Venti d’Essai rappresenta l’universo multiforme di un cinema dinamico, giovane, coraggioso, ancora capace di parlare al resto del mondo grazie alla libertà di autori e autrici che hanno voglia di raccontarlo guardandolo con i loro occhi. Un esercizio di sopravvivenza che sfida le logiche di mercato, prova a resistere all’offerta sconfinata delle piattaforme e della programmazione mainstream e prende una posizione rispetto alla complessità del reale. Non importa se attraverso la strada del documentario, o della finzione, o delle molte ibridazioni tra un territorio e un altro a cui il cinema ci sta abituando in questo tempo.

Quindici film compresi in due sessioni distinte: la prima, dedicata agli esiti più recenti della cinematografia isolana, tra cortometraggi e lungometraggi. La seconda, rivolta a quel cinema oltre noi, che racconta storie universali nelle quali è facile riconoscersi. Un percorso tra dentro e fuori che permetta al pubblico di scoprire il nuovo cinema sardo e il cinema arthouse internazionale e che, come già felicemente sperimentato nelle edizioni precedenti, individua uno spazio di approfondimento sul cinema come linguaggio. Conversazioni libere e informali tra i registi e le registe ospiti e gli spettatori, condotte come di consueto dalla Società Umanitaria di Alghero.

L’edizione 2024 allarga il partenariato. Quattro dei cinque cortometraggi della sezione Sardegna sono finalisti di “Visioni sarde”, rassegna compresa nello storico Festival Visioni Italiane, organizzato dalla Cineteca di Bologna, nata nel 2014 su impulso della Regione per raccontare la Sardegna attraverso il cinema e valorizzare la settima arte e i giovani sardi in Italia e all’estero.

La varietà tematica e stilistica di questi lavori dimostra una profonda maturità espressiva e conferma il formato breve come una misura che permette ai giovani e alle giovani emergenti di sperimentare tecniche e narrazioni innovative, inserendoli legittimamente nel panorama internazionale. I lungometraggi di questa sessione sono tra gli esiti più convincenti dell’ultima stagione del nostro cinema. Documentari di impegno sociale e civile, film musicali o di ispirazione letteraria, storie del mondo reale. Forme e sensibilità diverse che testimoniano che non abbiamo più bisogno di uno sguardo estraneo e spesso distorto per raccontare chi siamo. Esiste un cinema regionale, ed è vivo e vitale. I film della sezione internazionale sono una sorta di viaggio intorno al mondo attraverso percorsi intimi, drammi familiari e tragedie collettive. Commedie malinconiche, biopic, storie minute che riflettono la Storia grande, esperienze personali che diventano il destino di qualcun altro. Esempi di un cinema che fatica a diventare visibile. Un cinema d’essai.

CINEMA ARENA ODEON - SANTA TERESA DI GALLURA (Via Capo Testa, 6) ORE 21.00

SEZIONE SARDEGNA

5 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione dei cortometraggi finalisti dell’ultima edizione della rassegna Visioni Sarde: Tilipirche di Francesco Piras [Italia, 2023, 18’] e La punizione del prete di Francesco Tomba e Chiara Tesser [Italia, 2023, 18’]. Il musicista e compositore Michele Taras, autore della colonna sonora de La punizione del prete, eseguirà dal vivo brani durante la proiezione del cortometraggio
Al termine della proiezione: Raccontare storie – Dall’oralità, al cinema, all’illustrazione (La punizione del preteAlessandra Sento (Società Umanitaria Alghero) incontra Francesco Tomba, Mick Taras e Tommaso Spiga, in arte Mesoto, autore dell’art book ispirato al cortometraggio

6 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del cortometraggio Blu Disincanto di Giaime Lewis Spina [Italia, USA, 2024, 19’], intervengono Azzurra Leschio e Sabina Zicconi
Proiezione dei cortometraggi finalisti dell’ultima edizione della rassegna Visioni Sarde: Incappucciati, Foschi di Nicola Camoglio [Italia, Svezia, 2023, 14’] e Quello che è mio di Gianni Cesaraccio [Italia, 2023, 19’]
Al termine della proiezione: Il cinema di genere (Quello che è mio) Alessandra Sento (Società Umanitaria Alghero) incontra Gianni Cesaraccio

7 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio: Anna di Marco Amenta [Italia, Francia, 2023, 119’]

8 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio: Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca [Italia, 2023, 105’]

9 SETTEMBRE PRE 21.00
Proiezione del lungometraggio: L’Amore e la Gloria di Maria Grazia Perrìa [Italia, 2024, 105’]
Al termine della proiezione: Il biopic (L’Amore e la GloriaFabio Sanna incontra Maria Grazia Perrìa e il produttore esecutivo Daniele Maggioni

10 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio Uomini in Marcia di Peter Marcias [Italia, 2023, 75’]

11 SETTEMBRE ORE 21.00
Berchidda Live di Michele Mellara, Alessandro Rossi e Gianfranco Cabiddu [Italia, 2023, 94’]

SEZIONE FILM INTERNAZIONALI

12 SETTEMBRE ORE 21.00

Proiezione del lungometraggio L’estate di Cléo di Marie Amachoukeli [Francia, 2023, 84’]

13 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio Foto di famiglia di Ryota Nakano [Giappone, 2020, 127’]

14 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio Il cielo brucia di Christian Petzold [Germania, 2023, 103’]

15 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio One Life di James Hawes [USA, 2023, 110’]

16 SETTEMBRE ORE 21.00
Proiezione del lungometraggio Upon Entry (L’Arrivo) di Alejandro Rojas e Juan Sebastian Vasquez [Spagna, 2023, 77’]

 
Come di consueto la Società Umanitaria di Alghero collabora con Asincronie - Festival Internazionale di cinema documentario e fotografia, ideato e curato dal collettivo di filmmaker e fotografi 4CaniperStrada, con il sostegno di Fondazione di Sardegna e Ministero della Cultura, e la collaborazione di istituzioni culturali tra cui, oltre la Società Umanitaria di Alghero, la Biennale della Fotografia Femminile, AAMOD, Netfest, il Portale del Documentario, Al Ard Film Festival e l'associazione Ponti Non Muri. Un’oasi nel deserto del pensiero mainstream, uno spazio libero dove confrontarsi con autori provenienti da tutto il mondo e con le loro opere su arte, impegno civile, ambiente, memoria, libertà dei popoli, in particolare quello palestinese alla cui cinematografia è dedicata un’intera giornata.

Venerdì 28 giugno alle 21.00 al Cityplex Moderno di Sassari, l’anteprima regionale de L’avamposto [Italia, Brasile, 2023, 84’], film di Edoardo Morabito che dialogherà, dopo la proiezione, con l’operatrice culturale del Centro Servizi Culturali Alghero della Società Umanitaria, Giusy Salvio.

Sinossi film:  Christopher Clark è un eco-guerriero, uno scozzese fuori dall’ordinario che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo Avamposto del progresso: un modello di società utopica basato sull’equilibrio tra natura e tecnologia. Un nuovo grande incendio minaccia di distruggere l’Avamposto e Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde.
CDTM2024. Post IGI grandi film, le spiagge più belle: da giovedì 11 a martedì 25 luglio torna Cinema delle Terre del Mare, il Festival della Società Umanitaria di Alghero che naviga lungo tutta la Riviera del Corallo, per un mese ricco di incontri e proiezioni vista mare.

Tra gli ospiti di questa edizione registi e registe, autori e autrici italiani/e e internazionali, i cui lavori sono stati accolti e premiati nei principali Festival del mondo. Molte le opere prime in programma, per un cartellone come sempre capace di sperimentare, di osare e stupire. Animeranno le giornate di Cinema delle Terre del Mare, tra gli altri, Carlo SironiAmine BerradaPaloma ZapataGianluca VassalloFederico SacchiAndrej Korovljev, oltre a Lucia Cardone e Giulia Simi dell’Università di Sassari.

«Il Festival – spiega la direttrice della Società Umanitaria di Alghero Alessandra Sento - è una dichiarazione d’amore, un tributo e un omaggio alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare. Un viaggio fisico e ideale che parte dal centro città, attraversa le più suggestive spiagge del nostro litorale e si conclude a Capo Caccia, dove tutto è cominciato nel lontano 1965 con il Meeting Internazionale del Cinema».

L’ANTEPRIMA

Ma il viaggio di Cinema delle Terre del Mare prende il largo già sabato 6 luglio a Porto Ferro, l’incantevole e profonda baia al limite nord della Riviera del Corallo. Nell’area piscina del Baretto, a partire dalle 21.00, in programma una serata dal titolo A cena con "Mi fanno male i capelli". Una cena a bordo piscina accompagnata dalla proiezione del film di Roberta Torre Mi fanno male i capelli, presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, con Alice Rohrwacher premiata come miglior attrice. SOLD OUT

I FILM

Un’attenzione particolare per le opere prime di qualità e per le pellicole premiate nei più importanti Festival del mondo. La selezione di Cinema delle Terre del Mare anche quest’anno porta ad Alghero le storie più interessanti del panorama italiano e internazionale. Si comincia giovedì 11 luglio a Lo Quarter, alle 18.00 in Sala Conferenze, con Àma Gloria – L’estate di Cléo, di Marie Amachoukeli, protagonista al Festival di Cannes 2023. Si prosegue poi nel Piazzale de Lo Quarter alle 22.00, quando il regista Carlo Sironi - 40enne romano al suo secondo lungometraggio - sarà presente in sala per la proiezione di Quell’estate con Irène, delicata e onirica storia di formazione accolta con grande entusiasmo all’ultimo Festival di Berlino. Sarà invece il direttore della fotografia Amine Berrada, nato e cresciuto a Casablanca ma parigino d’adozione, il protagonista dell’incontro d’apertura di venerdì 12 luglio. A lui il compito di raccontare al pubblico Les meutes – Noir Casablanca di Kamal Lazraq, premio della Giuria Un Certain Regard al Festival di Cannes 2023. Appuntamento alle 18.00 nella Sala Conferenze de Lo Quarter. Il sabato (13) di Cinema delle Terre del Mare si sposta in spiaggia, alle Bombarde, con ingresso alle 22.00 dallo stabilimento J&B, per la proiezione di Afire – Il cielo brucia di Christian Petzold, Orso d’argento e Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino 2023. La storia di quattro giovani che, durante una calda estate sul Mar Baltico, si ritrovano intrappolati in una casa vacanze, finendo per avvicinarsi e desiderarsi. Domenica 14 luglio si torna a Lo Quarter, in Sala Conferenze, dove alle 18.00 il regista Gianluca Vassallo presenta il suo primo lungometraggio: La Sedia, il racconto di una grottesca via crucis civile e familiare, in una Sardegna quasi trasfigurata, attraverso i suoi demoni e quelli della contemporaneità. Con lui sarà presente anche Maurizio Bosa, membro del gruppo dei Tanake che ha composto la colonna sonora del film. Lunedì 15 luglio nuovo appuntamento internazionale grazie all’incontro con il regista croato Andrej Korovljev e alla proiezione del suo Hotel Pula, struggente racconto di un gruppo di rifugiati reclusi in un vecchio albergo di Pola, alla metà degli anni ’90. Un evento in collaborazione con Trieste Film Festival in programma alle 18.00 a Lo Quarter, in Sala Conferenze. A seguire il Festival si sposta in spiaggia, al Summerbeach Village - Lido San Giovanni, dove alle 22.00 si proietta Paradise is burning, della regista svedese Mika Gustafson, Premio Orizzonti miglior film a Venezia 2023.

EVENTI SPECIALI

Venerdì 12 luglio appuntamento alle 21.00 allo Stabilimento Rosanna nella spiaggia di Maria Pia, per una suggestiva esibizione di flamenco al tramonto a cura di Luis Doppio e Anna Marras, accompagnati alle percussioni da Angelo Brozzu. Una spettacolare anteprima in attesa delle 22.00, quando verrà proiettato La Singla, storia di un ballerina gitana che negli anni ‘50 diventa un fenomeno del flamenco a soli 17 anni, nonostante la sordità. Interviene la regista Paloma Zapata, intervistata dal collega Marco Antonio PaniLa Singla è stato premiato come miglior film al DocsBarcelona, miglior documentario al Moscow International Film Festival, e ha ricevuto la Menzione speciale al Krakow Film Festival. In collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi sezione Provinciale di Sassari, per la prima volta a Cinema delle terre del mare, l’incontro sarà tradotto in Lis da Maria Vittoria Lay.

Altra serata particolare quella di domenica 14 luglio, sia per la cornice – il Nuraghe di Palmavera - che per lo spettacolo in programma, l’esperienza d’ascolto Miss Show Business. Judy Garland oltre l'arcobaleno, storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie a cura del musicteller Federico Sacchi, protagonista della serata, dalle 21.30. Lo spettacolo racconta la dolorosa e poetica storia di Judy Garland, una delle grandi voci della canzone americana. Un appuntamento in collaborazione con Abbabula Festival di Musica e Parole d'Autore e con S.I.L.T. soc coop arl, con biglietto a 12€ acquistabile su TicketOne o presso la sede de Le Ragazze Terribili (via Roma, 144 - Sassari) o presso Atelier#3 (via Carlo Alberto, 84 - Alghero). Per info: +39 079 27 82 75 (Le Ragazze Terribili). 

Il mondo di Monica Vitti è invece al centro della serata di martedì 16 luglio, alle 21.00, nella Sala Conferenze de Lo QuarterLucia Cardone e Giulia Simi dell’Università di Sassari introdurranno un grande classico del nostro cinema come Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni. L’appuntamento è parte di DaMA - Drawing a Map of Italian Actresses in Writing, progetto di ricerca multidisciplinare volto allo studio e alla mappatura digitale delle divagrafie, le forme di scrittura praticate dalle attrici. Nello specifico interverranno su Monica Vitti – attrice che scrive, e sul suo contributo al capolavoro di Antonioni. In collaborazione con il DUMAS dell’Università di Sassari. Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale.

L’ultimo grande appuntamento speciale del Festival, quello di chiusura, in collaborazione con ASD Polisportiva Sottorete, è in programma giovedì 25 luglio, a partire dalle 22.30 al Summerbeach Village–Lido San Giovanni, dove andrà in scena il VJ-set a cura del collettivo Ciao! Discoteca italiana. Non semplicemente una festa, piuttosto un vero e proprio progetto culturale, legato al recupero e alla diffusione del cantautorato italiano, e persino politico, visto l’impegno del collettivo di promuovere la condivisione della musica in sale da ballo libere.

ALGHERO CITTÀ DEL CINEMA, DUE ITINERARI CINETURISTICI

Da un’idea della Società Umanitaria di Alghero tornano gli itinerari cineturistici: due tour alla scoperta del profondo legame tra la Riviera del Corallo e il grande cinema, per conservare e valorizzare la memoria audiovisiva della città, e rilanciare la candidatura di Alghero Città del Cinema in Sardegna. Primo appuntamento sabato 13 luglio, con partenza alle 9.30 dallo Scalo TarantielloNadia Rondello (Società Umanitaria) condurrà i partecipanti in un tour a piedi per raccontare il momento in cui inizia l’amore tra il cinema e Alghero. Dalla sceneggiatura di un film mai realizzato da Antonio Simon Mossa, architetto di fama internazionale con la passione del cinema, ai documentari di Fiorenzo Serra e Arturo Usai, storie di addii e ritorni, di pescatori antichi e di un mare, insieme ricchezza e dannazione. Per partecipare è richiesta la prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il secondo tour, sabato 20 luglio, prevede un’escursione in barca a bordo della motonave NeptunusPartenza dalla Banchina Dogana alle 18.30 con destinazione Grotta di Nettuno - Capo Caccia sulle tracce de L’Isola degli uomini pesce, l’adventure movie di Sergio Martino girato nel 1978 all’interno della Grotta. Una preziosa occasione di promozione del territorio attraverso il cinema, e di promozione del cinema attraverso il territorio, organizzata in collaborazione con la Cooperativa Le Ragazze Terribili e la Fondazione Alghero. L’itinerario è a cura di Nadia Rondello (Società Umanitaria) e Marta Berretta (Fondazione Alghero). Ticket 15€, info e prenotazioni: Società Umanitaria +39 079 97 43 75 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Le Ragazze Terribili +39 079 27 82 75.

PER I BAMBINI E LE BAMBINE

Cinema delle Terre del Mare è fatto anche di momenti di dedicati ai piccoli spettatori. Mercoledì 17 e giovedì 18 luglio, al Summerbeach Village-Lido San Giovanni, due serate a cura dell’associazione Fuori di Camper dedicate ai bambini e alle bambine tra i 5 e i 10 anni, in collaborazione con ASD Polisportiva Sottorete. Alle 20.30 si comincia con il Giocacinema, a cura del MiniClub SummerBeach IchnuAlle 21.30 spazio alle proiezioni con i film Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note (mercoledì 17), film francese di Stéphane Aubier, Vincent Patar e Benjamin Renner; e Le avventure del piccolo Nicolas (giovedì 18), anche in questo caso pellicola d’oltralpe firmata da Amandine Fredon e Benjamin Massoubre. Per info e prenotazioni: +39 340 40 35 118 | +39 349 63 34 711 (Associazione Fuori di Camper).

PARTNER E SOSTENITORI

Cinema delle Terre del Mare è un progetto sostenuto dalla Regione Sardegna e patrocinato dal Comune di Alghero. Gode del contributo della Fondazione Alghero, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission. Rientra nel cartellone #ALGHEROEXPERIENCE organizzato dalla Fondazione Alghero.

Cinema delle Terre del Mare è un processo libero, aperto e collettivo frutto della collaborazione tra Enti, associazioni e aziende del territorio: Summerbeach Village, ASD Polisportiva Sottorete, Il Baretto Eventi, Associazione Culturale Quartet, Le Ragazze Terribili, Coop S.I.L.T., Stabilimento Rosanna, J&B Le Bombarde Beach, Fuori di Camper, Ichnu, Alghero Resort Country Hotel, Hotel El Balear, Nolauto Alghero e Movida.


 


Nella serata di giovedì 20 giugno alle 18.30 nella sede Òmnium Cultural de l’Alguer (via La Marmora, 64), si terrà la cerimonia di premiazione di "Arrés és!", Concorso di video in lingua algherese, organizzato dall’associazione Òmnium Cultural de l’Alguer in collaborazione con il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero.

Al concorso, diviso in due sezioni, professionisti e non professionisti, sono arrivati quattro video, realizzati da persone legate al mondo dell’associazionismo, culturale e sportivo, e da artisti locali. La giuria, composta da esperti di lingua e cultura algherese e di cinematografia, ha valutato le opere presentate in base a criteri preordinati e oggettivi.

Il concorso, giunto alla sua quarta edizione, fa parte del progetto culturale Joves i llengua algueresa, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna.

Cinemulinu. Locandina programmaArriva al Mulinu - la Macina di Sardegna (Località Ungias Galantè) di Alghero, CineMulinu "questo filo di pane tra miseria e fortuna", rassegna di film, musica, incontri, declinazioni territoriali e degustazioni d’autoreFortemente voluta dai soci della Cooperativa Mulinu La Macina di Sardegna, con la direzione artistica di Gerardo Ferrara, giornalista errante e portatore di storie e la collaborazione della Società Umanitaria di Alghero, di 4Caniperstrada  e della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema), la rassegna è un tentativo di mettere insieme luoghi, genti, storie per (ri)seminare consapevolezza del territorio mettendo in luce ambiti di produzioni co(u)lturali. Il Pane e il Cinema come atto comunitario di incontro, scambio e opportunità.

Si comincia giovedì 13 giugno con il cortometraggio di Fabian Volti Strascico a nord [Italia, 2015, 24’] e il documentario Padenti [Italia, 2020, 23'] di Marco Antonio Pani. Saranno presenti gli autori.

Il 14 giugno Argento vivo [Italia, 2021, 31’] di Stefania Porcheddu e Campo di stelle [Italia, 2022, 13’] di Fabio Sanna. A seguire set live in solo per voce e chitarra della cantautrice algherese Claudia Crabuzza.

Il 15 giugno sarà la volta del film di Tore Manca, The man of trees [Italia, 2019, 52’]. Oltre al regista interverranno i protagonisti: Daniela Tamponi, Giovanni Salis e Bruno Petretto. Nella stessa serata, Fabian Volti presenterà Umbras [Italia, 2021, 16’]. Dopo le proiezioni, il concerto tributo a Fabrizio De Andrè In te unde de Faber, sulle rotte di Fabrizio De Andrè. Da Genova a Carloforte passando per i Monti di Mola, con Battista Dagnino (voce, chitarra, bouzouki, armonica), Gerardo Ferrara (voce e percussioni) e Diego Deiana (violino).

Domenica 16 giugno, dalle ore 9.00 e fino alle 18.00, visite guidate, dimostrazioni, laboratori e degustazioni. Alle ore 20.00, Fiorenzo Caterini, antropologo, ambientalista e scrittore presenta il suo libro Colpi di scure e sensi di colpa (Delfino Editore, 2013), studio interdisciplinare sulla storia del disboscamento in Sardegna, sintesi di un lavoro che ha unito l’ambito scientifico del Dipartimento delle Scienze Umane dell’UNISS, all’esperienza maturata nel Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Chiude la sezione cinema, Arbores [Italia, 2021, 62’]. Interverrà il regista Francesco Bussalai.

Le proiezioni di tutte e quattro le giornate saranno alle ore 21.00.

CineMulinu è cinema, musica, laboratori esperienziali, installazioni artisticoltivate, degustazioni condivise e racconti di produzioni locali in un alchemico impasto di Progettualità e Bellezza. Registi/e, seminatori di grano, docenti universitari, mugnai, produttori locali, panificatori, poeti, musici e luoghi del pensiero, con “un filo di pane tra miseria e fortuna”, dialogheranno sulle periferie dei luoghi e dell’animo umano, ospiti del mulino di una periferia urbana dedita alla produzione imprenditoriale.

CineMulinu… La terra è di chi la gira, una pellicola come una macina.

L’ingresso alle attività è libero, ma è necessario prenotare inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando al +39 371 49 77 743.

Nella giornata di martedì 4 giugno alle 20.15 al Cinema Miramare, la Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con il Cinema Miramare propone la proiezione del film Vangelo secondo Maria, alla presenza del regista Paolo Zucca.

L’ultimo lungometraggio del regista oristanese, presentato in anteprima alla 41ma edizione del Torino Film Festival, è una rilettura poetica e originale della storia d’amore tra Maria di Nazareth e San Giuseppe, che hanno il volto di Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassman, tratta dall’omonimo romanzo femminista di Barbara Alberti, pubblicato nel 1979.

Il film, una produzione Sky Italia, Vision Distribution, La Luna e Indigo Film con il sostegno di Regione Sardegna, Sardegna Film Commission e Mibact, narra la storia di Maria, ragazzina di Nazareth. Come donna tutto le è proibito, anche imparare a leggere e scrivere. Ma lei ha sogni di libertà e sapienza e si entusiasma per le storie della Bibbia. Vorrebbe scappare su un asino e scoprire il mondo, per questo decide di disobbedire. Giuseppe, il suo sposo, segretamente la istruisce preparandola alla fuga, ma i due, inaspettatamente, si innamorano. Quando stanno per abbandonarsi alla passione, l’angelo dell’annunciazione rovina tutto. Il piano di Dio e quello di Maria non coincidono.

45 anni fa la stessa Barbara Alberti, anche cosceneggiatrice del film insieme a Paolo Zucca e ad Amedeo Pagani, dedicava la sua opera “a donne che (si credeva) stavano prendendo in mano la loro vita. Ora a donne che la stanno perdendo”: in un mondo in cui, sottolinea Alberti, “stiamo facendo delle grandissime euforie su quello che abbiamo conquistato, quando in verità un giorno sì e un altro no viene ammazzata una donna”, l’opera di Zucca si pone come necessaria. Il film infatti affronta coraggiosamente, ma anche con una buona dose di ironia, temi caldi come la disparità di genere – di ieri e di oggi – le responsabilità non richieste imposte alle donne e la difficoltà di fare le proprie scelte in contesti estremamente patriarcali. A detta di Paolo Zucca “un film sull'autodeterminazione e sulla lotta per la libertà, sul libero arbitrio, un film di leggerezza dove si ride. Non vuol essere, dunque, un film rivendicativo, ma un film di creazione con al centro la figura di una giovane Maria che lotta per la libertà, che danza, sogna e vuole leggere e scrivere”. Un respiro contemporaneo e universale, dunque, per un film girato interamente in Sardegna, in alcune delle aree naturalistiche e archeologiche più evocative dell’isola: dalla basilica paleocristiana di San Giovanni di Sinis, nel territorio di Cabras – diventata la sinagoga di Nazareth – passando per il parco del Colle di San Michele, alle porte di Cagliari, la Villa Sant’Antonio, in Marmilla, il complesso di origine vulcanica del Montiferru, il boscoso altopiano di Abbasanta, il complesso nuragico di Tamuli a Macomer – scelto come abitazione di Giuseppe – e l’area del fiume Flumendosa tra Gadoni e Seulo.

A dialogare con il regista in sala prima e dopo la proiezione, Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero.

Ingresso a pagamento (ticket cinema)

Visual Alghero Città del Cinema. Grafica Bruno DEliaAnche quest’anno il Centro di Alghero partecipa ad Alghero Monumenti Aperti. La manifestazione, promossa dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero in collaborazione con Imago Mundi, associazione culturale che coordina la rete a livello nazionale, ospita nuovamente Alghero Città del Cinema, il format ideato dalla Società Umanitaria di Alghero per Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento.

L'appuntamento è per domenica 19 maggio alle 10.00 sul Lungomare Valencia (all'altezza dell'ingresso della Villa Las Tronas) per una passeggiata in città tra le lussuose ville neoclassiche del Lungomare, le torri, le piazze e i luoghi che, a partire dagli anni Sessanta, hanno fatto da sfondo ai grandi film e ospitato uno dei primi e più importanti Festival cinematografici: il Meeting Internazionale del Cinema. Una visita guidata a cura di Nadia Rondello della Società UmanitariaMaria Cau di A S’Andira, alla (ri)scoperta di un passato illustre, che unisce la storia del territorio a quella del cinema. Un racconto tra storia, cultura e costume, verità e leggenda, quotidianità e mito.

Per partecipare all’itinerario di cineturismo (che NON prevede visite all’interno dei monumenti) è obbligatoria la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero +39 347 65 08 596 entro e non oltre venerdì 17 maggio.

La Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con il Cinema Miramare presentano Domus de Janas, opera prima della documentarista franco-italiana Myriam Raccah, che sarà presente in sala.

In Sardegna, a Oliena, alle pendici del Monte Corrasi, mentre la siccità tormenta i campi, antiche leggende emergono dalla terra, evocando persone e luoghi sospesi tra due mondi. Una pittrice si mette al lavoro, i giovani si esibiscono in canti tradizionali, un pastore spegne il fuoco. Solo la tempesta calmerà le fiamme.

Il film, che ha vinto il Premio della Giuria all’Art Film Prize, il Premio del Pubblico al BAFF – Brussels Art Film Festival 2023 e il Premio per il Miglior Film Documentario all’Ann Arbor Film Festival 2024, è una co-produzione italo-belga, tra Own Air srl e Atelier Graphoui, realizzata con il sostegno del Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel della Federazione Vallonia - Bruxelles, del CBA e GSARA, del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna.

MYRIAM RACCAH, dopo aver studiato violoncello e storia dell'arte a Bologna, si è diplomata in regia all'INSAS e in “Narrazione speculativa” al Erg ( Bruxelles ). Lavora come regista di film documentari e autrice di album per bambini e dal 2015 è membro attivo dell'ARG (Animation Research Group), un collettivo internazionale di ricerca artistica sulle pratiche eterogenee dell'animazione, con il quale espone al BOZAR, alla Galerie de l Erg (Bruxelles), al Mundaneum (Mons) e all'Espace Khiasma (Parigi).

A dialogare con la regista, al termine della proiezione, Alessandra Sento, Direttrice del Centro di Alghero.

Ingresso a pagamento (ticket cinema: ridotto 6€ intero 8€).

La Società Umanitaria di Alghero invita a celebrare insieme la Festa della Liberazione, con un giorno d’anticipo, mercoledì 24 aprile alle 20.00 nella Sala Conferenze del Complesso Lo Quarter, con la proiezione del film documentario Flora, opera prima della regista Martina De Polo.

Il film racconta la storia di Flora Monti, una delle più giovani staffette della Resistenza italiana, partigiana bambina nell’Appennino tosco-emiliano. Nel 1944, salvata insieme alla sua famiglia dagli alleati americani, Flora intraprende un lungo viaggio che si concluderà con l’arrivo nel più grande campo profughi d’Italia: Cinecittà.

