. Barnaba 38
Dicembre 1914
Insieme a Maria Montessori viene inaugurato il primo Corso di preparazione per educatrici d’infanzia che intendano insegnare, come assistenti o insegnanti o direttrici, nelle Case dei Bambini.

Durante la Prima Guerra Mondiale, l’Attività di Società Umanitaria si concentra sull’assistenza ai profughi
1915-1918
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Umanitaria decide di sospendere tutte le sue attività per dedicarsi completamente all’assistenza dei profughi di guerra. Da segnalare l’immensa opera per la difesa e la ricerca dei piccoli profughi dispersi, oltre 20.000 bambini assistiti.
Tracce di Memoria
I piccoli profughi della Grande Guerra
Settembre – Ottobre 1919
Nello stesso anno del Bauhaus, l’Umanitaria si trasforma in sede espositiva per l’Esposizione regionale lombarda d’arte decorativa (dedicata all’arredamento della casa in tutte le sue declinazioni), dando vita a un progetto culturale, che ambisce ad unire in un’unica prospettiva l’arte, l’artigianato, l’industria e il mercato.
Autunno 1919
Nelle Terre Liberate l’Umanitaria gestisce alcuni “asili antimalarici” (Casella d’Asolo, Biadene, Cividale, Maniago), al cui interno sono realizzati anche corsi professionali e Case dei Bambini.
1920
Libri, musica e teatro. E poi il cinema. Ogni strumento diventa funzionale ad una politica di educazione e istruzione per i lavoratori: nasce così l’idea di un “Barcone”, un vero cinematografo natante sulle rive del Po.