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Nel 1956 esce nelle sale The Conqueror – Il Conquistatore, secondo lungometraggio dell’attore, cantante, regista e produttore statunitense Dick Powell che, in maniera del tutto improbabile, tenta di raccontare le avventure di un Genghiz Khan sui generis. Girata in CinemaScope e Technicolor, la pellicola è prodotta da una delle principali majors cinematografiche dell’epoca, la RKO Pictures, allora diretta dall’uomo più ricco e potente degli Stati Uniti d’America: Howard Hughes. Nonostante le ottime premesse, il dispendioso investimento – circa 6.000.000 di dollari – e la massiccia pubblicità che porta The Conqueror a essere l’undicesimo film più visto della stagione – con un incasso di 9.000.000 di dollari – il kolossal si rivela un vero e proprio disastro.
Nel 1978 i fratelli Narry e Michael Medved e Randy Dreyfuss lo inseriscono in The Fifty Worst Film Of All Time (And How They Got That Way), il libro che elenca i peggiori cinquanta film sonori mai realizzati; primato confermato nel 2005 da The Official Razzie Movie Guide: Enjoying The Best Of Hollywood’s Worst, la guida di John Wilson dedicata ai peggiori film hollywoodiani mai prodotti, che mette insieme i cento film più brutti della storia del cinema.
La storia dell’Impero Mongolo assume le sembianze di un western camuffato e piuttosto bizzarro, infarcito di note mélo. Il tema portante, infatti, è la storia d’amore tra il condottiero mongolo Temujin, in arte Genghiz Khan, e la principessa tartara Bortai, rapita dal “guerriero perfetto” e causa scatenante della sanguinosa guerra tra i due popoli.
Una delle note più dolenti del film è certamente la scelta del cast, stellare ma del tutto fuori parte. In primis il protagonista interpretato dal “Duke” John Wayne, un improbabile quanto inverosimile cowboy “americaneggiante” dai baffoni spioventi e dagli abiti vagamente orientaleggianti. In realtà pare che Hughes, inizialmente, per la parte del conquistatore volesse Marlon Brando, ma Wayne, letta la sceneggiatura e rimastone affascinato, fece pressioni per avere il ruolo. E nessuno avrebbe mai detto no al divo più popolare di Hollywood! Coprotagonista è la bellissima rossa Susan Hayward, americana di nascita ma dalle origini irlandesi e svedesi, che ha già recitato al fianco di Wayne nell’avventuroso Vento selvaggio di Cecil B. De Mille. Tra le attrici e gli attori principali anche la caratterista Agnes Moorehead, che aveva debuttato sul grande schermo con uno dei registi più versatili del Novecento, Orson Welles, nel suo Quarto potere, e che, circa una decina di anni più tardi, diventerà una star televisiva interpretando il ruolo dell’eccentrica Endora nella sitcom Vita da strega. E poi, ancora, Pedro Armendáriz, uno dei principali interpreti dell’“età d’oro del cinema messicano”, forse il più credibile come asiatico.
Original Theatrical Trailer
Interpretazioni bizzarre ma soprattutto fatali, dato che il set era stato allestito in una località radioattiva. L’area scelta per le riprese si trovava, infatti, nelle vicinanze della cittadina di St. George, nello Stato dello Utah, a soli 137 miglia sottovento dallo Yucca Flat, zona desertica all’interno dell’area denominata Nevada Test Site. Il sito istituito l’11 gennaio 1951 dove, tra il marzo e il giugno del 1953, con l’operazione “Upshot-Knothole”, l’esercito americano effettua undici test nucleari, tra cui il cosiddetto "Test Harry” a seguito del quale una nube di scorie radioattive raggiunge la cittadina vicina. I morti si contano a migliaia. Ma i vertici militari americani garantiscono alla produzione che non si corre alcun rischio e, circa un anno dopo, nell’estate del 1954, una troupe della RKO composta da 220 persone si stabilisce sul luogo per girare il kolossal. Furono così convincenti che Hughes volle acquistare anche 60 tonnellate di sabbia, terriccio e detriti del luogo da spedire a Hollywood, per allestire i teatri di posa e renderli più verosimili in vista delle scene che sarebbero state girate in interni. Il film costò due anni di lavorazione, ma anche la vita di molti.
Il caso scoppia a distanza di diversi anni. Nel 1962 Dick Powell comincia a soffrire di quella che sembra essere un’allergia della pelle che, pian piano, nonostante i trattamenti, peggiora. In realtà si tratta di cancro al sistema linfatico che ha già intaccato i polmoni. Dick Powell muore, all’età di soli 58 anni, il 2 gennaio 1963. Nello stesso anno si toglie la vita Pedro Armendàriz, al quale circa tre anni prima è stato diagnosticato un tumore renale. Al termine della lavorazione del film A 007, dalla Russia con amore diretto da Terence Young, nel quale recita andando avanti a forza di analgesici per via dei forti dolori, accetta di farsi ricoverare in un ospedale di Los Angeles dove, il 18 giugno 1963 si spara un colpo di pistola. Aveva appena compiuto 51 anni. Il figlio, Pedro Armendàriz Jr., ha dichiarato a «People» che il padre, durante le riprese di The Conqueror, spesso cadeva da cavallo e puntualmente doveva essere lavato perché la polvere era talmente pesante da non staccarsi con delle semplici pacche. Versione confermata da Jeanne Gerson, altra attrice del cast che, nel 1965 contrae un cancro alla pelle e, circa tre anni dopo, un cancro al seno, per il quale dovrà sottoporsi a mastectomia e chemioterapia. Gerson ha dichiarato a «People» che spesso il vento soffiava così forte da creare vere e proprie tempeste di sabbia, da costringere il cast a indossare mascherine chirurgiche sul set.
Nel 1964 anche John Wayne si ammala di cancro, ai polmoni. Il “Duke” si fa inserire nei protocolli sperimentali di cura e, a seguito di un tempestivo intervento chirurgico e di una serie di cure intensive, sembra scampare la morte. Ma nella seconda metà degli anni Settanta, il cancro torna, questa volta allo stomaco. Il divo muore, all’età di 72 anni, l’11 giugno 1979. E non è l’unico della famiglia Wayne ad ammalarsi: anche i suoi due figli, Michael e Patrick, contraggono forme tumorali, ma fortunatamente si salvano dopo alcuni interventi chirurgici. Ed effettivamente anche loro, ai tempi delle riprese di The Conqueror, avevano frequentato il set radioattivo. Nel marzo del 1972 è la volta di Susan Hayward, alla quale viene diagnosticato un tumore polmonare. Determinata a guarire, si sottopone alle migliori terapie disponibili e lotta contro il male per ben tre anni, ma le metastasi hanno ormai raggiunto il cervello. Muore il 14 marzo 1975, all’età di 57 anni. A suo figlio, Tim Baker, che l’aveva accompagnata su quel set maledetto, verrà rimosso un tumore benigno alla bocca. Il 30 aprile 1974 muore anche l’attrice Agnes Moorehead che, all’età di 73 anni, ha sviluppato un tumore all’utero che la porta alla morte nel giro di pochi mesi.