Il film è un racconto in prima persona di Flora Monti, oggi novantaquattrenne, che si alterna alla messa in scena degli eventi storici narrati attraverso un linguaggio multiforme: performance di attori teatrali con maschere della commedia dell’arte, scenografie realizzate con oggetti storici, contributi video d’attualità rimaneggiati mediante la tecnica del video mapping nelle location attraversate dalla protagonista bambina, interpretata nel film da Deiana Palmas, e videoproiezioni sui corpi degli attori interpreti. Il film, che accosta la testimonianza storiografica all’arte contemporanea, racconta la Storia vista con gli occhi di una bambina, una storia di lotta e di sofferenza, ma soprattutto una storia di speranza, determinazione, libertà e rinascita, che possa essere da monito per tutte le generazioni future.

MARTINA DE POLO da più di dieci anni lavora nell’ambito della produzione video. È autrice del documentario Shuluq, vento di mezzogiorno (2018), reportage sul viaggio di migranti africani arrivati in Europa, vincitore del Premio come miglior documentario assegnato dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, finalista al Los Angeles Film Fest, Best Documentary all’Underground indie film festival in Florida. Attualmente sta lavorando allo sviluppo di VOSOT, a voice for hikikomori, documentario girato a Tokyo sul tema degli hikikomori e prodotto da Bofilm.

La proiezione sarà preceduta dai videomessaggi di saluto della regista Martina De Polo e della protagonista Flora Monti.

L’ingresso è libero e gratuito.

Nel nutritissimo programma della dodicesima edizione del Festival Buon Compleanno Faber, che quest’anno ha come titolo Un saluto dai paesi di domani-(R)Esistenze, e che sta attraversando tutta la Sardegna da febbraio, la Società Umanitaria di Alghero ospita, mercoledì 10 Aprile, alle 19.30, nella Sala Conferenze de Lo Quarter, la proiezione del documentario La luna sott’acqua di Alessandro Negrini, alla presenza del regista.

Il Festival intende raccogliere lo spirito utopistico presente nella poetica anarchica di Fabrizio De André, ispirandosi alle straordinarie parole delle sue canzoni, e promuovere un cinema originale, sociale e indipendente.

Il documentario La luna sott’acqua, la cui lavorazione ha coperto l’arco di un decennio, mette in scena un viaggio visionario e poetico nel tempo di Erto, il paese sopravvissuto al più grande disastro provocato dall’uomo in tempo di pace: la strage del Vajont del 9 ottobre 1963. Erto, aggrappato ai suoi miti e alla sua resistenza, oggi esiste ancora. È un film sui vinti e sul loro indomabile canto, sul tempo e su una natura che respira come una co-protagonista, un “docu-sogno” in bilico tra quotidianità e inconscio collettivo, tra cicatrici e realismo magico.

La serata è organizzata in collaborazione con la FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) e con l’A.N.P.I. Sardegna. Oltre al regista Alessandro Negrini, interverranno la direttrice della Società Umanitaria di Alghero Alessandra Sento, il direttore artistico del Festival Gerardo Ferrara e il presidente provinciale dell’A.N.P.I. di Cagliari Antonello Murgia

Ingresso libero e gratuito.

Dive italiane tra telefoni bianchi camicette nere e fazzolettini rossi. Post IG

A partire da venerdì 5 aprile, alle 19.00, nella Mediateca della Società Umanitaria di Alghero (piano terra Complesso Lo Quarter), una nuova proposta del Centro: Dive italiane tra telefoni bianchi, camicette nere e fazzolettini rossi.

Tre appuntamenti (5, 12, 19 aprile), di un’ora ciascuno, a cura dell’operatrice Nadia Rondello, per svelare alcuni degli scandali che hanno segnato il periodo più nero della storia di Cinecittà. Tra sogni, compromessi, eccessi, intrighi e relazioni pericolose, le vite e i successi cinematografici di Doris Duranti, Clara Calamai, Luisa Ferida, Maria Denis, Alida Valli e Anna Magnani. I ritratti di sei Dive italiane appassionate, talvolta scandalose, i cui film sono diventati simbolo di un’epoca, tra giochi di potere, accuse di collaborazionismo e lotta per la Liberazione.

Ingresso libero e gratuito.

Il cinema invisibile 01Come di consueto la Società Umanitaria di Alghero dedica il mese di marzo alle donne, quest’anno con Il cinema invisibile di Elsa Morante, ciclo di appuntamenti che indaga il travagliato rapporto con la settima arte di una delle più grandi scrittrici e intellettuali del Novecento, a cinquant’anni dalla pubblicazione del suo romanzo più celebre, La Storia

Si comincia martedì 19 marzo alle 19.00 nella Sala Conferenze del Complesso Lo Quarter con la proiezione di un film tratto da uno dei libri simbolo dell’opera letteraria morantiana. La proiezione è a ingresso libero ma per assistere è necessario essere iscritti alla Mediateca della Società Umanitaria di Alghero. Il tesseramento è gratuito e può avvenire in loco fino a mezz’ora prima della proiezione o inviando una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Alla proiezione seguirà L’isola di Arturo: dal romanzo al film, conversazione aperta con Giuliana Trampana e Giusy Salvio del CSC di Alghero. 

Giovedì 21, sempre alle 19.00, ma nella Mediateca della Società Umanitaria di AlgheroVita di un Premio Strega tra cinema, radio e piccolo schermo, conversazione con Alessandra SentoNadia Rondello ed Emiliano Di Nolfo del CSC di Alghero.

Giovedì 4 aprile alle 20.00 nella Sala Conferenze del Complesso Lo Quarter proiezione del docu-fantasy Il mondo salvato dalle ragazzine di Maria Luisa Usai, presente in sala insieme ad alcune delle protagoniste del film. Il cortometraggio, prodotto dall’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna) con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e di ASCE (Associazione Sarda contro l’emarginazione), ci porta nella vita e nell’immaginario di cinque ragazze adolescenti nate a Sassari. Il titolo è liberamente ispirato alla raccolta di poesie di Elsa Morante, Il mondo salvato dai ragazzini, di cui parlerà la saggista e critica letteraria Neria De Giovanni. Alla serata parteciperà anche Lucia Cardone, docente di Storia e Critica del cinema presso l’Università degli Studi di Sassari, con un approfondimento sull’adolescenza delle ragazze raccontata dal cinema.

Sabato 6 aprile dalle 16.30 alle 19.00 al T, si terrà il laboratorio di teatro/performance e audiovisivo Mi faccio film nella testa, promosso da ASCE Sardegna e rivolto ad adolescenti dai 14 ai 19 anni. La partecipazione è gratuita ma è obbligatorio iscriversi telefonando al numero +39 340 3403210. Il cinema invisibile di Elsa Morante si conclude al T alle 20.00, con Incantesimi e altre adolescenze. Serata performativa, rivolta a tuttə, con parole, musiche, magie, super-poteri dal mondo dell’adolescenza, letture dall’opera poetica di Elsa Morante, immagini di backstage del corto Il mondo salvato dalle ragazzine.

L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli appuntamenti. 

L’Associazione Lunàdigas, impegnata dal 2012 nella ricerca sul tema dei diritti riproduttivi in Italia e nel mondo, promuove ANNOTU, progetto che ha ricevuto il contributo del bando Studi, ricerche e progetti di sperimentazione sui nuovi linguaggi e tecnologie audiovisive promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna.

ANNOTU — Archivio in lingua sarda — raccoglie, archivia e indicizza testimonianze nelle varianti linguistiche dell’isola sul tema della genitorialità. Con la consapevolezza dell’importanza di potersi esprimere nella lingua materna su argomenti che riguardano la sfera intima dei propri sentimenti. Il progetto punta anche a promuovere le pratiche del racconto e della condivisione di narrazioni e saperi materiali e immateriali, utilizzando la rete web e la tecnologia audiovisiva come mezzi allo stesso tempo di espressione e di diffusione.

Lunàdigas prende il nome che i pastori sardi utilizzano per le pecore che non figliano, è nata grazie alle autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler per indagare ragioni e motivazioni alla base della scelta di molte donne di non avere figli; una ricerca che ha avuto una prima fase di restituzione con il film documentario “Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli” (2016) e con la consecutiva costituzione dell’Archivio Vivo: un album multimediale e online di voci, volti e vite di lunàdigas — gratuito, disponibile sul sito www.lunadigas.com — all’interno del quale vengono pubblicate le testimonianze integrali raccolte nel tempo in Italia e nel mondo, e clip inedite in continuo aggiornamento, con l’obiettivo di creare uno spazio sicuro di condivisione e ricerca sul tema delle scelte riproduttive di tuttə.

Con ANNOTU Lunàdigas inaugura uno spin-off dell’Archivio Vivo che raccoglie le testimonianze di donne e uomini che hanno offerto il loro contributo nelle varie fasi di raccolta del progetto in tutta l’isola nelle lingue madri, anche minoritarie. Le testimonianze sono tutte accessibili in lingua originale e sottotitolate in italiano e inglese grazie alla collaborazione di espertə linguistə, archiviste e traduttrici e tecnici specializzati, che compongono il gruppo di ricerca.

Per aprire un nuovo capitolo di ricerca, primo passo per la costituzione di una sezione dell’Archivio dedicata interamente alle lingue minoritarie, Lunàdigas riparte dalla Sardegna dove tutto è nato, e dalla lingua sarda, ricca com’è di vocaboli e di sfumature di senso che ben restituiscono l’ampiezza dei discorsi legati all’identità. Il concetto stesso di lingua madre, quella del cuore, corrisponde spesso allo strato più privato — e insieme collegato alle radici del mondo — di tuttə noi.

Per presentare ANNOTU Lunàdigas promuove tre eventi, due a Cagliari e uno ad Alghero, alla presenza delle autrici, dell’équipe di lavoro dell’Archivio Vivo, del responsabile linguistico del progetto Amos Cardia e dei e delle testimoni.

Ad Alghero l’evento si terrà nella Mediateca della Società Umanitaria nel complesso Lo Quarter giovedì 7 marzo 2024 alle ore 18.00, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali.

A Cagliari, in collaborazione con NULSTE Nuova Università Libera della Sardegna, del Sapere e della Terza Età e con la Cineteca Sarda - Società Umanitaria di Cagliari, l’11 marzo alle ore 16.00 nella sede della NULSTE al 1°piano di via Pola 41. Sempre a Cagliari, martedì 12 marzo alle ore 11.00 presso la sede della Fondazione di Sardegna (primo piano) saranno presentati i risultati della ricerca e annunciata la messa in onda di una selezione delle testimonianze su EjaTV a partire dal prossimo aprile. Sarà presente Tore Cubeddu, direttore di EjaTv, coinvolto nel progetto con la società con la società Terra de Punt che ha partecipato nella realizzazione delle riprese.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Si conclude il progetto GULLIVER, finanziato dal Consiglio di Amministrazione dell’Impresa Sociale “Con i Bambini” e destinato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole secondarie di 1° e 2° grado del nord Sardegna, con particolare attenzione nei confronti degli studenti e delle studentesse pendolari.

Soggetto capofila del progetto, che ha avuto una durata triennale, è stata Airone Cooperativa Sociale che, in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero, la piattaforma Kairos, il Movimento omosessuale sardo, l’Onlus Cooperativa Europa, l’Associazione Circolare, il progetto Senza Confini di Pelle, Spazio-T e Theatre en vol, hanno trasformato il “tempo del viaggio” in un momento utile, piacevole e costruttivo attraverso proiezioni cinematografiche, iniziative di animazione ed esperienze artistiche e musicali.

Nel corso dell’evento finale, che si terrà venerdì 23 febbraio alle 10.00 presso la Sala Congressi Filippo Canu a Porto Torres (Corso Vittorio Emanuele II, 103) interverranno: Antonello Sanna (Presidente Airone Cooperativa Sociale), la dott.ssa Maria Sara Castaldo (Con i Bambini Impresa Sociale), Simona Fois (Assessora Servizi Sociali e Vicesindaca Comune di Porto Torres), Gianfranco Meazza (Assessore Servizi Sociali Comune di Sassari), Silvia Monti (Direttrice Progetto per Airone Cooperativa Sociale) e i partner della rete.

Proseguono le attività de IL CINEMATTE, il gruppo nato spontaneamente tra le mura della nostra Mediateca, composto da alcunə fedeli cinefilə.

Durante l’edizione 2023 di Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento hanno incontrato l’autore Paolo Pisanu e il cast del film Tutti i cani muoiono soli, la mattina successiva alla proiezione, dando vita a un dibattito ricco di spunti e riflessioni sul film, sui mestieri e le arti del cinema, ma anche di aneddoti, note di colore e piccoli segreti da svelare. Uno scambio vivace e proficuo, che ha portato il gruppo, già da settembre 2023, a riunirsi ogni giovedì in Mediateca per discutere e “giocare”, attraverso dinamiche di gruppo proposte dal Centro Servizi Culturali di Alghero, su un film che insieme e autonomamente propongono, scelgono e guardano.

Un’occasione preziosa di incontro e condivisione a partire dal cinema in assoluta libertà e informalità, che richiama una delle primissime mission dell’Umanitaria: la formazione del pubblico in forma di partecipazione attiva.

Print the Legend è una battuta che un giornalista dice a James Stewart in L’uomo che uccise Liberty Valance, uno degli ultimi, crepuscolari, western di John Ford. Cinema e giornalismo vanno a braccetto da sempre, in particolare negli Stati Uniti. Come con il western per una parte consistente della storia del paese, la società americana ha appaltato al Newspaper Movie il compito di raccontare, da un lato, i valori della stampa libera sentinella del potere, dall’altro le storture e il lato oscuro del quarto potere. Analogamente, in Italia, il cinema politico ha saputo, dal dopoguerra in poi, raccontare le inchieste che hanno scavato nei tanti misteri senza colpevoli, o la cui versione ufficiale non è convincente, dall’uccisione del bandito Giuliano alla strage di Ustica.

In tre incontri, articolati in due lezioni e la proiezione del più importante e conosciuto newspaper movie della storia del cinema (quello che racconta una parte dell’inchiesta giornalistica più leggendaria della storia del giornalismo, tra l’altro), analizzeremo la storia dei rapporti tra cinema e giornalismo nel cinema classico americano, nella New Hollywood e nel cinema italiano.

Le lezioni, curate da Emiliano Di Nolfo, si terranno il 14 e il 28 febbraio nella Mediateca del piano terra de Lo Quarter, alle 18.00 per la durata di un’ora. La proiezione, riservata ai tesserati della Mediateca (ci si può iscrivere anche lo stesso giorno, o mandando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), sarà giovedì 22 febbraio sempre alle 18.00 nella Sala Conferenze de Lo Quarter

Fa nuovamente tappa ad Alghero Visioni Sarde, la sezione del Festival Visioni Italiane, nata nel 2014 con l’obiettivo di dare spazio e visibilità agli autori sardi, promossa dalla Cineteca di Bologna con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

Nove i cortometraggi selezionati, che saranno proiettati dal Centro Servizi Culturali giovedì 8 febbraio a partire dalle 18.00 nella Sala Conferenze de Lo Quarter (Largo San Francesco, Alghero): “Dalia” di Joe Juanne Piras, “Giù cun giuali” di Michela Anedda, “Incappucciati, foschi” di Nicola Camoglio, “La punizione del prete” di Francesco Tomba e Chiara Tesser, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio, “Ranas” di Daniela Arca, “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda, “”Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu e “Tilipirche” di Francesco Piras.

Saranno presenti in sala i registi Gabriele Brundu, autore di Ti aspetto qui, e Gianni Cesaraccio, vincitore di questa decima edizione per Quello che è mio, premiato «per il coraggio di aver raccontato una pagina dolorosa, cancellata dalla memoria pubblica e collettiva e per la capacità di esprimere le forti contraddizioni sociali della contemporaneità».

Ingresso libero.

Il Centro Servizi Culturali di Alghero collabora con l’Associazione Lunàdigas, impegnata dal 2012 nell’indagine sulla maternità e sulla non maternità, per un progetto speciale di valorizzazione delle lingue minoritarie che affronta i temi della genitorialità a 360°. Si tratta di Annotu (archivio in sardo), una raccolta di testimonianze nelle varianti linguistiche della Sardegna, compreso il catalano di Alghero, finanziata dal bando Studi e Ricerche della Regione Autonoma della Sardegna.

Le lingue parlate in Sardegna, ricche come sono di vocaboli e suoni che ben descrivono gli stati d’animo più intimi, rispondono perfettamente alla ricerca di motivazioni e di senso intorno a scelte importanti come quelle della genitorialità. Annotu, sezione specifica dell’Archivio Vivo di Lunàdigas, ribadisce l’importanza di potersi esprimere nella lingua materna, quella che segna la propria storia, la lingua della memoria, dell’intimità, dell’identità appunto.

Nella tappa algherese del 30 gennaio, con la collaborazione degli operatori del Centro, sono state raccolte diverse testimonianze nel catalano di Alghero di donne e uomini di età e vicende personali molto diverse tra loro e, grazie all’impegno dello Sportello Linguistico di Alghero, saranno trascritte, tradotte, sottotitolate in italiano e in inglese, archiviate e pubblicate all’interno dell’Archivio Vivo e in una specifica sezione del sito di Lunàdigas www.lunadigas.com.

Domenica 28 gennaio, nella Sala Conferenze de Lo Quarter con inizio alle 18.00, in occasione della Giornata della Memoria la Società Umanitaria di Alghero propone la proiezione del film Quel giorno tu sarai di Kornél Mudruzcó.

Il film ripercorre le vicende vissute da tre generazioni appartenenti a una famiglia ebrea, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla Berlino di oggi. Si parte dalla tragica nascita di Éva (Lili Monori) all'interno di un campo di concentramento, per poi attraversare i decenni e giungere fino al nipote Jonas (Goya Rego), che oggi conduce la sua esistenza proprio a Berlino, un tempo sinonimo di "inferno" per gli ebrei, in tutta tranquillità all'interno di una società multietnica. Il film è un racconto di come le ferite del passato non siano ancora del tutto sanate in una società che non è ancora pronta ad affrontare ed elaborare i drammi e gli orrori della prima metà del Novecento. Una famiglia che diventa anche spunto di riflessione sulla memoria di una delle più grandi tragedie che ha scosso il mondo intero.

Kornél Mudruzcó è un regista e sceneggiatore ungherese, giunto all’undicesimo lungometraggio. Molti dei suoi film sono stati presentati al Festival di Cannes, dove ha vinto nel 2014 la sezione un Certain Regard con White God – Sinfonia per Hagen. Anche Quel giorno tu sarai è stato presentato in anteprima alla Croisette, nel 2021. Il film è scritto da Mudruzcó insieme alla moglie-sceneggiatrice Kate Weber, e si avvale della produzione esecutiva di Martin Scorsese.

Tutti nello stesso piatto 2023. LocandinaSi rinnova la collaborazione tra Altromercato, la Cooperativa Maia e la Società Umanitaria di Alghero, nel segno del cinema. Farà nuovamente tappa ad Alghero Tutti nello stesso piatto - Festival Internazionale di Cinema, Cibo & VideoDiversità. L'appuntamento è per giovedì 21 dicembre, nel Complesso Lo Quarter, a partire dalle 19.00, con la proiezione di un film nella Sala Conferenze, a cui seguirà un momento conviviale nella Mediateca della Società Umanitaria, al piano terra. 

Il film in programma è Eldorado del regista svizzero Markus Imhoof, passato nelle sale italiane nel 2019. Imhoof, dopo il film The boat is full, che nel 1981 vinse l'Orso d'Argento a Berlino e fu candidato all'Oscar per il miglior film straniero, torna a occuparsi del tema dei migranti e delle politiche internazionali che se ne dovrebbero occupare, e lo fa con uno sguardo fresco e personale.

Lo spunto narrativo è un ricordo di bambino: durante la Seconda guerra mondiale la famiglia di Imhoof (classe 1941) accolse una rifugiata italiana di otto anni, Giovanna. Ma le leggi internazionali separarono i due bambini e spezzarono la loro amicizia: la Svizzera accettava solo immigrati con un lavoro e non bambini stranieri, così Giovanna fu costretta a tornare a Milano, dove morì di stenti a soli 13 anni. Questo ricordo doloroso ha spinto il regista a partire per l'Italia e indagare l'attuale politica europea sui rifugiati, scoprendo una realtà terribile. Il film alterna il racconto di Markus e Giovanna in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale con quello dell'odissea dei migranti di oggi provenienti dall'Africa e dal Medioriente. Le somiglianze sono impressionanti. 

L'ingresso è gratuito. Info e prenotazioni: NaturaSi (via Cagliari, 26 Alghero - T. 079 98 13 82) 

Dopo otto anni ritorna "Arrés és!", Concorso di video in lingua algherese giunto alla sua quarta edizione.

Il Concorso rientra nel progetto culturale "Joves i llengua algueresa (Giovani e lingua algherese)", programmazione 2023/2024 dell'associazione Òmnium Cultural de l'Alguer, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, che prevede varie azioni finalizzate a stimolare e aumentare l’uso dell’algherese nei diversi ambiti sociali, istituzionali, commerciali, etc. Organizzato in collaborazione con il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero, il Concorso è nato, nel 2012, con l'obiettivo di diffondere e incentivare l'uso del catalano di Alghero soprattutto tra le nuove generazioni, anche tra quelle persone che non conoscono bene l'algherese.

Il Concorso si divide in due sezioni: Professionisti e Non Professionisti, con un premio in denaro per ciascuna sezione messo a disposizione dall’Òmnium Cultural de l’Alguer: ottocento euro (800€) per la sezione Professionisti e quattrocento euro (400€) per la sezione Non Professionisti.

La partecipazione al Concorso è gratuita, senza limiti di età e di nazionalità, non ha nessun tema obbligatorio, l'unico vincolo è costituito dalla lingua: i filmati devono essere realizzati totalmente in algherese e sono ammessi tutti i formati di ripresa più comuni. Le opere devono pervenire entro e non oltre il 15 aprile 2024.

Per tutti i dettagli tecnici per partecipare al Concorso si rinvia al Bando Arrés és 2023-2004

Qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione può essere richiesta scrivendo agli indirizzi di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La Società Umanitaria di Alghero ospita uno dei tre workshop organizzati nell’ambito del Premio Kentzeboghes, primo concorso per progetti cinematografici nelle lingue della Sardegna e delle lingue minoritarie italiane, giunto alla sua sesta edizione, organizzato dall’Associazione Babel e diretto da Paolo Carboni.

Il workshop Appunti di viaggio, curato dal regista Marco Antonio Pani, prende spunto dalla sua esperienza personale che dal cortometraggio “Panas”, attraverso “Capo e Croce” e “Maialetto della Nurra”, lo ha condotto a scrivere e dirigere “Nèmos, andando per mare”, attualmente in fase di montaggio.

Il corso, articolato in tre giornate (17 dicembre, 12 e 13 gennaio) della durata di 8 ore ciascuna (per un totale di 24 ore), prevede una parte teorica e una parte pratica finalizzata alla scrittura di un progetto cinematografico, per un film documentario o di finzione, pronto per essere presentato in pubblico (pitching).

Il corso è aperto a un massimo di 10 partecipanti e si terrà presso la Mediateca della Società Umanitaria, al piano terra de Lo Quarter (Largo San Francesco, Alghero).

L’iscrizione è gratuita, basta inviare una email ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., ma è necessario essere dotati di un pc portatile con programma di scrittura.

CALENDARIO COMPLETO

17 DICEMBRE ORE 9.00 – 13.00 | 14.30 – 18.30
12 GENNAIO ORE 9.00 – 13.00 | 14.30 – 18.30
13 GENNAIO ORE 9.00 – 13.00 | 14.30 – 18.30

Nell’ambito dell’offerta formativa dell’Università delle Tre Età di Alghero (UTE), che ha appena inaugurato il suo trentaduesimo anno accademico, la Società Umanitaria di Alghero è stata inviata a tenere una lezione.

Martedì 5 dicembre, alle 16.30, presso la sede storica di via Sassari 179, per gli iscritti all’Università, l’operatrice culturale Nadia Rondello terrà la lezione Il cinema di Antonio Simon Mossa, Fiorenzo Serra e Arturo Usai. Tracce di una Alghero del passato.

L’incontro approfondirà l’esperienza cinematografica dei tre autori sardi, formatisi nell’ambito dei Cineguf, le sezioni cinematografiche dei Gruppi Universitari Fascisti frequentate durante gli studi universitari, e come questa esperienza li abbia poi condotti a scrivere e dirigere film di finzione e documentari interamente ambientati ad Alghero. Dal melodramma neorealista "ante litteram" Vento di terra, con cui Antonio Simon Mossa vince i Littoriali della Cultura e dell’Arte di Bologna, ai documentari realizzati da Fiorenzo Serra e da Arturo Usai, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, che ci restituiscono il ritratto di una città ancora fortemente legata alla tradizione ma che inizia a mostrare le sue potenzialità turistiche.

La Società Umanitaria di Alghero organizza BY MYSELF Corso base di comunicazione audiovisiva per i social, articolato in 4 masterclass tenute da altrettanti esperti professionisti.

I corsi sono rivolti a chiunque voglia partecipare, non è necessaria nessuna esperienza pregressa e il possesso di attrezzatura diversa dal proprio smartphone. A titolo di esempio, le masterclass possono essere utili a professionisti che desiderano creare video di promozione aziendale, a giovani filmmaker che intendono rafforzare le proprie basi, aspiranti influencer o youtuber che desiderano migliorare le proprie qualità, e a chiunque senta il bisogno di un aiuto in più per orientarsi nel mondo dei social.

Le masterclass sono indipendenti tra loro e autoconclusive, ma possono anche essere seguite tutte, in maniera da comporre un percorso completo, che guidi gli allievi in tutte le fasi della produzione di contenuti audiovisivi adatti al web. 

Si comincia con il modulo curato dalla pubblicitaria, direttrice della fotografia e regista Sara Arango Ochoa, dal titolo L’audiovisivo fai da te, che fornirà agli allievi le basi tecniche e i concetti teorici fondamentali che riguardano l’illuminazione, la composizione dell’inquadratura, la grammatica e la costruzione dell’immagine allo scopo di produrre contenuti audiovisivi migliori e originali. Questo modulo è di 16 ore e prevede anche esercitazioni al chiuso e all’aperto. 

Parallelamente l’attore, regista e esperto di public speaking Sante Maurizi, nel suo modulo "Esci a vedere (e sentire)", guiderà gli allievi a migliorare il proprio linguaggio verbale e del corpo di fronte a un obiettivo. La durata è di 8 ore

Veronica Secci, digital marketer, nel suo corso di 8 ore Copy, microcopy e dintorni, spiegherà 6 + 1 regole per scrivere sui social. 

Infine, l’esperta social media manager Maria Corazza,  con il corso di 8 ore Social Media Marketing, insegnerà agli allievi a analizzare lo scenario e pianificare una strategia social efficace. 

La partecipazione è gratuita, ma con un limite massimo di 15 allievi per ogni modulo. Per iscriversi è sufficiente mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., farà fede data e orario della richiesta. 

I corsi si terranno nella Mediateca della Società Umanitaria, al piano terra del complesso Lo Quarter, in Largo San Francesco, ad Alghero, con questo CALENDARIO

L’AUDIOVISIVO FAI DA TE. Basi tecniche per la realizzazione di contenuti audiovisivi, a cura di Sara Arango Ochoa: sabato 2 dicembre dalle 9 alle 13, domenica 3 dicembre dalle 15 alle 19, sabato 9 dicembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19

"ESCI A VEDERE (E SENTIRE)". Linguaggio verbale e del corpo di fronte a un obiettivo, a cura di Sante Maurizi: sabato 2 dicembre dalle 15 alle 17, domenica 3 dicembre dalle 10 alle 12, mercoledì 6 dicembre dalle 19 alle 21, mercoledì 13 dicembre dalle 19 alle 21

COPY, MICROCOPY E DINTORNI. 6+1 regole per scrivere sui social, a cura di Veronica Secci: domenica 10 dicembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19

SOCIAL MEDIA MARKETING. Come utilizzare i social per raccontare la tua storia, a cura di Maria Corazza: sabato 16 dicembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.  

Anche quest’anno la Società Umanitaria di Alghero celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne. Come di consueto lo fa attraverso il cinema, con la proiezione dell'ultimo film di Emma Danta, Misericordia, mercoledì 29 novembre alle 19.00 al Cinema Miramare di Alghero.

Dopo il successo de Le sorelle Macaluso, vincitore del Premio Pasinetti, del Premio Lizzani e di 5 Nastri d’argento, tra cui quelli per il miglior film, la miglior regia e la miglior produzione, Emma Dante torna sul grande schermo con una favola contemporanea. Un film che - utilizzando le parole dell'autrice - «racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l’inferno di un degrado terribile, sempre più ignorato dalla società».

