Cinema e Storia 2025/26

Processi di democratizzazione in Europa dopo il 1945
Germania, Italia, Cecoslovacchia e Polonia
Arti e storiografia
Società Umanitaria, Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, IRIS, Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea – ETS, Istituto Lombardo di Storia Contemporanea, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea presentano la dodicesima edizione di Cinema e Storia, dedicata ai processi di democratizzazione in Europa dopo il 1945. L’iniziativa, patrocinata dall’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”, si svolge nell’ambito della dodicesima edizione del Progetto Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria. Il corso prevede sei seminari online per docenti e cittadinanza e la possibilità di approfondimenti laboratoriali per studenti e studentesse.
Il programma, articolato su due annualità, propone una lettura comparata delle trasformazioni socioeconomiche, politiche e culturali che hanno attraversato l’Europa nella seconda metà del Novecento, mettendo a confronto percorsi di democratizzazione eterogenei. Dal secondo dopoguerra, passando per i movimenti del lungo ‘68, fino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, tali processi si articolano in forme e tempistiche diverse, con rivendicazioni e risultati che mostrano assonanze e dissonanze tra paese e paese.
Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in Europa occidentale si avviano processi di transizione democratica o di consolidamento delle istituzioni già esistenti, mentre a Est si instaurano nuovi regimi a guida comunista, con l’intera area ricondotta nella sfera sovietica al di là della cortina di ferro. Nel corso dei decenni successivi, le mobilitazioni sociali e culturali degli anni Sessanta e Settanta producono, a seconda dei contesti, spinte riformatrici e ampliamenti dei diritti oppure incontrano forme di repressione sistematica da parte degli apparati statali. Anche le transizioni successive al crollo dell’Unione Sovietica si configurano in modi differenti: alcune danno origine a sistemi democratici stabili, altre restano segnate da fragilità istituzionali e tensioni irrisolte.
L’edizione 2025/2026 si concentra su quattro casi emblematici – Germania, Italia, Cecoslovacchia e Polonia – per esplorare processi di transizione e trasformazione democratica.
L’approccio interdisciplinare fa uso di fonti artistiche diversificate (film, documentari, canzoni, letteratura, arti visive), esaminate come “specchi” in cui i fruitori proiettano le loro domande esistenziali, come testi inscritti in codici specifici e come fonti storiche che rappresentano aspetti e temi messi a fuoco nei singoli seminari.
Il progetto è coordinato da Luciana Bramati, Simone Campanozzi, Giorgia Giusti, Maurizio Gusso, Marco Salbego e Daniele Vola.
Foto: Praga, 28 ottobre 1968 di Carlo Leidi conservata in copia presso l’Archivio fotografico dell’Isrec Bergamo – ETS
Seminari online
I seminari per docenti della scuola secondaria (aperti anche a insegnanti della scuola primaria e cittadinanza) si svolgono su Zoom, per un totale di 13 ore di formazione. Verranno forniti i materiali di approfondimento dei singoli incontri.
- 9 ottobre 2025 | ore 15.00 – 17.00
Panoramica storiografica sulle diverse transizioni democratiche in Europa dal secondo dopoguerra - 23 ottobre 2025 | ore 15.00 – 17.00
Germania - 6 novembre 2025 | ore 15.00 – 17.00
Italia - 20 novembre 2025 | ore 15.00 – 17.00
Cecoslovacchia - 4 dicembre 2025 | ore 15.00 – 17.00
Polonia - 16 gennaio 2026 | ore 15.00 – 18.00
Canzoni sui problemi della democrazia in Germania, Italia, Cecoslovacchia e Polonia
Laboratori per studenti e studentesse
Da gennaio 2026 è prevista la possibilità di laboratori (da remoto o in presenza) da concordare con i coordinatori.
Tutti gli incontri dispongono dell’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Su richiesta verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Quota di partecipazione
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