
Una Casa per gli Emigranti
1907, Milano, l’Umanitaria e i servizi per l’emigrazione
A cura di Claudio A. Colombo
RaccoltoEdizioni/Società Umanitaria
Milano, 2007
Pagine: 140
Edizione speciale per il centenario della Casa degli Emigranti
Supervisione scientifica di Umberto Melotti e Morris L. Ghezzi
Il 22 dicembre 1907, alle spalle della vecchia Stazione Centrale di Milano, la Società Umanitaria inaugurava la Casa degli Emigranti, innovativo padiglione di assistenza alle migliaia di disoccupati che periodicamente lasciavano l’Italia per intraprendere quei “viaggi della speranza” di cui è ricca la letteratura dell’emigrazione: destinazione il Nord Europa e i paesi oltreoceano.
Alla Casa degli Emigranti, realizzata insieme al Comune di Milano, ma gestita direttamente per un ventennio, il flusso di emigranti fu enorme: solo nei primi anni di vita furono oltre mezzo milione i passaggi filtrati da un manipolo di uomini che fornivano un servizio materiale, fornendo un giaciglio, servizi igienici, pasti caldi, ma soprattutto informazioni dettagliate sul mercato del lavoro, raccolte dagli emigranti in transito, ma soprattutto ricevute dai corrispondenti dell’Umanitaria, sparsi da Nord a Sud e in molte città europee: qui funzionari solerti ed attivissimi svolgevano attività di consulenza, di avvio al lavoro, di difesa sindacale, di educazione etica e civile.
In queste pagine, arricchite da un notevole corredo documentario, la storia della Casa degli Emigranti (che nel complesso diede assistenza ad oltre un milione di “viandanti della disperazione”) viene ripercorsa anno dopo anno, grazie ad una meticolosa ricerca d’archivio che per la prima volta ricostruisce e intreccia le vicende di un’iniziativa quasi sconosciuta, ma di rilevanza internazionale, un’azione di vero riformismo sociale che da Milano prima, si allargò poi a macchia d’olio, costituendo analoghe strutture a Bergamo, Piacenza, Marsiglia, Ventimiglia e Tirano (“Senza l’Umanitaria quanti italiani, analfabeti, ingenui, venuti dalle campagne, si troverebbero sperduti”, scriveva il quotidiano marsigliese Le Soleil nel 1924). Un’opera davvero smisurata di cui ci si rese conto anche durante la Grande Guerra, quando l’assistenza si moltiplicò a dismisura, trasformandosi in soccorso ai profughi di guerra e ai rimpatriati.
Un altro esempio di “arditezze sociali”, di cui l’Umanitaria è stata pioniera.
SOMMARIO
Introduzione di Piero Amos Nannini, Presidente della Società Umanitaria
- 1907. Tra il fragore dei treni in arrivo e il fischio delle partenze, si staglia la Casa degli Emigranti: un faro di fraternità umana dell’Umanitaria di Claudio A. Colombo, con Paola Signorino
DOCUMENTI STORICI
- Il discorso inaugurale del 22 dicembre 1907 di Giovan Battista Alessi
- 1919. Note per la ripresa dei servizi di tutela per gli emigranti Le condizioni dei nostri emigranti negli Stati Uniti di Francesco Cafassi
PROSPETTIVE APERTE
- Milano e la nuova immigrazione: problemi degli immigrati e politiche migratorie oggi di Umberto Melotti
- Nota del curatore
Per maggiori informazioni
- Telefono 02.5796831
- Email pubblicazioni@umanitaria.it