I Maestri d’Arte
Lodi, 30/12/1865 – Milano, 29/01/1938
A cura di Claudio A. Colombo

Alessandro Mazzucotelli
Collaborò sia nelle Scuole-Laboratorio d’Arte applicata all’Industria, sia nell’Università delle Arti Decorative di Monza
Alessandro Mazzucotelli, il maestro del Liberty italiano, fu uno dei più autorevoli collaboratori della Società Umanitaria sia nelle Scuole-Laboratorio d’Arte applicata all’Industria, sia nell’Università delle Arti Decorative di Monza, ideate per perfezionare la tecnica e ampliare le conoscenze di chi già lavorava nel settore dell’artigianato artistico del tempo.
Nell’anno in cui presentava le sue opere all’Esposizione internazionale d’arti decorative di Torino, aggiudicandosi il diploma d’onore (1902), Mazzucotelli venne chiamato dall’Umanitaria a dirigere la sezione del ferro battuto, insegnamento che mantenne fino alla fine degli anni Venti.
L’avvio di questa collaborazione venne sancita anche dal viaggio di studio in Francia e Inghilterra, che Mazzucotelli intraprese con l’ebanista Eugenio Quarti, visitando anche il Belgio e l’Olanda nel momento in cui l’Art Decò volgeva al suo termine e si manifestava negli artisti la necessità di impostare una nuova arte decorativa nazionale.
Durante i lunghi anni d’insegnamento, la carriera di Mazzucotelli fu in continua ascesa, compiendo lavori cospicui e d’alto livello tecnico e artistico per la committenza privata milanese, tra cui i ferri di Casa Castiglioni (collaborando con l’architetto Sommaruga), il cancello di Casa Cimbardi, il portone e le inferriate per il Palazzo della Borsa a Milano, i ferri per il Vittoriale di Gardone e per molti alberghi a Montecatini Terme.
In questi anni, il gruppo di maestri d’arte con cui Mazzucotelli venne in contatto in Umanitaria era formato essenzialmente da: Edgardo Saronni, Luigi Buffa, Cesare Ravasco, Emilio Quadrelli, Giovanni Beltrami, Eugenio Quarti. Quello che mantenne un insegnamento costante fu Edgardo Saronni, direttore della Sezione orafi, cesellatori e incisori nelle Scuole-Laboratorio d’arte dal 1903 al 1924.
Di meno durata, ma di altissimo livello i corsi affidati al pittore Luigi Buffa, che fin dal 1904 aveva il corso superiore di disegno nella scuola di disegno elementare (allora in via Disciplini), a cui dal 1905 al 1910 si aggiunse quello di decorazione (Buffa fu anche incaricato di decorare facciate e balconcini del quartiere Solari e le pareti della sala d’aspetto della casa degli emigranti).
Lo scultore Cesare Ravasco fu insegnante di plastica dal 1905 al 1907, quando venne sostituito da Emilio Quadrelli, che rimase in carica fino al 1911. Finissimo esecutore d’arte decorativa nelle tecniche della pittura su vetro (sue alcune vetrate del Duomo di Milano), a Giovanni Beltrami venne affidato il corso di vetrate artistiche, coinvolgendolo anche nella Commissione per il concorso per l’arredamento delle case operaie (1905), insieme a Giuseppe Mentessi, Enrico Monti, Gaetano Moretti ed Eugenio Quarti.
Quest’ultimo, senza alcun dubbio uno dei grandi ebanisti italiani del XX secolo (per la maestria degli intarsi e le decorazioni con materiali pregiati era chiamato “l’orafo dei mobilieri”), fu designato a dirigere i primi anni della sezione del legno, incarico che – tra committenze e riconoscimenti prestigiosi (l’Esposizione di Torino del 1902 e quella di Milano del 1906) – mantenne fino al 1905.
Oltre all’insegnamento, Mazzucotelli venne incaricato di curare nel 1911, insieme a Umberto Boccioni e Carlo Carrà, l’Esposizione d’Arte Libera (LINK), e nel 1919, a fianco di un gruppo d’eccellenza (Raffaello Bertieri, Edoardo Lacroix, Emilio Quadrelli, Edoardo Saronni, Guido Marangoni, Alfredo Ravasco e altri illustri esperti), di preparare in Umanitaria l’Esposizione Regionale d’Arte Decorativa, che servirà come esperimento per le Biennali d’Arte di Monza (1923).




