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1936 — 1955

Esposizione Scuole professionali – VI Triennale di Milano

Maggio-ottobre 1936

Alla VI Triennale di Milano gli studenti delle scuole professionali (Scuola del Libro, Scuola di oreficeria, Scuola del legno e Scuola del ferro battuto) espongono i loro lavori, ottenendo importanti riconoscimenti.

14 febbraio 1937

Il pubblico del Teatro del Popolo può assistere al concerto di Arthur Rubinstein, organizzato – come tanti altri – alla Sala Maggiore del Conservatorio di Milano.

1938

Giuseppe Pagano, docente di critica d’arte all’ISIA, parlando delle scuole dell’Umanitaria, scrive: “Qui soffia un vento molto diverso. Professori giovani e vivi, attrezzatura industriale aggiornata, ordine e chiarezza di cose e di idee, un’attenta osservazione dei bisogni e degli ideali contemporanei”.

Richiesta di ricostruzione Archivio

1943-1944

I ripetuti bombardamenti degli Alleati danneggiano duramente la sede: oltre il 70% degli edifici vengono distrutti. Per fortuna, grazie alla lungimiranza di Elio Palazzo, si riesce a salvare una parte dell’Archivio Storico e della Fototeca.

17 maggio 1945

Lodovico d’Aragona viene nominato Commissario straordinario dell’Umanitaria. Al suo fianco, Riccardo Bauer, l’uomo che consolida il ruolo dell’istituzione milanese a livello europeo, puntando al binomio “Educazione e Democrazia”.

Tracce di Memoria

Riccardo Bauer e la Rinascita dell’Umanitaria

Autunno 1945

Viene istituito un nuovo Consorzio per la Scuola Libro, istituto-modello per l’arte grafica, tipografica, litografica e fotografica. Tra i docenti dei corsi festivi c’è anche Bruno Munari.

27 gennaio 1946

Al Teatro Nuovo il pianista Arturo Benedetti Michelangeli inaugura la nuova programmazione del Teatro del Popolo (seguono, tra gli altri, i concerti di Edwin Fischer e Nikita Magaloff). Nei primi anni i concerti non si svolgono in Umanitaria ma in varie sedi cittadine, tra cui Teatro Lirico, Teatro alla Scala, Piccolo Teatro.

Maggio 1946

L’Umanitaria aderisce al consorzio per la creazione dell’U.N.S.A.S., un ente per la formazione di assistenti sociali. Il primo corso, biennale, si tiene nel 1947-48 a Milano

1947

Su progetto dell’architetto Giovanni Romano viene presentato il progetto definitivo di ricostruzione dell’Ente: l’imponente opera durerà quasi un decennio.

Giugno 1947

Esce il primo numero della rivista “Bollettino quindicinale dell’emigrazione”. Uscito fino al 1970, in costante contatto con le autorità diplomatiche e consolari straniere, vanta importanti collaboratori, tra cui Egidio Reale, Piero Caleffi, Luciano Magrini.

1947 – 1948

In mezzo alle macerie, l’Umanitaria riapre le scuole professionali; quando non ci sono aule, i corsi si tengono sotto i chiostri e nei giardini.

Autunno 1948

Nella città natale di Osvaldo Gnocchi Viani, l’Umanitaria fonda la Scuola di Arti e Mestieri di Ostiglia. La direzione è affidata a Ermete Mondadori.

1951

L’UNESCO accredita l’Umanitaria come proprio partner, riconoscendo all’Ente il titolo di “esperienza associata”, invitando Riccardo Bauer come membro del Comitato consultivo per l’educazione degli adulti e patrocinando numerosi seminari nazionali ed internazionali organizzati dall’Ente.

17 novembre 1952

Con testamento olografo il consigliere Felice Ferri lascia la sua proprietà fondiaria alla Società Umanitaria, affinché venga creata una fondazione agraria che promuova il progresso agricolo: otto cascine tra Lodi e Crema e il convento, a Vailate, già dimora del Ferri, oggi sede della Fondazione Agraria Felice Ferri.

13 agosto 1953

Paolo Grassi, anima del Piccolo Teatro di Milano, indirizza a Riccardo Bauer una lettera d’intenti per trovare una sinergia culturale con il Teatro del Popolo.

4-5-6 giugno 1954

Il Segretario della CGIL, Giuseppe Di Vittorio, viene invitato dall’Umanitaria al convegno nazionale di studio su “Le condizioni del lavoratore nell’impresa industriale”. In questa occasione, l’Umanitaria è coinvolta nella stesura dello Statuto dei lavoratori.

8 giugno 1954

Riccardo Bauer viene nominato Presidente della Società Umanitaria.

28 agosto-15 novembre 1954

Alla X Triennale, dedicata a “Prefabbricazione e Industrial Design”, l’Umanitaria fa realizzare dalle scuole di falegnameria il prototipo de “Il villaggio fantastico”, un sistema di gioco che diventa sistema educativo pedagogico.

Registrazione del Discorso in difesa della Costituzione

26 gennaio 1955

Il giurista Piero Calamandrei tiene nel Salone degli Affreschi il suo famoso “Discorso in difesa della Costituzione”, ancora oggi simbolo della Liberazione, della Democrazia e della Repubblica. Il discorso viene registrato e diventa un disco della Fonit Cetra. L’audio del discorso di Calamandrei è una attività di educazione civica didattica per il Licei.