Formazione

Didattica del cinema e degli audiovisivi

La visione come atto di conoscenza è il principio alla base delle attività didattiche curate direttamente dalle operatrici e dagli operatori del CSC o in collaborazione con professionistə del settore, pensate anche per rispondere alle singole esigenze delle scuole che le richiedono a supporto, integrazione e potenziamento dell’attività curriculare, in un’ottica di dialogo continuo tra la Società Umanitaria e il mondo della scuola e dell’Università. Gli interventi possono essere a spot, in occasione di ricorrenze storiche o di progetti speciali, o andare a costituire un percorso articolato e ad hoc che accompagna una classe, o un gruppo di classi, per buona parte dell’anno scolastico.

La scelta dei percorsi, nel rispetto del target di riferimento e in attinenza ai temi trattati, risponde a un duplice obiettivo: fornire agli studenti i primi elementi di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico, utili alla decodifica di un film, e offrire strumenti di educazione all’immagine. Quest’ultima è fondamentale per i nativi digitali, poiché li dota delle competenze critiche per analizzare e creare contenuti visivi in un mondo digitale, promuovendo consapevolezza e capacità di discernere tra informazione e disinformazione. Competenze “spendibili” sia nell’immediato che nel futuro anche a livello multidisciplinare, grazie alle quali dare ai e alle più giovani un’opportunità ulteriore di espressione e conoscenza di sé e del mondo attraverso il cinema. Gli interventi variano dalle attività di analisi filmica a quelle pratiche laboratoriali che portano alla realizzazione di un prodotto audiovisivo.

Perseguendo le stesse linee guida, ampio spazio nella programmazione annuale del CSC è dedicato anche alla formazione per adulti, con interventi volti all’acquisizione degli strumenti critici necessari al raggiungimento di una competenza e di una consapevolezza linguistica nuova nel campo dell’audiovisivo, con l’obiettivo di creare un pubblico sempre più appassionato e consapevole. Gli interventi spesso utilizzano le tecniche dello storytelling alternato ad analisi di sequenze per raccontare temi sociali, autori e autrici, momenti memorabili o poco noti della storia del cinema.

Infine, non mancano momenti di vera e propria formazione professionale per addettə ai lavori, in cui professioniste e professionisti del cinema si scambiano le rispettive esperienze.