Osvaldo Gnocchi Viani

Osvaldo Gnocchi Viani, in difesa dei lavoratori
Jacopo Perazzoli
 Italiano

Nato a Ostiglia, in provincia di Mantova, il 26 agosto 1837, laureatosi in legge nel 1861 dopo una carriera universitaria svolta tra Padova e Pavia, Gnocchi Viani fu inizialmente vicino al pensiero di Mazzini, come testimoniato dagli incarichi nei giornali mazziniani “L’Unità italiana” e a “Il Dovere”. Negli anni Settanta se ne distaccò a causa di una differente visione dello stato, che per Gnocchi Viani era l’espressione di una società divisa in classi.
Si avvicinò ben presto al movimento operaio e socialista, soprattutto grazie all’esperienza della “Plebe”, giornale di cui ricoprì la carica di condirettore dal 1876 al 1883 (quando cessarono le pubblicazioni). Entrare nella redazione di questo foglio significava trasferirsi a Milano, dove, data la presenza di numerose industrie siderurgiche, tessili, chimiche e meccaniche, stava arrivando in gran numero la manodopera non qualificata di varie regioni del Nord Italia. Una volta inserito nel contesto sociale milanese, Gnocchi Viani proseguì nella duplice attività di giornalista e organizzatore politico (già avviata nelle precedenti peregrinazioni tra Genova e Roma).
Oltre ad impegnarsi nella fondazione del Partito operaio milanese, che vide la luce nel 1882, a partire dal 1885 venne assunto ne “Il Sole”. Fu proprio grazie ad un’inchiesta condotta per conto del giornale vicino alla Camera di Commercio, ossia lo studio delle Bourse de Travail sparse sul territorio francese, che Gnocchi Viani mise a punto il progetto da cui poi nel 1891 sarebbe sorta la Camera del Lavoro di Milano.
Dopo essere stato eletto consigliere comunale nel 1890, si batté per realizzare un vecchio proposito filantropico di Prospero Moisè Loria, ossia garantire “vitto, alloggio e lavoro alle classi bisognose” attraverso la previdenza laica e non la beneficienza religiosa. Nel gennaio del 1893, grazie anche al supporto della Giunta, venne così varata la Società Umanitaria che prevedeva inizialmente di un Ufficio di collocamento, di Scuole di arti e mestieri, così come di Cooperative di produzione e di lavoro. Grazie alla simbolica quota di adesione di una sola lira, una precisa scelta del neo-segretario Gnocchi Viani, si iscrissero più di diecimila cittadini bisognosi.
Le cannonate di Bava Beccaris del maggio 1898 e l’ondata repressiva che ne seguì ebbero delle conseguenze anche sull’Umanitaria: il consiglio direttivo venne sciolto e l’istituto posto sotto la conduzione della Congregazione di Carità, che alzò a sei lire la quota di adesione per ciascun membro. Ma con la svolta liberale di inizio Novecento la situazione tornò nuovamente rosea. Nel 1901, l’Ente venne ricostituito e Gnocchi Viani venne rinominato segretario, venendo affiancato, già dal 1902, da Augusto Osimo, che ne fu il degno successore. Neanche la pensione corrispose ad un distacco: come ricorda un appunto rinvenuto nel suo archivio privato, nel gennaio del 1909 venne proclamato “Segretario emerito dell’Umanitaria”.
L’8 gennaio 1917, nel pieno della Prima guerra mondiale, si spense a Milano.


Osvaldo Gnocchi Viani and the protection of workers
Jacopo Perazzoli
english

Born in Ostiglia near Mantua on August 26, 1837, Gnocchi Viani obtained his law degree in 1861 and was at first a supporter of Giuseppe Mazzini’s action, as testified by his activity with “L’Unità italiana” and “Il Dovere”, the journals founded by Mazzini. His later experience at “Plebe”, the journal he co-edited from 1876 to 1883, soon led him to become close to the workers’ socialist movement.
Gnocchi Viani continued to pursue his double activity as a journalist and political organizer within Milan’s social context (as he had done before in Genoa and Rome). Besides committing himself to establish the Workers’ Party based in Milan, in 1882, in 1885 he began to write for the journal “Il Sole” funded by the Chamber of Commerce. The investigation he conducted about the Bourses de Travail operating across the French territory led him to develop the project that would result in the creation of the Chamber of Labor of Milan in 1891.
Once he got elected as City Councilor in 1890, he started to develop an old philanthropic plan devised by Prospero Moisè Loria, which called for the provision of “food, lodging and work for people in need” through lay welfare rather than religious charity. The result was the creation of the Società Umanitaria in January 1893. The one-lira membership fee established by the new secretary Gnocchi Viani allowed over ten thousand citizens in need to become members of the institution.
Following the massacre perpetrated in Milan by General Bava Beccaris’ soldiers in May 1898, a wave of repression swept through the entire city. One of the consequences was the disbandment of the Umanitaria’s board of directors and the appointment of a commissioner. Things returned to normal with the turn of the century liberal watershed. In 1901, the Institution regained its governing body and Gnocchi Viani was reinstated as secretary. In 1902, Augusto Osimo was already working alongside him and later became his worthy successor.
Gnocchi Viani died in Milan on January 8, 1917.