Siamo in Sicilia, in un piccolo borgo marinaro di casupole in pietra grezza. In mezzo a rifiuti e rottami, nasce e cresce Arturo, figlio della miseria e della violenza, del quale si prendono cura, nella misericordia di un amore disperato, Betta, Nuccia e Anna, prostitute come lo era sua madre, morta di parto. Arturo ha 18 anni ed è nato “difettoso”, è un invisibile fra gli invisibili, e deve combattere per la sopravvivenza, ma il suo sguardo puro e diverso porta con sé la speranza.

Misericordia, che è stato presentato in anteprima alla 18ma edizione della Festa del Cinema di Roma, racconta la fragilità delle donne, la violenza che continua a perpetuarsi contro di loro, nella disperata e sconfinata solitudine.

Ingresso 5€

Gorgona. AlgheroDomenica 5 novembre alle 18.00 nella Sala Conferenze de Lo Quarter (Largo San Francesco, Alghero) la Società Umanitaria di Alghero presenta il film documentario Gorgona del regista italo-australiano Antonio Tibaldi. 

IL FILM

La vita dentro un carcere unico al mondo, in mezzo al mare, dove gli uomini attraverso il lavoro cercano il proprio riscatto. 

La vita comincia prestissimo, la mattina, sull’isola di Gorgona, un remoto lenzuolo di terra a 19 miglia marittime da Livorno. Le stalle vengono riaperte, i trattori si mettono in movimento, le attività di tutti i giorni riprendono, tra i campi, la mungitura, la manutenzione dei fabbricati. In panetteria si stanno già sfornando i panini e le focacce che riforniscono lo spaccio, mentre un gregge di pecore costeggia i filari delle vigne per arrivare al pascolo... Questi uomini affaccendati tra la macchia mediterranea e le stalle sono i detenuti della Casa di Reclusione di Gorgona, ultima colonia penale agricola ancora attiva in Europa. Un istituto che occupa l’intera isola, abitata esclusivamente da carcerati e da personale carcerario, con la sola eccezione di Luisa Citti, discendente di una delle famiglie che popolarono l’isola nell’Ottocento e unica residente rimasta oggi a Gorgona. Per venire ammessi in questo carcere a cinque stelle servono precisi requisiti: nessun legame con la criminalità organizzata, niente problemi di tossicodipendenza e una pena definitiva sufficientemente lunga da permettere di costruire un percorso rieducativo. L’occhio della telecamera conduce lo spettatore in un’immersione senza veli nella vita di cinque detenuti, tra il lavoro quotidiano, il rapporto con gli educatori e il loro difficile percorso, dentro un mondo dove la bellezza avvolge, come un sudario, i delitti e il dolore degli uomini.

Il film è stato premiato come miglior documentario italiano al Festival dei Popoli di Firenze.

Un film che racconta la vita dei detenuti all’interno della colonia penale agricola di Gorgona, un’isola-carcere, praticamente disabitata... ecco che il racconto minuzioso delle giornate dei carcerati, con le loro storie, i rimorsi per il passato e le speranze per il futuro, si mescola all’irreale silenzio funebre del passato che riposa, in terra e sul fondo del mare. È in questo metaforico passaggio di consegne che è racchiusa tutta la carica vitale del buon film di Tibaldi. [Sentieri Selvaggi]

Alla proiezione saranno presenti il regista Antonio Tibaldi e uno dei protagonisti del film, Vincenzo Palumbo. L'ingresso è gratuito.

Torna il Cicle Gaudí a l’Alguer: quattro appuntamenti imperdibili, quattro film che hanno partecipato al Premi Gaudí, il più importante premio cinematografico della Catalogna, saranno programmati nella Sala Conferenze de Lo Quarter da venerdì 20 ottobre a venerdì 10 novembre.

Come le edizioni precedenti, il ciclo è stato reso possibile dalla partnership tra Società Umanitaria di Alghero, ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, Generalitat de Catalunya Delegació del Govern a Itàlia, Òmnium Cultural de l’Alguer e  Plataforma per la Llengua, con la collaborazione dell’Acadèmia del Cinema Català, che organizza il premio, e il supporto del Comune di Alghero, la Fondazione Alghero, Fondazione di Sardegna e della Regione Sardegna.

I quattro film in programma, inediti in Italia, saranno presentati nella versione originale in catalano con sottotitoli in italiano realizzati per l’occasione, accompagnati da un videomessaggio degli autori

Si comincia, venerdì 20 ottobre con inizio alle 19.00, con Suro di Mikel Gurrea. Il film racconta di Helena e Ivan, due giovani architetti, che decidono di cambiare vita e di spostarsi in una zona dove crescono alberi di sughero, ma non sono davvero d’accordo su come condurre la nuova vita e i contrasti che nascono rischiano di minare completamente la possibilità di un futuro in comune. Vincitore di due premi Gaudí, e di diversi premi nei festival del cinema basco. Girato nelle campagne di Girona, oltre agli attori professionisti Vicky Luengo e Pol López, si avvale delle performance di autentici pelatori di sughero (il suro del titolo) che infondono autenticità alle scene rurali.

Il secondo film in programma, venerdì 27 ottobre alle 19.00, è Toscana di Pau Durà, alla sua seconda prova come regista dopo Formentera Lady, già visto al Cicle Gaudì a l’Alguer con l’autore ospite. La divertente commedia racconta di Santi, critico culinario quarantenne, che si sta recando, con un barattolo del suo liquido seminale in tasca, nella clinica dove la moglie lo aspetta per eseguire la fecondazione in vitro. Il protagonista ha un incidente, si scontra con un’auto pirata e si ritrova intrappolato nel ristorante Toscana, un locale con evidente problemi finanziari dove, sotto la minaccia delle armi, un ex cuoco pretende la sua ricevuta dal proprietario.

Si prosegue, il 3 novembre alle 19.00, con Les dues nit d’ahir, premio del pubblico al XIII Premi Gaudí. Il film è firmato da quattro giovani autori, Pau Cruanyes, Gerard Vidal, Ignasi Ávila e Eudald Valdi, barcellonesi classe 1995, e nasce come progetto finale del corso di laurea in Comunicazione Audiovisiva dell’Università Pompeu Fabra. Il film, realizzato a bassissimo budget, ottenuti in parte grazie al crowfounding, è un road movie che racconta il viaggio di tre amici che devono disperdere le ceneri di un amico morto prematuramente.

Il cicle si conclude il 10 novembre sempre alle 19.00 con Ebre, del bressol a la battalla, film per la televisione diretto da Roman Parrado, premio Gaudí per il miglior film televisivo nel 2016. La narrazione verte sulla sanguinosa battaglie dell’Ebro della Guerra Civile Spagnola, avvenuta il 25 luglio del 1938. Un gruppo di giovanissimi ragazzi, tra i 17 e i 18 anni, furono costretti ad andare a combattere per ordine del presidente Miguel Azaña. Il film si concentra su quattro giovani, ed è basato sulle memorie scritte dai soldati e sulle interviste ad alcuni di loro.

Ingresso gratuito.

ECOLa Società Umanitaria di Alghero prende parte al progetto ECO – Ecosostenibilità, Comunità, Opportunità, ideato dall’Università delle Tre Età di Alghero con il partenariato del Parco di Porto Conte e del Dipartimento di Scienze Chimiche, Fisiche, Matematiche e Naturali dell’Università degli Studi di Sassari.

Il progetto, incentrato sul tema della salvaguardia del patrimonio culturale, della sostenibilità ambientale e sociale, nasce con l’obiettivo di approfondire la conoscenza, la promozione e lo sviluppo del territorio attraverso l’esplorazione di cinque filiere: cerealicola, vitivinicola, ortofrutticola, olearia e della pesca.

Per la filiera cerealicola, venerdì 6 ottobre alle 20.30 presso l’Agriturismo Agave Alghero, azienda certificata con il Marchio di Qualità del Parco, la Cena Cinematografica, un’idea della Società Umanitaria di Alghero, che unisce la passione per il cinema a quella del cibo, il piacere di guardare al piacere di stare insieme.

Da sempre il cibo è protagonista indiscusso del grande schermo: sono innumerevoli i film nei quali le scene più significative si svolgono a tavola o ruotano attorno alle pietanze più diverse. Da Le rapas de bébé dei fratelli Lumiere a Un americano a Roma di Steno, da La grande abbuffata di Marco Ferreri a Il pranzo di Babette di Gabriel Axel. Il cibo ha da sempre avuto un ruolo primario nel cinema, ispirando storie d’amore e d’amicizia, suscitando emozioni, evocando ricordi.

Un menu a base di prodotti a km 0 da degustare durante la proiezione di una selezione di cortometraggi abbinati alle varie portate. Il costo a persona è di 35€ ed è necessaria la prenotazione allo 079 99 91 04.
Liz Taylor Richard Burton coloreIl cinema Mexico di Milano, giovedì 21 settembre, con inizio alle 20.30, ospiterà la proiezione del documentario L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza. Il film ripercorre le tracce di un cult della storia del cinema: Boom – La scogliera dei desideri di Joseph Losey con Richard Burton e Liz Taylor, girato nell’estate del 1968 sulla scogliera di Capo Caccia, nel territorio di Alghero.
Dopo un cocktail di benvenuto interverranno lo stilista e artista Antonio Marras, il regista Sergio Naitza, la critica d’arte Francesca Alfano Miglietti, il presidente della Fondazione Sardegna Film Commission Gianluca Aste e la direttrice della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Alghero Alessandra Sento.

La proiezione, organizzata da Antonio Marras e Fondazione Sardegna Film Commission in collaborazione con Karel Produzioni, i Centri Servizi Culturali di Alghero, Cagliari e Carbonia della Società Umanitaria - Cineteca Sarda ed Europa Cultura, si svolge in occasione della Fashion Week 2023, il giorno dopo la sfilata di Antonio Marras, Lights, camera, action!, ispirata dal film di Losey, che prevede immagini del documentario di Naitza a “contaminare” la presentazione dei capi della collezione.

Spiega lo stilista algherese: «Uso la moda per raccontare e l’ho imparato andando al cinema, fonte inesauribile di storie, di sogni, di mood, di personaggi, di costumi, di set, di racconti di vite. Il cinema per la moda è indispensabile compagno di vita. E ancora di più per me che non a caso ho chiamato la mia collezione d’esordio dell’87 Piano Piano Dolce Carlotta dal film con Bette Davis del '64 diretto da Robert Aldrich. Come non cedere, quindi, alla provocazione di un film hollywoodiano come La scogliera dei desideri. Grazie al magistrale documentario di Sergio Naitza mi sono immerso in quell’estate calda, dove il confine tra realtà e finzione, tra vero e falso, tra ricostruito e esistente, tra recitato e rivelato, era solo un flebile soffio di vento. Come per magia Hollywood atterra nella terra più selvaggia e pura, sulla scogliera di Capocaccia, Alghero, Sardegna».

Il regista Sergio Naitza racconta: «L’estate di Joe, Liz e Richard è nato come spettacolare ricostruzione di un vero cold case della storia del cinema. Uno dei più clamorosi flop al botteghino malgrado la squadra all stars chiamata a realizzarlo, arricchita dallo sceneggiatore Tennessee Williams e con il noto commediografo Noel Coward impegnato in un cameo. Bocciato al suo apparire anche dalla critica, il film è stato poi rivalutato come un vero cult-movie dopo la riabilitazione di grandi voci del cinema del nostro tempo, primo fra tutti il celebre regista USA John Waters. Proprio lui è stato intervistato da noi a Baltimora, mentre a Los Angeles abbiamo raccolto le memorie dell'attrice Joanna Shimkus, la moglie di Sidney Poitier, unica superstite del cast, dove interpretava il ruolo della segretaria di Liz Taylor. Nel documentario parlano anche il fotografo internazionale Gianni Bozzacchi, amico e ritrattista di Elizabeth Taylor, riportato ad Alghero e sul set di Capo Caccia per rivivere i ricordi dei giorni della lavorazione; Patricia Losey, moglie del regista, al seguito della troupe a Capo Caccia. E sempre da Parigi lo storico del cinema Michel Ciment, direttore della prestigiosa rivista Positif e autore di due fondamentali volumi su Joseph Losey, oltre al gioielliere Gianni Bulgari, che racconta il rapporto di Liz Taylor con i gioielli».

Filo rosso del film il gruppo di turisti stranieri guidato da Giulia Naitza, che ha il ruolo di una guida incaricata di portare la comitiva alla scoperta di Capo Caccia, proprio dove il film venne girato, con un gruppo di algheresi arruolati dalla produzione con le più svariate mansioni. La fotografia del documentario è di Luca Melis, il montaggio è di Rossana Cingolani con Sergio Naitza, le musiche sono di Romeo Scaccia e le animazioni di Bruno D’Elia. L’estate di Joe, Liz e Richard è realizzato con il contributo del MiC Ministero della Cultura, della Regione autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e Fondazione Alghero, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e Società Umanitaria-Cineteca Sarda e con la collaborazione di Europa Cultura, Erich Jost produttore associato.

L’ingresso alla serata è gratuito, ma è necessaria la prenotazione sulla piattaforma eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-lestate-di-joe-liz-erichard-visioni-e-glamour-di-un-mitico-set-715628212247?aff=oddtdtcreator.

BOOM! LA SCOGLIERA DEI DESIDERI - L'ESTATE DI JOE, LIZ E RICHARD 
Tratto da un tormentato testo teatrale (The milk train doesn’t stop here anymore) che fu un fiasco a Broadway, Boom! racconta la storia di Mrs Goforth, una ricca vedova di sei mariti, interpretata da Elizabeth Taylor, che vive in una villa isolata a picco sul mare, in precarie condizioni di salute. Mentre sta dettando al registratore le sue memorie, compare Richard Burton nelle vesti dell’angelo della morte, un poeta vagabondo di cui accetterà la compagnia e col quale intreccerà un controverso rapporto. Intorno ai protagonisti si stagliano le potenti suggestioni di una location selvaggia e unica, mentre aleggia l’atmosfera dei turbolenti e creativi anni Sessanta. Il documentario di Naitza incorpora clip del film, foto di scena, ritagli della stampa dell'epoca in cui La scogliera dei desideri fu girato. La troupe stazionò in Sardegna per quasi tre mesi, occupando l'hotel Capo Caccia che aveva appena due anni di vita: era l'11 agosto del 1967 quando venne dato il primo ciak, il 23 ottobre quando fu battuto l'ultimo. Il film uscì nel 1968, proprio nel fatidico mese di maggio culmine delle rivolte studentesche, mostrando un lato politico che all'epoca non era stato percepito: la parabola della ricca donna isolata nella sua villa-prigione era chiara metafora di una borghesia prossima alla sconfitta. Non a caso in tempi recenti il film è stato rivalutato fino a diventare un cult movie, una pellicola iconica non solo per molti critici e registi ma anche per opinionisti e influencer dell'arte e della moda.

Nuova prestigiosa collaborazione internazionale per il Centro Servizi Culturali di Alghero che, per il secondo anno consecutivo, dà vita insieme alle Università di Napoli (Orientale, Federico II, Suor Orsola Benincasa), alla Generalitat de Catalunya Delegaciò a Itàlia e all’Institut Ramon Llull, alla rassegna di cinema catalano d’autore #CCORE, che si svolgerà dal 15 al 17 settembre alle 21.00 nello spazio della Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli.

Tre i film in programma, in versione originale con sottotitoli in italiano. In due casi alla presenza di ospiti: Sis dies currents di Neus Ballùs, Alcarràs di Carla Simón, presente la montatrice Anna Pfaff, e El ventre del mar di Agustí Villaronga, con il produttore Cesc Mulet.

Gli ospiti catalani terranno nel pomeriggio delle masterclass per gli studenti dell’Università.

Prosegue, come ogni anno, la collaborazione della Società Umanitaria di Alghero con la ditta Apostrophe di Alberto Pisu e l’associazione Dietro le quinte di Santa Teresa di Gallura per la rassegna dedicata al cinema d’autore Venti d’essai, che si terrà dal 6 al 10 settembre presso il Cinema Arena Odeon di Santa Teresa di Gallura.

L’edizione 2023 apre una finestra sul cinema sardo, con la proiezione di cinque film e approfondimenti sui mestieri del cinema da parte degli ospiti. In programma Tutti i cani muoiono soli di Paolo Pisanu, Ananda di Stefano Deffenu, Dove nasce il vento di Francesco Tomba, Ignazio. Storia di lotta, d'amore e di lavoro di Marco Antonio Pani e, infine, L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza.

PROGRAMMA COMPLETO: 

6 settembre ore 21.00
"Tutti i cani muoiono soli" di Paolo Pisanu 

[Italia, 2023, 84']

7 settembre ore 21.00 
"Ananda" di Stefano Deffenu

[Italia, 2020, 60']

8 settembre ore 21.00
"Dove nasce il vento" di Francesco Tomba

[Italia, 2021, 38']

9 settembre ore 21.00
"Ignazio. Storia di lotta, d'amore e di lavoro" di Marco Antonio Pani

[Italia, 2022, 82']

10 settembre ore 21.00 
"L'estate di Joe, Liz e Richard" di Sergio Naitza

[Italia, 2022, 86']

CDTM23. ANTEPRIMA

Sta per salpare la nuova edizione di Cinema delle Terre del Mare, il Festival della Società Umanitaria di Alghero che ha in programma una due giorni di anteprime con la proiezione di Silent Land, per la prima volta nel Nord Sardegna. Per il film si tratta di un ritorno a casa, essendo stato girato in gran parte nel golfo di Porto Conte, con Alghero che torna Città del Cinema dopo i fasti hollywoodiani degli anni Sessanta e Settanta.

Ad accompagnare la proiezione del lungometraggio – una produzione italo-polacca accolta con grande attenzione nei più importanti Festival internazionali – saranno la regista, sceneggiatrice e antropologa Aga Woszczyńska e il produttore italiano Giovanni Pompili (Kino Produzioni), che incontreranno il pubblico di Alghero, martedì 11 luglio alle 21.00 al Cinema Miramare; e quello di Sassari, mercoledì 12 luglio al Cityplex Moderno sempre alle 21.00.

IL FILM. Una giovane coppia polacca affitta una villa in un’isola italiana per godersi la vacanza ideale. Le aspettative dei due però si scontrano con la realtà quando si rendono conto che la piscina della villa non è agibile. Ignorando i problemi di siccità dell’isola, insistono perché venga riparata e riempita. Ma la presenza di uno sconosciuto, addetto alla riparazione, apre una crepa nell’apparente idillio e innesca una serie di eventi che porterà i due ad agire in modo istintivo e irrazionale, trascinandoli verso il punto più oscuro della loro relazione. 

Entrambi gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e con I Wonder Pictures.

Il costo è quello del normale biglietto del cinema.

Enxaneta Manifest

Giovedì 8 Giugno ore 21.00 Sala Conferenze Lo Quarter - Alghero

Il Lettorato di catalano in Sardegna, l’Ofici de l’Alguer de la Delegació del Govern de Catalunya a Itàlia e la Plataforma per la Llengua, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Alghero della Società Umanitaria, propongono la proiezione di “Enxaneta”, film documentario che racconta la tradizione secolare dei “castellers”. Patrimonio dell’UNESCO, la manifestazione riunisce le comunità dei Paesi di lingua catalana in cui anziani, giovani e bambini si sfidano nella costruzione di vere e proprie torri umane.

La proiezione sarà un'opportunità per i cittadini di Alghero di avvicinarsi a questa antica tradizione, scoprire i valori e comprendere il suo significato culturale.

L’ingresso è gratuito.

Visual Alghero Città del Cinema. Grafica Bruno DEliaAnche quest’anno il Centro di Alghero partecipa ad Alghero Monumenti Aperti. La manifestazione, promossa dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero in collaborazione con Imago Mundi, associazione culturale che coordina la rete a livello nazionale, ospita nuovamente Alghero Città del Cinema, il format ideato dalla Società Umanitaria di Alghero per “Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento”.

L'appuntamento è per domenica 14 maggio alle 10.00 sul Lungomare Valencia (all'altezza dell'ingresso della Villa Las Tronas) per una passeggiata in città tra le lussuose ville neoclassiche del Lungomare, le torri, le piazze e i luoghi che, a partire dagli anni Sessanta, hanno fatto da sfondo ai grandi film e ospitato uno dei primi e più importanti Festival cinematografici: il Meeting Internazionale del Cinema. Una visita guidata a cura di Nadia Rondello della Società Umanitaria e Maria Cau di A S’Andira, alla (ri)scoperta di un passato illustre, che unisce la storia del territorio a quella del cinema. Un racconto tra storia, cultura e costume, verità e leggenda, quotidianità e mito.

Per partecipare all’itinerario di cineturismo (che NON prevede visite all’interno dei monumenti) è obbligatoria la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre venerdì 12 maggio.

Il 19 giugno 1973, sul palco del Royal Court Theatre Upstairs di Londra, debuttava “The Rocky Horror Show”, uno dei musical più trasgressivi e irriverenti di sempre. Da allora, lo spettacolo scritto da Richard O’Brien e messo in scena da Jim Sharman non ha mai smesso di essere un successo, seducendo, conquistando e affascinando intere generazioni di spettatori. Stessa sorte per il suo adattamento cinematografico, “The Rocky Horror Picture Show”, uscito in sala nell’agosto del 1975 e che, ancora oggi, riempie i cinema di tutto il mondo. A partire da mercoledì 19 aprile, la Società Umanitaria di Alghero propone un approfondimento sul cult movie più proiettato e partecipato della storia del cinema. Quattro appuntamenti, a cura dell’operatrice Nadia Rondello, nel corso dei quali si avrà modo di sviscerare il fenomeno, raccontare le ragioni del successo e indagare molti degli aspetti che ne hanno influenzato la genesi: dalle mirabolanti fascinazioni della cultura underground agli espliciti omaggi letterari, cinematografici e artistici. Per partecipare all’iniziativa è necessario iscriversi gratuitamente inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

19 APRILE 2023
SALA CONFERENZE LO QUARTER ORE 19.00

26 APRILE 2023
MEDIATECA LO QUARTER ORE 19.00

3 MAGGIO 2023
MEDIATECA LO QUARTER ORE 19.00

10 MAGGIO 2023
MEDIATECA LO QUARTER ORE 19.00

Come di consueto la Società Umanitaria di Alghero celebra il Giorno della Donna con una rassegna cinematografica, quest’anno intitolata “Jin, Jiyan, Azudî. Il cinema iraniano racconta le donne” e fortemente ispirata da quanto sta accadendo oggi nelle piazze dell’Iran, dove un popolo unito per la parità dei diritti e per la democrazia riconosce nella cultura patriarcale il suo peggior nemico, come ha recentemente dichiarato la regista iraniana Marjane Satrapi nel discorso in occasione del Premio Libertas di CNA - Cinema Audiovisivo Roma.

Si parte mercoledì 29 marzo alle 19.00 al Cinema Miramare con il film inchiesta Be my voice di Nahid Persson (Svezia, 2021, 90’) sulla giornalista e attivista Masih Alinejad che ha esortato le donne iraniane a ribellarsi contro l’hijab. Il suo appello all’azione è diventato uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi. Ingresso 5€

Si prosegue martedì 4 aprile alle 19.00 in Sala Conferenze Lo Quarter con Tre volti (Iran, 2018, 102’), opera illegale di Jafar Panahi, premiato per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. L’attrice Behnaz Jafari riceve un video delirante di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. L’attrice si mette in viaggio per raggiungerla, al suo fianco il regista Jafar Panahi. Un film che fa da cassa di risonanza politica, attraverso un viaggio introspettivo. Ingresso riservato ai tesserati della Mediateca *

* L'iscrizione alla Mediateca è gratuita e può avvenire fino a mezz'ora prima dell'inizio della proiezione. 

Mercoledì 5 aprile sempre alle 19.00 in Sala Conferenze Lo Quarter è la volta di Climbing Iran di Francesca Borghetti (Italia, 2020, 54’) che racconta la storia di Nasim Eshqi, pioniera dell’arrampicata all’aperto in Iran. Determinata a superare le barriere imposte alle donne del suo Paese, porta altre giovani donne sulle pareti di roccia, poco fuori Teheran, insegnando loro come arrampicarsi e diventare indipendenti. Al termine della proiezione seguirà l’incontro con l’autrice, regista e conduttrice Francesca Borghetti. Ingresso gratuito

* FRANCESCA BORGHETTI ha collaborato con produzioni indipendenti e canali TV, tra cui Rai Storia, Rai 5, Babel TV, Rai 2 e Rai Documentari. Di recente ha curato i podcast Paladine, In Buone Mani e Ritratti di Artiste, prodotti da Chora Media, e Nasim Iran Verticale per RaiPlaySound.

La rassegna si conclude venerdì 14 aprile alle 19.00 in Sala Conferenze Lo Quarter con “Le donne nel cinema iraniano. Ieri, oggi e domani”, lezione a cura di Claudio Zito, curatore del blog Cinema Iraniano e autore del volume Visioni di contrabbando. Il cinema inarrestabile di Jafar Panahi, e di Sara Fallah, collaboratrice e traduttrice dal persiano per il blog Cinema Iraniano.

locandina verticale jpg Maria FrauDopo l’anteprima al Festival "I mille occhi di Trieste" nel dicembre scorso, arriva per la prima volta in Sardegna, ad Alghero, il film documentario di Sergio Naitza, Maria Frau. L'attrice che spense la sua stella, in cui, per la prima volta dopo 66 anni, parla la diva cinematografica degli anni Cinquanta, nata a Nulvi, sparita dai radar a soli 26 anni, dopo una carriera fulminante.

L’appuntamento è per mercoledì 15 marzo alle 18.30 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, a ingresso libero e gratuito, per una proiezione organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero, alla presenza del regista.

Maria Frau ebbe una carriera fulminante dal 1950 al 1957: 17 film, copertine di riviste nazionali e internazionali, fotoromanzi, i primi sceneggiati della Rai, trasmissioni radiofoniche. Un volto diventato subito popolare nell'Italia che faticosamente usciva dalla guerra. Carnagione mediterranea, lunghi capelli neri, occhi incantatori, corpo sinuoso. All'improvviso, il ritiro dalle scene, a soli 26 anni, senza spiegarne la ragione. Né una conferenza stampa, né un'intervista. Scomparsa, da un giorno all'altro. Via dall'Italia e il silenzio. Perché? Dopo 66 anni, "Frau talks", rompe l'isolamento e il silenzio e si racconta nel documentario Maria Frau, l'attrice che spense la sua stella, scritto e diretto da Sergio Naitza e prodotto da Karel con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Comune di Nulvi.

Nel documentario scorrono vita artistica e privata, dalla natìa Sardegna al successo, con aneddoti e curiosità sul cinema italiano anni Cinquanta. Per la prima volta Maria Frau – splendida 93enne - spiega perché nel 1956 decise di calare il sipario, di eclissarsi dal mondo dello spettacolo, dalla notorietà, dalla ribalta mediatica. Lo rivela in due parole, nella sua casa di Austin, Texas: "per amore. Sono sparita solo per amore". Maria Frau apre lo scrigno dei ricordi: le radici sarde, il trasferimento a Roma in cerca di un lavoro più redditizio, infanzia e adolescenza nella capitale dove il cinema si accorge di lei.  Maria è una bella ragazza, volto pulito, sguardo sognante. Mentre è seduta nella sala d'aspetto di un ufficio, la nota il regista Mario Bonnard che sta cercando la protagonista per il suo film Margherita da Cortona. Non l'ha ancora trovata, nonostante abbia anche lanciato un concorso nazionale. "Tu sei Margherita" le dice. E la scrittura. Da quel momento inizia la rapida ascesa verso il successo. I giornali parlano di lei, la sua immagine campeggia su tutte le riviste, la fama travalica i confini nazionali. Ha ruoli di prima attrice nel cinema popolare, versione melò; la sua bravura e versatilità la portano a girare in Germania, Turchia e Francia; duetta con Totò nel ruolo di Cleopatra in Totò all'inferno ed Eduardo De Filippo la vuole accanto a Renato Rascel nella versione cinematografica della sua commedia Questi fantasmi. Nel 1954, agli albori della Rai, è nello sceneggiato L'affare Kubinski diretta da Anton Giulio Majano, e sono tante le partecipazioni a programmi radiofonici in cui chiacchiera con gli ascoltatori. Ma al vertice della popolarità e con tante offerte di lavoro, Maria Frau spegne la sua stella. La favola della povera ragazza sarda, novella Cenerentola, che dall'anonimato diventa una star, si interrompe bruscamente, ma insieme dolcemente. Per amore, appunto. Una bella storia che parla anche al nostro tempo: dove apparire, esserci, mostrarsi, viene prima di vivere.

 

Citizen KaneIl film che tutte le classifiche mettono al primo posto, l’esordio più folgorante della storia del cinema, un miracolo di autonomia creativa e sperimentazione, la pellicola che, come diceva Truffaut, ha generato più vocazioni alla regia. Citizen Kane (Quarto potere) di Orson Welles è un film così complesso che dentro, se si scava un po’, ci si trova tutto il cinema. Quello che c’era prima, il cinema classico, e soprattutto quello che verrà dopo, il cinema moderno e postmoderno.

