
Società Umanitaria. La collezione involontaria
A cura di Andrea Tinterri e Luigi Attilio Brianzi
SilvanaEditoriale
Milano, 2021
Pagine: 96
Fotografie di Mattia Balsamini, Allegra Martin, Gianni Pezzani
Nella maggior parte dei casi la prerogativa di una campagna fotografica è insistere su un territorio e metterne in luce la morfologia (geografica, politica, sociale). Gli scopi possono essere diversi, ma solitamente la necessità è verificarne lo stato di salute, la condizione contingente, diventando una sorta di termometro visivo.
Con queste premesse è nato il progetto de “La collezione involontaria”, che ha visto i fotografi Mattia Balsamini, Allegra Martin, Gianni Pezzani (insieme a Fabiana Toppia Nervi, che si è occupata del backstage del lavoro), avvicinarsi alla Società Umanitaria e prendere coscienza del suo essere un territorio sociale con una storia che intreccia l’arte e il design del Novecento italiano. Uno degli obiettivi era quello di focalizzare l’attenzione sulla piccola collezione d’arte dell’Ente, una collezione che potremmo definire involontaria, costituita in prevalenza dal lascito della Fondazione D’Ars Oscar Signorini, con le opere di Giò Pomodoro, Alik Cavaliere, Paolo Baratella, Egidio Bonfante, Marcello Pietrantoni, Pietro e Andrea Cascella, Lucio Del Pezzo, e tanti altri. Opere che all’interno della campagna fotografica sono state, nella maggior parte dei casi, ricollocate e distribuite sull’intera superficie dell’ente – chiostri, corridoi, scale, terrazze – al fine di evidenziare la loro capacità fluida di abitare uno spazio, smarcandosi dal semplice valore decorativo, facendo emergere indizi a contestualizzare un territorio stratificato e il suo “stato di salute”.
Il risultato di questo lungo lavoro è una elegante pubblicazione dove le opere della collezione della Società Umanitaria (inclusi marmi, ferri battuti, ceramiche, manifesti) sembrano sostituirsi all’uomo, occupando quegli spazi che solitamente sono percorsi da studenti, lavoratori, cittadini, e finiscono con l’emanciparsi dalla parete per assolvere alla loro funzione di abitanti attivi dello spazio pubblico.
SOMMARIO
- Un futuro quotidiano di Alberto Jannuzzelli
- Fotografare un territorio di Andrea Tinterri
- Backstage di Fabiana Toppia Nervi
- Echeggiano passi di Carla Valentino
- Manifesto dell’arte libera
Per maggiori informazioni
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