L’Archivio in pellicola, insieme a parte del materiale conservato su supporti magnetici, è custodito in una sala climatizzata a temperatura e umidità controllate, per garantirne la corretta conservazione nel tempo. I fondi audiovisivi attualmente conservati sono 73, suddivisi in due sezioni principali:
- Sezione Sardegna, dedicata alle produzioni e ai documenti visivi legati al territorio, alla cultura e alla storia sarda;
- Sezione Generale, che raccoglie materiali di interesse più ampio, nazionale e internazionale.
Dal 2010, l’archivio si è arricchito con una nuova e preziosa raccolta: il fondo del cinema di famiglia e amatoriale, testimonianza unica della memoria privata e collettiva della Sardegna.
Sezione Sardegna
Il nucleo di questa sezione è costituito dai due fondi principali R.A.S. ed ESIT, da diversi fondi privati e dalle pellicole arrivate in modo non organico nel corso degli anni.
Fondo R.A.S: è composto di pellicole, prevalentemente in formato 35 mm., comprendente una vasta raccolta di cinegiornali Incom (La Settimana Incom, Cronache del mondo, Orizzonte Cinematografico), Filmgiornali SEDI, RADAR, ai quali si aggiungono numerosi documentari che portano la firma di autori quali Fiorenzo Serra, Silvio Torchiani, Gaetano Petrosemolo, Carlo Fuscagni, Ugo Fasano, Antonio Cara. La collezione comprende circa 350 pellicole il cui arco temporale spazia dai primi anni ’50 fino al 1974.
La collezione del Fondo E.S.I.T., circa 300 pellicole nel formato 35mm e 16mm, per lo più documentari, si estende fino al 1978. Si tratta di documentari talvolta prodotti anche in lingua inglese, tedesco e francese – che celebrano le bellezze paesaggistiche, le feste, le tradizioni e le produzioni artigianali dell’Isola. Tra gli autori più importanti figurano Enrico Costa, Fiorenzo Serra, Antonio Cara, Lars Madsen e Luciano Brizio.
Alcuni dei fondi privati conservati in cineteca si incrociano con i due precedenti in quanto costituiti dai materiali di lavoro quali riprese, registrazioni sonore, spezzoni e tagli, montaggi in positivo b/n, di alcuni degli autori citati precedentemente: è il caso del fondi Fondo Eredi F. Serra; Fondo Fiorenzo Serra (provenienza R.A.S.); Fondo E. Costa; Fondo A. Cara – M. Del Piano.
Alla sezione “Sardegna”, oltre ai fondi sopra elencati, si aggiungono i fondi Remo Branca (materiali di lavoro e riprese familiari), Piero Livi, Mario Giraldi, Salvatore Mereu, Enrico Pau, Enrico Pitzianti.
La sezione comprende infine molti altri titoli raccolti nel corso del tempo in modo meno organico ma non per questo di minore importanza: citiamo ad esempio i film Banditi a Orgosolo di Vittorio De Seta, Padre Padrone dei F.lli Taviani, Disamistade di Gianfranco Cabiddu, e i documentari sardi di Vittorio De Seta, Remo Branca, Romolo Marcellini e Giuseppe Ferrara.
Sezione generale
La sezione generale si distingue da quella “Sardegna” in quanto non vi sono contenuti o persone direttamente riconducibili alla Sardegna.
Così come nella precedente sezione, anche in questa sono presenti insiemi di titoli pervenuti e raccolti in forma unitaria, in particolare:
- Fondo generale di fiction e documentari in 16 mm (circa 650 titoli)
- Fiction e documentari in 35 mm (Lucky Red, Torre Film e altri (circa 250 titoli)
- Fondo Ficc (documentari su antropologia, società, lavoro, film in 35mm e 16mm)
- Documentari su antopologia, società, lavoro, costume e politica (in formato 16mm provenienti da sedi DC, PCI, PSI, CGIL e altro)
- Documentari didattici in formato 16mm, 8mm, super 8 e filmine (SEAN, Liceo Classico Siotto di Cagliari, Società Umanitaria e altri)
- Fondo Ente Nazionale Prevenzione Infortuni (Documentari su misure di sicurezza, profilassi e igiene per la prevenzione di infortuni e malattie sul lavoro)
- Fondo Cinema Militante (film, documentari e materiali di lavorazione in 16mm e 35mm)
- Trailer cinematografici in formato 35 mm
- Fondo A. Vodret – variamente articolato, con una predominanza numerica di pellicole familiari e attrezzature d’epoca – composto anche da un significativo numero di film muti e cartoni animati in formato 9,5mm, prodotti e commercializzati dalla Pathè e che datano dalla fine degli anni ’20 – inizio anni ’30.
Cinema di famiglia
Tra gli archivi in pellicola conservati e curati presso la Cineteca Sarda è senz’altro di grande valore quello del cinema di famiglia: l’insieme di film famigliari e amatoriali in passo ridotto (8 mm, Super8, 9.5 mm) e in formati amatoriali o semi-professionali (16 mm e magnetici), la cui raccolta e digitalizzazione è stata formalizzata con l’avvio del progetto “La tua memoria è la nostra storia” (2011). Nell’arco di 15 anni e con il coinvolgimento degli altri CSC della Società Umanitaria in Sardegna e di istituzioni, enti, biblioteche su tutto il territorio regionale, sono stati raccolte, catalogate e lavorate più di 12 mila pellicole. Costituito nel più ampio contesto della valorizzazione della memoria audiovisiva dell’isola, è a tutt’oggi uno dei più importanti archivi di cinema di famiglia in Italia. Il progetto di raccolta, digitalizzazione e valorizzazione è tuttora in corso.