In quattro appuntamenti, articolati nella visione completa del film, senza commenti e senza introduzione, e in tre lezioni, a cavallo tra aneddotica, curiosità e leggende, storia, grammatica del cinema e analisi delle sequenze più memorabili e significative, racconteremo il dietro le quinte del film più importante della storia. Dal contratto che Welles strappa alla RKO, a soli 24 anni e senza nessuna esperienza cinematografica, che gli garantiva la totale libertà creativa, un vero e proprio inedito per la Hollywood di quegli anni, alla collaborazione alla sceneggiatura con il veterano Herman J. Mankiewicz, su cui recentemente ha realizzato un bel film David Fincher. E poi il lavoro fianco a fianco con uno dei più geniali direttori della fotografia della storia del cinema, Greg Toland, a cui si devono le tantissime idee nuove e sperimentazioni che rendono il film così speciale e in anticipo sui tempi. Ancora: le riprese di nascosto, fatte passare come prove, il lavoro sulla scenografia di Peggy Ferguson, che dopo il taglio del budget è costretto a inventare soluzioni a basso costo senza rinunciare a mostrare l’opulenza di alcune location del film, il montaggio di Robert Wise, che diventerà un regista da quattro Oscar, le musiche di Bernard Hermann, poi stretto collaboratore, tra gli altri, di Hitchcock e Scorsese. E, naturalmente, il conflitto con il potentissimo magnate dell’editoria William Randolph Hearst, a cui era ispirato il personaggio di Kane, che provò in tutti i modi a boicottare il film, senza riuscirci.

Il seminario si svolgerà il 15 e 22 febbraio e il e l’8 marzo, sempre alle 18.00 e sempre nel complesso Lo Quarter: la visione del film nella Sala Conferenze e le lezioni nella nostra Mediateca. La visione del film durerà un paio d’ore, le lezioni un’ora circa ciascuna con uno spazio successivo per le domande. Il seminario è gratuito e rivolto a tutti, ma il numero dei partecipanti è limitato a massimo 15.

Per iscriversi è necessario mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il docente sarà il nostro operatore Emiliano Di Nolfo. 

I tre Centri Servizi Culturali sardi della Società Umanitaria, in collaborazione con l’Associazione Amici della Miniera e le amministrazioni comunali di Sassari, Alghero e Cagliari, organizzano un mini tour promozionale del film Ignazio, storia di lotta, d’amore e di lavoro. Il biopic diretto da Marco Antonio Pani che, a distanza di undici anni dalla sua scomparsa, racconta la straordinaria vita di Ignazio Delogu, poeta, traduttore, critico d’arte e cinematografico, giornalista e corrispondente dall’estero, scrittore, regista e sceneggiatore. Una vita vissuta intensamente, scandita dalla militanza politica, dall’impegno culturale e da eccezionali incontri, come quelli con Salvador Allende, Gabriel Garcia Marquez e Mario Vargas Llosa.

Dopo l’anteprima regionale al Supercinema di Carbonia, approda a Sassari, Alghero e Cagliari l’omaggio a uno degli intellettuali sardi più poliedrici del Novecento. Prima tappa del tour lunedì 12 dicembre al Cineteatro Astra di Sassari, dove il film sarà introdotto da Paolo Serra, Direttore della Società Umanitaria di Carbonia. Mercoledì 14 dicembre, grazie alla collaborazione della Generalitat de Catalunya Delegaciò del Govern a Italia Ofici de l’Alguer e dell’Òmnium Cultural de l’Alguer, il film sarà proiettato nella sala conferenze de Lo Quarter ad Alghero, introdotto da Alessandra Sento, Direttrice della Società Umanitaria di Alghero. Il tour si conclude giovedì 15 dicembre al Cinema Spazio Odissea di Cagliari, dove sarà introdotto da Antonello Zanda, Direttore della Società Umanitaria di Cagliari. In sala sarà presente il regista Marco Antonio Pani.

Il film, nato da un’idea dell’Associazione Amici della Miniera, è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Società Umanitaria Sardegna - Cineteca Sarda in collaborazione con la Fondazione Enrico Berlinguer.

Lunedì 12 dicembre ore 17.30
Cineteatro Astra SASSARI
[Corso Francesco Cossiga, 5]
Ingresso libero

Mercoledì 14 dicembre ore 18.00
Sala Conferenze Lo Quarter ALGHERO
[Largo San Francesco]
Ingresso riservato agli invitati

Mercoledì 14 dicembre ore 20.30
Sala Conferenze Lo Quarter ALGHERO
[Largo San Francesco]
Ingresso libero

Giovedì 15 dicembre ore 21.00
Cinema Spazio Odissea CAGLIARI
[Viale Trieste, 84]
Ingresso libero

Taylor Burton coloreSabato 26 novembre alle 20.45 al Cinema Miramare di Alghero, la Società Umanitaria di Alghero, la Fondazione Alghero e la Fondazione Sardegna Film Commission presentano, in anteprima regionale, L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza, film documentario che ricostruisce uno dei più storici "flop" della storia del cinema. Quello del cult movie La scogliera dei desideri, nell'originale Boom!, una produzione all stars girata nell'agosto 1967 in un angolo incontaminato della Sardegna, sulle scogliere di Capo Caccia vicino ad Alghero, con protagonisti i più acclamati divi del pianeta, Elizabeth Taylor e Richard Burton, diretti dal regista Joseph Losey su sceneggiatura di Tennessee Williams, con il commediografo Nöel Coward fra gli interpreti e le musiche di John Barry.

Il film fu prodotto con budget altissimo per l’epoca, sotto l’ombrello dello Studio Universal: c’erano dunque tutte le premesse perché diventasse un grande successo internazionale, invece La scogliera dei desideri al botteghino fu un clamoroso e imprevedibile flop e fu massacrato dalla critica americana. Ma come era potuto succedere? «La risposta – spiega il regista Sergio Naitza, che firma anche la sceneggiatura – è custodita nei piccoli e grandi dettagli, molti inediti, che affiorano dall’intrigante ritorno su quel set, nella scogliera di Capo Caccia, dove abbiamo ricomposto le tessere di un puzzle complesso e sorprendente, ricostruendo le memorie e gli aneddoti dei protagonisti superstiti, intrecciate ai ricordi della gente del posto che fu coinvolta nella lavorazione del film».

Tratto da un tormentato testo teatrale (The milk train doesn’t stop here anymore) che fu un fiasco a Broadway, Boom! racconta la storia di Mrs Goforth, una ricca vedova di sei mariti, interpretata da Elizabeth Taylor, che vive in una villa isolata a picco sul mare, in precarie condizioni di salute. Mentre sta dettando al registratore le sue memorie, compare Richard Burton nelle vesti de “L’angelo della morte”, un poeta vagabondo di cui accetterà la compagnia e col quale intreccerà un controverso rapporto. Intorno ai protagonisti si stagliano le potenti suggestioni di una location selvaggia e unica; e aleggia l’atmosfera dei turbolenti e creativi anni Sessanta. Il documentario incorpora clip del film, foto di scena, ritagli della stampa dell'epoca in cui La scogliera dei desideri fu girato. La troupe stazionò in Sardegna per quasi tre mesi, occupando l'hotel Capo Caccia che aveva appena due anni di vita: era l'11 agosto del 1967 quando venne dato il primo ciak, il 23 ottobre quando fu battuto l'ultimo. Il film uscì nel 1968, proprio nel fatidico mese di maggio culmine delle rivolte studentesche, mostrando un lato politico che all'epoca non era stato percepito: la parabola della ricca donna isolata nella sua villa-prigione era chiara metafora di una borghesia prossima alla sconfitta. Non a caso in tempi recenti il film è stato rivalutato fino a diventare un cult movie, una pellicola iconica non solo per molti critici e registi ma anche per opinionisti e influencer dell'arte e della moda.

Fra le voci del documentario, che ha la fotografia di Luca Melis, il montaggio di Rossana Cingolani con Sergio Naitza, le musiche di Romeo Scaccia e le animazioni di Bruno D’Elia - spicca quella del regista di culto della scena indipendente USA John Waters, intervistato a Baltimora: fan di Boom!, spiega perché una pellicola così inetichettabile è diventata il film della sua vita. A Los Angeles sono state invece raccolte le preziose memorie dell'attrice Joanna Shimkus – la moglie di Sidney Poitier - unica superstite del cast, dove interpretava il ruolo della segretaria della Taylor. E c’è il fotografo internazionale Gianni Bozzacchi, riportato ad Alghero e sul set di Capo Caccia per rivivere i ricordi dei giorni della lavorazione: Bozzacchi fu il fotografo personale di Elizabeth Taylor e proprio con Boom! prendeva avvio la sua carriera e la lunga storia di collaborazione e amicizia con la star americana. Da Parigi arriva la testimonianza di Patricia Losey, moglie del regista, al seguito della troupe a Capo Caccia. E sempre da Parigi lo storico del cinema Michel Ciment, direttore della prestigiosa rivista "Positif" e autore di due fondamentali volumi su Joseph Losey, offre una lettura critica sulla pellicola. A Roma il gioielliere Gianni Bulgari racconta il rapporto di Liz Taylor con i gioielli e spiega come i suoi preziosi che la diva indossava nel film abbiano rafforzato il carattere del personaggio. Il musicista anglo-indiano Viram Jasani, che giovanissimo sul set interpretò il suonatore di sitar, ricompone da Londra i suoi ricordi e aneddoti sull’atmosfera e i protagonisti di Boom!. Altri inediti racconti arrivano da Valerio De Paolis che seguì tutta la preparazione e lavorazione del film (circa 10 mesi) in qualità di direttore di produzione e da Jacques Durussel, che era cuoco a bordo dello yatch Kalizma dei Burton, ancorato alla fonda di Capo Caccia. Filo rosso del film il gruppo di turisti stranieri guidato da Giulia Naitza, che ha il ruolo di una guida incaricata di portare la comitiva alla scoperta di Capo Caccia, proprio dove il film venne girato e dove fu costruita la grande villa, set della pellicola di Joseph Losey. Nel documentario anche un gruppo di algheresi che venne arruolato dalla produzione con le più svariate mansioni: fattorini, runner, elettricisti, assistenti. Parlano Pinuccio Baldino, Franco Bernardi, Salvatore Sotgiu, Tonino Loi, Giovanni Burruni, Giovanni Dongu, Gian Michele Oliva, voci che nel documentario si rincorrono in un variegato coro, nel quale la testimonianza lascia spazio al ricordo, all’aneddoto, alla cronaca, talvolta al pettegolezzo.

Il film di Sergio Naitza, che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma, è prodotto dalla Karel Film ed è stato realizzato con il contributo del MiC Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission, con il sostegno di Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, Società Umanitaria Cineteca Sarda, Erich Jost Productions, in collaborazione con Europa Cultura.

INGRESSO GRATUITO

 

El Cicle Gaudi a lAlguer. Rollup

Torna il Cicle Gaudí a l’Alguer, dopo la prima tappa ospitata dalla Società Umanitaria di Alghero all’interno di Cinema delle Terre del Mare – Festival Itinerante per cinefili in movimento il 26 luglio nella spiaggia di Maria Pia, con la proiezione di El ventre del mar (2021) di Agustí Villaronga, accompagnato dall’attore protagonista Roger Casamajor. Dopo questa anteprima estiva in riva al mare, altri tre appuntamenti imperdibili con il meglio dei Premis Gaudí − il più importante premio cinematografico della Catalogna − e con il cinema catalano contemporaneo, saranno programmati il 4, l’11 e il 18 novembre alle 19.00 nella Sala Conferenze de Lo Quarter.

Giunto alla sua quarta edizione, il ciclo è reso possibile grazie alla ormai consolidata partnership tra Società Umanitaria di Alghero, ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, dalla Generalitat de Catalunya Delegació del Govern a Italia e dalla Plataforma per la Llengua, ONG che lavora per promuovere la lingua catalana come strumento di coesione sociale e che opera sul suolo algherese dal 2013, con la collaborazione dell’Acadèmia del Cinema Català, che organizza il premio, e il supporto della Regione Sardegna.

I tre film in programma, inediti in Italia, come di consueto saranno presentati nella versione originale in catalano, con sottotitoli in italiano realizzati esclusivamente per l’occasione.

Si comincia venerdì 4 novembre con Alcarràs (2022) diretto da Carla Simón, primo film catalano ad aver ricevuto l’Orso d'oro alla Berlinale (72esima edizione), e film selezionato per l’accademia spagnola di cinema per competere nella corsa ai Premi Oscar per miglior film de lingua non inglese, negli Stati Uniti. Ambientato nel villaggio di Alcarràs, un paese dell’entroterra della Catalogna vicino alla città di Lleida, il film racconta la storia della famiglia Solé, che si oppone all’intenzione di installare pannelli solari su un appezzamento agricolo dedicato alla coltivazione del pesco a cui la famiglia ha dedicato tutta la sua vita e i suoi sforzi. Per quest’ultima opera, la regista di Barcellona si è ispirata proprio alla sua storia personale, scegliendo attori non professionisti che parlano catalano.

Il secondo film in programma, venerdì 11 novembre, è Escape Room (2022) di Hèctor Claramunt, adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale dello stesso autore, in cui due coppie di amici devono passare una notte in una "escape room" e hanno 90 minuti di tempo per scappare. L'unico modo per farlo sarà mettere alla prova la loro amicizia, affrontare la verità e superare una serie di enigmi perfetti per l'occasione.

Ultimo appuntamento, il 18 novembre, con Sis dies corrents (2021) della regista Neus Ballús. Il film ci porta dentro una piccola azienda idraulica ed elettrica alla periferia di Barcellona, dove seguiamo per una settimana la vita e le esperienze di Valero, Moha e Pep, che ci lavorano. Una commedia tenera, naturale e piena di carisma.

Ingresso libero e gratuito.

Le musiche di Antonio Simon MossaVenerdì 28 ottobre alle 19.00 presso il Teatro Civico di Alghero, l’Istituto Camillo Bellieni, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali di Alghero della Società Umanitaria - Cineteca Sarda, propone l’evento dal titolo “Le musiche di Antonio Simon Mossa: la musica applicata e gli appunti etnomusicologi”.

La serata prevede l’esecuzione delle partiture scritte da Antonio Simon Mossa per il cinema, e di quelle legate alla sua attività giovanile di band leader in qualità di compositore e arrangiatore. Il maestro Battista Giordano, dedicherà al celebre intellettuale un omaggio inedito, ispirato al suo lavoro, accompagnato dai musicisti Antonella Chironi e Alessandro Schirano, dall’Orchestra d’archi “Glareano” e dall’Ensemble Voci dal Coro diretto da Silvio Carobbi.

Il concerto sarà, inoltre, preceduto dagli interventi di Pietro Simon, Battista Giordano, Riccardo Campanelli, Antonello Nasone, Michele Pinna e Nadia Rondello, operatrice culturale del Centro di Alghero che, grazie al progetto di ricerca sviluppato per conto della Società Umanitaria nell’ambito del corso di dottorato in Culture, Letterature, Turismo e Territorio presso l’Università di Sassari, ha studiato e ricostruito le attività cinematografiche e culturali svolte da Antonio Simon Mossa in epoca fascista.

L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 079 23 02 68 (lun-ven 10.00 – 13.00).

LOCANDINA Visioni Sarde 2022

Fa tappa ad Alghero “Visioni Sarde”, la sezione del Festival “Visioni Italiane” nata nel 2014 con l’obiettivo di dare spazio e visibilità agli autori sardi, promossa dalla Cineteca di Bologna con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

Mercoledì 26 ottobre a partire dalle 18.30 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, saranno proiettati gli otto cortometraggi selezionati: “Margherita” di Alice Murgia, “Il volo di Aquilino” di Davide Melis, “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu, “Il Pasquino” di Alessandra Atzori e Milena Tipaldo, “Marina, Marina!” di Sergio Scavio, “Di notte c’erano le stelle” di Naked Panda, “L’ultima habanera” di Carlo Costantino Licheri e “Un piano perfetto” di Roberto Achenza. Otto piccole opere che, attraverso punti di vista e linguaggi cinematografici differenti, mettono in luce la natura, le tradizioni e la cultura dell’isola.

Ingresso libero.

Non ci resta che ridere copertina
Giovedì 22 settembre alle 18 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero presenta gli esiti di “Non ci resta che ridere”, progetto di alfabetizzazione al cinema, dedicato al genere della commedia, rivolto agli studenti e ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Alghero.

Il progetto, proposto dal Centro di Alghero e sposato dalla rete di scuole composta dagli Istituti Comprensivi n. 1 e n.2 e dagli Istituti di istruzione Superiore “E. Fermi” e “A. Roth”, è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna nell’ambito del Bando per iniziative a favore del sistema scolastico Anno 2021/2022 (Progetto Scuola 2021), che ha selezionato proposte progettuali “finalizzate a contrastare la dispersione scolastica in Sardegna attraverso soluzioni operative efficaci e sostenibili”.

I nativi digitali producono continuamente e spontaneamente contenuti audiovisivi, ma spesso in modo del tutto inconsapevole, quasi istintivo. Smartphone, tablet, pc, semplici software di montaggio audiovideo, sono diventati gli strumenti prediletti per esprimere la propria creatività, la propria visione del mondo, il proprio sistema di pensiero. Ma se è vero che sono cambiate le forme di comunicazione e di socializzazione dei contenuti audiovisivi, è altrettanto certo che immutati restano gli archetipi che sottendono alla narrazione audiovisiva e agli elementi costitutivi del linguaggio cinematografico.

Partendo dalla loro individuazione, alle scuole è stato proposto un percorso suddiviso in tre fasi distinte, utili a fornire a docenti e studenti gli strumenti di comprensione e decodifica della grande messe di contenuti audiovisivi alla quale siamo quotidianamente esposti. Le tre fasi hanno compreso un modulo teorico, con visione e analisi di alcuni capolavori del cinema comico e di commedia a cura degli operatori del CSC; un modulo pratico in cui gli studenti, guidati dai filmmaker Fabio Sanna e Antonio Maciocco, hanno realizzato autonomamente un piccolo prodotto audiovisivo e, infine, un modulo di formazione per gli insegnanti dedicato alla grammatica del cinema.

Alle 18 saranno presentati i lavori delle scuole secondarie di primo grado, alle 19 sarà invece il turno delle scuole secondarie di secondo grado: durante la serata, aperta a tutta la cittadinanza, interverranno gli studenti, i docenti referenti e i formatori che hanno fatto parte di questo grande progetto di collaborazione tra enti, scuole e associazioni del territorio.

Bentu di Salvatore Mereu ridotta

Da giovedì 15 settembre alle 21.30, al Cinema Miramare, in contemporanea nazionale “Bentu”, l’ultima fatica di Salvatore Mereu, in concorso alle Giornate degli Autori della 79ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il film, liberamente tratto da “Il vento e altri racconti” di Antonio Cossu, è nato nell’ambito di un progetto di collaborazione tra il regista e il Corso di Laura Magistrale in Produzione Multimediale dell’Università degli Studi di Sassari coordinato da Antioco Floris. Tra gli interpreti principali Peppeddu Cuccu, l’attore che da bambino, nel 1960, aveva recitato in “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta.

Il film sarà eccezionalmente introdotto dagli operatori del Centro di Alghero che, al termine della proiezione, dialogheranno con il regista presente in sala.

La proiezione è organizzata dal Cinema Miramare. Info e costi www.cinemamiramarealghero.it o presso la biglietteria della sala.

Venti dEssai Locandina

Dal 7 al 17 settembre, al Cinema Arena Odeon di Santa Teresa di Gallura, “Venti d’Essai” la rassegna cinematografica di film d’autore organizzata dall’associazione Dietro le Quinte in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero e Apostrophe Cultura e Spettacolo, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Cinque giorni dedicati a cinque piccoli gioielli cinematografici. Cinque film d’essai, premiati nei maggiori festival internazionali, ma lontani dai normali circuiti mainstream, che compongono un breve viaggio tra Italia, Francia, Spagna, Israele e Palestina, accompagnando gli spettatori in territori narrativi e visivi poco frequentati e sorprendenti.

7 - 8 settembre ore 21.30 Piccolo corpo di Laura Samani
10 - 11 settembre ore 21.30 200 metri di Ameen Nayfeh
12 - 13 settembre ore 21.30 Gagarine – Proteggi ciò che ami di Fanny Liatard e Jérémy Trouihl
14 - 15 settembre ore 21.30 Noi due di Nir Bergman
16 - 17 settembre ore 21.30 Il matrimonio di Rosa di Icíar Bollaín

I film saranno introdotti dal progetto seriale di valorizzazione della memoria cinematografia audiovisiva “Tuffi”, nato da un’idea di Alessandra Sento e realizzato dal regista Marco Antonio Pani a partire dalle immagini contenute nell’Archivio della Cineteca Sarda “La tua memoria è la nostra storia”.

Post IGDal 23 al 26 luglio torna ad Alghero Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento ideato dalla Società Umanitaria di Alghero come tributo alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare. Quattro intense giornate di musica, incontri, performance, itinerari di cineturismo e proiezioni vista mare nelle spiagge più suggestive della Riviera del Corallo.

Film italiani e internazionali tra lo spazio de Lo Quarter in pieno centro storico, lo stabilimento Rosanna nell’incantevole spiaggia di Maria Pia, la Piazza Venezia Giulia nella borgata di Fertilia e lo stabilimento Le Ninfe nella spettacolare spiaggia di Mugoni.

Sabato 23 luglio a Lo Quarter apre la sezione serale del Festival, Night on Earth, l’anteprima regionale del film Murina della regista croata Antoneta Alamat Kusijanović, Premio Caméra d’Or per il miglior film d’esordio al Festival di Cannes 2021, che arricchisce Cinema delle Terre del Mare della preziosa collaborazione con Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival. Night on Earth prosegue nella giornata del 24 luglio a Mugoni, con il film Memory box di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, in cui, con un continuo rimbalzo tra il presente della contemporanea Montréal e il Libano dei primi anni Ottanta, tre generazioni di donne si confidano e scavano nei ricordi riportando a galla antichi segreti di famiglia. Il 25 luglio a Fertilia saranno ospiti del Festival Cristina Mantis e Daniela Piu, rispettivamente regista e sceneggiatrice di Fertilia Istriana, mediometraggio che racconta la dolorosa storia dell’esodo degli istriani e la loro integrazione con la popolazione sarda. La serata, organizzata in collaborazione con il Comitato di quartiere Fertilia – Arenosu, il Centro Commerciale Naturale e il Comitato Festeggiamenti San Marco Fertilia, vedrà coinvolti anche i testimoni protagonisti del film e sarà un’occasione imperdibile di incontro con la Memoria che dialoga con il presente. Il 26 luglio, nella spiaggia di Maria Pia, chiude la sezione serale l’anteprima nazionale del film catalano El ventre del mar di Agustí Villaronga, accompagnato dall’attore protagonista Roger Casamajor, come prima tappa del Cicle Gaudí a l’Alguer, evento che da ormai diverse edizioni porta in città il meglio dei Premi Gaudí e del cinema catalano contemporaneo, grazie alla consolidata collaborazione con l’Académia del Cinema Català, la Delegació del Govern de Catalunya a Itàlia - Ofici de l'Alguer e la Plataforma per la Llengua.

Nell’edizione 2022, con proiezioni la mattina e il pomeriggio nella Sala Conferenze de Lo Quarter dal 24 al 26 luglio, torna la sezione Indie dedicata alle produzioni indipendenti, che quest’anno vede protagoniste soprattutto le nuove generazioni, davanti e dietro la macchina da presa, con film dalle forme cinematografiche ibride, nuove, spesso sorprendenti. Gli appuntamenti mattutini sono con Atlantide, il folgorante esordio al lungometraggio di Yuri Ancarani che guida senza bussola gli spettatori dentro una Venezia sconosciuta e psichedelica; con Flee, firmato dal regista danese Jonas Poher Rasmussen, primo film della storia del cinema ad aver conquistato contemporaneamente le nomination all’Oscar come Miglior film d’animazione, Miglior documentario, Miglior film internazionale; e infine con Rien à foutre di Emmanuelle Marre e Julie Lecoustre, amaro viaggio nel mondo dei voli low cost, interpretato magistralmente da Adèle Exarchopoulos (La vie d’Adèle). Le proiezioni pomeridiane portano i cinenauti alla scoperta della città di Fano, del suo porto, dei suoi pescatori nuovi e antichi, con PescAmare di Andrea Lodovichetti che sarà presente in sala per dialogare con il pubblico, ma non manca il consueto sguardo al cinema contemporaneo isolano grazie a Transumanze di Andrea Mura, accompagnato in sala dal montatore Ambrogio Nieddu, e Ananda di Stefano Deffenu, accompagnato dal regista.

Tornano anche gli itinerari di cineturismo, format ideato dalla Società Umanitaria di Alghero, che ricostruiscono quella parte di storia del cinema scritto e girato ad Alghero. Il primo tour (24 luglio), a cura di Nadia Rondello della Società Umanitaria e Maria Cau di A S’Andira, sarà una passeggiata in città tra le lussuose ville neoclassiche del Lungomare, le torri, le piazze e i luoghi che, a partire dai primi anni Sessanta, hanno fatto da sfondo ai grandi film e ospitato il Meeting Internazionale del Cinema. Nel corso del secondo tour (26 luglio), Nadia Rondello condurrà i partecipanti alla scoperta di un’Alghero degli anni Quaranta, a partire dalla sceneggiatura di un film mai realizzato da Antonio Simon Mossa e i documentari di Fiorenzo Serra e Arturo Usai. Storie mirabolanti di addii e ritorni, storie di pescatori antichi e di un mare, insieme ricchezza e dannazione. Due visite guidate alla (ri)scoperta di un passato illustre, che uniscono la storia del territorio a quella del cinema.

Ad arricchire il programma due performance preziose e cariche di suggestioni. A inaugurare il Festival, il 23 luglio dalle 21.30 nel piazzale de Lo Quarter, il Luigi Frassetto Quartet suona Ennio Morricone. Un concerto sulle melodie immortali di un grande maestro che ha legato il suo nome ai più importanti film della storia del cinema. In scena Luigi Frassetto (arrangiamenti, chitarre, vocoder), Marco Testoni (tastiere, theremin, chitarra acustica), Edoardo Meledina (basso elettrico, contrabbasso, campionatore), Lorenzo Falzoi (batteria, percussioni).

Evocativo e pieno di fascino anche l’appuntamento di lunedì 25 luglio dal titolo All’alba del cinema, con sipario al sorgere del sole, in spiaggia a Maria Pia, dalle 5 del mattino. Uno spettacolo di e con Ignazio Chessa (attore), realizzato insieme a Lucia Cocco (danzatrice) e Fabio Loi (scenografo e costumista). Un omaggio al cinema di Mélies e di Fellini, uno spettacolo itinerante e contenitore di sogni che si concretizzano grazie ad un Anfitrione e una Musa che rievocano personaggi del nostro immaginario cinefilo collettivo.

Da domenica 24 a martedì 26 - da un’idea dell’associazione Fuori di Camper – l’appuntamento dedicato ai più piccoli con Cinema errante... sotto un cielo stellante, ogni sera alle 21.00 alla scuola primaria San Giovanni Lido. Primo film in programma Il giro del mondo in 80 giorni di Samuel Tourneux, la storia della scimmietta Passepartout, dell’esploratore Phileas Frog e della loro meravigliosa avventura. Si prosegue poi con Azur e Asmar, il capolavoro di Michel Ocelot che racconta l’impresa di due fratelli molto diversi tra loro che, separati durante l’infanzia, si ritrovano da adulti. Chiusura infine con La canzone del mare di Tomm Moore, in cui Ben e la sua sorellina Saoirse, l’ultima bambina foca, si avventurano in un viaggio fantastico nel tentativo di ritornare nella loro casa vicino al mare.

Il Festival è sostenuto dalla Regione Sardegna, dal Comune di Alghero, dalla Fondazione Alghero (fa parte del cartellone di eventi #algheroexperience).

Cinema delle terre del mare è un progetto fortemente ancorato nel presente con solide radici in un passato glorioso che riporta agli anni ’60 e ’70, al periodo del Meeting che fece di Alghero una delle capitali europee del cinema internazionale. Un Festival, però, che non dimentica di guardare al futuro con l’obiettivo di rilanciare la candidatura di Alghero Città del Cinema in Sardegna.

«La memoria è qualcosa da maneggiare con cura, – spiega la direttrice artistica Alessandra Sento – e per questo va conservata e custodita. Ma deve essere anche ispirazione e modello per nuovi orizzonti. Le idee crescono, trasmutano. E quando succede, bisogna lasciare che accada. Gli esiti sono spesso sorprendenti, inaspettati, ma chi ama il cinema conosce bene il piacere dello stupore».

Per partecipare agli itinerari di cineturismo è richiesta la prenotazione: sms +39 328 92 26 392 | email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per partecipare allo spettacolo All'alba del cinema è necessaria la prenotazione al numero +39 338  59 83 083.

