Il Centro Servizi Culturali opera nel territorio dal 1967, anno in cui viene aperta la prima sede nella cittadina di Iglesias, e si contraddistingue fin da subito per la creazione di una rete capillare di circoli del cinema formata da studenti e giovani lavoratori, che utilizzava la metodologia del dibattito per momenti di auto-formazione e presa di coscienza della propria realtà.
Nel 1982 si trasferisce a Carbonia, presso il Salone Velio Spano, e getta le basi teoriche e la rete organizzativa che, mediante l’acquisto di una prima unità di produzione video, consentono di iniziare una sperimentazione per fare film a scuola con bambini e ragazzi.
Negli stessi anni, inizia a collaborare con la Biblioteca comunale di Carbonia e diviene membro fondatore del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis; in stretta collaborazione con l’Università di Cagliari,si impegna inoltre in una serie di Convegni internazionali finalizzati alla costituzione di un Ecomuseo del Sulcis e nella produzione di materiali audiovisivi sulla storia del territorio, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo crescente dell’interesse delle popolazioni locali al progetto di recupero della memoria storica del Sud-Ovest sardo e alla valorizzazione e riuso dell’imponente patrimonio di archeologia industriale mineraria.
Grazie al lavoro congiunto con il Centro Audiovisivi, costituito dal personale della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A., diviene punto di riferimento per attività di formazione nel campo dell’educazione per i giovani e per gli adulti, mettendo a disposizione della cittadinanza, dell’associazionismo, delle scuole e delle istituzioni i propri strumenti e competenze.
Progetta e realizza, inoltre, iniziative ed eventi di forte interesse nazionale e internazionale: la Biennale Cineragazzi, la rassegna itinerante Mare e Miniere, la mostra-concorso di fumetto, satira, cinema d’animazione Nuvole Parlanti, il Mediterraneo (poi Carbonia) Film Festival.
Nel 2015, trova nuova collocazione presso gli Uffici della Ex Direzione Mineraria, nel complesso della Grande Miniera di Serbariu.
Il trasferimento coincide con l’avvio del progetto Fabbrica del Cinema, attraverso cui il CSC conferma le direttrici che ne hanno caratterizzato l’azione nei 50 anni di attività e potenzia, anche attraverso la disponibilità di nuovi spazi e l’acquisizione di strumentazioni tecnologicamente avanzate, la sua capacità di intervento sul territorio.
Nello specifico, gli operatori del CSC e della Soc. Coop Progetto S.C.I.L.A. si occupano di: raccolta e conservazione della memoria storico-sociale audiovisiva del territorio; produzione di nuova memoria audiovisiva; diffusione e promozione della memoria e della cultura audiovisiva.
La Fabbrica del Cinema garantisce inoltre supporto all’associazionismo e agli istituti scolastici di vario ordine e grado e il servizio di prestito e consultazione in loco di materiali audiovisivi inerenti la storia del territorio, oltreché di film e libri.