Per assistere alle proiezioni di Cinema errante... sotto un cielo stellante è richiesta la prenotazione al numero +39 349 63 34 711.

Tutti gli altri eventi sono a ingresso libero.

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#CCOREApproda a Napoli #CCORE, la rassegna dedicata interamente al cinema catalano d’autore, organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con la Delegació del Govern a Itàlia (Generalitat de Catalunya), le Università “L’Orientale”, Federico II, Suor Orsola Benincasa e l’Institut Ramon Llull, che nasce da un progetto di cooperazione culturale nel segno del cinema che la Generalitat de Catalunya a l’Alguer e la Società Umanitaria di Alghero hanno avviato in Sardegna a partire dal 2011.

La rassegna, che si svolgerà dal 13 al 15 maggio nella Corte dell’Arte, lo spazio polifunzionale di FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli, proporrà la visione di tre film in lingua originale e sottotitolati in italiano, che saranno introdotti dagli operatori culturali della Società Umanitaria, e due masterclass. Ad aprire la rassegna il 13 maggio alle 21.00 sarà Estiu 1993, film d’esordio della regista Carla Simón, vincitore di tre premi Goya; seguirà il 14 maggio alle 21.00 la proiezione del kolossal storico dalle atmosfere horror gotiche La vampira de Barcelona di Lluís Danés, vincitore di cinque Premi Gaudí; mentre a chiudere il 15 maggio sempre alle 21.00 sarà il documentario di Charles Bosch Petitet.

Le due masterclass, cui sarà possibile partecipare sia in presenza che a distanza, saranno tenute da Arnau Vilaró, co-sceneggiatore di Estiu 1993, il 13 maggio dalle 18.30 nella Sala Caratteri di FOQUS, e da Carles Bosch, regista di Petitet, il 16 maggio dalle 10.30 nel Palazzo Mediterraneo de “L’Orientale”. L’ingresso a ogni singolo evento è libero e gratuito.

Visual Alghero Città del Cinema. Grafica Bruno DEliaDopo due edizioni quasi interamente digitali, torna Alghero Monumenti Aperti nella sua formula tradizionale, che prevede l’apertura al pubblico di monumenti e siti culturali grazie al racconto e alla partecipazione di associazioni, volontari e studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città. La manifestazione, promossa dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero in collaborazione con Imago Mundi, associazione culturale che coordina la rete a livello nazionale, ospita quest'anno Alghero Città del Cinema, il format ideato dalla Società Umanitaria di Alghero per Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento

Appuntamento a sabato 14 maggio ore 10.00 Lungomare Valencia - Ingresso Villa Las Tronas per una passeggiata in città tra le lussuose ville neoclassiche del Lungomare, le torri, le piazze e i luoghi che hanno fatto da sfondo ai grandi film e che hanno ospitato il Meeting Internazionale del Cinema. Una visita guidata a cura di Nadia Rondello della Società Umanitaria e Maria Cau di A S’Andira, alla (ri)scoperta di un passato illustre, che unisce la storia del territorio a quella del cinema. Un racconto tra storia, cultura e costume, verità e leggenda, quotidianità e mito. 

Per partecipare all’itinerario di cineturismo è obbligatoria la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando al +39 340 704 7875. I posti sono limitati e sarà possibile prenotare entro e non oltre venerdì 13 maggio alle 18.00.

Anche quest'anno la Società Umanitaria di Alghero dedica uno spazio al cinema femminile. Alla luce dei recenti avvenimenti in Ucraina che ci ricordano quanto la guerra non sia un fatto lontano, né geograficamente né storicamente, ma che riguarda indistintamente tutte e tutti, il Centro si unisce al coro di chi a gran voce chiede la pace. Non solo per questa, ma per tutte le guerre in corso in tutte in gran parte del mondo. Così nasce Non farla nel mio nome, che prende in prestito un verso della canzone "Il mio nemico" di Daniele Silvestri. Un ciclo di tre film sulla guerra vista attraverso lo sguardo, le storie e le voci delle donne, davanti e dietro la macchina da presa. Si comincia venerdì 1° aprile con La terra è blu come un’arancia di Iryna Tsilyk, originale docufilm che ci porta in un Donbass dove il conflitto dura ormai da sei anni, in cui una famiglia lavora a un film sulla propria vita quotidiana in un paese sotto assedio, tra angoscia costante e voglia di ridere, sognare e vivere. Venerdì 8 aprile sarà la volta di Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic, pluripremiata regista bosniaca che continua a puntare i riflettori sulla sua terra e che con questo film ci riporta indietro nel tempo, al 1995; grazie agli occhi della protagonista, Aida, assistiamo a uno degli avvenimenti più tragici e vergognosi del secondo dopoguerra in Occidente. A chiudere la rassegna, venerdì 15 aprile, Alla mia piccola Sama  di Waad al-Kateab e Edward Watts, che documenta la tragica storia della resistenza a oltranza e della definitiva resa dell’ultimo ospedale rimasto ad Aleppo est, nel 2016, durante la guerra in Siria, attraverso gli occhi della giornalista e regista Waad al-Kateab che decide di restare in città per aiutare la sua gente e documentare l’accaduto, ma anche per spiegare a sua figlia, la piccola Sama, perché nonostante la sua nascita, sua madre e suo padre abbiano deciso di restare in un paese in guerra.

1° Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero
La terra è blu come un’arancia (The Earth Is Blue As an Orange) di Iryna Tsilyk
[Ucraina, Lituania, 2020, 74’]

8 Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero
Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic
[Bosnia-Herzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia, 2020, 103’]

15 Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero
Alla mia piccola Sama (For Sama) di Waad al-Kateab e Edward Watts
[Siria, Regno Unito, 2019, 100’]

* L’ingresso alle proiezioni è gratuito, ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 079 97 43 75 (dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00) o scrivendo all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per l’accesso in sala sono richiesti Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

16 marzo Carbonia | 18 marzo Alghero
Il regista Paolo Pisanelli accompagna, in un mini tour che toccherà le città di Carbonia e di Alghero, la proiezione del film Il mondo a scatti, ultimo lavoro realizzato insieme a Cecilia Mangini, presentato alle Giornate degli Autori della Biennale di Venezia 2021. Ed è proprio attraverso il dialogo con questa straordinaria documentarista, scomparsa a gennaio del 2021, che il film si costruisce: in un intreccio tra vita privata e carriera, tra passato e presente, un viaggio nel mondo delle immagini e nelle sue trasformazioni.

CARBONIA
16 marzo – ore 18.00
Circolo Soci Euralcoop
Ingresso gratuito

ALGHERO
18 marzo – ore 18.30
Sala Conferenze Lo Quarter
Ingresso gratuito. È consigliata la prenotazione telefonando allo 079 97 43 75, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, o scrivendo all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’accesso sarà consentito con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

Le proiezioni sono organizzate dal CSC Carbonia e dal CSC Alghero della Società Umanitaria, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
IL MONDO A SCATTI intreccia immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento attraverso un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa e documentarista viene ripresa da Paolo, fotografo e regista. Cecilia - legata all’analogico della pellicola da sviluppare e da stampare - decide di avventurarsi nel digitale da cui si sente esclusa. Si mette in scena, diventa attrice in un film al confine tra finzione e realtà: la finzione diventa film documentario, film-saggio, film autobiografico… film non possibile da definire in relazione a un genere cinematografico. Dai disegni delle caverne in poi, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha a che fare con la magia. La fotografia è magia. Donne, uomini, cose, tutto rimane intrappolato in quel rettangolo di mondo. Il cinema a volte sconfina nella stregoneria, incanta gli occhi. Cecilia appare e scompare in un gioco di immagini.

Grazie a un finanziamento dei Bandi Scuola 2021 della Fondazione di Sardegna, il Centro Servizi Culturali di Alghero ha dato vita a un progetto didattico sul linguaggio cinematografico che coinvolge gli istituti di istruzione superiore "E. Fermi" e "A. Roth" e gli istituti comprensivi 1 e 2 della città.

Gli operatori del Centro, insieme a due collaboratori esterni, guideranno i ragazzi alla scoperta di una delle correnti più importanti della storia del cinema del nostro paese, la cosiddetta commedia all’italiana.

Il progetto di formazione, che si svolgerà nell'arco di due mesi, si articola in tre momenti: un modulo che prevede la visione e l’analisi dei film, un laboratorio pratico di sceneggiatura e realizzazione di un piccolo prodotto audiovisivo e un modulo di formazione per docenti. 

Manifesto Il mondo a scatti 696x995

Venerdì 25 febbraio, alle 19.30 e alle 21.15, al Cityplex Moderno di Sassari, due proiezioni del documentario “Il mondo a scatti” [Italia, 2021, 89’], l’ultimo film di Cecilia Mangini che firma la regia assieme a Paolo Pisanelli. Un film che intreccia passato e presente, attraverso il dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, fotografa e prima documentarista italiana del dopoguerra, ripresa da Paolo, fotografo, regista e direttore artistico del Festival Cinema del Reale di Specchia. La finzione diventa film documentario, film saggio, film autobiografico. A introdurre il film e a dialogare con il regista Paolo Pisanelli sarà Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero.

25 Novembre 2021 FB IG Post 1Dal 25 al 27 novembre la Società Umanitaria di Alghero, con il supporto della Fondazione Alghero, celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne attraverso la proiezione di tre film sul tema, inediti al pubblico.

Giovedì 25 novembre al Cinema Miramare alle 19.00, L’Èvènement - La scelta di Anne, film controverso e discusso della regista Audrey Diwan [Francia, 2021, 100'], Leone d’oro alla 78esima Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L’ingresso prevede un biglietto a pagamento da effettuare direttamente al Cinema o sulla piattaforma dedicata.

Venerdì 26 al Teatro Civico di Alghero alle 19.00, prima regionale del film Princesa, di Stefania Muresu. Interverranno la regista, il montatore Enrico Masi, l’avvocata Sabrina Mura, referente dell’associazione Acos di Sassari, impegnata nella lotta contro la prostituzione e la schiavitù, e la direttrice della Società Umanitaria di Alghero, Alessandra Sento.

Il film, presentato in anteprima alle Giornate degli Autori della 78° Mostra del Cinema di Venezia, nasce dall'incontro tra la regista e una giovane donna nigeriana accolta all’interno di una comunità di accoglienza per vittime di tratta in Sardegna. Princesa è un film che parla di tratta, superstizione, ritualità, corpi e politica. Girato nell’arco di tre anni tra la Sardegna, la Sicilia, la Campania e il sud della Francia, unisce il linguaggio del documentario di osservazione alla caméra-stylo super8 e 16mm, costruendo un materiale visivo stratificato che utilizza filmati d’archivio (Istituto Luce, Cineteca di Bologna), un’inedita cassetta DV proveniente dalla Nigeria e la sequenza di un drama nollywoodiano. Differenti registri narrativi per rispondere al tentativo di creare un ibrido cinematografico che contenga le tracce biografiche di Princesa e le suggestioni raccolte intorno a un fenomeno complesso e in mutamento. Al percorso creativo del film ha collaborato un cast artistico e tecnico tra la Sardegna e Bologna: Stefania Muresu, dirige il film e scrive il soggetto insieme a Fabian Volti, che è anche assistente alla regia; il montaggio e la supervisione artistica e sonora sono di Enrico Masi; le composizioni sonore di Carlo Doneddu, con il sound design e il missaggio di Jacopo Bonora; Stefano Croci cura la post produzione visiva e produce il film insieme a Stefano Migliore. La produzione esecutiva è di Davide Rabacchin.

Il documentario è prodotto da Caucaso con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, la collaborazione di Roda Film, il supporto del CSC Società Umanitaria Carbonia - La Fabbrica del Cinema, in collaborazione con il progetto Elen Joy della Congregazione Figlie della Carità di Cagliari e il Numero Verde Antitratta, il supporto scientifico dell'Archivio delle Memorie Migranti, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e la distribuzione internazionale di Filmotor.

Il ciclo si chiude sabato 27 novembre, presso la Sala Conferenze de Lo Quarter, sempre alle 19.00, con il film di Ramon Térmens, La dona il·legal. La proiezione rientra nella programmazione del Cicle Gaudì a l'Alguer, promosso dalla Società Umanitaria di Alghero insieme alla Generalitat de Catalunya a l’Alguer e dalla sezione cittadina della ong Plataforma per la llengua.

Le serate del 26 e 27 novembre sono a ingresso libero. Si consiglia la prenotazione telefonando al numero 079974375 dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 o inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Cicle Gaudi a lAlguerTorna il Cicle Gaudí a l’Alguer, finalmente in presenza, dopo due edizioni in streaming. Quattro appuntamenti imperdibili, quattro film che hanno partecipato al Premi Gaudí, il più importante premio cinematografico della Catalogna, saranno programmati nella Sala Conferenze de Lo Quarter da sabato 13 novembre a sabato 4 dicembre.

Come le edizioni precedenti, il ciclo è stato reso possibile dalla partnership tra Società Umanitaria di Alghero, ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, dalla Generalitat de Catalunya Delegaciò del Govern a Italia e dalla Plataforma per la Llengua, ONG che promuove l’uso del catalano come strumento di coesione sociale, con la collaborazione dell’Académia del Cinema Català, che organizza il premio, e il supporto della Regione Autonoma Sardegna, dell'Amministrazione Comunale di Alghero e della Fondazione Alghero.

I quattro film in programma, inediti in Italia, saranno presentati nella versione originale in catalano con sottotitoli in italiano realizzati per l’occasione, accompagnati da un videomessaggio degli autori. L’ingresso è riservato ai possessori di green pass ed è consigliata la prenotazione, che si effettua scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 079.974375.

Si comincia, sabato 13 novembre con inizio alle 19, con La vampira de Barcelona di Lluís Danés, il kolossal storico con atmosfere horror gotiche vincitore di 5 premi Gaudí, tra cui miglior film e miglior direzione artistica, e del premio del pubblico al Festival del cinema fantastico di Sitges. La trama del film, ambientato nella Barcellona dei primi del Novecento, è basata su fatti reali, e prende le mosse dalla sparizione della piccola Teresa Guitart, figlia di una famiglia benestante, e dai sospetti che subito si concentrano su Enriqueta Martí, “la vampira del Raval”.

Il secondo film in programma, sabato 20 novembre, è L’ofrena di Ventura Durall, premiato al Gaudí per la migliore attrice non protagonista, Verónica Echegui. Il film inizia con la visita inaspettata che riceve Violeta, una psichiatra, da parte di Rita, la moglie di Jan, suo vecchio amore adolescenziale che le ha segnato la vita dopo la traumatica fine di vent’anni prima. Rita è lì per cercare di riconquistare il marito.

Si prosegue, il 27 novembre, con La dona il·legal, di Ramon Térmens. Il film racconta dell’indagine di un avvocato che si occupa di migranti sulla morte sospetta di una sua cliente in un Centro di internamento per stranieri. Ad aiutarlo sarà l’unica amica della vittima, una ragazza nigeriana intrappolata in un giro di prostituzione. La proiezione è stata calendarizzata a ridosso della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che da anni viene celebrata dalla Società Umanitaria nel segno del cinema.

Infine, il 4 dicembre, sarà la volta del film La Innocència, di Lucía Alemany, che racconta la storia di Lis, un’adolescente che sogna di diventare un’artista circense, che trascorre le sue giornate con le amiche e col fidanzato. La fine dell’estate, però, le riserverà grandi sorprese che le faranno mettere tutto in discussione.

Visual Dallaltra parte del mareSi rinnova la collaborazione della Società Umanitaria di Alghero con il Festival letterario “Dall’altra parte del mare”, organizzato dall’Associazione Itinerandia e Cyrano libri vino svago con il sostegno della regione Sardegna, della Fondazione Alghero, dell’amministrazione comunale di Putigifari e il patrocinio delle amministrazioni comunali di Alghero, Florinas, Ossi e Montresta. L'ottava edizione del Festival, che quest’anno ruota attorno al tema del meticciato e degli incontri tra le culture, dedica le sue ultime quattro giornate alla letteratura di lingua spagnola. Sabato 25 settembre alle 19.00 ai Giardini Tarragona di Alghero, la direttrice del Centro di Alghero, Alessandra Sento, e lo scrittore e giornalista Bruno Arpaia converseranno di cinema e letteratura con lo scrittore, sceneggiatore e regista messicano Guillermo Arriaga, in un incontro dal titolo “Salvare il fuoco”. L’accesso è consentito con Green Pass ed è consigliata la prenotazione. Per info +39 079 97 38 303 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Clicca qui per conoscere il programma.

"Venti d’Essai”: venti film, venti tra autori e autrici, venti modi diversi di raccontare la Sardegna. Dall’11 al 20 settembre alle 20.30 al Cinema Arena Odeon di Santa Teresa Gallura riparte la rassegna di cinema d'autore organizzata da Apostrophe Cultura e Spettacolo in collaborazione con il Centro Servizi Culturali di Alghero della Società Umanitaria e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e la Fondazione Sardegna Film Commission.
Quest'anno, il direttore artistico Alberto Pisu ha scelto una rosa di opere del panorama cinematografico e audiovisivo della Sardegna e sulla Sardegna, sempre più ricco e plurale. Una ricchezza e pluralità che "Venti d’Essai"  porterà ogni giorno sul grande schermo del Cinema Arena Odeon, attraverso i diversi percorsi personali e professionali degli autori e delle autrici Marco Antonio Pani, Mario Piredda, Sergio Naitza, Bonifacio Angius, Gianni Cesaraccio, Davide Melis, Peter Marcias, Tommaso Mannoni, Salvatore Mereu, Raffaello Fusaro, Valentina Zucco Pedicini, Alessandra Atzori, Milena Tipaldo, Maria Anatra, Nicoletta Nesler, Marilisa Piga, Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, che insieme restituiscono una narrazione audiovisiva corale e polifonica dell'isola. 

Si parte sabato 11 settembre con il documentario “Padenti” di Marco Antonio Pani (2020 – durata 24’). Un racconto affascinante sugli estrattori del sughero (scorzini) e sulla demaschiatura: professioni che devono sintonizzarsi con il tempo della Natura e inchinarsi alla sua forza, rispettandone le piccole onde di debolezza. Sarà presente in sala il regista Marco Antonio Pani. A seguire la proiezione del documentario “Faber in Sardegna” di Gianfranco Cabiddu (2015 – durata 60’). Il film racconta l’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè al Teatro Brancaccio di Roma e il complesso rapporto tra il cantautore genovese e un luogo speciale come l’Agnata e la Sardegna. La serata di domenica 12 settembre sarà dedicata a due opere del regista Mario Piredda: “A Casa mia” (2016 – 15’) premiato ai David di Donatello 2017 come Miglior Cortometraggio. Film che affronta il tema dello spopolamento di tanti paesi dell’isola e la condizione di solitudine a cui sono condannati i pochi rimasti. Segue la proiezione del film pluripremiato “L’Agnello” (2019 - 97’), una storia di determinazione a amore che si sviluppa in un ambito familiare. Sarà presente il regista Mario Piredda.

Lunedì 13 settembre il cortometraggio di Enrico Pau “L’ultimo miracolo” (2017 – 20’), cui segue “L’Ultimo pizzaiolo” di Sergio Naitza (2019 – 52’), documentario dedicato alle mono sale cinematografiche di una volta, scomparse dagli anni Ottanta con l’avvento delle nuove tecnologie. Un cinema che in Sardegna ormai non c’è più a causa della rivoluzione digitale. Un viaggio nel tempo attraverso il racconto dello storico distributore di pellicole, Pino Boi, scomparso di recente all’età di 78 anni, e di alcuni storici proiezionisti, un mestiere che il digitale ha ormai estinto. Sarà presente in sala il regista Sergio NaitzaMartedì 14 settembre il cortometraggio di Bonifacio Angius “Destino” (2019 – 19’), presentato alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia all’interno della 34° settimana Internazionale della Critica. A seguire il documentario “Dal profondo” (2013 – 72’) della regista e sceneggiatrice Valentina Zucco Pedicini, scomparsa a soli 42 anni a novembre del 2020 a causa di una lunga malattia. Il racconto di Patrizia, unica e ultima minatrice italiana, in Sardegna e di una miniera a rischio chiusura. Un universo parallelo da scoprire, un nuovo punto di vista orgogliosamente femminile, sul mondo sotterraneo.

Mercoledì 15 settembre si inizia con il piccolo corto sperimentale “Pasquino” (2019 – 3’) di Alessandra Atzori e Milena Tripaldo. Il mondo satirico della rivista “Il Pasquino” e la storia di alcuni autori che ne assunsero la direzione in diversi momenti storici. Subito dopo, con la presenza in sala di uno dei protagonisti Joe Perrino, la proiezione del documentario “Il Clan dei Ricciai” (2018 – 67’) di Pietro Mereu. Giovedì 16 settembre si riprende con il cortometraggio “Valerio” (2019 – 14’) di Gianni Cesaraccio, cui segue il documentario “Per Grazia non Ricevuta” (2019 -52’) di Davide Melis, che racconta il viaggio intrapreso dagli artisti Giovanna Maria Boscani e Joe Perrino, che saranno presenti in sala, attraverso alcune delle strutture carcerarie dell’isola.

Venerdì 17 settembre la prima proiezione è con il documentario della regista Marta Anatra dal titolo “Progresso Renaissance” (2019 – 20’) cui segue il documentario “Lunàdigas – ovvero delle donne senza figli” (2016 – 75’) di Nicoletta Nesler e Marilisa Piga. Lunàdigas è una parola sarda usata dai pastori per definire le pecore che in certe stagioni non si riproducono. Le autrici l’hanno scelta per raccontare attraverso diverse testimonianze la condizione personale e sociale, ancora causa di stigmi e pregiudizi, delle donne che non hanno figli. Sabato 18 settembre il piccolo corto sperimentale “Storia di Edina Altara” (2020 – 5’) di Alessandra Atzori e Milena Tripaldo che racconta l’universo fatto di carta e di ritagli della grande illustratrice e artista dalla creatività prorompente e multiforme che ha spaziato tra svariate tecniche e materiali nei diversi campo dell’arte. Nel documentario che segue ancora un omaggio a un’altra grande donna del Novecento italiano “Nilde Iotti” (2020- 80’) di Peter Marcias. 

Domenica 19 settembre si parte con “The Wash” (2018 - 21’), il documentario di Tommaso Mannoni. Venti minuti intensi per un’opera di denuncia con un originale sguardo contemplativo sulla zona del poligono militare di Capo Teulada. Segue il documentario “Isole Gemelle – dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura” (2019 – 63’) di Giorgia Boldrini e Giulio Filippo Giunti. Le due terre con le popolazioni più longeve del mondo sono entrambe luoghi di grande tradizione nella tessitura legate da un filo rosso invisibile lungo 10.000 chilometri. Un viaggio che permetterà di scoprire tante altre cose in comune. L’ultima giornata di Venti d’Essai, lunedì 20 settembre, vedrà in programma altre due proiezioni. La prima “Futuro prossimo” (2017 – 17’) di Salvatore Mereu, un cortometraggio drammatico che racconta le vicissitudini di Rachel e Mojo alla ricerca di un lavoro che non si trova. Chiude la serata “Le favole iniziano a Cabras” (2015 – 68’) di Raffaello Fusaro. Un documentario che vede al centro della narrazione il viaggio nel cuore della Sardegna. Un’affascinante isola descritta e riscoperta attraverso gli occhi di alcuni dei suoi più importanti artisti, poeti, musicisti, scultori.

La rassegna “Venti d’Essai” si tiene a Santa Teresa Gallura al Cinema Arena Odeon, in via Capo Testa n. 6. Ingresso libero.
Il progetto è organizzato da Apostrophe Cultura e Spettacolo in collaborazione con il Centro Servizi Culturali di Alghero della Società Umanitaria, sostenuto con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e la Fondazione Sardegna Film Commission.

VisualDal 22 al 31 luglio torna ad Alghero Cinema delle Terre del Mare.Dieci giorni di cinema vista mare, di incontri con autori, registi, produttori, ma anche di commistione tra le arti con il teatro danza, i libri, la musica. Il Festival, organizzato dalla Società Umanitaria di Alghero, sarà come sempre un viaggio itinerante per cinefili in movimento, un tributo alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare. Tra gli ospiti in cartellone le registe Nuria Giménez Lorang, dalla Catalogna, Alessia Bottone e Silvia Giulietti; il regista isolano Mario Piredda, reduce dal grande successo de L’agnello, il produttore Alessandro Greco.

Film italiani e proiezioni internazionali tra lo spazio de Lo Quarter, in pieno centro storico, il suggestivo Mirador Giuni Russo che domina l’intero golfo, e lo stabilimento Rosanna nell’incantevole spiaggia di Maria Pia. Tra gli altri, l’anteprima di After Love di Aleem Khan; il film catalano My Mexican Bretzel, vincitore di tre Premi Gaudì, con ospite l’autrice; la versione restaurata del capolavoro di Wong-Kar Wai In the mood for love; il cortometraggio La Napoli di mio padre, menzione speciale ai Nastri d’argento; e l’abituale omaggio al cinema sardo contemporaneo con L’agnello di Mario Piredda, ospite della serata. Le serate del Festival saranno introdotte dalla presentazione del progetto seriale “Tuffi”, nato da un’idea della direttrice della Società Umanitaria di Alghero Alessandra Sento. Un’iniziativa di valorizzazione della memoria cinematografica audiovisiva (con immagini messe a disposizione dall’archivio della Cineteca Sarda) che raccoglie il cinema privato e di famiglia girato in Sardegna tra gli anni Quaranta e Ottanta. Il regista Marco Antonio Pani ha montato storie, confessioni, confidenze di quanti ad Alghero sono nati, hanno vissuto, hanno scelto di abitare. Messaggi vocali registrati in solitudine e con assoluta libertà, usando semplicemente il proprio smartphone. Quattordici piccole storie in cui le immagini di ieri si mescolano alle emozioni di oggi. I ricordi d’infanzia, i giochi in acqua, gli amori estivi travolgenti, il sapore del sale che fatica a lasciare la pelle, la malinconia della lontananza, la necessità del ritorno.

Due performance tra videodanza, musica e teatro arricchiscono il cartellone del Festival. La prima in programma giovedì 29 luglio allo stabilimento Rosanna nella spiaggia di Maria Pia, dal titolo Mare Matrice, con musiche dal vivo di Manuel Attanasio e la regia di Alessandra Mura. Uno spettacolo crossmediale che indaga la relazione tra uomo e natura attraverso i linguaggi della danza, della musica, della videoarte, dell’apnea e della biologia marina. La seconda va in scena invece sabato 31 luglio al Mirador Giuni Russo, una produzione della compagnia Senza Confini di Pelle in collaborazione con Società Umanitaria. Si intitola

OUT Dreaming Mugoni - Segreti e Fantasmi di e con Dario La Stella e Valentina Solinas. Un progetto tra etnografia, architettura e paesaggio che indaga il significato dell'esposizione, dell'esporsi, del fare outing, ma anche l'essere fuori, l’essere emarginati, isolati, abbandonati dai contesti e dall'interesse pubblico.

Ma sarà un concerto ad aprire l’edizione 2021 del Festival, giovedì 22 luglio a Lo Quarter con Ilaria Pilar Patassini 4et e Daniele Di Bonaventura. Interprete, autrice e cantautrice, Ilaria Pilar Patassini propone un live ricco di sfumature e un repertorio in cui la canzone d’autore incontra il jazz, il folk, la world music e la musica da camera. Il concerto è impreziosito dalla presenza del bandoneon di Daniele di Bonaventura e da un omaggio al cinema e al tango di Astor Piazzolla, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Spazio anche alla letteratura grazie un evento in collaborazione con il Festival Dall’altra parte del mare: Nicola Muscas presenta Isla bonita. Amori, bugie e colpi di tacco (66thand2nd). Un romanzo d’esordio che ha la forma di una commedia corale, una storia a più voci che diventa una riflessione sul talento come dono e fardello, una satira grottesca del potere e della sua vacuità, un groviglio di sentimenti che si sviluppano attraverso una brigata di personaggi irrisolti, talvolta guasconi e talvolta malinconici. Appuntamento venerdì 30 luglio alla libreria Cyrano per un dialogo condotto da Emiliano Di Nolfo.

Tornano gli itinerari cineturistici, un format ideato dalla Società Umanitaria di Alghero, già felicemente sperimentati negli anni scorsi. Due percorsi nei luoghi della città attraversati dal grande cinema dell’epoca d’oro. Domenica 25 luglio si parte con un tour, curato da Nadia Rondello con l’amichevole partecipazione del cantautore Davide Casu, alla scoperta di un’Alghero del passato, raccontata sulle tracce di una sceneggiatura per un film mai realizzato da Antonio Simon Mossa e lo sguardo di Fiorenzo Serra e Arturo Usai. Venerdì 30 luglio si chiude invece con una passeggiata nel centro storico, tra le piazze, i monumenti e le lussuose ville neoclassiche del Lungomare che hanno ospitato set cinematografici. Un racconto tra storia, cultura e costume, verità e leggenda, quotidianità e mito. Questo secondo itinerario sarà curato da Nadia Rondello e Maria Cau di A S’Andira.

Cinema delle Terre del Mare è sostenuto dalla Regione Sardegna, dal Comune di Alghero, dalla Fondazione Alghero (fa parte del cartellone di eventi estivi #finalmenteAlghero), dalla Sardegna Film Commission. Tra i partner culturali spicca la collaborazione con la Delegació del Govern de Catalunya a Itàlia - Ofici de l'Alguer e l’Acadèmia del Cinema Català.

Nel rispetto delle normative anti Covid è caldamente consigliato prenotare. Gli eventi sono come sempre gratuiti, ma è obbligatorio il biglietto con il posto assegnato.

La biglietteria sarà attiva presso Cyrano Vini Libri Svago a partire dal 12 luglio, dalle 18.00 alle 20.00. Info line: +39 331 15 94 294 [dal 12 luglio dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 20.00]. Chi desidera prenotare telefonicamente i biglietti per i prossimi eventi e ha come operatore telefonico ILIAD è invitato a utilizzare lo strumento di chiamata tramite l'app WhatsApp. In caso di disdetta inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Gli itinerari cineturistici vanno, invece, prenotati tramite sms al +39 328 92 26 392 o inviando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Cinema delle Terre del Mare è un progetto fortemente ancorato nel presente con solide radici in un passato glorioso che riporta agli anni Sessanta e Settanta, al periodo del Meeting che fece di Alghero una delle capitali europee del cinema internazionale. Un Festival, però, che non dimentica di guardare al futuro con l’obiettivo di rilanciare la candidatura di Alghero a città del cinema in Sardegna.

«La memoria è qualcosa da maneggiare con cura, - spiega la direttrice della Società Umanitaria di Alghero Alessandra Sento - e per questo va conservata e custodita. Ma deve essere anche ispirazione e modello per nuovi orizzonti. Le idee crescono, trasmutano. E quando succede, bisogna lasciare che accada. Gli esiti sono spesso sorprendenti, inaspettati, ma chi ama il cinema conosce bene il piacere dello stupore».

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A partire da mercoledì 10 marzo il Centro Servizi Culturali di Alghero si trasferirà nella nuova sede di Piazza Civica 14, sempre ad Alghero.
Resteranno invariati i recapiti telefonici e gli indirizzi email.
La pandemia non ferma il progetto di cooperazione culturale nel segno del cinema Cicle Gaudí a l’Alguer, che avrà un’edizione 2020 interamente online. Quattro appuntamenti imperdibili, quattro film che hanno partecipato al Premi Gaudí, il più importante premio cinematografico della Catalogna, saranno programmati tra novembre e dicembre sulla piattaforma onlinesardegna.umanitaria.it.

Come le edizioni precedenti, il ciclo è stato reso possibile dalla partnership tra Società Umanitaria di Alghero, ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, dalla Generalitat de Catalunya Delegaciò del Govern a Italia, Ufficio di Alghero e dalla Plataforma per la Llengua, ONG che promuove l’uso del catalano come strumento di coesione sociale, con la collaborazione dell’Académia del Cinema Català, che organizza il premio, e il supporto della Regione Sardegna.

I quattro film in programma, inediti in Italia, saranno presentati nella versione originale in catalano con sottotitoli in italiano realizzati per l’occasione. Resteranno visibili per tre giorni, gratuitamente (ma limitatamente a 300 accessi) sulla piattaforma onlinesardegna.umanitaria.it, una nuova piattaforma gestita da tre Centri di Servizi Culturali della Società Umanitaria in Sardegna.

Si comincia con Pau, la força d’un silenci di Manuel Huerga, un film che racconta un momento della vita del grande musicista Pau Casals, che a metà degli anni Quaranta si trova in esilio volontario a Prada de Conflent e ha deciso di non suonare più in pubblico fino alla caduta della dittatura franchista. Sarà un suo giovane allievo francese a provare a convincerlo a tornare sul palcoscenico, per un concerto che sia un omaggio alla libertà. Il film sarà disponibile online dalle 16.00 del 27 novembre alle 16.00 del 30 novembre.

Il secondo film in programma, dal 4 al 7 dicembre, è Els dies que vindran di Carlos Marqués-Marcet, che racconta dettagliatamente la gravidanza di Vir e del suo compagno Lluís. Il film è la terza parte di una trilogia sul disamore e sui pericoli della convivenza. Si tratta di una storia di finzione sulla mancanza di comunicazione che il regista inserisce nel cuore di una coppia di attori che aspettano un bambino nella vita reale.

Si prosegue, dall’11 al 14 dicembre, con El viatge de la Marta di Neus Ballùs. Il film narra, in una forma vicina al documentario, del viaggio della diciassettenne Marta in un resort in Africa insieme a suo padre a suo fratello minore. Marta preferisce passare il tempo con i giovani che lavorano nell’hotel piuttosto che con la sua famiglia, e questo metterà a dura prova il rapporto con suo padre.

Infine, dal 18 al 21 dicembre, verrà programmato Brava di Roser Aguilar. È la storia di Janine, che subisce un trauma dopo un’aggressione in metropolitana e decide di cercare la pace nel villaggio dove vive suo padre.

Tutti i film prevedono una sorta di “contenuto speciale”, creato apposta per il ciclo: sarà possibile, dalla stessa piattaforma o dalle pagine social degli organizzatori, vedere un intervento di attori e autori.

Come ogni anno i tre Centri della Società Umanitaria della Sardegna si uniscono alle celebrazioni del 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e quest’anno forse con un’urgenza ancora maggiore, confermata dalle statistiche ISTAT che hanno registrato in Italia, soprattutto nei mesi del primo lockdown ma anche oltre, un aumento vertiginoso dei casi di violenza domestica. Un’emergenza nell’emergenza che rende drammaticamente evidente la necessità di un impegno costante, e la Società Umanitaria sarda risponde a questo appello dedicando al tema una serie di appuntamenti, utilizzando il linguaggio che le è consono: il cinema.

Data l’impossibilità di riunirsi e di raggiungere fisicamente le sale, tutti i film in programma saranno visibili gratuitamente online sulla nuova piattaforma streaming dei CSC sardi della Società Umanitaria onlinesardegna.umanitaria.it. I film, geobloccati in Italia, saranno disponibili per 24h, dalla mezzanotte alla mezzanotte, in una sala virtuale di 300 posti. Per accedervi sarà necessario registrarsi, semplicemente cliccando su "crea account" e inserendo nome utente, indirizzo mail e password negli appositi spazi.

Il Centro di Alghero propone per la data del 25 novembre il film Santa Subito [Italia, 2019, 60’], di Alessandro Piva, documentario che racconta la vera storia di Santa Scorese, tristemente nota per il suo brutale femminicidio avvenuto dopo un lungo periodo di stalking. A introdurre il film un breve video del regista Alessandro Piva, che sarà visibile sulla pagina fb del CSC. Dal 25 novembre al 12 dicembre, il mercoledì e il sabato all’interno della pagina di Alghero del sito della Società Umanitaria, nella nuova sezione Rubriche, andrà il format Storie violente tra cinema, musica e dintorni, una serie di racconti neri che vedono protagonisti, tra vittime e carnefici, alcuni dei “mostri sacri” del mondo dello spettacolo.

Il Centro di Carbonia propone per la data del 26 novembre, in collaborazione con Arci-Ucca, il documentario Sono innamorato di Pippa Bacca [Italia 2019, 76'], di Simone Mainetti, che racconta la dolorosa vicenda accaduta all’artista Pippa Bacca, durante la sua performance artistica, Brides on Tour, interrotta ventitré giorni dopo il suo inizio in modo tragico e straziante. Dalle ore 12.00 sulla pagina FB csccarboniaiglesias.societaumanitaria e UCCApagina, conversazione con Roberto Roversi, Presidente Nazionale Ucca; Simone Manetti, regista del film Sono innamorato di Pippa Bacca; Rosalia Pasqualino di Marineo, sorella di Pippa Bacca e protagonista del film; Riccardo Noury, portavoce nazionale di Amnesty Italia. Modera Andrea Contu, operatore culturale CSC Carbonia della Società Umanitaria.

Il 27 novembre, il Centro di Cagliari, in occasione dei 25 anni dall’uscita nelle sale, propone il film di Mario Martone L’Amore Molesto [Italia, 1995, 104’]. E’ la storia di Delia che, dopo il misterioso annegamento di sua madre, tenta di ricostruirne gli ultimi mesi di vita, scoprendo l’orizzonte di una storia familiare oscura.

L’emergenza sanitaria in corso non ferma le attività dei CSC della Società Umanitaria della Sardegna. Sulla constatazione che oggi, l’unico strumento possibile per promuovere e valorizzare la cultura cinematografica nell’isola sia la diffusione in streaming, si fonda la decisione di inaugurare una propria piattaforma per proseguire l’attività istituzionale che questo ente porta avanti da oltre 50 anni. È nata così onlinesardegna.umanitaria.it, piattaforma realizzata insieme a Festival Scope e Shift72, leader per i servizi di video streaming, che vanta collaborazioni con importanti Festival internazionali.

I film presenti saranno disponibili gratuitamente per un intervallo di tempo e per un numero di visualizzazioni variabili, sempre indicati nella rispettive schede descrittive. Per accedere alla sala virtuale sarà necessario registrarsi gratuitamente cliccando su “crea account” e inserendo nome utente, indirizzo email e password negli apposti spazi. Queste le prime iniziative ospitate:

Fiorenzo Serra Film Festival, in programma dal 24 al 28 novembre, quarta edizione della principale rassegna europea sul cinema etnografico organizzata dal Laboratorio di Antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria, in collaborazione con il Dipartimento di Storia e Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. Festival dedicato alla memoria del regista sassarese Fiorenzo Serra, che dalla scorsa edizione ha attivato anche una categoria speciale intitolata ad Antonio Simon Mossa, cineasta e amico fraterno di Fiorenzo Serra. Tema di quest’anno: “La dimensione culturale del cibo”. Oltre ai film, disponibili sulla piattaforma dell’Umanitaria Sarda, Giovanni Fancello, Paolo Zucca, Antonio Macciocco e Milad Tangshir condurranno una serie di Masterclass sui canali social del Festival. Il 28 novembre, dalle 17.30, la premiazione sarà in diretta sulle pagine facebook e youtube del concorso.

Dal 25 al 27 novembre i tre Centri della Società Umanitaria della Sardegna partecipano alle celebrazioni del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con un ciclo di proiezioni su un’urgenza sociale che nei primi mesi del lockdown ha visto crescere esponenzialmente i casi di violenza intrafamiliare. I film, geobloccati in Italia, saranno disponibili gratuitamente per 24h ciascuno, dalla mezzanotte alla mezzanotte, in una sala virtuale di 300 posti. Il Centro di Alghero propone per la data del 25 novembre il film Santa Subito di Alessandro Piva [Italia, 2019, 60’]; il Centro di Carbonia, nella data del 26 novembre, in collaborazione con Arci-Ucca, presenta il documentario Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Mainetti [Italia 2019, 76']; il Centro di Cagliari, nella data del 27 novembre, per celebrare i 25 anni dall’uscita in sala, propone la visione di L’amore Molesto di Mario Martone [Italia, 1995, 104’]. Dal 25 novembre al 12 dicembre, il Centro di Alghero, all’interno della propria pagina del sito della Società Umanitaria, nella nuova sezione Rubriche, curerà il format "Storie violente tra cinema, musica e dintorni", serie di racconti neri che vedono protagonisti, tra vittime e carnefici, alcuni dei “mostri sacri” del mondo dello spettacolo.

Tra il 27 novembre e il 18 dicembre sarà online anche il Cicle Gaudí a l’Alguer online, versione in streaming della rassegna di cinema catalano contemporaneo, frutto della prestigiosa partnership internazionale tra Società Umanitaria di Alghero, Generalitat de Catalunya Delegaciò del Govern a Italia Ofici de l’Alguer e Plataforma per la Llengua, in collaborazione con l’Académia del Cinema Català, che organizza il Premio e Antaviana. Quattro film imperdibili, in lingua originale, inediti in Italia, sottotitolati in italiano per l’occasione, arricchiti da interventi di autori e interpreti.

Tutte le proiezioni in streaming, previa registrazione, sono assolutamente gratuite.
Consigli dautore. Grafica FB

Per far conoscere al pubblico il servizio di prestito online, disponibile sulla piattaforma digitale MLOL, e fornire una mini guida utile a orientarsi nell’ambito della vasta offerta cinematografica, dal 26 ottobre al 25 novembre, la Società Umanitaria di Alghero propone “Consigli d’autore”.

Dieci appuntamenti, due a settimana – il lunedì e il mercoledì, sulla pagina facebook del Centro – in cui registe e registi della Sardegna proporranno la recensione di un film scelto dal catalogo di MLOL. Un momento prezioso di condivisione e un’opportunità per conoscere più da vicino le protagoniste e i protagonisti del cinema del nostro territorio e del nostro tempo.

Per vedere i film consigliati, basterà iscriversi alla piattaforma digitale MLOL e usufruire del servizio di prestito online gratuito. Per registrarsi alla piattaforma è necessario inviare una email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome e cognome completi e un indirizzo email che si vorrà utilizzare per gestire il proprio account.

 

La Società Umanitaria di Alghero, la Delegazione in Italia del Governo della Catalogna, l’Acadèmia del Cinema  Català, in collaborazione con Sardinia Media [supporto tecnico MainStreaming] e la Plataforma per la Llengua, propongono una versione on line del Cicle Gaudí 2019, celebre circuito promosso dall’Acadèmia del Cinema Català, per diffondere i film che hanno partecipato al Premi Gaudì, prestigioso riconoscimento cinematografico della Catalogna. Il Cicle, già felicemente sperimentato ad Alghero, in sala, nel periodo tra novembre e febbraio scorso, prevederà tre settimane di programmazione, dal 26 giugno al 12 luglio, con lo streaming in diretta su YouTube live, la disponibilità on demand sulla piattaforma Sardinia Media nei due giorni successivi, e interviste di approfondimento a registi e sceneggiatori. Il progetto è nato allo scopo di permettere ad un pubblico più ampio possibile, in un momento in cui la fruizione cinematografica collettiva è ancora complicata, di vedere film di qualità, assolutamente inediti per il circuito commerciale italiano, espressione più recente di una cinematografia in continua crescita. 

Il primo film in programma, andrà in diretta YouTube, sul canale della Società Umanitaria CSC di Alghero, venerdì 26 giugno alle 21.30, e resterà disponibile sulla piattaforma Sardinia Media per le 48 ore successive. Si stratta del documentario Petitet, storia di un ex musicista gitano di Barcellona, che ha promesso alla madre morente che un giorno avrebbe portato la rumba catalana al Liceu di Barcellona. Il film è diretto da Carles Bosch, già autore di Belseros (candidato all’Oscar come miglior documentario) e di Bicicleta, cullera, poma, il film che racconta la malattia dello storico sindaco di Barcellona Pasqual Maragall, proposto nella prima edizione della rassegna Catalunya Cinema, nel 2011. Carles Bosch verrà intervistato da Nadia Rondello della Società Umanitaria. L’intervista precederà e seguirà lo streaming su Youtube e sarà disponibile come extra su Sardinia Media. 

Il secondo appuntamento, con le stesse modalità, diretta YouTube venerdì 3 luglio 21.30 e disponibilità on demand su Sardinia Media per le 48 ore successive, è con Jean-François i el sentit de la vida di Sergi Portabella, giovane cineasta al suo debutto nel lungometraggio. Il film racconta la storia di Francesc, un ragazzo solitario di 13 anni che, per caso, trova a scuola il libro Il mito di Sisifo di Albert Camus. Quel libro, cambierà la sua vita per sempre. Sergi Portabella sarà ospite di Emiliano Di Nolfo, della Società Umanitaria, in una intervista di approfondimento che precederà e seguirà lo streaming YouTube e sarà disponibile su Sardinia Media.

 

L’ultimo appuntamento non avrà la prima in diretta streaming, ma sarà solo disponibile sulla piattaforma Sardinia Media l’11 e il 12 luglio per 48 ore.  Si tratta de Les distàncies di Elena Trapé, delicata riflessione su quanto il tempo e la distanza possano cambiare le cose, che racconta la storia di quattro amici che si recano a Berlino per fare una visita a sorpresa ad un vecchio amico che compie 35 anni. L’autrice è alla seconda prova nel lungometraggio di finzione, e con questo film ha vinto diversi premi, tra cui il riconoscimento come miglior film in lingua catalana ai Premi Gaudì 2019. Ospite dell’intervista di Alessandra Sento, della Società Umanitaria, lo sceneggiatore Miguel Ibañez. Anche quest’intervista sarà disponibile sulla piattaforma Sardinia Media. 

I film saranno tutti proiettati in lingua originale con i sottotitoli in italiano. La sottotitolazione è stata curata dall’Ufficio della Generalitat de Catalunya a l’Alguer. La fruizione su Sardinia Media è gratuita previa iscrizione.   
Il Centro Servizi Culturali di Alghero annuncia l’annullamento dell’edizione 2020 di Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento, annuncia l’annullamento dell’edizione 2020 di Cinema delle terre del mare. Festival itinerante per cinefili in movimento, storica manifestazionenata nel 2009 dalla volontà di rilanciare la candidatura di Alghero Città del Cinema in Sardegna e recuperare l’illustre passato del Meeting Internazionale che si svolgeva a Capo Caccia negli anni ’60 e ’70. Un esempio di turismo culturale che promuove il territorio attraverso il cinema, partendo dalla storia collettiva che gli appartiene.

A malincuore, gli organizzatori rinunciano ad un appuntamento che, per quanto fortemente atteso dal pubblicotrova il suo senso più profondo proprio nella modalità di fruizione: la proiezione in alcune tra le più belle spiagge del litorale, impraticabile alla luce delle nuove e necessarie disposizioni di legge in materia di sicurezza. «Il nostro è un progetto site specificche si fonda sul rito collettivo della visione» - dice la direttrice artistica Alessandra Sento - «ha un carattere itineranteE ogni giorno è diverso da quello precedente, perché è il luogo che ci accoglie a compiere questo piccolo miracolo. Non esiste uno spazio platea convenzionale. Sono gli spettatori ad allestirla ogni volta, con le sdraio dello stabilimento che ci ospita, con le spiaggine che si portano da casa. Per noi non è solo un Festival. È qualcosa che assomiglia più ad un’esperienzaPiuttosto che rinunciare a tutto questo e rischiare di snaturare l’idea della quale è figlio, preferiamo saltare un’annualità.  ci sentiamo pronti per un’eventuale soluzione in assenza di pubblico, in streaming. Stiamo valutando invece l’opportunità di una versione autunnale indoor dedicata alla didattica del cinema,compatibilmente con gli scenari che la situazione epidemiologica disegnerà», conclude la direttrice. 

Il Festival, tuttavia, continuerà a essere evocato nelle iniziative che si svolgeranno interamente online, sulle pagine social del Centro, per parte dell’estate. Si comincia con Alghero Città del Cinema, il format che prevede una serie di racconti ispirati all’esperienza degli itinerari cineturistici, felicemente sperimentati nelle ultime due edizioni del Festival. 

Il regista di documentari Emanuele Gerosa, che è stato nostro ospite in una delle scorse edizioni di Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefili in movimento, sta lavorando a un progetto cinematografico per provare a capire e descrivere quello che sta accadendo in questo periodo così difficile e complesso.

Il progetto si propone di raccogliere le testimonianze di quante più persone possibili, soprattutto giovani studenti e studentesse delle scuole medie e superiori e/o iscritti ai primi anni di università, provenienti da tutta Italia, per mostrare uno spaccato di come le persone vivano questo particolare momento. È necessario filmare un proprio video diario quotidiano nell'arco di queste settimane, con il proprio telefonino, in cui ci si racconti: dal che cosa si pensa al che cosa si fa, da quel che si vede fuori dalla propria finestra a quel che si vive. In totale libertà di formato, durata, contenuto. L’idea è che ciascuno si racconti e mostri come sta vivendo questo tempo, usando il proprio dispositivo per creare un’unione virtuale con gli altri, anche se in questo momento siamo tutti separati.

I video possono essere inviati tramite wetransfer o telegram all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il regista cercherà di metterli insieme per dare vita a un film corale, in cui sia presente l'esperienza collettiva che i giovani sparsi in Italia stanno attraversando.

ATTENZIONE!
A seguito alle disposizioni stabilite dal Governo in merito al contenimento del Covid-19. 
Tutte le attività pubbliche del CSC di Alghero sono sospese fino a domenica 15 marzo, salvo nuove indicazioni da parte delle autorità competenti. 
Per qualsiasi tipo di comunicazione potete contattarci all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Grazie alla collaborazione tra l’Associazione italo-senegalese Sunugaal e il Centro Servizi Culturali di Alghero della Società Umanitaria, lunedì 24 febbraio alle 18.30 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, fa tappa in città la quinta edizione di Walyaan – Cinema Migrante, la rassegna cinematografica che si propone di ampliare lo sguardo sui Paesi dell’Africa subsahariana (Senegal, Mali, Burkina Faso e Costa d’Avorio).

Il film in programma è Barbecue Pejo [Bénin, 1999, 86’], lungometraggio d’esordio del regista Jean Odoutan, che racconta come l’acquisto di una Peugeot 504 metta in moto conseguenze inattese per un povero coltivatore di mais beninese.

Sarà ospite della serata il regista Jean Odoutan.

Il film sarà proiettato in lingua originale con i sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero.

Venerdì 7 febbraio alle 18.30 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero propone la rassegna Visioni Sarde.
Nata nel 2014 come sezione del Festival Visioni Italiane, ideato dalla Cineteca di Bologna per dare spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati da giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili, VISIONI SARDE è interamente dedicata a cortometraggi realizzati da registi sardi.

Negli anni la rassegna è diventata sempre più grande mantenendo la sua vocazione di vetrina per cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi, a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e internazionale. Questo grazie anche al progetto “Visioni Sarde nel Mondo”, quest’anno affidato al Circolo Su Nuraghe di Alessandria, che si propone di diffondere le opere in più continenti attraverso la rete dei circoli sardi, degli Istituti Italiani di Cultura, dei Comites e della Società Dante Alighieri, con il contribuito della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

I cortometraggi selezionati in quest’edizione affrontano i temi dell’immigrazione, della guerra, della multiculturalità e dell’analisi introspettiva dell’animo umano, il tutto è incastonato sullo sfondo di una Sardegna allo stesso tempo attuale e selvaggia.

La serata sarà occasione per vedere alcuni dei film giunti alla finale del Festival Visioni Italiane, che nei mesi passati sono stati raccolti e preselezionati dai critici ed esperti della Cineteca di Bologna: Dans l’attente di Chiara Porcheddu, Il nostro concerto di Francesco Piras, Sonus di Andrea Mura, Spiritosanto – Holy spirit di Michele Marchi, The wash – la lavatrice di Tomaso Mannoni, Warlords di Francesco Pirisi.

Le proiezioni sono gratuite e tutti i film saranno sottotitolati in inglese e introdotti dagli operatori della Società Umanitaria di Alghero.
In occasione delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria (27 gennaio), in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto e le gesta di coloro che hanno rischiato la propria vita per proteggere i perseguitati, giovedì 30 gennaio alle 19.00, il Cinema Miramare, in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero, propone uno dei film più discussi e attesi degli ultimi tempi: Jojo Rabbit del regista neozelandese di origini ebraiche Taika Waititi, candidato a 6 nomination agli Oscar 2020.

Il film è una vera e propria favola ambientata nella Germania nazista sul finire della seconda guerra mondiale, e racconta la storia di un timido e impacciato ragazzino di dieci anni, Jojo, fanatico nazista appartenente alla gioventù hitleriana, che si accompagna a un insolito e dispotico amico immaginario: Adolf Hitler.

Per ricostruire al meglio il periodo storico, Taika Waititi, ha svolto approfondite ricerche sulla Germania nazista, scoprendo, per esempio, come in quegli anni fosse un Paese molto vivace e alla moda. Per questo motivo, a differenza dei classici film di guerra che si contraddistinguono per i toni cupi e oscuri, in Jojo Rabbit la città appare come un luogo felice, celebrativo e animato da personaggi eleganti, in assoluto stridore con la Storia che, proprio in quel momento, vedeva finalmente sgretolarsi il Terzo Reich.

Il film, che amalgama magistralmente la commedia nera e il dramma storico, sarà eccezionalmente introdotto dagli operatori del Centro nella serata del 30, mentre nei giorni successivi seguirà la programmazione ordinaria del Cinema Miramare. Per info e costi: 079 97 63 44.

La Società Umanitaria di Alghero chiude i suoi uffici da giovedì 19 dicembre a mercoledì 8 gennaio. Cogliamo l'occasione per augurarvi buone feste e un felice anno nuovo.
La Società Umanitaria di Alghero collabora alla giornata di studi Ritratti in Sardegna. Anna Magnani sogna(t)trice, organizzata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università degli Studi di Sassari e sostenuta dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, alla quale parteciperanno le studiose Lucia Cardone (Università di Sassari), Giulia Carluccio (Università di Torino), Maria Paola Pierini (Università di Torino), Chiara Tognolotti (Università di Pisa) e Stefania Rimini (Università di Catania).

L’evento, che si terrà lunedì 16 dicembre alle 17.00 al Cityplex Moderno di Sassari, sarà anche occasione per presentare la nuova stampa del marchio “Le sognatrici” creato dalla designer Paola Cassano, dedicata ad Anna Magnani e realizzata per l’ultima edizione di FascinA, il Forum Annuale di Studiose di Cinema e Audiovisivi, e il trailer del documentario di Luisa Cutzu Gabriella Rosaleva. Regista del passato-futuro, realizzato all’interno del laboratorio offi_CINE del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali.

A seguire, sarà proiettato il film di Luchino Visconti, Bellissima (Italia, 1951, 113’).

L’ingresso è gratuito.

Lunedì 9 dicembre alle 17.00 nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, in collaborazione con l’Accademia e la Società Umanitaria di Alghero, presenta il film documentario Le Vietnam sera libre [Italia, 2018, 30’] di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli.

Un viaggio sul filo della memoria e sulla necessità di ricostruirla, attraverso gli scatti, gli scritti e i ricordi della decana del documentario italiano che, tra il 1964 e il 1965, realizzò un reportage fotografico, ancora in buona parte inedito, del Vietnam del Nord in guerra con gli Stati Uniti. Attraverso lo sguardo d’autrice, emerge il ricordo di una guerra colonialista, di una resistenza e di un popolo in armi.

Intervengono la regista Cecilia Mangini e il regista Paolo Pisanelli. Al termine della proiezione seguirà un dibattito introdotto da Nicola Mocci, docente di storia e istituzioni dell’Asia.

Ingresso libero.

Come accade ormai da oltre un decennio, la Società Umanitaria di Alghero partecipa attivamente alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con una serie di iniziative sul tema.

Si parte il 25 novembre, alle 19.00 al Cinema Miramare, con la proiezione di Verdict di Raymund Ribay Gutierrez [Filippine, 2019, 126’], film vincitore del premio speciale della giuria Orizzonti a Venezia 76. Verdict è la storia di Joy che, vittima da anni delle violenze del marito, dopo un’aggressione che coinvolge per la prima volta anche la loro bambina, decide finalmente di denunciare il suo aguzzino alle forze dell’ordine. Da qui la donna inizierà una lunga ed estenuante trafila per ottenere giustizia, in un contesto di omertà, colpevolizzazione delle vittime e difficoltà legali di ogni tipo.

In collaborazione con la Rete delle Donne di Alghero, nel pomeriggio del 25 a partire dalle 17.00, comincerà Lenzuolo SOSpeso. Un filo rosso per non dimenticare, un filo verde per un mondo senza violenza, performance artistica collettiva e itinerante che coinvolge tutte le sedi della Società Umanitaria (Milano, Roma, Napoli, Alghero, Carbonia, Cagliari), nell’impegno per la difesa e la conquista dei diritti civili, politici ed economici e nella lotta contro ogni forma di violenza, vessazione e discriminazione. Il progetto si inserisce nell’ambito dell’iniziativa nazionale LENZUOLI SOSPESI, ideata dall’artista e performer Silvia Capiluppi.

Nelle giornate del 28 e del 29 novembre, il centro di Alghero collabora a Donna e altre SOPRAFFAZIONI, un progetto della compagnia teatrale Les Bruixes, articolato in momenti diversi dell’anno, che indaga la violenza di genere e qualunque altra violenza perpetrata ai danni dei più ‘deboli’ per questioni economiche, di provenienza, di religione o di etnia.

Nella giornata del 28, alle 20.30 al Teatro Civico, sarà proiettato il film documentario La linea sottile di Paola Sangiovanni e Nina Mimica [Italia, 2016, 80’], racconto di due guerre degli anni ’90 viste da due prospettive molto diverse e riflessione altissima sulla consapevolezza del male e dell'umana capacità di generarlo.

Il 29, sempre alle 20.30 al Teatro Civico, dal cinema si passa al teatro con A Nina, monologo sullo sfruttamento sessuale delle giovani donne vittime della droga e dei “compratori” dei loro corpi, scritto da Federico Pacifici e interpretato da Ignazio Chessa e, a seguire, lo spettacolo di teatrodanza di Dario La Stella e Valentina Solinas (Senza Confini Di Pelle), Fame.

In entrambe le serate, prima e dopo gli eventi, sarà possibile visitare Shattered Mirrors, esposizione dell’artista e fotografo Aaron Gonzalez. Il film, il monologo, lo spettacolo e la mostra, saranno proposti anche al mattino per gli studenti delle classi finali degli istituti superiori cittadini. Info, costi e prenotazioni: Società Umanitaria di Alghero 079 974375 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Les Bruixes 345 2121921 │389 9848807

Ha preso il via Asincronie, progetto di ricerca ideato e curato dal gruppo di registi dell’associazione 4CaniperStrada, in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero, la Cineteca Sarda, Caucaso Factory di Bologna e Tratti Documentari. Un percorso che mette al centro le interazioni tra immagine e suono nel cinema, e prevede incontri, presentazioni di film, seminari e laboratori aperti al pubblico. Tutti gli appuntamenti si terranno nel neonato Spazio Bunker di Sassari, un luogo di interazione e aggregazione tra realtà associative e artistiche, uno spazio condiviso per la ricerca e produzione, in cui far transitare opere e autori al di fuori dei circuiti ufficiali.

Il primo appuntamento è domenica 10 novembre alle 20.30 con la proiezione di Shelter: Addio all’Eden, presentato per la prima volta in Sardegna. L’autore e regista Enrico Masi, lunedì 11 e martedì 12 novembre dalle 17.30 alle 20.00, terrà un seminario di cultura visuale e sonora dal titolo Terzo Cinema/Terzo Paesaggio, aperto a tutti gli appassionati di cinema e arti visive, in cui analizzerà alcune dinamiche del processo di creazione di un’opera documentaria. L’ingresso è libero e gratuito.

La rassegna prosegue domenica 17 novembre alle 20.30 con l'incontro/seminario Raccontare con il suono, tenuto dal regista Giuseppe Casu che introdurrà il suo radiodocumentario, Il sottosopra, girato nelle miniere del Sulcis, co prodotto da Radio 3 Tre Soldi e premiato come Best European Radio Documentary.

Venerdì 22 novembre alle 20.30, in collaborazione con Meridiano Zero e la rassegna Visioni Parallele, sarà proiettato il documentario vincitore a Cannes 2018, La Strada dei Samouni di Stefano Savona, con le animazioni di Simone Massi, che racconta la storia di una famiglia nella striscia di Gaza, colpita da un violento attacco dell'esercito israeliano.

Infine, sabato 23, domenica 24 e domenica 30 novembre dalle 17.30 alle 20.00, si terrà il workshop condotto dalla regista e artista visiva Vittoria Soddu dal titolo Cacofonia armonica,  un laboratorio di ascolto e narrazioni sonore nella storia dell'immagine in movimento, con particolare attenzione al documentario e alle sue recenti forme ibride, attraverso l'incontro fra cinema e altre discipline quali l'antropologia e le arti visive.
Approda anche ad Alghero il Cicle Gaudí, il circuito che diffonde in tutte le terre di lingua catalana i film premiati al Premi Gaudí, il più prestigioso premio cinematografico catalano. Quattro appuntamenti impedibili, uno al mese, da novembre 2019 a febbraio 2020, con proiezioni e incontri con autori, produttori e protagonisti delle pellicole. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ad un progetto di cooperazione culturale che prevede una vasta partnership, con in testa l’Acadèmia del Cinema Català, organizzatrice del premio e del ciclo in Catalogna, l’ufficio di Alghero della Generalitat de Catalunya, la Società Umanitaria di Alghero, ente da sempre impegnato della diffusione della cultura cinematografica e audiosiviva, la Plataforma per la Llengua, ONG che promuove l’uso del catalano come strumento di coesione sociale.
Il Cinema Miramare di Alghero si aggiunge alle 50 sale in altrettanti comuni della Catalogna che ospitano il circuito. Le proiezioni sono previste il 6 novembre alle ore 19.30, il 4 dicembre, il 15 gennaio e il 5 febbraio alle ore 19.00.
Il primo film in programma è il documentario Petitet – El rumbero que va prometre l’impossible, la storia di un ex musicista gitano di Barcellona, che ha promesso alla madre morente che un giorno avrebbe portato la rumba catalana sul palco di un grande teatro di Barcellona. Il film è diretto da Carles Bosch, già autore di Belseros (candidato all’Oscar come miglior documentario) e di Bicicleta, cullera, poma, il film che racconta la malattia dello storico sindaco di Barcellona Pasqual Maragall, proposto nella prima edizione della rassegna Catalunya Cinema, nel 2011. Saranno ospiti della serata il regista e i musicisti Raúl Pérez, Yumitus Del Pichón, Jack Chakataga. Martedì 5 novembre alle 19.00 a "Lo Teatrì" (via Manzoni 85), i musicisti Pérez, Del Pichón e Chakataga si esibiranno in una jam session gratuita che prevede il coinvolgimento dei partecipanti. Gli interessati sono invitati a portare i propri strumenti, adatti all'occasione, pertanto è consigliata la prenotazione.
La seconda proiezione prevista, il 4 dicembre, è Les distàncies di Elena Trapé, delicata riflessione su quanto il tempo e la distanza possano cambiare le cose. Quattro amici si recano a Berlino per fare una visita a sorpresa ad un vecchio amico che compie 35 anni, ma non vengono accolti come si sarebbero aspettati. Durante il fine settimana emergeranno le differenze e l’amicizia verrà messa a dura prova. L’autrice è alla seconda prova nel lungometraggio di finzione, e con questo film ha vinto diversi premi, tra cui il riconoscimento come miglior film in lingua catalana al Premi Gaudì 2019.
L’appuntamento di gennaio, mercoledì 15, è con Jean-François i el sentit de la vida di Sergi Portabella, giovane cineasta al suo debutto nel lungometraggio. Il film racconta la storia di Francesc, un ragazzo solitario di 13 anni che, per caso, trova a scuola il libro Il mito di Sisifo di Albert Camus. Affascinato dalle idee del filosofo, decide di diventare esistenzialista e inizia a farsi chiamare Jean-François. Ignaro che Camus sia morto da oltre 50 anni, il ragazzo decide di partire per Parigi per incontrarlo.
Il ciclo di concluderà il 5 febbraio, con la proiezione di La vida sense la Sara Amat, debutto alla regia dell’attrice Laura Jou. Il film, che è un adattamento di un romanzo di Pep Puig del 2015, racconta della scomparsa di una ragazza, Sara Amat, in una notte d’estate. Nessuno sa che Sara, in realtà, è fuggita da casa per rifugiarsi nella stanza del suo coetaneo Pep, che è perdutamente innamorato di lei. Il film è prodotto da Isona Passola, la presidente dell’Acadèmia del Cinema Català, che è stata spesso ospite ad Alghero in altre iniziative.
I film saranno tutti proiettati in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Il Ciclo gode del patrocinio della Fondazione Alghero e dell’Amministrazione Comunale.
Ingresso 2€ 
Abbonamento 4 film 6€

In occasione della XVIII edizione della Mostra del Libro in Sardegna, il Centro di Alghero presenta Isura da Filmà. Fiorenzo Serra e la Sardegna filmata in libertà, regia e montaggio di Marco Antonio Pani, musiche originali di Paolo Fresu. Un film prodotto dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda e realizzato a partire dai preziosi materiali inediti girati da Fiorenzo Serra in pellicola 16 mm alla fine degli anni Quaranta. Spezzoni di vita quotidiana, testimonianze di una Sardegna aspra, laboriosa, orgogliosa e identitaria, rarità sapientemente ricucite e montate insieme, in una sorta di viaggio nel tempo. L’appuntamento è per venerdì 18 ottobre alle 18.00 al Padiglione Filigosa di Macomer, sede del CSC UNLA.
Intervengono la direttrice del Centro di Alghero Alessandra Sento, il regista e montatore Marco Antonio Pani; coordina Giancarlo Zoccheddu, direttore del Centro di Macomer.
Il CSC di Alghero partecipa al Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi_FAScinA 2019, organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari e curato da Lucia Cardone, Anna Masecchia e Maria Rizzarelli. Quest’anno il Furum sarà dedicato alle DIVAGRAFIE, le scritture prodotte dalle attrici italiane che costituiscono un corpus di testi variegato e di grande interesse, finora poco frequentato dagli studi sui media e da quelli sul divismo.

Giovedì 17 ottobre alle 17.30 nella Sala Ex Biblioteca Universitaria, in Piazza Università 21 a Sassari, sarà proiettatoLia: music non stop [Italia, 2014, 70’]. A introdurre il film di Tore Manca, presente alla proiezione, Sandra Lischi (Università di Pisa). La serata sarà arricchita dal video saluto di Lia Origoni, una delle artiste più significative del periodo compreso tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, che ha lavorato nei teatri più importanti d’Europa, spaziando tra opera lirica, rivista e teatro.

Ecco il programma completo https://fascinaforum.wordpress.com/

Mamatita FestivalDa quest’anno il CSC di Alghero è uno dei partner del Mamatita Festival organizzato dall’associazione teatrale Spazio T, con la direzione artistica di Chiara Murru. Un ricco contenitore di arti circensi e performative che si svolge ad Alghero da diversi anni, con l’obiettivo di rigenerare gli spazi pubblici e restituirli alla vita di comunità. Saranno due gli appuntamenti curati dal Centro, entrambi previsti martedì 24 settembre, all'interno dello Chapiteau Magda Clan Circo allestito sul Lungomare Rovigno, nella borgata di Fertilia. 

Alle 18.00 la proiezione dell'immortale capolavoro di Charlie Chaplin, Il circo, nella scintillante versione restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. «Una delle opere chapliniane più istintive e immediate, disperate e vaghe», ricca di sottile sentimentalismo e poesia. 

Alle 21.00 la proiezione di Cirqo, del regista cileno Orlando Lübbert, vincitore del Premio come miglior direzione artistica al Festival dell’Havana. La copia è stata gentilmente concessa dal Terre di Confine Film Festival di Asuni/Solarussa. Il film, inedito in Italia, non ha il visto della censura, pertanto la visione è consentita ai soli maggiorenni.

Ingresso a pagamento [5,00 €] per ciascuna proiezione. 

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Arrivederci, cinefili in movimento, Cinema delle Terre del Mare torna in porto. Il nostro viaggio a bordo del cinema d’autore, sempre in direzione ostinata e contraria, è finito. L’equipaggio, stremato ma colmo di soddisfazione, vi dà appuntamento alla prossima stagione. Da quando siamo partiti, nel 2009, molte cose sono cambiate: il mondo, il cinema, noi stessi. Ciò che invece resta ancora è il piacere e la passione che ci mettiamo ogni volta, e il senso di gratitudine che molti di voi ci riservano a fine serata, anche solo con un cenno del capo o un sorriso appena abbozzato. È sempre bello vedervi arrivare in spiaggia come un esercito brulicante che stringe sotto il braccio sediette, stuoie e asciugamani e compone disordinatamente la platea sentendosi parte di qualcosa. Gli obiettivi si raggiungono quando tutti fanno la loro parte. E Cinema delle Terre del Mare deve soprattutto a questo, la sua fortuna. Essere un progetto collettivo e condiviso, un progetto in cui Your ideas matter, come dicono gli americani. Siamo gente di mare educata all’accoglienza, anche delle idee.
Ringraziamo le istituzioni che lo hanno sostenuto: l’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, il Comune e la Fondazione Alghero, la Fondazione Sardegna Film Commission. I partner culturali: l’Accademia del Cinema Catalano, il Parco di Porto Conte, ExplorAlghero, la Cooperativa La Luna, Cyrano Libri Vino e Svago, l’Associazione Les Bruixes, La Compagnia Teatro d’Inverno e l’Agenzia di Servizi Turistici A S’Andira. Le strutture alberghiere e gli sponsor. Panoramika Editrice che cura il nostro preziosissimo catalogo e sopporta le nostre infinite correzioni prima del Festival. Tutto questo, però, non sarebbe possibile senza la fiducia e la disponibilità degli stabilimenti balneari e delle strutture ricettive e della ristorazione che ci ospitano ogni volta, e che ci fanno sentire a casa. E oggi il popolo di Cinema delle Terre del Mare è diventato una community.
Grazie all’equipaggio che contagiato dal sogno di Alghero Città del Cinema, ha lasciato che il virus scatenasse una vera e propria epidemia: Grandi Luci di Tony Grandi, senza i quali le nostre idee resterebbero solo delle idee. Bruno D’Elia, il visionario che tutti ci invidiano. È sua la creatura mitologica metà pesce/metà proiettore. Massimiliano Caria, un professionista, un amico, al quale non dobbiamo raccontare mai troppo, perché il suo occhio ci è già arrivato da solo. I nostri giovani videomaker Valentina Spanu e Alessandro Fanari, infaticabili collaboratori storici del Festival, pronti a catturare dettagli, atmosfere, umori, senza mai guardare l’orologio. Il “dronista” Bruno Cattari e i suoi tramonti mozzafiato sul mare a cui - per fortuna - non riusciamo a fare l’abitudine.
L’ufficio stampa, Nicola Muscas e Michela Seu. Averli accanto è stato come essere insieme da sempre. Dopo un paio di giorni ad Alghero, sfoggiavano parei e ciabattine in pieno stile Cinema delle Terre del Mare. L’ufficio stampa nazionale DDL Studio: il mare di mezzo non ci ha comunque impedito di esportare il mood del Festival. I nostri social media manager, Davide Troisi e Maria Corazza. Lucidi, attenti, rigorosi nell’analisi e nella strategia. Abbiamo piacevolmente coabitato per settimane nei nostri uffici di via Petrarca bevendo litri di caffè e consumando pasti frugali. Grazie a loro il mondo dei social per noi non ha più segreti! (Come dimenticare il loro sconforto iniziale davanti alla nostra evidente inconsapevolezza). I creativi Marco Velli e Barbara Lauricella: i loro allestimenti del primo e ultimo giorno hanno contribuito a ricordarci che il grande gioco del cinema resta soprattutto l’immaginazione.
Il nostro bassista preferito, Gianmarco (Jimi) Diana. Le sue conversazioni tra cinema e musica, colte, ma leggere, sono state piccoli momenti di “felicità non trascurabile”. ll driver, Costantino Monti. Il suo sorriso è stata la prima cosa bella che gli ospiti hanno visto arrivando in terra sarda. 
Gli studenti del Liceo Spano di Sassari, Alessandro Astara, Davide Podda, Alessia Satta, Martina Tedde del Progetto Alternanza Scuola Lavoro e i nostri irriducibili volontari Rachele Bruccoleri, Flavia Dominici, Elisabetta Ferrarini, Rita Masu, Livia Mele, Lorenzo Mongile, Federica Sechi, Jacopo Uzzau, Mattia Uzzau e la loro entusiasta coordinatrice Roberta Morittu. Grazie ragazzi, per il tempo che avete regalato al Festival sottraendolo alla vostra estate. Siete l’iniezione di futuro di cui noi adulti abbiamo bisogno. Il vostro sguardo sul mondo ci serve per smorzare il cinismo e il disincanto del nostro. Le interpreti Essia Elisabeth Sahli e Marida Canu, la traduttrice Elizabeth Walling e il Sardinia tour guide Andrea Cicalò, che ci hanno reso un po’ più cosmopoliti. 
Last but not least, la squadra Umanitaria dei Centri di Cagliari e Carbonia: Luigi Cabras, Maria Angela Caddori, Andrea Contu, Giulia Mazzarelli, Martina Mulas, Teresa Nieddu, Raffaela Giulia Saba, Cristina Secci, Daniela Stara. Grazie ancora, davvero, per avere accettato il nostro invito. Grazie per il lavoro enorme che avete fatto per un Festival che speriamo, da adesso, comincerete a sentire anche un po' vostro. Avervi con noi ci ha riempito di orgoglio e di soddisfazione. Siamo tutti figli della stessa idea. Abbiamo tutti la stessa storia. Guardiamo tutti nella stessa direzione. Quella della promozione del cinema e della valorizzazione della memoria cinematografica di quest’isola.
E agli ospiti che hanno reso speciale questa ottava edizione del Festival: Raimondo Dore, Emanuele Gaetano Forte, Giacomo Forte, Gustav Hofer, Luca Ragazzi, Matteo Santandrea, Luca Meini, Laura Luchetti, Kalill Kone, Anastasyia Bogach, Giacomo Durzi, Manfredi Lucibello, Stefania Muresu, Stefano Deffenu, Daniele Atzeni, Antonio Maciocco, Marco Antonio Pani, Maria Grazia Perrìa, Daniele Maggioni, David Ciurana, Marcella Piccinini, Elisabetta Sedda, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Fumettibrutti, Modigliani, Franco Jannuzzi, Fulvio Sperduto, Alessandro Rak, Dario Sansone, Jacopo Cullin, Geppi Cucciari, Arantxa Echevarrìa, Pilar Sànchez Dìaz, Sirio Sechi, Scarda, Igor Urzulai, Moreno Solinas, Fionn Cox-Davis, Margherita Elliot e Federico Pacifici

Buon vento, cinenauti!
Società Umanitaria Alghero
Ritorna ad Alghero ASPAward, il Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore, quest’anno in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero. Il Festival, che riconferma la “Street” non solo come tipologia fotografica ma anche come attitudine mentale, è preceduto e introdotto da un contest internazionale che si articola in quattro categorie principali: Fotografia di viaggio, Documentaria, Fotografia di strada e Fotografia di ricerca, a cui si aggiungono Insula/Insulae e Blow Up.

La serata della premiazione, che si terrà il 26 aprile al Teatro Civico di Alghero, proseguirà con l’apertura della mostra allestita negli spazi dell’Ex Mercato Civico. I giorni 27 e 28, invece, saranno ricchi di eventi, incontri, masterclass, tavole rotonde. Il Centro di Alghero partecipa con la proiezione di Mapplethorpe – Look at the picture [Germania, 2016, 108’], che si terrà sabato 27 aprile alle 21.00 al Teatro Civico. Il film documentario di Fenton Bailey e Randy Barbato, presentato al Sundance Film Festival 2016, è il ritratto di uno degli artisti più controversi del XX secolo, morto di AIDS nel 1989, che è riuscito a trasformare la fotografia in arte contemporanea. 
Arriva in anteprima nelle sale sarde l’ultima opera del regista sardo Paolo Zucca, scoperto durante le Giornate degli Autori nel corso della 70ma Mostra del Cinema di Venezia, con il lungometraggio L’arbitro, che ha conquistato il favore del pubblico e della critica.

A qualche anno dal suo esordio, Zucca approda sul grande schermo con il suo secondo lungometraggio, L’uomo che comprò la luna [Italia, 2018, 105’], commedia brillante, dalla trama stralunata e surreale, ambientata nella bucolica Sardegna. È qui che qualcuno si è permesso di comprare la Luna, ma nessuno sa il perché.

Anche il Cinema Miramare, in collaborazione con il CSC di Alghero, proietterà il film domenica 7 aprile alle 19.00, che sarà introdotto da Alessandra Sento, direttrice del CSC di Alghero. Per l’occasione interverranno il regista Paolo Zucca e gli interpreti Jacopo Cullin e Benito Urgu.
In occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il Centro di Alghero si unisce alle celebrazioni nazionali con un’attività all’interno dell’Istituto di Istruzione Superiore Piazza Sulis. Nell’ambito di una giornata dedicata interamente al tema in cui si avvicenderanno gli interventi di vari esperti, i ragazzi delle quinte saranno guidati dagli operatori del Centro nella visione di un film, e insieme a loro discuteranno dei temi scaturiti da esso.
Scegliere il colore o il bianco e nero. Come costruire una storia partendo da un corpus di riprese. Come affrontare una sequenze scegliendo il punto più giusto in cui posizionare la macchina. Come ottenere interviste intense, sincere, espressive. Come rapportarsi alla realtà, disporsi al montaggio, scegliere uno stile. Questi (e molti altri) argomenti saranno il focus del workshop intensivo sul documentario Smontando un Doc, organizzato dal premio Kentzeboghes, l’Associazione Babel, con la collaborazione della Società Umanitaria di Alghero e il patrocinio della Regione Sardegna.

Il workshop si svolgerà ad Alghero venerdì 29 e sabato 30 marzo, e sarà tenuto dal regista Marco Antonio Pani.

Il programma prevede, per il primo giorno, una sessione teorica in aula, con la visione integrale e l’analisi approfondita e diverse sequenze di Capo e Croce. Le ragioni dei pastori, il documentario pluripremiato di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, che si svolgerà, dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30 nella Sala Mosaico del Museo Archeologico [in via Carlo Alberto 72]. Nel secondo giorno gli allievi faranno pratica di ripresa in esterni.

Il workshop è completamente gratuito ed è rivolto a tutti: videomaker, insegnanti o semplici appassionati, fino a un massimo di 10 partecipanti.

Per informazioni si può telefonare al numero 079 97 43 75. L’iscrizione deve essere effettuata mandando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e farà fede l’orario d’invio.

Il premio Kentzeboghes è il primo premio organizzato in Sardegna per progetti cinematografici in lingua.

L’associazione culturale Babel organizza, in collaborazione con la Cineteca Sarda della Società Umanitaria, il Babel Film Festival, dedicato al cinema nelle lingue minoritarie.

Marco Antonio Pani è regista, montatore, sceneggiatore e docente di regia. La sua poetica affianca l’interesse storico ed etnografico per la cultura sarda ai temi della contemporaneità. È autore di più di 40 documentari, tra cui Arturo torna dal Brasile e, in co-regia con Paolo Carboni Capo e croce. Le ragioni dei pastori.
Terre di confine filmfestival, giunto alla sua XII edizione, centra la propria attenzione, per il secondo anno consecutivo, su un paese dell’America latina, in questo caso il Cile. Più in particolare, il tema del festival è la libertà in tutte le sue declinazioni: di pensiero, d’espressione, fisica, religiosa, economica, geografica, linguistica, sessuale, artistica.

Domenica 17 marzo alle 19.30, Paolo Serra, Alessandra Sento e Antonello Zanda della Società Umanitaria – Cineteca Sarda parteciperanno all’incontro Cinema e conservazione: gli archivi, il cinema di famiglia, il riutilizzo e la divulgazione. 
Alle 20.00 seguirà la proiezione di Ìsura da filmá, un film composto da Marco Antonio Pani a partire dai preziosi materiali girati negli anni Quaranta e Cinquanta dal regista sassarese Fiorenzo Serra, e musicato da Paolo Fresu. Una vera e propria narrazione in cui gli uomini e le donne ripresi da Serra si fanno personaggi, interagiscono tra loro grazie alla forza intrigante del cinema, sviluppano azioni, giungono ad un epilogo. Paolo Fresu ha composto una colonna sonora contemporanea e arcaica che accompagna le immagini di Serra in una dimensione sonora sospesa nel tempo e nello spazio. Il documentario è prodotto e presentato dalla Cineteca Sarda.
Terre di confine filmfestival, giunto alla sua XII edizione, centra la propria attenzione, per il secondo anno consecutivo, su un paese dell’America latina, in questo caso il Cile. Più in particolare, il tema del festival è la libertà in tutte le sue declinazioni: di pensiero, d’espressione, fisica, religiosa, economica, geografica, linguistica, sessuale, artistica.

Domenica 10 marzo, alle 11.00, alla Casa Sanna [in Piazza della Chiesa della Madonna delle Grazie, a Solarussa], la direttrice del Centro di Alghero, Alessandra Sento, racconterà le esperienze di didattica e formazione svolte dal centro negli ultimi anni durante l’incontro Percorsi formativi col cinema nelle scuole dell’obbligo, in compagnia di filmaker, insegnanti, dirigenti scolastici e della direttrice della Sardegna Film Commission Nevina Satta. Durante gli interventi i relatori proietteranno degli estratti video di laboratori svolti nelle scuole.

Il Festival farà tappa anche ad Alghero, lunedì 11 marzo a Lo Teatrì [di via Manzoni, 85], con due proiezioni consecutive, alle 10.00 e alle 11.30, dirette agli studenti delle scuole di Alghero. Saranno proiettati il breve cortometraggio La libertà [Italia, 2019, 3'], spot della XII edizione realizzato con gli allievi del laboratorio di cinematografia organizzato dal Festival ad Asuni e Solarussa, e il documentario Cien niňos esperando un tren [Cile, 1988, 58’] di Ignacio Aguero, che racconta la storia della scoperta del cinema da parte di cento bambini di un sobborgo popolare di Santiago attraverso un laboratorio. Al termine della proiezione l’attore Ignazio Chessa incontrerà il regista e docente di cinema cileno Orlando Lübbert, ospite del Festival. L’iniziativa è una collaborazione Società Umanitaria di Alghero, Lo Teatrí e Terre di confine filmfestival. 

InstagramCome ogni anno, il Centro di Alghero celebra l’8 marzo nel segno del cinema e dello spettacolo. La rassegna ideata quest’anno, Una donna può tutto, è inserita nell’ambito del programma di “TXT – Teatro per Tutti”, progetto di valorizzazione del Teatro Civico di Alghero, nato dal bando RAS “Culture Lab” POR FERS 2014-2020 che vede capofila la Compagnia Teatro d’Inverno. 

Una parte importante della rassegna è dedicata a Gabriella Rosaleva, regista attiva sulla scena italiana dalla fine degli anni Settanta ai primi anni Duemila tra cinema, televisione e radio. Il 7 e 8 marzo, a partire dalle 16.30, saranno proiettati tre dei suoi film: La vocazione, Viaggio a Stoccolma e Processo a Caterina Ross, nella versione restaurata presentata all’ultima edizione del Torino Film Festival. Sarà presente l’autrice che dialogherà con la ricercatrice Luisa Cutzu, la docente di storia e critica del cinema Lucia Cardone e la giornalista e critica d’arte Manuela Gandini.

L’appuntamento col cinema contemporaneo è dedicato al film islandese La Donna Elettrica di Benedikt Erlingsson, in programma l’8 marzo alle 21.00. Il film narra la storia di Halla, «una donna libera (ma ricercata) in guerra contro i potenti, contro lo Stato, contro l’evoluzione cieca e cinica. Un atto di resistenza ambientalista, il suo, che diventa una bomba mediatica».

Attesissimo lo spettacolo, previsto per la sera del 9 marzo, sempre alle 21.00Dissacrantemente lucide… lucidissime! delle Lucido Sottile, con cui il duo di attrici cagliaritane ripercorre i personaggi più celebri della propria carriera, in un viaggio teatrale e musicale irresistibilmente comico. Ingresso 13€. Segreteria e prenotazioni TXT - Teatro per Tutti 388 57 21 808.

Infine, domenica 10 marzo la rassegna si chiude con un doppio appuntamento. Alle 19.00 lo spettacolo Per un’ora d’amore Unplugged della Compagnia Teatro d’Inverno (ingresso 6€). Segreteria e prenotazioni TXT - Teatro per Tutti 388 57 21 808.
Alle 21.00 a El Pultal Ristorante Pizzeria il Concerto di suoni e sapori, originale performance gastronomico-musicale della violinista Adele Madau. Una cena sensoriale di quattro portate al costo di 35€ a persona bevande incluse. Per prenotazioni e informazioni sul menu chiamare El Pultal Ristorante Pizzeria allo 079 98 66 32.

Il tema del pluripremiato documentario di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, datato 2013, è tornato prepotentemente di attualità. Per questa ragione i due autori hanno autorizzato proiezioni gratuite per scuole e università, oltre al prestito privato per la visione domestica.

Il CSC di Alghero, così come quelli di Cagliari e Carbonia, dispone di diverse copie che si possono richiedere chiamando il numero 079.974375 o mandando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Capo e Croce. Le ragioni dei pastori documenta, da un lato, la clamorosa protesta del pastori sardi del 2010, dall’altro racconta in un viaggio inedito le ragioni dei pastori e la loro realtà quotidiana, alla ricerca delle origini della protesta.

E' uscito il nuovo numero della nostra rivista, un unico house-organ per cinque sedi in tutta Italia: Alghero, Cagliari, Carbonia, Milano, Napoli, Roma.

Lo strumento più idoneo per conoscere nel dettaglio lo spirito che anima la nostra istituzione, che in questo numero racconta progetti ed iniziative da febbraio a maggio anche nella nostra città.

qui umanitaria

 

Per celebrare il Giorno del Ricordo (10 febbraio), in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati italiani dalle proprie terre, mercoledì 6 febbraio alle 20.30 al Cinema Miramare sarà proiettato il film RED LAND (ROSSO ISTRIA) del regista argentino Maximiliano Hernando Bruno.

La storia viene raccontata attraverso la figura di Norma Cossetto, studentessa in lettere imprigionata ed uccisa nei territori dell’Istria nell’ottobre 1943, all’età di soli 23 anni. Il film sarà introdotto da Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero.

L’iniziativa è organizzata da Marisa Brugna, vicepresidente pro tempore del Comitato nazionale vittime giuliano-dalmate, organismo costituitosi a Palazzo Madama il 22 gennaio scorso. Sarà presente l’assessore comunale alla Cultura Gabriella Esposito.
Nel luglio nel 2018 un cedimento strutturale del Centro Residenziale Anziani di Alghero, purtroppo abbastanza grave, ha costretto l’Amministrazione Comunale a trasferire i 77 ospiti presso l’Ostello della Gioventù della vicina borgata di Fertilia. L’evento ha scatenato una sorta di gara di solidarietà da parte delle associazioni culturali e di volontariato che, coinvolte inizialmente dalla Consulta Giovanile, hanno messo a disposizione competenze, tempo ed energie per rendere più piacevole la vita degli anziani ospiti dell’Ostello. Il risultato è il progetto Un Ostello per Tutti, più di due mesi di eventi culturali quasi quotidiani, tra dicembre 2018 e febbraio 2019, organizzati da 24 realtà culturali e sociali della città di Alghero.

Attività manuali (dal riciclo al cucito, dalla lavorazione del pane a quella del formaggio), concerti, letture, spettacoli, laboratori, lezioni aperte, mostre, allestimenti fotografici, animazioni, hanno allietato (e continueranno a farlo) le giornate dei “nonni” della città, in un inedito, continuo e proficuo scambio tra generazioni

Il Centro Servizi Culturali dell’Umanitaria di Alghero ha risposto con entusiasmo alla richiesta di far parte del cartellone di eventi. La nostra proposta prevede un breve ciclo cinematografico dal titolo Argento vivo: tre proiezioni, della durata relativamente breve, che affrontano tematiche che possano trovare l’interesse degli anziani. Si comincia mercoledì 30 gennaio alle 16.00 con Achentannos (A cent’anni, in sardo), del regista sassarese Antonio Maciocco. Alla proiezione del cortometraggio, interamente realizzato nel piccolo paese di Osilo, saranno presenti il regista e Giulio Pau, arzillo e carismatico attore che interpreta il centenario protagonista della storia.

La seconda serata è in collaborazione con la sezione di Alghero dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, per la proiezione di un cortometraggio documentario realizzato dall’associazione stessa, dalla Società Umanitaria di Alghero e dalla Big Sur di Paolo Pisanelli (anche regista) in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale. Nel documentario compaiono, come testimoni, alcuni degli ospiti del Centro Residenziali Anziani che avranno la possibilità di rivedersi per la prima volta. L'appuntamento è per giovedì 14 febbraio alle 16.00.

Nella terza e ultima serata, giovedì 21 febbraio alle 16.00, sarà proiettato Arturo torna dal Brasile, il mediometraggio che Marco Antonio Pani ha dedicato alla poliedrica figura di Arturo Usai, medico chirurgo sassarese ma algherese d’adozione che, nel secondo dopoguerra, lascia l’Italia per cercare fortuna in Brasile. Lì scopre la passione per il cinema, lavora come direttore della fotografia, regista, operatore e perfino attore. Rientrato in Sardegna, ad Alghero, diventa uno dei tre dentisti della città, ma conserva la vocazione per le immagini in movimento, realizzando i primo documentari sulla Riviera del Corallo. 

In occasione delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria (27 gennaio), in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto e le gesta di coloro che hanno rischiato la propria vita per proteggere i perseguitati, la Società Umanitaria di Alghero partecipa con la proiezione de Gli Invisibili di Claus Räfle, un film che offre uno sguardo inedito sulla Shoah.

Nella Berlino del 1943, nonostante le autorità naziste avessero dichiarato la città ormai definitivamente “libera dagli Ebrei”, alcuni di essi continuavano a sopravvivere in clandestinità, aiutati e protetti dai concittadini tedeschi tra immani pericoli e difficoltà.
Il film ci racconta quattro di queste vite straordinarie, intramezzate da immagini di repertorio e dalle interviste ai veri protagonisti, in un’andata e ritorno continui dal documentario alla finzione. Per l’evento, che si terrà al Civico Teatro di Alghero il 28 gennaio, il Centro ha organizzato due proiezioni: una serale alle ore 19.00 (ingresso 4,00€) e un matinée dedicato esclusivamente agli studenti, per far sì che il Giorno della Memoria non resti soltanto un momento isolato di esercizio commemorativo, ma un’occasione pratica di confronto con (e tra) le nuove generazioni.

La manifestazione è inserita nell’ambito del programma di "TxT, teatro per tutti", progetto nato dal bando RAS "Culture Lab" POR FERS 2014-2020 che vede capofila la Compagnia Teatro d'Inverno.

Si rinnova la collaborazione con l’associazione Dietro Le Quinte di Santa Teresa di Gallura per la sessione conclusiva di Venti d’Essai, la rassegna di cinema d’autore cominciata a Luglio 2018, che si svolge al Cineteatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa.

Il primo dei tre appuntamenti è per venerdì 11 gennaio alle 18.00 con Uno sguardo alla Terra del regista sardo Peter Marcias. Il documentario, dopo il passaggio in alcuni importanti Festival internazionali e la prima italiana al Trieste Film Festival, è uscito a maggio nelle sale cinematografiche italiane. Nella pellicola, grandi documentaristi provenienti da ogni parte del mondo, partendo dalle immagini de L’Ultimo Pugno di Terra di Fiorenzo Serra, discutono dello stato di salute della Terra. Il film è un complesso work in progress nel quale la prospettiva di Fiorenzo Serra si fa innesco di una riflessione filmica ambiziosa sulla scrittura dell’intimo e del sociale, sul confine labile tra illusione di neutralità e sguardo soggettivo.

Il regista Peter Marcias sarà presente in sala e dialogherà con pubblico.

Sabato 19 gennaio, sempre alle 18.00, sarà la volta del cineconcerto Isola dalle vene d'argento. Il titolo richiama le parole con le quali gli antichi greci chiamavano la Sardegna. Il progetto è un viaggio tra suoni, immagini e parole verso una Sardegna lontana dagli stereotipi, in armonia con gli elementi naturali e il ritmo delle stagioni. Le musiche sono di Marcello Peghin e Mariano Piras, il video di Giampiero Dore.

Sabato 26 gennaio alle 18.00 sarà proiettato Ovunque Proteggimi, l'ultimo film del regista sassarese Bonifacio Angius che sarà presente in sala. Reduce da un importante successo di critica e di pubblico, dopo l'anteprima nazionale al Torino Film Festival, la pellicola narra le vicende di due personaggi marginali alla ricerca di un'ultima occasione di redenzione. 

Il Sessantotto è stato, nel bene e nel male, l’anno che ha cambiato la Storia del Novecento. Nella ricorrenza del cinquantenario la Società Umanitaria di Alghero, come sempre attraverso lo strumento del cinema, intende ricordarne avvenimenti del tutto sconosciuti o dimenticati, con un breve ciclo dal titolo ‘68cinquanta. Storie nell’anno che ha cambiato il mondo, previsto il 17, 18, 19 dicembre tra la Sala Conferenze de Lo Quarter e il Cinema Miramare.

Alla lezione aperta sul cinema di quegli anni del regista e scrittore Fabio Sanna, seguiranno le storie di un gruppo di sessantottini romani situazionisti, del massacro del ghetto nero di Detroit del 1967 e dell’incredibile avventura di un complesso musicale femminile che finisce nel fronte americano in Vietnam.
Nelle stesse giornate sono previsti anche tre appuntamenti didattici, dedicati ai ragazzi della scuola media Maria Carta.

LUNEDì 17 DICEMBRE
SALA CONFERENZE LO QUARTER
ORE 17.30
Tutti giù per terra
Lezione aperta sul ’68 e il Cinema a cura di Fabio Sanna
ORE 19.00
1968 Gli Uccelli. Un assalto al cielo mai raccontato di Silvio Montanaro e Gianni Ramacciotti
[Italia, 2018, 69’]
Ingresso gratuito

MARTEDì 18 DICEMBRE
SALA CONFERENZE LO QUARTER
ORE 18.30
Detroit di Kathryn Bigelow
[USA, 2017, 143’]
Ingresso gratuito

MERCOLEDì 19 DICEMBRE
CINEMA MIRAMARE
ORE 18.30
Arrivederci Saigon di Wilma Labate
[Italia, 2018, 80’]
Interviene Daniela Santerini, organista e vocalist de “Le Stars” e protagonista del film
Ingresso 4,00 €

17/19 DICEMBRE
Scuola Media Maria Carta
Tre appuntamenti didattici sul ’68 dedicati ai ragazzi

Come ormai da dodici anni, anche quest’anno la Società Umanitaria di Alghero si unisce alle celebrazioni per il 25 novembre, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, con due appuntamenti cinematografici.

Il 25 novembre al Civico Teatro di Alghero alle 18.30 proietteremo L’affido – Una storia di violenza, il film delicato e intimista di Xavier Legrand, Leone d’Argento alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017. Il 26 Novembre, sempre al Civico Teatro di Alghero alle 18.30, sarà la volta dello sconvolgente La bella e le bestie, film della regista tunisina Kaouther Ben Hania presentato al 70° Festival di Cannes nella sezione Un certain regard. A entrambe le proiezioni seguirà un dibattito condotto dalla direttrice della Società Umanitaria di Alghero, Alessandra Sento e dalla psicologa e psicoterapeuta Nanna Monte.

Il ciclo di proiezioni è inserito nel programma del progetto "TxT, teatro per tutti", nato dal bando RAS "Culture Lab" POR FERS 2014-2020 che vede la Compagnia Teatro d'Inverno capofila insieme ad altri partner culturali, tra i quali la Società Umanitaria di Alghero.

L’ingresso a ogni proiezione costa 3,00 €. Segreteria e prenotazioni:+39 388 57 21 808.

Lo Sguardo Dentro. Nuovo cinema in Sardegna instagram
Dopo la rassegna Cinema en català, che ha rinsaldato lo storico legame linguistico e culturale tra Alghero e la Catalogna con quattro film della recente produzione catalana proiettati ad Alghero dal 19 al 22 settembre, è la Sardegna a portare in Catalogna Lo sguardo dentro. Nuovo cinema in Sardegna ciclo di quattro film scelti tra le ultime produzioni che meglio si prestano a raccontare il cinema sardo contemporaneo.

La rassegna è organizzata dalla Società Umanitaria in collaborazione con la Plataforma per la llengua, la ong che si occupa di promuovere l’uso del catalano come strumento di coesione sociale e dall’Academia del Cinema Català.

Il pubblico catalano avrà occasione di confrontarsi con la più recente cinematografia sarda. Una cinematografia giovane, vitale e estremamente interessante, capace di oltrepassare i confini regionali e nazionali ed essere selezionata dai festival di cinema più prestigiosi, ma che spesso fatica a raggiungere le sale cinematografiche.

L’iniziativa propone quattro film scelti tra documentari e film di finzione, tutte storie fortemente legate alla nostra identità ma che ambiscono all’universale. Dietro la macchina da presa esclusivamente autori sardi che diventano i protagonisti del racconto della loro terra: una Sardegna finalmente guardata da dentro da registe e registi affermati, ma anche da giovani emergenti che riflettono sulla contemporaneità, rimanipolano il mito e reinterpretano la tradizione senza scadere nel puro folklore o nell’immagine stereotipata della Sardegna da cartolina.

La prima proiezione sarà mercoledì 17 ottobre, alle 20.00 al Cinema Girona. Il film in programma è Nel mondo grande e terribile, di Daniele Maggioni, Laura Perini e Maria Grazia Perria, che racconta la vita e le idee di Antonio Gramsci, attraverso le parole scritte nelle Lettere e nei Quaderni del Carcere. Alla proiezione interverrà il regista Daniele Maggioni.

Il giorno dopo, giovedì 18 ottobre, stesso luogo e stessa ora, sarà la volta de L’Accabadora di Enrico Pau: storia dell’accabadora Annetta che, giunta in una Cagliari devastata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dovrà decidere se restare la donna della morte e del mito, o aprirsi alla vita e all’amore. Anche in questo caso la proiezione sarà accompagnata dal regista.

Venerdì 19 ottobre verrà proiettato il documentario Capo e croce. Le ragioni dei pastori, diretto da Marco Antonio Pani e Paolo Carboni. Il film racconta la lotta del Movimento dei Pastori Sardi per ottenere dignità e il giusto prezzo per il loro prodotto principale, il latte. Entrambi i registi saranno presenti.

Infine, sabato 20 ottobre, la rassegna si chiuderà con il documentario L’uomo con la lanterna, di Francesca Lixi, che racconta i retroscena poco noti del periodo delle Concessioni Italiane in Cina tramite la storia avventurosa di Mario Garau, banchiere sardo trasferito in Cina e zio della regista. Anche lei dialogherà con il pubblico catalano prima e dopo la proiezione.

La rassegna gode del patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero e ha il supporto della Generalitat de Catalunya.

Lo storico legame linguistico e culturale tra Alghero e la Catalogna avrà una sua declinazione cinematografica con la rassegna Cinema en Català: quattro film in lingua catalana, dal 19 al 22 settembre alle 20.30, presso il Teatro Civico di Alghero, accompagnati da un ospite illustre: Isona Passola, produttrice e presidente dell’Academia del Cinema Català.

L’organizzazione è curata dalla Plataforma per la llengua, la ONG che si occupa di promuovere l’uso del catalano come strumento di coesione sociale, con più di 17.500 soci e delegazioni nei territori catalanofoni, e dalla Società Umanitaria di Alghero, ente che si occupa da più di cinquant’anni della diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva. 

La rassegna sarà occasione, per il pubblico algherese, di confrontarsi con la più recente cinematografia catalana, che sta acquisendo sempre più rilievo nel panorama europeo, e di assistere ai film in lingua originale con i sottotitoli in italiano (in un caso, anche in sardo). L’ingresso a ogni proiezione costa 2€, ma è possibile acquistare un abbonamento di 6€ per tutti e quattro i film. 
Il ciclo di proiezioni, nato dalla collaborazione tra la ONG Plataforma per la Llengua e la Società Umanitaria di Alghero, rientra nel progetto "TxT - Teatropertutti", nato dal bando RAS CultureLab POR FESR2014-2020 che vede la Compagnia Teatro d'Inverno capofila, insieme ad altri partner culturali tra i quali anche la Società Umanitaria di Alghero. L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, ha il supporto della Generalitat de Catalunya e dell’Academia del Cinema Català.

A seguire il programma 


19 SETTEMBRE ORE 20.30 
TEATRO CIVICO ALGHERO
Estiu di Carla Simón [Catalunya, 2017, 96']
v.o. cat. sub. it.

20 SETTEMBRE ORE 20.30
TEATRO CIVICO ALGHERO 
Incerta Glòria di Agustì Villaronga [Catalunya, 2017, 116']
v.o. cat. sub. it.

21 SETTEMBRE ORE 20.30
TEATRO CIVICO ALGHERO 
La propera pell di Isaki Lacuesta, Isa Campo [Catalunya, 2016, 103']
v.o. cat.-esp.-fr. sub. it.

22 SETTEMBRE ORE 20.30
TEATRO CIVICO ALGHERO 
Atrapa la bandera di Enrique Gato [Catalunya-Espanya, 2015, 91']
v.o. cat. sub. it.-sar.

Visual loghi CDTM2018I cinenauti mollano gli ormeggi e si rimettono in viaggio. L’orizzonte è chiaro, chiarissimo. Si chiama Alghero Città del Cinema. Dal 23 luglio al 2 agosto ad Alghero è tempo di Cinema delle Terre del Mare – Festival itinerante per cinefili in movimento. La manifestazione organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero diventa grande: da rassegna a festival, con un programma ricchissimo, una serie di ospiti d’eccezione e una formula rinnovata, per svelare l’ambizione di rilanciare la candidatura della città catalana come “città del cinema”.

Il format è quello, collaudatissimo, di un evento itinerante dedicato al cinema d’autore in tutte le sue declinazioni. Il modello d’ispirazione è il Meeting internazionale del cinema di Capo Caccia, che già negli anni Sessanta e Settanta aveva fatto della Riviera del corallo la culla sarda della cultura cinematografica, meta dei protagonisti di un’epoca d’oro, in tutti i sensi. Le spiagge più belle della Riviera del Corallo e altri luoghi ricchi di fascino sparsi per la città faranno da cornice alle proiezioni e a tutti gli altri eventi di un calendario straordinariamente ricco, tra film, musica, ospiti straordinari e incontri inusuali riproporranno Alghero come meta dei cinefili sardi e non solo. Anteprime, prime, incontri, racconti, teatro, musica, performance, installazioni, workshop. E ancora attori, registi, operatori, addetti ai lavori. Con un grande e coraggioso omaggio al cinema indipendente e un tributo sentito, nostalgico ma orientato al futuro, ai luoghi in cui il rapporto quasi viscerale tra Alghero e il cinema si fa più forte.

Grazie anche alla collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission, aumenta il numero di ospiti che faranno visita alla ciurma che dal Mirador Giuni Russo muoverà in direzione di Capo Caccia, dove tutto è iniziato cinquant’anni fa. Ma Cinema delle terre del mare diventa in questo modo anche l’occasione per far scoprire la Sardegna a registi, autori, produttori, dando corpo all’idea di una vera industria cinematografica sarda, capace non solo di fare leva e sostenere i talenti isolani, ma di farsi promotore della bellezza della Sardegna, di contribuire a quel processo di destagionalizzazione dei flussi turistici cui l’arte e la cultura possono dare un prezioso contributo. È proprio per questo che Cinema delle terre del mare gode del sostegno delle istituzioni, dall’assessorato regionale della Cultura al Comune di Alghero, dalla Fondazione Meta Alghero al Parco naturale regionale di Porto Conte, e lavora in partnership con altre importanti manifestazioni del territorio, come il festival letterario Dall’altra parte del Mare, la rassegna Transumante, l’Arci Ucca e la Plataforma de La Llengua, ma anche con il tessuto economico e produttivo del territorio.


Lunedì 23 Luglio
Mirador Giuni Russo ore 21.00
L’ISOLA DI ARTURO, di Elsa Morante
Elaborazione drammaturgica di Iaia Forte e Carlotta Corradi
Con Iaia Forte
Ore 22.30
LA VILLA - LA CASA SUL MARE di Robert Guédiguian [Francia, 2016, 107’]

Martedì 24 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
LEPANTO - ULTIMO CANGACEIRO di Enrico Masi [Italia, Brasile, Gran Bretagna, 2016, 71’]
Intervengono il regista Enrico Masi e il co-sceneggiatore e produttore Stefano Migliore
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
I PROTAGONISTI di Marcello Fondato [Italia, 1967, 103’]
Lungomare Valencia ore 18.45
ALGHERO CITTA' DEL CINEMA
Itinerari di cineturismo dentro e fuori le mura 
Un’idea della Società Umanitaria di Alghero a cura di A S’ Andira di Maria Cau
Info e prenotazioni: sms +39 328 92 26 392 _ mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piazza della Juharia ore 21.30
Presentazione di RIFUGIO, progetto del regista Enrico Masi sul tema dei trans migranti, prodotto da Caucaso con l’Università di Bologna
Ore 22.00
FIGLIA MIA di Laura Bispuri [Italia, Svizzera, Germania, 2018, 100’]
Intervengono la regista Laura Bispuri e una delle protagoniste Sara Casu

Mercoledì 25 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
SPONDE - NEL SICURO SOLE DEL NORD di Irene Dionisio [Italia, Francia, 2015, 60’]
Interviene la regista Irene Dionisio
In collaborazione con Transumante - Cinema e Periferie, rassegna organizzata da 4caniperstrada, finanziata dal bando “Sillumina” della Siae
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
LA SCOGLIERA DEI DESIDERI di Joseph Losey [Gran Bretagna, 1968, 111’] VM 14
Lido - Stabilimento Smeraldo Rafel ore 21.00
STORIE DI CINEMATICA EP. 1 di Gianmarco [Jimi] Diana
Ore 22.00
SI MUORE TUTTI DEMOCRISTIANI de Il Terzo Segreto di Satira [Italia, 2017, 89’]
Interviene il regista Pietro Belfiore

Giovedì 26 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
IL CLAN DEI RICCIAI di Pietro Mereu [Italia, 2016, 70’]
Intervengono il regista Pietro Mereu e il cantautore Joe Perrino
In collaborazione con UCCA – Unioni Circoli Cinematografici Arci
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
007 LA SPIA CHE MI AMAVA di Lewis Gilbert [Gran Bretagna, 1977, 130’]
Spiaggia Maria Pia - Stabilimento Hermeu ore 19.00
BLU COME – Workshop di frottage a cura di Sara Ingenuo
Ore 20.00
CANZONI DI MALAVITA.  Joe Perrino in concerto
Ore 21.00
SSTORIE DI CINEMATICA EP. 2 di Gianmarco [Jimi] Diana
Ore 22.00
HAPPY END di Michael Haneke [Francia, Germania, Austria, 2017, 110’]
Ore 24.00
VERTIGO - LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE di Alfred Hitchcock [USA, 1958, 128’]

Venerdì 27 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
SULLA STESSA BARCA di Stefania Muresu [Italia, 2017, 71’]
Interviene la regista Stefania Muresu
In collaborazione con Transumante - Cinema e Periferie, rassegna organizzata da 4caniperstrada, finanziata dal bando “Sillumina” della Siae
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
L’ISOLA DEGLI UOMINI PESCE di Sergio Martino [Italia, 1979, 100’]
Spiaggia Maria Pia – Stabilimento Rosanna ore 19.00
BLU COME – Workshop di frottage a cura di Sara Ingenuo
Ore 21.00
STORIE DI CINEMATICA EP. 3 di Gianmarco [Jimi] Diana
Ore 22.00
L’INSULTE - L'INSULTO di Ziad Doueiri [Francia, Libano, 2017, 113’]

 
Sabato 28 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
L’UOMO CON LA LANTERNA di Francesca Lixi [Italia, 2018, 70’]
Intervengono la regista Francesca Lixi e la curatrice dell’animazione stop motion Michela Anedda
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
THE BLACK STALLION di Carroll Ballard [USA, 1979, 120’]
Cyrano Libri Vino e Svago ore 19.00
LO STUPORE DELLA NOTTE, Edizioni Rizzoli
Emiliano Di Nolfo dialoga con l’autore Piergiorgio Pulixi
In collaborazione con il Festival Dall’altra parte del mare
Vel Marì ore 19.00
BLU COME – Workshop di frottage a cura di Sara Ingenuo
Ore 20.00
Cena etnica e degustazione vini locali a cura della Coop. Soc. La Luna in collaborazione con il Ristorante Nababbo. Prenotazione obbligatoria. Ticket 4€ 
Info e prenotazioni 339 87 68 542 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. [lun-ven 9.30-13.00 15.30-19.30]
Ore 22.00
DUE PICCOLI ITALIANI di Paolo Sassanelli [Italia, Islanda, 2018, 94’]
Intervengono il regista Paolo Sassanelli e l’attrice Marit Nissen
Ore 24.00
SEANEMATIC – Cineconcerto di Luigi Frassetto Double Quartet

Domenica 29 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
LA FORMA DELLA VOCE di Naoko Yamada [Giappone, 2016, 130’]
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
OUTRAGE di Takeshi Kitano [Giappone, 2010, 109’] VM 14
Spiaggia Lazzaretto - Ristorante Bar La Torre ore 21.00
STORIE DI CINEMATICA EP. 4 di Gianmarco [Jimi] Diana
Ore 22.00
MANUEL di Dario Albertini [Italia, 2017, 98’]
Interviene il regista Dario Albertini

Lunedì 30 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
SING STREET di John Carney [Irlanda, 2016, 105’]
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
OUTRAGE BEYOND di Takeshi Kitano [Giappone, 2012, 112’]
Spiaggia La Stalla - Stabilimento Palm Beach ore 21.00
STORIE DI CINEMATICA EP. 5 di Gianmarco [Jimi] Diana
Ore 22.00
EASY - UN VIAGGIO FACILE FACILE di Andrea Magnani [Italia, Ucraina, 2017, 91’]
Interviene il regista Andrea Magnani

Martedì 31 Luglio
Sala Conferenze Lo Quarter ore 17.30
PIUMA di Roan Johnson [Italia, 2016, 98’]
Sala Mosaico Museo Archeologico ore 17.30
OUTRAGE CODA di Takeshi Kitano [Giappone, 2017, 104’]
Cyrano Libri Vino e Svago ore 19.00
NOUVEAU CINEMA SARDE. La réappropriation identitaire à travers l’écran, Editions Alain Piazzola
Sergio Naitza dialoga con l’autore Fabien Landron
Parco di Porto Conte - Casa Gioiosa ore 21.30
Making of del documentario sul film di Joseph Losey La scogliera dei desideri
Interviene il regista Sergio Naitza
Ore 22.00
THICK LASHES OF LAURI MANTYVAARA di Hannaleena Hauru [Finlandia, 2017, 90’] VM 18
Il film non ha il visto della censura italiana. La visione è consentita solo ai maggiorenni

Mercoledì 1 Agosto
Banchina Dogana – Motonave Attilio Regolo ore 18.00
SANDOKAN E IL TESORO DI KALIBUR di e con I Barbagialli
Spettacolo teatrale in navigazione
Info, costi e prenotazioni 347 96 35 805 www.barbagialli.it/contatti
Pedramare ore 19.30
DUE O TRE COSE CHE (NON) SO DI LEI
Alessandra Sento incontra Franca Masu
Ore 20.30
CARTAS DE AMOR. Franca Masu in concerto
Una produzione originale per Cinema delle Terre del Mare
Ore 22.00
YOUTOPIA di Berardo Carboni [Italia, 2016, 94’] VM 14
Interviene il regista Berardo Carboni

Giovedì 2 Agosto
Scalo Tarantiello ore 18.00
ALGHERO CITTA' DEL CINEMA
Itinerari di cineturismo sulla strada per Capo Caccia
Un’idea della Società Umanitaria di Alghero a cura di A S’ Andira di Maria Cau
Info e prenotazioni: sms +39 328 92 26 392 _ email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piazzale Lo Quarter ore 21.00
L’ALGUER: UN PENTAGRAMA COM UN CARRER di Roger Cassany [Catalogna, 2018, 60’]
Intervengono il regista Roger Cassany, Marçal Girbau Irene Coghene della Plataforma per la Llengua
In collaborazione con la ONG plataforma per la llengua
Ore 23.00
LA POESIA DELLA SCIENZA. I Marlene Kuntz sonorizzano Jean Painlevé

Cantami o diva
In occasione dell'8 Marzo, la Società Umanitaria di Alghero, quest'anno in collaborazione con la Compagnia Teatro d'Inverno, la Fondazione META e l'Amministrazione comunale, organizza la consueta rassegna di cinema al femminile. Il focus è su tre donne che hanno cambiato il volto della musica mondiale conferendole un'impronta femminile ricca di sfumature tra luci e ombre, tra leggenda e intimità. Nico (Christa Päffgen), Marianne Faithfull, Janis Joplin, tre icone della musica, tre vite al limite, tre donne dall'umanità vibrante e disperata. Dalla gabbia dell'essere soltanto muse ispiratrici della "musica dei maschi" si liberano grazie al loro talento straordinario e al loro magnetismo senza tempo, diventando protagoniste assolute della loro vita e di quella di milioni di persone che hanno conquistato con la loro musica. 
Cantami, o diva prevede tre appuntamenti cinematografici nella Sala Conferenze de Lo Quarter alle ore 18.30
8 MARZO
Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli [Italia, Belgio, 2017, 93']
9 MARZO
Faithfull di Sandrine Bonnaire [Francia, 2017, 61'] v.o. sub.ita.
Il film non ha il visto della censura italiana. L'ingresso è riservato ai maggiori di 18 anni.
10 MARZO
Janis di Amy Berg [USA, 2015, 107']
Ad arricchire il programma, il 9 marzo alle ore 21.00 presso il Teatro Civico, lo spettacolo teatrale Nata Femmina, prodotto da Teatro d'Inverno. Un viaggio tutto al femminile tra ironia e quotidianità, per esplorare l'animo delle donne di ieri e di oggi. Cinque donne, cinque storie, cinque mondi visti con sguardo critico, forse cinico, senza dubbio ironico. 
L'ingresso alle proiezioni è libero. Lo spettacolo teatrale prevede un biglietto di 5€ - ridotto under 13 3€.